Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno X N. 10 Maggio 1928 Conto Corrente Postale

UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA

VIENI E SEGUIMI

Questo appello Gesù ha rinnovato attraverso tutte le età ed è stato seguito...
Lo ripete oggi a molte anime, anime di giovani, anime di fanciulle. Taluni l'intendono, altri voltano la testa altrove.

Chi è il prete?

Vi ha il medico per curare le malattie del corpo e guarirle... Anche il prete è medico... medico dell'anima. La cura, la rialza, la guarisce, la fortifica, la risuscita...
Il sacerdote è anche giudice, non per condannare ma per perdonare.

C'è chi diventa ministro

Il prete è ministro, ma di quale specie!... Si occupa degl'interessi più grandi che siano al mondo: quelli di Dio, quelli delle anime.
Distribuisce favori inestimabili: diffonde la vita divina nel mondo, semina la grazia, vi perpetua la presenza del Cristo con l'Eucarestia.

Operai pochi

In Italia c'è soltanto un prete per circa 1000 abitanti. In 25 diocesi c'è un terzo e talvolta anche la metà delle parrocchie che sono senza sacerdoti. In 70 diocesi circa i preti con carico di parrocchia, che hanno un'età superiore alla sessantina formano il quarto, il terzo, talora perfin la metà dei parroci in funzione.
Che desolazione!
Essere prete, è la vita feconda; consolare, benedire, assolvere, sollevare tutte le miserie fisiche e morali sopra tutto aprire il cielo alle anime.
Essere prete è la vita piena d'ideali; elevare i cuori, farli salire fino a Dio, far conoscere, desiderare, servire Gesù... farlo amare.
Essere prete, è la vita attiva, piena, utile; all'altare, in pulpito, al catechismo, al capezzale dei morenti, al servizio dei poveri..., dovunque, ad ogni ora, la vita operante, soccorritrice, generosa.
Essere prete, è vivere la vita del Cristo; farla amare e rifulgere con la parola e le opere; essere un Cristo vivente.
Non basta. Ascolta ancora:

La messe è molta
Migliaia di bambini, nei sobborghi, nei tuguri hanno un’anima che muore d'inedia nella miseria perchè mancano gli uomini per distribuire il pane: parvuli petierunt panem et non erat qui frangeret eis... il pane della verità, il pane dell'Eucarestia! E tu potresti distribuirlo. Oltre un miliardo di uomini non conoscono Gesù Cristo.
Tenere una penna, il manico di un
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aratro, un martello!... È bello e nobile mezzo.
C'è di meglio: tenere l’Ostia.
Ascolta, ascolta. Se Gesù ti parla, se ti chiama: «Vieni, seguimi».

Genitori,... datemi un figliuolo
È l'invito discreto che Nostro Signore fa sentire al cuore dei genitori quando, nella famiglia, ha scelto un ragazzo per il sacerdozio e la vita religiosa.
«Gesù percorreva tutte le borgate insegnando e predicando il Vangelo e guarendo ogni infermità. Ora, vedendo le folle, ebbe di esse compassione perchè erano stanche e giacevano di qua e di là come pecore senza pastore.
Allora disse ai suoi discepoli: la messe è abbondante, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il Padrone della messe affinché mandi gli operai».
Gli «operai della messe» sono prima di tutti i preti.
Genitori, comprendete l'invito discreto e premuroso?

