Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ANNO X - N. 8 - Bollettino Quindicinale - 30 Aprile 1928 - Conto C. P.

Unione Cooperatori
Apostolato - Stampa

Opus fac Evangelistae
(II Tim. IV, 5)

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OPERA DELLE DUEMILA MESSE PER I BENEFATTORI E COOPERATORI
Dall’oriente all’occidente si offre un’Ostia monda

LA SANTA MESSA
Sentenze tratte dai Santi Padri

San Gregorio dice: «È appunto per le Messe le quali vengono celebrate dalla Chiesa che gl'infedeli si convertono alla fede di Cristo, che le anime dal Purgatorio se ne volano al Cielo, e che nella grazia di Dio i giusti si raffermano».
Disse pure il Santo medesimo: «Le anime che si trovano nelle pene del Purgatorio, per le quali dal Sacerdote si prega ed implora nella Messa, non soffrono tormento alcuno frattanto che si celebra e si applica per loro il S. Sacrificio».
E in un altro luogo disse: «Per ogni Messa celebrata con devozione ed ascoltata, moltissime anime escono dalle pene del purgatorio; e le altre che vi rimangono risentono alleviamento nelle pene che quivi soffrono».
Il B. Alberto Magno dice: «Il Santo Sacrificio della Messa è così pieno di misteri come lo è il mare di gocce, il sole di atomi, il firmamento di stelle, e come il cielo empireo è pieno di moltissimi Angeli».
Disse pure altrove: «Quegli il quale nella Messa contemplerà la Passione e Morte di Gesù Cristo acquisterà merito maggiore di quello che se a piè scalzi andasse pellegrino ai Luoghi Santi di Gerusalemme, digiunasse a pane ed acqua per un anno, si disciplinasse fino a versare tutto il suo sangue delle sue vene, e recitasse trecento volte il salterio».
S. Cipriano afferma che il Santo sacrificio della Messa è medicina per sanare le infermità, ed olocausto per pagare le colpe.
S. Giovanni Crisostomo dice: «La celebrazione della S. Messa ha in certa maniera tanto pregio, quanto n'ebbe per le anime nostre la morte di Cristo sulla Croce».
Innocenzo Papa insegnò che: «Per la virtù del Sacramento della Messa, tutte le virtù si aumentano e la grazia riceve incremento».
Disse il B. Gio-Batta Mantovano: «Comecchè Dio mi dasse cento lingue e con queste una voce di acciaio, la quale mai s'indebolisse, non mi sarebbe possibile lo esporre e far comprendere le qualità, le grazie, i privilegi e i grandi vantaggi che si lucrano ascoltando la Messa in grazia di Dio».
S. Beda Venerabile insegna: «La S. Messa è il Sole del mondo cristiano, l'anima della fede, il centro della religione cattolica ed il compendio di tutto il buono e di tutto il bello che si trova nella Chiesa di Dio».
Eugenio Papa disse: «Alla remissione
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della colpa e della pena più contribuisce lo ascoltare una Messa, di quello che giovar possono tutte le orazioni del mondo».
Il concilio di Trento afferma: «Pel santo sacrificio della Messa placasi Dio ed è conceduta la grazia o il dono della penitenza».
«Il Santo sacrificio della Messa (dice S. Francesco di Sales) è il sole degli spirituali Esercizi, il cuore della devozione, l'anima della pietà, ed il centro della religione».
San Bernardino da Siena dice: «La Messa è il maggior bene che possa offerirsi al Signore per le Anime a scopo di liberarle dalle pene del Purgatorio, e condurle a godere la di Lui santissima gloria».
Dice S. Lorenzo Giustiniani: «All'altissimo Iddio il sacrificio della Messa è più accetto, di quello che siano i meriti di tutti gli Angeli».
E, per conclusione dice l'angelico Dottore San Tomaso d'Aquino: «Gli effetti che conseguono dall’offerirsi e dall'ascoltarsi il Santo Sacrificio della Messa, sono i seguenti: fa resistere ai cattivi pensieri; distrugge i peccati; attribuisce gli stimoli della carne; dà forza all'anima per combattere contro i nemici; cancella i peccati veniali; purifica, netta e giustifica il cuore; dà lena ad operare il bene; rafforza la castità; accresce il fervore della carità; fa robusti per tollerare le avversità e riempie l'anima di ogni virtù. E, in poche parole, finalmente, quante sono le grazie, quanti i frutti, i privilegi e i doni che dalle mani dell'Altissimo Iddio si ricevono, tutte e tutte provengono dalla sacrata Passione e Morte del nostro Signor Gesù Cristo, che nel santo Sacrificio della Messa viene rappresentata».
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Anno X N.o 5 Aprile 1928 Conto Corrente Postale

UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA

Opus fac Evangelistae (II Tim. IV, 5).


Cooperazione nell'Apostolato

La magnifica e santa forma di Apostolato che la carità industriosa dei nostri buoni Cooperatori ha saputo trovare per compiere sempre maggior bene, quella cioè di far stampare un libro, quale la Casa suggerisce, incomincia a produrre i suoi frutti.
In questo mese due Cooperatori hanno scelto tra i libri proposti ed hanno scelto con santa astuzia: il primo ha voluto far stampare una edizione del S. Vangelo di 50.000 copie, versando per le spese di carta e stampa L. 50.000; il secondo, una distinta Cooperatrice già molto benemerita si è scelto l'Apparecchio alla morte: se ne stampano 25.000 copie.
Il Divin Maestro tanto amareggiato dalla stampa cattiva non potrà far a meno di benedire e riguardare con predilezione particolarissima questi Cooperatori che così sapientemente usano i beni avuti da Dio.
Per comodità ripetiamo il modo proposto nel numero scorso.
1.o Un Cooperatore prende su di sé l’iniziativa di stampare un libro o foglio, ben scelto. Vogliamo dire preferito fra quelli che sono i migliori quanto alle anime e sicuri quanto al venir diffusi, esitati. 2.o Per tale libro o foglio questo Cooperatore sostiene le spese di carta e stampa, venendo così ad acquistare di esso le proprietà. 3.o La Pia Società San Paolo conserva presso di sé tutti gli esemplari del libro come in deposito, coll’incarico di venderli a poco a poco. 4.o Man mano che la vendita sarà effettuata, il Cooperatore ritira il denaro suo; e ad ogni modo, si può rimanere certi che dato il genere dei libri e il quantitativo delle copie, entro due, o al più tre anni, la vendita sarà effettuata ed il denaro quindi totalmente rimborsato. 5.o Sul denaro però impegnato, cioè sul capitale, sarà corrisposto un interesse equo, ragionevole.
Ed i vantaggi? 1. Ogni persona, un sacerdote, un operaio, un capitalista, modesto risparmiatore, un bravo agricoltore, una persona qualsiasi diviene editrice! diviene apostola della stampa!
2. Si partecipa a tutto il bene della Pia Società S. Paolo in vita e in morte.
3. Si ha il più sicuro, onesto e santo impiego del denaro, mentre si illuminano tante menti della luce della verità.
4. Si dà alla Pia Società S. Paolo il mezzo utile di sviluppare il suo apostolato.

Per ora proponiamo le seguenti edizioni

La Bibbia delle Famiglie - copie 10.000 - L. 70.000
Imitazione di Cristo - copie 10.000 - L. 10.000
Massime Eterne - copie 60.000 - L. 50.000
Diario Spirituale - copie 4.000 - L. 10.000
Bellecio. - Esercizi dai San’Ignazio - copie 5.000 - L. 7.000
Segneri. - Il Divoto di Maria Vergine - copie 4.000 - L. 3.500
P. Ignazio. - La Scuola di Gesù Appassionato - copie 5.000 - L. 3.000
S. Alfonso. - La Pratica di amar G. C. - copie 20.000 - L. 14.000
S. Alfonso. - Il Gran mezzo della preghiera - copie 5.000 - L. 2.500
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S. PAOLO
Vita e Viaggi

Capitolo VII - Viaggio di Saulo per Tarso - Predica alla sua patria - Cristianità numerosa in Antiochia - Chi fosse Barnaba - Antiochia - Saulo e Barnaba tornano in Antiochia - Il nome cristiano dato ai fedeli. (Continuazione)