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La Pia Società S. Paolo di Alba accetta giovanetti che inclinino allo stato sacerdotale e religioso. Li indirizza e li forma all'apostolato stampa. È necessario però che i giovani abbiano terminata la 4.a classe elementare e siano divoti e diano seria speranza di riuscita.
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Abbiamo stampato un libro di devozione a caratteri grandi. Serve molto bene per le persone di vista debole. Il prezzo è di L. 5.
Acquistandone almeno 20 copie si ha diritto ad un forte ribasso.
Inviare ordinazioni: Pia Società S. Paolo - ALBA
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Due cari mesi
Maggio è tra i mesi il più caro, è quello che riempie di consolazione ogni animo ben fatto. È il mese della santa Madonna, la Mamma Celeste. Noi la veneriamo sotto il titolo «Regina Apostolorum» perchè Essa formò il primo Apostolo Gesù e dopo Gesù formò i primi Apostoli e gli Apostoli di tutti i tempi.
* * *
La Chiesa era incipiente, era timida e debole, aveva bisogno di un cuore che la confortasse. Ecco Maria che raccoglie, che aduna nel Cenacolo coloro che dovevano costituire il fondamento della Chiesa, gli Apostoli!
Poveri Apostoli! avevano abbandonato Gesù, sentirono il rimorso e pentiti corsero dalla Madonna; ella li adunò nel cenacolo ed ottenne lo Spirito Santo.
La Madonna fu il loro sostegno nelle difficoltà e nelle loro necessità essi ci diedero il primo esempio della divozione filiale alla S. Madonna.
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Celebriamo bene questo mese, specie la novena. La festa ricorre quest’anno il 18 corrente mese; in casa viene celebrata all’ultimo del mese. Celebriamo con divozione la sua festa con la Santa Comunione chiedendo alla S. Madonna santi apostoli.
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Il secondo mese caro a noi e ai cooperatori buona stampa è il mese di giugno; mese che dedichiamo a S. Paolo Protettore dell’Apostolato Stampa.
Quante grazie dobbiamo chiedere a S. Paolo! a Lui dobbiamo chiedere Apostoli zelanti, scrittori efficaci, anime di molto sacrificio, di amore intenso per le anime: dobbiamo chiedere la conversione di persone care, specie che gli scrittori cattivi desistano dalla loro perversa impresa. A S. Paolo si accorre per un maggiore amore a Gesù e da lui si ottiene la rassegnazione nelle pene.
Celebriamo bene questo mese: facciamo quanto è possibile la S. Comunione: leggiamo il libro «Un mese a S. Paolo» e sopratutto celebriamo con molta divozione la Novena.

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S. PAOLO
Vita e Viaggi

Capitolo VII - Viaggio di Saulo per Tarso - Predica alla sua patria - Cristianità numerosa in Antiochia - Chi fosse Barnaba - Antiochia - Saulo e Barnaba tornano in Antiochia - Il nome cristiano dato ai fedeli.

(Continuazione)