L’imperatore Tiberio, informato dei numerosi miracoli operati nella Palestina da Gesù Cristo vivente, e saputa la morte di questo accompagnata altresì da strepitosi prodigi, ascrittolo al novero degli Dei, lasciò vivere tranquilli i seguaci di lui. Allora la calma generale aleggiò sulla Chiesa, che, abbellitasi in quella temporanea pace di novelli figliuoli, vide estendersi i suoi padiglioni per ogni lato della terra, e molti popoli chinarsi riverenti al vessillo della croce.
Tutta l'ira satanica erasi concentrata contro di Saulo, il quale, divenuto l'Apostolo più zelante della fede di Gesù Cristo, era il martello delle false dottrine. Egli, intanto, fuggito di nascosto dalla città deicida, presa la via della pianura per Antipatre (Kefr-Saba), dopo-73 miglia in circa di viaggio, entrò in Cesarea, città situata sopra la sporgenza di uno scoglio inclinante verso il Mediterraneo in un luogo appellato dapprima Torre di Stratone, ove per l'amenità del sito, e per i monumenti che racchiudeva, era stimata capitale di tutta la Samaria. Fabbricata da Erode il grande, a scopo di ravvicinare le comunicazioni con Roma, si rese celebre ai tempi apostolici per la visita fatta da Filippo, che vi prese dimora; e per quella di Pietro all'occasione del Battesimo di Cornelio. Al presente quantunque diroccata e deserta di abitatori, nondimeno rendesi ammirabile al forestiero, il quale in mezzo alle sue rovine scorge ancora le forti muraglie, le terribili torri, ed il superbo molo, uno dei più grandiosi lavori idraulici dell'antichità, con gli avanzi di un magnifico tempio dedicato ad Augusto.
Saulo, giunto in Cesarea, prese commiato da coloro che lo aveano fino a quel punto accompagnato, e soletto partì alla volta di Tarso. La via da lui percorsa per rientrare nel natio paese viene molto oppugnata dagli interpreti scritturali: volendo alcuni farlo viaggiare da Cesarea a Tarso unicamente per mare, mentre poi altri gli ascrivono solo il viaggio terrestre. In mezzo a queste due opinioni sorge l'apostolo medesimo a descriverci, nella lettera ai Galati, questo suo viaggio, e dice aver percorso la Siria e la Cilicia, senza punto parlarci della Fenicia, provincia anteriore ad ambedue per chi vada da Cesarea. Perciò sembrami essere stato compiuto questo viaggio in simil guisa: conoscendosi dai fedeli essere la via di mare la più sicura dalle insidie dei Giudei, abbiano a Cesarea noleggiata la barca, sopra la quale Saulo, costeggiando il rivaggio della Fenicia, sia sbarcato in Seleucia: quindi, presa la via di Antiochia, per il varco signoreggiato dalle porte Sirie sia entrato nella Cilicia, donde in Tarso sua patria.
Così partì dalla Giudea senza essersi fatto conoscere dalle chiese del paese, le quali nondimeno glorificavano Iddio
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per aver ascoltato di lui che una volta persecutore dei cristiani, ora evangelizzava i popoli nella fede.
Lascio da parte le festose accoglienze che a lui avranno fatto i parenti e gli amici, ma seguendolo soltanto nei suoi apostolici trionfi, lo veggo, tutto pieno di santo zelo per la gloria di Dio, percorrere dagli ultimi lembi della Panfilia all'Eufrate, che scorre a levante della Siria, evangelizzando in tal guisa tutta quella ampia estensione della costa del Mediterraneo circoscritta a borea dal monte Tauro, che separa la Cilicia e la Siria dalla Licaonia e dalla Cappadocia.
Mentre Saulo spargeva la divina semenza nel cuore dei suoi concittadini ed in altre vicine regioni, una numerosa cristianità erasi formata in Antiochia, capitale della Siria; la quale cosa risaputasi dalla chiesa di Gerosolima, immantinente spedì colà Barnaba al fine di alimentare ed animare quei nuovi fedeli alla virtù.
Era Barnaba (il cui nome viene interpellato Figliuolo della consolazione) della stirpe di Levi, nativo di Cipro, di grande statura, di bello e maestoso aspetto, chiamato dapprima Giuseppe. Costui partitosi da Gerusalemme e giunto in Antiochia, dopo avere osservato con santo giubilo i numerosi miracoli operati dalla divina grazia a pro di quelle anime, stimò spediente unire al suo concorso quell'infaticabile cooperatore del bene, Saulo: per cui, incamminatosi verso Tarso, si diede a cercarlo con ogni premura, ed avendolo rinvenuto, seco lo condusse in Antiochia, per ampliare sempre più quella fertile vigna.
Antiochia di Siria era all'estremità d'una bella pianura alluviale, sulla sinistra sponda dell'Oronte, presso al luogo dove il fiume entra in una gola che lo guida al mare. Fondata da Seleuco Nicatore 300 anni avanti Gesù Cristo, ebbe nome dal padre di lui Antioco, costruita regolarmente con strade tagliate ad angoli retti, e decorata da templi e pubblici edilizi dai successivi re, e specialmente dai romani imperatori, divenne un tempo grande, ricca e potente. Essa, prima di Roma, ebbe l'onore di racchiudere nelle sue mura la cattedra del Principe degli apostoli; e dalla chiesa di Antiochia echeggiò per la prima volta l'onorevole nome di cristiano. Oggidì però, ben lontana dalla prisca grandezza, mostra incolta la sua pianura, ed il suo splendore si scemò da non altro far vedere che una piccola città di triste aspetto, nomata dai Mussulmani, che la posseggono, Antackiek.
In questa nobile città portossi Saulo in compagnia di Barnaba, ed ambedue per un anno intero ammaestrarono con tanto zelo quelle genti alla legge del Vangelo, che, accresciutosi di molto il numero dei fedeli, cominciaronsi a chiamare cristiani. Se non che avvenne un fatto, per il quale entrambi questi apostoli furono obbligati ritornare a Gerusalemme.

(Continua).

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La lettura buona, feconda l'immaginazione; desta il pensiero, riscalda l'affetto, forma il gusto delicato, sicuro, vario, pronto.

AGLI EMIGRATI

La S. Madonna porti a tutti voi la sua benedizione e le sue grazie. Ricordate quando, in patria, vi portavate alla vostra chiesina e v'inginocchiavate in orazione dinnanzi ad un quadro, ad una statua della S. Madonna? Quanti ricordi ha il mese di maggio! Forse ricorda, quando ragazzi, cercavate per i campi fiori freschi per deporli ai piedi della S. Madonna; forse vi ricorda il divoto santuarietto del vostro paese che visitaste avanti la vostra partenza; o l'altarino, la statuetta, il quadro esposto là nella vostra casa... quanti dolci ricordi, vero?! La S. Madonna vi protegga oggi come vi proteggeva, ieri, vi conservi buoni e vi salvi. Noi in questo mese di maggio, a Lei tante caro, la preghiamo per voi: ogni volta che ci raduniamo attorno al suo altare adorno di fiori deporremo ai suoi piedi anche una preghiera per voi.
La Madonna però aspetta qualcosa anche da voi: qualche preghiera, qualche fioretto, un po' di zelo nel diffondere l’opera delle due mila messe, nel cercare offerte per il nuovo tempio a S. Paolo nel quale sorgerà una magnifica cappella a Lei dedicata.
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Dio autore diretto
dell'Apostolato-Stampa


Per quanto l'uomo si rifà indietro nei secoli anteriori, egli si trova dinnanzi ad un fatto di singolare importanza: si trova cioè di fronte ad un complesso di fatti istruttivi, di massime e di esempi, di verità e di idee che egli non avrebbe mai ricordato se tutte queste cose cioè non gli fossero state tramandate per mezzo di documenti speciali: per mezzo di scritti attraverso papiri, pergamene, tavole di pietra, di bronzo, obelischi, colonne ecc., sulle quali si trovano scolpite. Tutte queste cose che servono ad imprimere nella mente dell'uomo particolari verità o fatti ed esempi o massime ecc., noi lo chiamiamo oggi con un nome in apparenza odierno, ma in realtà, no; ma antico quanto l'umanità, noi lo chiamiamo cioè con un nome speciale: «Apostolato - Stampa» e sotto questo nome intendiamo la manifestazione esterna del pensiero a mezzo degli scritti e particolarmente stampati in relazione a chi scrive, in relazione a chi legge, a chi ne fa propaganda, a chi li stampa sia con libri, giornali, periodici, foglietti; riviste ecc., secondo gli ordinamenti divini, morali, teologici e pratici. Ora posta questa definizione e continuando il filo del nostro ragionamento, asseriamo che come Dio creò l'uomo e ne è il vero autore, così Dio dev'essere l'autore diretto di quanto concerne le più nobili facoltà spirituali dell'uomo: intelligenza, memoria e volontà, perchè l'anima dell'uomo non deroghi dal retto sentiero, ma sia ben guidata per quanto riguarda le sue facoltà conoscitive anche perchè oggi molti falsi profeti minacciano la salvezza eterna dell'uomo. Ciò posto affermiamo quanto segue:

Dio è l’autore diretto dell'Apostolato-Stampa e si prova dalla Scrittura:
Dio stesso disse a Mosè: Scrivi questo per memoria nel libro (Esod. XVII-12); od ancora: «Scriviti queste parole colle quali io strinsi alleanza con te e con Israele (Es. XXXIV-27)» e nell'Apocalisse: «Scrivi quelle cose che hai viste che sono e quelle che è duopo avvengano dopo queste (Ap. 1-19)» ed altrove nello stesso libro noi leggiamo: Scrivi nel libro ciò che vedi (Ap. 1-11). N. S. Gesù Cristo stesso volendo imprimere proprio bene i divini ammaestramenti scritti asserisce: Non può esser sciolta la scrittura e gli Apostoli se ne servono per dar forza ai loro argomenti dicendo: La Scrittura dice: Fu scritto che...

Dalla pratica della Chiesa:
La Chiesa ha sempre tenuto in tutti i tempi in gran pregio i libri santi riconoscendoli per questo aventi Dio per autore e divinamente ispirati e come autori secondari gli altri, quelle persone cioè cui Dio ingiungeva di scrivere ossia gli Agiografi.

Dai Padri:
S. Giov. Grisostomo, S. Agostino, S. Clemente chiamano «S. Scrittura la lettera di Dio Onnipotente» a noi poveri mortali spiegando inoltre esser Dio causa principale dell'istruzione e gli uomini solo causa strumentale.

Dalla Tradizione:
Gli Ebrei e gli Apostoli ed i primi cristiani avevano un sommo orrore per i libri non ispirati ed in sommo onore i libri divinamente ispirati e che ritenevano di Dio, dai quali attingevano le più sacrosante verità di fede e degli esempi e fatti narrati in essi se ne servivano per servir meglio Iddio.

Dal consenso unanime dei popoli:
i quali pur avendo una falsa religione si gloriano dei loro libri sacri. Così possiamo citare gli Egiziani, i Fenici, i Greci che celebrano le loro false divinità con carmi speciali più tardi i Buddisti coi discorsi di Sakia-Muni, Brama col Righ-Veda; e così via dicendo.