Profeti nei primi tempi della Chiesa si dicevano tali, secondo l'usanza ebraica, non solo coloro i quali, per interiore ispirazione divina, predicevano il futuro, ma eziandio quelli che per somiglianti carismi interpretavano le Scritture, muovevano i cuori alla pietà, ecc. Di questo genere era Agabo, il quale credesi appartenesse alla schiera dei settantadue discepoli di Gesù Cristo: costui, andato in Antiochia mentre Saulo e Barnaba vi annunziavano il Vangelo, quivi per divina rivelazione predisse la grande carestia, dalla quale sarebbe desolato il mondo sotto l'impero di Claudio, come difatti avvenne nell'anno quarto del regno di questo imperatore; e fu così grave, che lo stesso Claudio venne investito dalla plebe romana conviciis et fragminibus panis, sicché appena poté salvarsene per una porticina del palazzo.
All'annunzio pertanto dell'infausta profezia di Agabo, i cristiani Antiocheni, tuttoché sbigottiti, cominciarono immantinente a dar prova di quella carità veramente sublime che abbellisce la chiesa di Gesù Cristo. Allora essa entrò la prima volta in quel nobilissimo e santo ministero, o servizio, di essere la naturale ed ordinaria sovvenitrice dei poveri, riguardati da Lei come la parte più preziosa dell'ovile di Cristo, il quale essendo ricco, ed in ben altra maniera che non sono gli uomini, per amor nostro si volle fare non pur povero, ma indigente. Sapendo adunque le strettezze dei fratelli della Giudea, in gran parte poveri per condizione, e molti divenuti tali per la confisca dei beni, determinarono sollevarli dalle angustie sovrastanti della predetta calamità. Fecero quindi una generale colletta, e consegnatala nelle mani di Saulo e di Barnaba, rinviarono poscia a Gerusalemme per sovvenire l'altrui indigenza. Da qui ebbero principio nella Chiesa le famose collette di carità, e vedremo ancora in seguito i fedeli dell'Asia, della Grecia e di molti altri paesi sovvenire la Chiesa povera di Gerusalemme con le loro elemosine: così la virtù della carità ignota ai pagani divenne nota caratteristica dei primi cristiani, per mezzo della quale si distinsero sempre i veri dai falsi seguaci del Crocifisso.
Saulo e Barnaba, adunque, recatisi in Gerusalemme, consegnarono le raccolte elemosine ai Seniori, che, secondo la greca significazione, sono quelli da noi chiamati Sacerdoti, Presbiteri e Preti, dei quali si fa ora per la prima volta menzione. Alcuni vorrebbero che nella primitiva Chiesa non vi fossero stati sacerdoti, ma solo vescovi e diaconi, ai quali fosse data incombenza di ammaestrare i fedeli: assurda opinione, perchè l'apostolo nella lettera a Tito dice: averlo appositamente lasciato in Creta, affinché ivi stabilisse dei preti conforme aveagli prescritto; ed a Timoteo di non ammettere leggermente le accuse adversus presbyterum. Da ciò la bella osservanza nella Chiesa cattolica
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che a predicare la fede nei paesi infedeli manda sempre i vescovi coadiuvati da sacerdoti ministri.
Al sollievo riportato ai cristiani di Gerusalemme per le elemosine loro spedite da quelli di Antiochia, successe un cruccio violento che amareggiò i cuori di tutti, specialmente di Saulo e di Barnaba ivi presenti.
La vita degli uomini è un misto continuo di amarezze e di gioie, di afflizioni e di trionfi. Così pure nella Chiesa militante, dal suo cominciamento fino a tutto il corso dei secoli, si vedrà alternare questo stato di trionfi e di lutto, di amarezze e di gioie.
Salito infatti, per favore di Cayo Caligola, dalla prigione alla reggia Erode Agrippa, mostrassi, per i primi sette anni del suo governo, principe amabile e benevolo; di poi, vinto dalle adulazioni degli ebrei, per fare a questi cosa grata macchiò il suo nome col vermiglio sangue dei seguaci di Cristo, movendo loro fiera persecuzione, e facendo decapitare l'apostolo Giacomo il Maggiore, soprannominato da Gesù Cristo Boanerges, vale a dire: Figliuolo del tuono; come colui la cui voce doveva rimbombare a somiglianza di tuono per tutta la terra.
Alla caduta di quella testa, ed allo spruzzo di quel sangue innocente, infiammatosi l'empio tiranno nel fiero proposito di sterminare i cristiani, pensò sacrificare ancora, al suo odio la vittima maggiore, cioè Pietro: il quale caduto ancor esso fra gli artigli di un uomo sì perverso, era ritenuto da questo avvinto di ceppi in rigorosa e stretta custodia, null'altro attendendo, per l'ecatombe di costui, che il finire della festa degli azzimi, onde non venisse contristata la solennità della Pasqua.
La notizia di tale cattura fece velare dolenti lacrime dagli occhi dei cristiani, e molto più dalle pupille di Saulo, che amava e riveriva di sviscerato affetto il successore del Maestro divino. E quantunque il sacro Testo nulla ci dica del luogo ove dimorasse Saulo in Gerusalemme, pure non è a dubitare che si trovasse ancor egli nella casa di Maria, madre di Giovanni Marco, ove eransi radunati molti fedeli a pregare per la liberazione del capo della Chiesa, e dove fermossi fino a che apparso Pietro nel mezzo dell'assemblea, e raccontato il suo miracoloso salvamento, risollevò nel cuore di tutti la fiducia e la tranquillità: dopo di che Saulo e Barnaba, abbracciati i fratelli, con la benedizione della Vergine, ritornarono in Antiochia, conducendo con esso loro Giovanni Marco.