Corollari

Da quanto si è detto ne viene di conseguenza che Dio è il primo autore dell’Apostolato-stampa, ossia nel voler quel mezzo che oggi noi vediamo tanto necessario per la manifestazione del pensiero e prima ancor di noi sceglieva gli strumenti atti a mettere in iscritto le sue divine verità, consigli, ammaestramenti ed esempi.
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I libri buoni aiutano molto a perfezionare l'intelletto e la volontà e ci danno ammonizioni, che non ardirebbero darci gli amici.
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NELLA PIA SOCIETA’ S. PAOLO
NOTIZIETTE MENSILI

Il tempio a S. Paolo
Continuano con intensità i lavori di architettura alle pareti laterali, mentre si stan costruendo i grandi archi che devono sostenere la volta centrale del diametro di 30 m. Una casa in Germania sta lavorando i preziosi vetri delle ampie finestre.
Sui vetri delle quattro finestre maggiori apparirà la conversione, il martirio, la gloria di S. Paolo e S. Paolo mentre sta chiudendo la lettera ai Romani: su quelli delle finestre minori apparirà la figura di un apostolo.
I lavori da compiersi sono molti, e molti ancora non basterà il corrente anno per ultimarli sebbene vi lavorino una trentina di operai.
E le spese? Queste assommano a centinaia di migliaia di lire: per i soli altari occorrerà un milione. Stendiamo quindi la mano a quanti amano farsi del bene ed assicurarsi ricchezze lassù nel cielo ed acquistarsi una corona immarcescibile.

Sacra ordinazione

Il sabato precedente la domenica di Passione il nostro Veneratissimo Vescovo elevava al sacerdozio il Diacono Boano Benedetto della casa S. Paolo. Il giorno dopo il novello sacerdote saliva la prima volta all’altare per celebrarvi la messa solenne, a cui assisteva tutta la casa.
La nuova e giovane cantoria eseguì la messa dell’Haller.
Alla messa seguì la presentazione dei doni che i giovani, i quali vanno godendo delle amorose cure del novello sacerdote, loro assistente, vollero regalargli. I doni consistevano in un elegante messale per le SS. Messe ed in un prezioso leggio di metallo dorato. La giornata trascorse tra la più viva allegria. Al nuovo sacerdote i nostri auguri di apostolato fecondo mentre ringraziamo il Signore della grazia concessaci.

Settimana santa e Pasqua

Tutte le funzioni della sett. santa nella maniera più solenne che si poté furono celebrate nella nostra Cappellina. Il giovedì santo si visitarono i sepolcri della città: la visita terminerà nella nostra cappellina trasformata in devotissimo sepolcro. Il Venerdì Santo fu un continuo via vai alla cappellina ad adorare il crocifisso ed a baciarvi le piaghe di Nostro Signore.
La Pasqua si passò da tutti riuniti e si pregò per i cooperatori e per i parenti dei giovani.

Esami
Per la Pasqua si terminarono gli esami: ora si stanno mandando i voti ai parenti dei giovani.

MAGGIO A MARIA

Maria è la nostra mamma: ce la diede come tale il Divin Redentore dalla croce allorché disse a Maria, dolorante ai piedi di quella croce: Donna, ecco il tuo figlio. Maria è la mamma che ama i suoi figli; oh, che è l’amore di una madre verso suo figlio, che è, anzi, l’amore di tutte le madri assieme per i loro figli in confronto dell’amore di cui arde il Cuore di Maria verso di noi?
Maria ci diede il Redentore, Maria acconsentì che il figlio suo divino perisse sulla croce per la nostra salvezza, Maria veglia e pensa continuamente a noi, Maria è la via che ci conduce al Cielo.
Andiamo a Maria, preghiamola; è la mamma; andiamo quindi a lei con confidenza: diciamole le pene del nostro cuore ed abbandoniamoci a lei. Ogni giorno del piacevole maggio innalziamo a lei una preghiera, un fioretto, un sacrificio per dimostrarle il nostro amore.
Quando siamo stanchi per le fatiche, e più pesante è la nostra croce solleviamo il nostro pensiero a Maria; e lei che fu la Regina martirum c'infonderà coraggio.
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Il Santo Vangelo

Congresso del Vangelo a Torino
11 - 12 - 13 -14 maggio

Anche quest'anno sarà tenuto un grande congresso per la diffusione del S. Vangelo. I nostri cooperatori preghino per la buona riuscita e quanti potranno vi prendano pure parte.