(Continua)

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Borsa di studio «S. Agostino»

Una Pia Signora Orsola Beltrando aveva da tempo il lodevole uso di suffragare l'anima buona di suo Papà, di nome Agostino, con una Comunione mensile, il 28 d'ogni mese.
Da qualche tempo però la salute non le permette sempre di uscire di casa. Ed Ella ha inventato un nuovo suffragio: una borsa di studio ad onore di S. Agostino, dottore della Chiesa, per un Chierico studente.
S. Agostino fu scrittore insigne piissimo, il grande dottore della grazia. Conceda dunque quanto desidera la Pia Signora: il riposo eterno del buon Papà, la grazia della salvezza eterna a tutti i suoi Cari, la pace del cuore e molti lumi spirituali alla sua anima stessa.
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Date alla Chiesa

un Sacerdote della Buona Stampa

Il sacerdote è l'uomo di tutti: il sacerdote lascia da parte sé, i propri interessi per fare gl'interessi altrui, egli spende la vita tutta quanta pel bene degli altri; è quindi giusto che concorriamo un po' tutti a formare buoni e santi sacerdoti. Chi può dare un figlio lo dia volentieri, chi può aiutare nelle spese aiuti, chi può solo pregare preghi volentieri e molto, ma tutti facciamo qualcosa. Vi sono madrine che continuano con costanza a mandare qualcosa per il loro chierichetto ed ogni mese notiamo nuove persone che vogliono avere la fortuna di formarsi un sacerdote.
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Piccolo Martire
dell’Apostolato - Stampa

Sventolando una bandiera rossa — rossa per il sangue di innumerevoli vittime sacrificate per un dispotismo senza nome — correvano in tumultuosa manifestazione per le vie di Guadalaiara le turbe del dittatore della sventurata Repubblica Messicana.
Incontrarono nel loro cammino un innocente bimbo di dieci anni: sotto il braccio teneva un fascio di fogli di propaganda.
Lo fermarono e alzato il bastone sopra il capo della piccola creatura indifesa, gli domandarono, ebbri di sangue.
— Che cos'hai, lì?
— Fogli di propaganda Cattolica — rispose fieramente il bambino.
— Chi te li ha dati!
— Li ho chiesti io per distribuirli.
— A chi li hai chiesti?
— Alla Commissione di Propaganda Cattolica.
— Chi forma questa Commissione?
— Non lo so!
— Non è vero. Tu lo sai. Dillo.
— No.
— Dillo, o altrimenti...
— Non lo dirò mai!
Il piccolo non aveva ancora terminato di dire queste parole che una vera pioggia di colpi cadde sul suo tenero corpicino.
Fu subito arrestato e condotto in una buia e fetida stanzaccia in questura.
La notizia dell'arresto fu pubblicata subito sperando che si presentasse la madre.
E la madre venne.
Fu una serie di scene commoventi e sublimi, degne d'essere vergate con le lettere d'oro nelle pagine del martirologio cristiano.
Chiamarono il bimbo.
Venne fuori dalla segreta: aveva il volto coperto di lividure l’animo sereno e tranquillo, lo sguardo fermo.
Lo condussero davanti alla sua mamma: e ancora, con minacce terribili, gli intimarono di dire da chi aveva ricevuto il materiale di propaganda.
— Non ve lo dirò mai! rispose con fortezza sovrumana il bimbo.
E subito sibilarono nell'aria le fruste. Sull'esile corpo caddero i colpi e il sangue sgorgò a flotti, spruzzando il volto dei carnefici.
La mamma piangeva, e fra i singhiozzi esortava il piccolo: — Non glielo dire! figlio mio, non glielo dire!
La scena si ripeté più volte, per alcuni giorni, finché stanchi i carnefici stroncarono le braccia del povero bambino e lo fecero a pezzi, davanti agli occhi della madre.
Così il piccolo martire di dieci anni si addormentava nel Signore per svegliarsi nei cieli al canto degli angeli.
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Indulgenze del mese

Indulgenza plenaria: 27 Maggio, Pentecoste. 7 Giugno, Corpus Domini.
Una speciale indulgenza plenaria viene concessa ogni volta che i membri e cooperatori faranno un'ora di adorazione davanti al Santissimo Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società.
Indulgenza plenaria in articulo mortis ai membri e cooperatori, che confessati e comunicati o almeno contriti, diranno devotamente colle labbra e col cuore il santo nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalle mani del Signore, in pena dei propri peccati.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai membri e dai Cooperatori ogni qualvolta diranno col cuore contrito qualche preghiera, secondo il fine della Pia Società o presteranno un qualche aiuto: (lavoro, elemosina, offerte).
6 Maggio, 1.a domenica del mese: comunione riparatrice pei peccati della stampa cattiva.
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San Paolo è il più grande scrittore del Nuovo Testamento

San Paolo è il più grande scrittore del Nuovo Testamento non solo per altezza d'ingegno, ma anche pel numero degli scritti. Le sue lettere che hanno gran valore apologetico, essendo di uno che era stato dei più feroci persecutori del Cristianesimo non hanno riscontro in nessuna letteratura, tanto per la dottrina meravigliosa e celeste, come per la dialettica irresistibile e la forma originalissima. Una forma sovrumana, balzando dall'augusta semplicità delle sue parole, spoglie di ornamenti retorici e sdegnose di eleganze, conquista il cuore. Le sue lettere, amore e delizia dei Cristiani, entusiasmavano il Crisostomo, conquidevano e convertivano S. Agostino, erano ammirate dagli stessi pagani che, a testimonianza del Crisostomo, disputavano se dovevano dar la precedenza a Paolo o a Platone.

La terminologia cristiana

San Paolo ha avuto una gran parte nel creare la terminologia cristiana, facendo esprimere anche a parole profane e comuni la sublime verità del Cristianesimo. La novità del suo linguaggio e la profondità delle sue idee, lo rendevano oscuro anche per i contemporanei, e tale oscurità era accresciuta dall'altezza dei concetti; la foga dei pensieri che affollandosi intorno alla sua penna, producevano un certo disordine, con molti incisi, lunghe parentesi, spesse digressioni, che, forse gradite a chi aveva sentito parlare l'Apostolo, restano un po' ostiche a chi è abituato al tranquillo periodare dei classici.

Lo stile e l'efficacia delle sue lettere
San Paolo non è un classico, sdegna l'eleganza, ha uno stile duro e ineguale, ma nessuno è giunto alla sua efficacia. Egli è più grande dei classici, perchè se essi hanno colle loro opere, edificate le leggi per esprimere elegantemente i concetti umani, San Paolo colle sue lettere ha edificate le leggi per esprimere efficacemente le idee divine, ed è sì grande, che l'Eterna Città si gloria più della lettera ai Romani che di tutte le opere di Cicerone.
Veramente da principio Paolo spaventa; ma quando uno si è assuefatto al suo linguaggio pieno di ebraismi, ardito, conciso, qualche volta oscuro, per la soverchia luce del pensiero, quando uno ha trovato la chiave a forza di rileggerlo, ne diventa entusiasta. Paolo non ha la lira di David, non ha l'ala di Giovanni, ma ha la spada a doppio taglio che penetra nell'anima, ha la potenza per conquistare le anime. Egli è un conquistatore: colla medesima audacia colla quale correva dall'oriente all'occidente, per conquistare anime a Cristo, ora corre colle sue lettere in tutto il mondo e conquista i cuori.

S. Paolo è il Teologo del N. T.
Consumato nella scienza, getta negli abissi dell'Incarnazione della Redenzione la sua luce potente il cui riflesso da principio quasi acceca, ma poi fa vedere i più grandi misteri.
Le sue lettere che sono il più bel commento del Vangelo, riconosciute subito dai fedeli, come parole non d'uomo ma di Dio (II Petr. IV, 1.) come attesta S. Pietro che le riconosce come S. Scrittura manifestano la loro divina origine per la sublimità della dottrina che contengono.