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Ogni famiglia dei nostri Cooperatori deve avere: 1.o il S. Vangelo oppure il Divin Maestro. 2.° La Bibbia delle Famiglie. 3.° Le Lettere di S. Paolo.
Chiedeteceli.
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Cooperatore nostro,
Hai già letto il Vangelo?
È desiderio di Gesù Cristo, della Chiesa e del Papa, che tu lo legga, lo mediti, lo metta in pratica, lo faccia conoscere, e lo faccia amare da tutti coloro che ti stanno vicini.
È anzi, UN TUO DOVERE.
Leggete il Vangelo: è la Parola di Dio.
Leggete il Vangelo: avrete pace nel cuore, sarete più buoni.
Leggendo il Vangelo vi amerete di più: vi compatirete di più; avrete più fede nella Provvidenza.
Leggendo il Vangelo i figli impareranno ad obbedire.
Leggendo il Vangelo imparerete ad essere più umili.
Leggendo il Vangelo amerete di più la preghiera.
Leggendo il Vangelo comprenderete di più quanto è buono Gesù: vi confesserete più volentieri.
Leggendo il Vangelo stimerete di più la S. Messa, e farete più volentieri la S. Comunione.
Leggendo il Vangelo capirete di più le prediche e manderete più volentieri i figli al Catechismo.
Leggendo il Vangelo stimerete di più la nostra Religione.
Leggendo il Vangelo imparerete quanto siamo costati a Gesù Cristo e quanto vale l'anima nostra.
Leggendo il Vangelo imparerete a distaccarvi da questa misera terra e pensare di più al Paradiso.
Leggendo il Vangelo imparerete a rispettare ed amare Gesù Cristo.
Leggendo il Vangelo avrete più forza per portare in pace le vostre croci.
Leggendo e praticando il Vangelo sarete benedetti di più anche in questa vita.
Il Vangelo è il libro più celebre: Dio ne è l'Autore.
Il Vangelo è fonte di ogni progresso, anche materiale.
Il Vangelo ha salvato il mondo dalla barbarie.
Senza il Vangelo la vita non ha significato e scopo.
Senza il Vangelo l'umanità ricadrebbe nell'antica ignoranza e barbarie.
Non si dà vera civiltà senza il Vangelo.
Tutti i Santi, tutti i più grandi scienziati hanno letto e praticato il Vangelo.
Il Vangelo è il miglior passaporto per l'eternità.

PREGHIERA

«...Signore, io conosco che due cose mi sono in questa vita oltremodo necessarie, senza le quali il peso delle sue miserie mi sarebbe insopportabile. Sì, finché mi trovo ristretto nella prigione di questo corpo, confesso di aver bisogno di due cose, cioè di cibo e di lume; pertanto avendo Voi riguardo alla mia debolezza, e mi avete dato la vostra sacra Carne per ristoro dell’anima e del corpo; e mi avete lasciato la vostra parola per servirmi di lampada, ond'io vegga la strada che debbo calcare. Senza questi due aiuti io non potrei viver bene: perocchè la vostra parola è luce dell’anima e il vostro Sacramento è pane di vita. Si possono ancor essi chiamar due mense, poste di qua e di là nel tesoro di santa Chiesa. Una è la mensa del sacro altare, su cui sta il pane santificato cioè il prezioso vostro Corpo; l’altra è la mensa della vostra divina legge, la quale contiene la santa dottrina, insegna la vera fede».

(Dall'Imitazione di Cristo, Libro IV, Cap. 11)


La leva, la spada, la penna

Di che si tratta? — chiese arrogantemente la leva —: Di sommuovere il mondo? Ebbene io lo rivolterò»! «Di che si tratta? — domandò con fierezza la spada —: di dominare il mondo? Ebbene io lo dominerò». La penna senza superbia, ma con convinzione, disse: «Io certo il mondo solleverò». Alla Leva mancò il punto d'appoggio, alla Spada il braccio immortale, la Penna, trasmise da un Polo all'altro l'alata forza delle sue idee; volaron queste, e i popoli sentirono che il vecchio mondo si muoveva e iniziava la marcia verso la luce…
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Comunicazione Importante!

Lo sai che ogni anno a S. Paolo (ultima settimana di Giugno) facciamo in Alba feste grandiose, a cui partecipano decine di migliaia di persone?
Ebbene, quest’anno devono essere addirittura colossali, perchè al solito programma si aggiunge una splendida
ESPOSIZIONE DELLA STAMPA

TUTTE LE BIBLIOTECHE DEVONO ESSERE RAPPRESENTATE nello stand della A. G. B.
Dunque mandami la fotografia o le fotografie del locale, degli scaffali o ALMENO DEL PAESE.
Ricordati che non devi mancare, anzi voglio che faccia una splendida figura tra le 1800 tue Consocie. E non dirmi che sei troppo piccola!...
Meglio se mandi pure una statistica del movimento (quanti volumi? lettori? prestiti? anni di vita? ecc.).
Ottimo se manderai qualcuno alle feste. Sta sicuro che se ne troverà arcisoddisfatto.
Dunque attendo e ti auguro di poter crescere e fare del bene.

L'ASSOCIAZIONE GEN. BIBLIOTECHE

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Date alla Chiesa
un Sacerdote della Buona Stampa

Scrive un cooperatore dall'America: «Il sacerdote da noi si vede poche volte: la nostra parrocchia ha 10 Km. di diametro ed in essa non vi sono che tre sacerdoti. Tre sacerdoti con parrocchia così grande, con trentanove cappelle! Messis quidem multa, operarii autem pauci: pochi, troppo pochi sono gli operai mentre il campo da evangelizzare è estesissimo. Quanti buoni giovani potrebbero fare una splendida riuscita, salvare anime, popolare il paradiso ed invece devono tralasciare ogni cosa per il solo motivo che sono poveri! È un fatto doloroso, ma pure vero. La casa di S. Paolo cerca di aiutare simili vocazioni e perciò tende la mano a quelle persone che nel loro cuore sentono amore a Gesù, ed il desiderio che tante, che tutte le anime vadano salve e li invita a pagare la pensione per loro.
Vi sono madrine che fanno di più ancora e mandano per loro chierico capi di biancheria. Una madrina si accordò con altra persona e comperò al suo chierico una bella mantellina e capi di biancheria ed entrambi hanno per il loro chierico affetto e cura di madre.
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DALLA CASA DI ROMA

Più vicini a S. Paolo

È tanto nutriente per il nostro spirito questo pensiero! Ma dev'essere la cosa altrettanto e sempre più cara ai cari cooperatori.
Ora però davvero siamo più vicini a S. Paolo perchè parte della famiglia abita nella casa della vigna, mentre gli altri vi si portano ogni volta che possono, e tutti vi abitano col desiderio.
Speriamo di servire meglio la S. Chiesa e il Papa di qui; infatti attorno alla tomba dell'apostolo stanno tutti i Pontefici a testificare e a ringraziare Iddio per il gran lavoro di S. Paolo nella dottrina di salute e nello zelo per le anime.
E il caro padre S. Paolo sempre meglio ci dice di desiderarci buoni, vicini a Lui; attorno alla sua tomba che ci ha chiamati e concesso di insegnare il catechismo; ci ha chiamati e concesso di pubblicare il bollettino delle opere delle sue parrocchie; ci ha chiamati e concesso di servire al culto nelle funzioni abbaziali; ci ha chiamati e concesso di pubblicare il giornale settimanale cattolico; ci ha chiamati e concesso d'abitarvi di casa.
Lo benediciamo perciò: Egli è tutto il tesoro e supplirà a quanto la piccolezza e i timori possano paventare di difficoltà.
Sì, proprio vicino al Padre potremo meglio servire Iddio e la S. Chiesa.

Per la Vigna

Teniamo registrati i nomi di quanti ci fanno carità di... metri quadrati perchè li dobbiamo sempre ricordare questi nomi: essi però sono ben meglio registrati nel libro che tiene S. Paolo.
Un padre così scrive al figliuolo:
«Domani sarà il tuo giorno onomastico e ti porgo i più lieti e sinceri auguri. Sii buono, studioso e ubbidiente così S. Vincenzo mi manderà la grazia di poterti proteggere con le mie deboli forze ed a te darà quella del tuo avvenire. Ho fatto il presente vaglia con un poco di ritardo, ma spero ti giungerà in tempo. Sono lire quaranta che ti mando delle quali ne farai l'uso che credi per esempio puoi acquistare del terreno della vigna» ciò che il figlio fece subito.

Offerte

Sig. Laurenzi hg. 80 patate; Don Francesco Corrado hg. 1 salame. Altri doni da De Pauli, Rondinella Lo Schiavo, ecc.
Famiglia Pisanelli, m. 3 L. 30; Servoli per dm. 50,5; Funeri per m. 3,30; Colantonio per m. 2,20; Teresa Manucci per m. 22,50, 225.
L'ultima è una cooperatrice del Brasile. Vivamente preghiamo e stendiamo le mani ai cari cooperatori. Si acquistino un pezzo di questa sacra terra di Roma: si acquistino un diritto nella città santa, simbolo e atrio della Celeste Patria; darà loro diritto al possesso del Paradiso.

Vita in Casa

Si gode da tutti buona salute: l'influenza passò leggerissima e non lasciò tracce.
Ciascuno è lieto di porgere ai parenti ossequi devoti e filiali.
Abbiamo avuto nei giorni scorsi il bene di poter salutare alcuni dei più cari amici conosciuti in Alba, che abbiamo veduto assai con gioia, scambiandoci buone promesse.
Si sono dati gli esami pasquali; si è celebrata la settimana santa; che ha qui a Roma tanto valore redentivo; poi la S. Pasqua nell’alleluja giocondo.
Parecchie famiglie dei giovani e delle figlie, quasi in amorevole gara mandarono doni; così le famiglie Anilli, Genovesi, Rossi, Laurenti Cruciani, Bianchini, Cipolla, Sarandria, Calabresi, Mesconi, Passerelli, Decarolis.
Al lunedì nella vigna si continuò la Pasqua e a sera si fece in letizia la merendina.
Martedì orario regolare.

Per la Cappellina

Una pia signora e una cara bambina hanno cura di portar sovente i fiori freschi al Signore.
Una bella tovaglia da altare della buona Signorina, che spende volentieri per S. Paolo la ore e i giorni; assieme una cotta, e purificatolo.
Così un elegante, finissimo e ricco copripisside che in ricamo porta i più bei simboli della divozione eucaristica.
Il Sig. Conti, cieco di guerra, portò un prezioso Messale: perchè il vangelo di Gesù sia luce al suo spirito.

Un S. Giuseppe

Il lunedì di Pasqua fu benedetta una bella statua di S. Giuseppe col bambino, che ci inviò la Ditta Maluore di Lecce; fu benedetta alla vigna e san Giuseppe ne prese possesso: egli è il curatore delle divine provvidenze: e prepara il posto all'apostolato di san Paolo, e il trono delle grazie alla Regina degli Apostoli.