Circa l'insegnamento
In nessuna delle sue lettere presume di compendiare il suo insegnamento totale, ma la dottrina che espone è sempre un frammento del tutto; però suppone i cristiani in possesso d'una organica dottrina dogmatica, morale e liturgica ben determinata, contentandosi soltanto di richiamare a memoria o di spiegare or l’uno or l'altro dei suoi
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insegnamenti secondo le circostanze ed i bisogni dei destinatari.
Quindi le lettere di S. Paolo possono dirsi frammenti della predicazione dell'apostolo, ma non contenenti tutta la sua predicazione; ove però possiamo trovare le più grandi linee della teologia dell'Apostolo delle Genti.
S. Paolo è l'Apostolo per eccellenza e in particolare è l'Apostolo dei Gentili. Corse tutto il mondo Romano, sempre minacciato e perseguitato con furore implacabile, per trent’anni odiato dai Gentili, perseguitato dai Giudei, calunniato, battuto, lapidato, tradito, sempre nelle fauci della morte per la gloria dì Cristo, predicò il Vangelo segnando i suoi viaggi missionari col sangue e finì gloriosamente imporporando col suo sangue la gloriosa regina del mondo.
S. Paolo lasciò alla chiesa la preziosa eredità di 14 lettere il cui ordine cronologico più accettato è il seguente:
Lettere scritte nei 2.° e 3.° viaggio missionario 51-58:
I.a II ai Tessalonicesi, da Corinto dal 52 al 54.
I.a ai Corinti da Efeso nel 57.
II.a ai Corinti da Filippi nel 57.
Quella ai Galati e quella ai Romani da Corinto nel 57.
Lettere scritte sulla fine della prima prigionia nel 62 a Roma.
Ai Filippesi, agli Efesini ai Colossesi, a Filemone.
Lettere scritte tra la prima e la 2.a prigionia.
Agli Ebrei nel 63 o 64 dall'Italia.
I.a a Timoteo nel 64 o 65 dalla Macedonia.
A Tito nel 64 o 65 dalla Macedonia.
Lettera scritta nell'ultima prigionia.
Timoteo da Roma nel 66.

La lingua, forma e contesto
Le lettere paoline, scritte tutte in greco hanno quasi tutte la medesima forma, cioè:
Il prologo (nome dello scrivente, dei destinatari, ringraziamenti a Dio);
Il corpo della lettera colla prima parte dogmatica e la seconda morale;
L'epilogo (notizia e di carattere personale e saluto.
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Le Seminatrici della Buona Stampa

In questo mese il loro numero è aumentato. Deo gratias! Il Divin Seminatore voglia far fruttificare il seme gettato, e versare le sue grazie su anime zelanti perchè spargano a piene mani la buona semente.
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A queste buone signore, alle Ven.de Suore, ai Rev. Parroci che vollero essi stessi occuparsi della propaganda di buoni libri, i nostri vivi ringraziamenti e l’assicurazione del quotidiano ricordo nelle nostre preghiere perchè fecondo sia il loro Apostolato.

IL BRACCIO DESTRO DEL PARROCO

è il Bollettino Parrocchiale. È un foglio stampato che in apparenza sembra non aver alcun valore, ma la realtà non è così.
Il Bollettino ha nella parrocchia un'influenza straordinaria; è come la goccia che a forza di battere il sasso, finisce col bucarlo; così fa il Bollettino in mezzo alla popolazione; esso porta notiziette brevi, curiose, educative; vi è poi la parte che scrive il parroco e qui altre notizie di cronaca del paese: ora sono avvisi, ora dolci rimproveri, altre volte è un'iniziativa da sostenere, od un'opera da compiere: poi l'anagrafe parrocchiale; ossia chi nasce, chi muore, chi lascia il paese ecc. Sembran cose da nulla, eppure il popolo legge, legge con avidità e specialmente chi si trova in contrada straniera per guadagnarsi un tozzo di pane ricevendo il Bollettino che il Parroco gli spedisce, si sente riempire di dolce commozione e per un istante par di trovarsi nel suo paese natio; ed intanto insensibilmente i frutti maturano.
Si vede il popolo che frequenta di più i Sacramenti, non si odono più certe canzoni, non si sente più tanto a bestemmiare, si nota nelle figlie più modestia nel vestire, ecc. ecc.. Chi opera tale trasformazione? In gran parte è il Bollettino che il parroco ogni mese (altri ogni 15 giorni, altri ogni settimana) distribuisce ai suoi fedeli.
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NELLA PIA SOCIETA’ S. PAOLO
NOTIZIETTE MENSILI