Il libro: Regina degli Apostoli

Sono considerazioni sulla augusta dignità, e le ragioni per cui la santa Madonna è chiamata Regina degli Apostoli; parla dei benefici della Regina degli Apostoli; e dice il culto che dobbiamo a Maria Regina degli Apostoli.
Il libro è diviso in 31 giorni e serve per il mese di maggio, per ogni giorno è posto un esempio, un fioretto e la giaculatoria.
È pubblicato dalla Pia Società San Paolo, in ossequio di figli, di discepoli, di sudditi e ministri di Maria nostra Madre, nostra Maestra, nostra Regina.

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Teol. Giacomo Alberione - Direttore Respons.
ALBA – Scuola Tipografica Editrice - ALBA
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Le offerte dei divoti di S. Paolo

Offerte per Preghiere
S. Paolo accolga i desideri e le speranze di questi suoi devoti e, intercedendo con tutto il potere, porga al Signore le preghiere che in Casa si recitano quotidianamente per i Benefattori.

Offerte pro Buona Stampa

Per merito di questi benefattori il Vangelo sarà predicato col mezzo della stampa.

Offerte in natura
A tutti un grazie riconoscente e cordiale colla promessa delle nostre preghiere.

Offerte per la Cappella

Chi ama il decoro della Casa di Dio avrà in cielo il premio del padrone di tutte le cose e di tutte le ricchezze.
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Offerte per il Paramentale
Raccomandiamo in modo speciale ai nostri amici il cantuccio di queste offerte, poiché la spesa delle Paramenta è assai elevata e la necessità di esse è sempre più sentita e tanto più impellente quanto più si approssima il giorno in cui il Tempio a San Paolo verrà aperto al culto.

Offerte per il raggio
Il Divin Maestro dallo splendore del nuovo raggio benedirà quanti si sono ricordati di Lui.

Propaganda protestante
È ripresa con intensità e accanitamente in molte parti d'Italia. Migliaia di Vangeli sono distribuiti, e vendute sulle piazze alle fiere ed ai mercati.

La Bibbia delle Famiglie

Si stampa a cura della Pia Società San Paolo di Alba, per arginare il fiume irrompente della propaganda protestante.
Ciascuno si faccia un dovere di cooperare alla diffusione di così importante iniziativa.
L'abbonamento annuo costa L. 18. Lire 10 l’abbonamento semestrale. I Rivenditori avranno buon sconti.
Mandare cortolina vaglia per abbonamento o richiesta di copie da rivendere alla Pia Società S. Paolo - ALBA (Piemonte).
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Deposito a fondo perduto o Vitalizio

Che cos'è?
È una maniera di farsi del bene in vita e assicurarsi i suffragi dopo morte in modo segreto, sicuro e prudente.
Consiste nell'offrire per tutte le opere della «Pia Società San Paolo» una qualche somma, su cui volendolo si possa ritirare ogni semestre l'interesse; ed in caso di gravi necessità anche lo stesso capitale.
La somma può essere grande o piccola in denari - in azioni - in titoli nazionali - obbligazioni - beni stabili, ecc.
Chi può farlo?
Può farlo chiunque abbia mezzi e libertà di disporne.
Come si fa?
Si fa in questo modo: si invia alla Pia Società San Paolo o si porta di presenza la somma che si vuole: la Pia Società San Paolo rilascia su carta bollata da L. 2 una ricevuta corrispondente.
Questa ricevuta viene consegnata a chi ha depositato il fondo perduto, e gli serve come documento per esigere gl'interessi. Tutto si compie nella massima segretezza.
Condizioni.
1. Il fondo perduto s'intende donato alla Casa; ma se la persona benefica venisse a trovarsi in gravi necessità può ritirare anche il capitale in tutto o in parte.
2. L'interesse non è fisso, ma si stabilisce caso per caso.
3. Il fondo perduto viene trattato confidenzialmente e perciò quanto alle intenzioni ci si regola secondo i vari casi e desideri di ognuno.
4. Alla morte il capitale rimane definitivamente della Pia Società San Paolo.
5. Sul deposito a fondo perduto si mantiene il segreto assoluto.

VANTAGGI.
1. Fa partecipare a tutto il bene della Pia Società San Paolo.
2. Fa partecipare al frutto delle 2000 Messe annue.
3. Permette di farsi del bene, senza privarsi subito di quanto si possiede.
4. Serve di suffragio ai defunti: sia per chi offre, sia per i suoi cari.
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Pia Persona lieta che S. Paolo le abbia offerto il modo di farsi del bene senza privarsi del necessario alla vita offre a fondo perduto L. 10.000.
Altra Pia Persona offre a fondo perduto L. 10.000 contenta di potersi così compiere molto bene con l'Opera della Buona Stampa
Quante persone potrebbero fare altrettanto per somme minori ed anche maggiori! Ci chiedano schiarimenti: consiglino altre persone che loro conoscono.
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