Nella Chiesa

Proseguono i lavori di arricciatura, ed intonacatura. È ultimato l'ampio e stupendo cornicione Che dà alla chiesa un carattere di imponenza. L'impresario per i lavori di stucco ha portato le sue tende da Torino ad Alba presso la sede della Società San Paolo onde meglio compiere i molteplici lavori di ornamento richiesti per la chiesa e vi lavora da una settimana con intelligenza ed arte.

La monotype

La prima monotayp ha avuto una sorella di lavoro. È giunta nuovissima dall'Inghilterra ed ha incominciato a funzionare. Il Signore la benedica onde abbia a durare molto nell'opera di bene.

Festa «Regina Apostolorum»

La festa alla nostra Madonna sarà celebrata come chiusa al mese di maggio. Ci si pensa molto e si prega molto in casa la Santa Madonna. È una gara nel recitare meglio e molti Rosari, se ne ascolta volentieri le meditazioni e si fanno fioretti: è la mamma comune e da lei si attendono favori.

Giugno

Il mese di Giugno lo consacriamo a San Paolo: ogni mattina sentiremo la meditazione su S. Paolo ed ogni giorno presenteremo a lui gli omaggi della nostra divozione. Il mese si chiuderà con la festa di S. Paolo che quest'anno non sarà così solenne come gli altri anni. Le feste solenni si celebreranno ad ottobre a chiesa ultimata.

La fornace

La fornace è in piena funzione. Occorrono mattoni per la cartiera e per la chiesa di S. Cassiano e se al Signore piacerà anche quest'anno tutto il materiale necessario si farà in casa.

DALLA CASA DI ROMA

Maggio a Roma

La S. Madonna fa a noi questa grazia: ma per farla alla casa; ai Cooperatori, agli amici.
Onoriamo la Regina degli Apostoli; e non v'è luogo ove la Regina degli Apostoli abbia avuto culto più antico, più devoto, più rimunerato.
Noi qui invochiamo e offriamo gli ossequi alla Regina degli Apostoli, dove la invocarono e offrirono ossequi gli Apostoli, i discepoli degli Apostoli, i Capi successori di S. Pietro, i missionari e campioni della fede Cristiana che partirono e partono dal Seminario romano, dal Collegio germanico, dal Collegio Leoniano.
E in tutti Maria coltiverà l'amore di Roma: e l'amore a Roma è salvezza.

Grate visite
Siamo contenti che dalle case di Alba i Confratelli Sacerdoti vengano volentieri a Roma: con gioia salutiamo ogni volta il loro arrivo. E poi ripartono da Roma, dopo che hanno veduta e baciato la mano al Santo Padre, dopo che hanno pregato sulla tomba di S. Paolo, dopo che hanno rinnovato i voti al sepolcro o davanti alla cattedra di San Pietro.
Venne pure la Sig.ra Rita Travaglio, e ci è caro poter risalutare quelli che già in Alba abbiamo conosciuti amici e benefattori.
La Divina Provvidenza ci ha pure fatto arrivare doni e offerte.
Il Rev.mo P. Abate di San Paolo, per la S. Pasqua mandò per i cari piccoli lire 100.
I parenti degli alunni o amici uniscono sovente doni alle visite, mandarono: Sig. Cipolla, uova; Sig. De Paoli
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capretto; Sig. Funari, cesto di carciofi; Sig. Ottavi; semente di fiori, Sig. Agostini molti piantini di ortaglie, Pie Persone, fiori.

Per la «Vigna di S. Paolo»

È il terreno acquistato per la casa della Società S. Paolo; è vicino al Tempio di S. Paolo e perciò denominato «Vigna di S. Paolo».
Abbiamo mandata una circolare a tanti amici invitandoli a sottoscrivere un mq. di terreno che costa L. 10.
Noi intanto ci prepariamo e man mano occupiamo sempre più la casa e il terreno.

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Le feste di San Paolo quest'anno sono tramandate all'autunno: giacché confidiamo di poter allora inaugurare il tempio a S. Paolo.
Riusciranno così maggiormente degne e più divote.
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MESSE GREGORIANE

Sono pervenuti corsi di Messe Gregoriane dalle seguenti persone nel mese scorso: [segue elenco].
Da notarsi che le messe gregoriane si celebrano solo per i defunti: chiunque può disporre in vita per la celebrazione di dette messe, le quali verranno celebrate appena ricevuto notizia della sua morte.
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Il Santo Vangelo

In tutte le famiglie vi dovrebbero essere i seguenti libri:
Il Santo Vangelo e gli Atti degli Apostoli.
Il Divin Maestro (Vangelo unificato).
La Bibbia delle Famiglie.
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La Bibbia delle famiglie

Le madri di famiglia specialmente trovano nella Bibbia delle famiglie un aiuto grandissimo nell'educare cristianamente i loro bambini, invece di narrare altre storie o fiabe.
Riportiamo la lettera di una brava zelatrice.

Quanto bene può fare nella famiglia la madre con la lettura della Bibbia.

Fatela conoscere e cercate almeno un abbonamento tra i vostri vicini, parenti, ed amici. Vi fate un gran merito.
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I libri buoni aiutano molto a perfezionare l'intelletto e la volontà e ci danno ammonizioni, che non ardirebbero darci gli amici.
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LE FIGLIE DI SAN PAOLO

La propria santificazione è il primo lavoro. Per la gloria di Dio e per il bene delle anime si occupano della produzione e della propaganda della stampa buona. Questo apostolato assorbe tutte le energie: ogni figliola può impiegare a gloria di Dio ed a vantaggio delle anime i talenti ricevuti dal Signore.
Le figlie compilano articoli, fogli, opuscoli, libri, bollettini, altre compongono e stampano i medesimi, altre piegano, cuciono, legano, brossurano libri, altre spediscono libri e giornali e ne fanno propaganda.
Ai tre voti ordinari aggiungono il quarto di fedeltà al Romano Pontefice.
Tutti i giorni fanno un'ora di adorazione a Gesù Maestro.
La casa coglie figlie dai 13 ai 25 anni che abbiano buona salute ed istruzione almeno elementare. Non tutte sentono la divina chiamata nelle famiglie: quelle che vengono per vocazione entrano in probandato; le piccoline (12 -15 anni) sono accettate in qualità di alunne o per imparare l'arte tipografica o per continuare gli studi: durante i corsi il Signore fa conoscere ciò che vuole da loro, e, se chiamate, entrano in noviziato.
Non si accettano figliuole di età superiore ai 15 anni solo per continuare gli studi.

Condizioni di accettazione

1) Che abbiano compiuto i 12 anni almeno durante l'anno di entrata.
2) Che dimostrano pietà e vocazione (per quanto si può prevedere in figliuoline di 12-14 anni).
3) Che abbiano compiuta almeno la quarta elementare e riportato l'attestato di promozione.
4) Attestato di nascita, battesimo, vaccinazione, studio e buona condotta (rilasciato dal Parroco).
5) Si accettano figliuoline perchè imparino solo il lavoro tipografico (operaie) ed altre che col lavoro vogliono pure frequentare gli studi da maestra (operaie studenti)
Tutte per avviarle all'apostolato.
La domanda deve essere fatta dal Parroco.
N. B. Sono escluse le orfane di entrambi genitori; le notevolmente difettose di corpo; le illegittime quelle che non mostrano inclinazione alla vita religiosa.

Operaie - Studenti

Le operaie-studenti compiono gli studi ordinari delle aspiranti al diploma di maestra elementare e, come le operaie, imparano il lavoro tipografico e si dedicano alle varie iniziative della Casa.
Studenti ed operaie hanno lezioni di economia domestica e di cucito.
Tutte hanno una formazione religiosa molto buona.

Durata degli studi

Come gli studi in una scuola pubblica.
Non vi sono vacanze estive. Le Alunne possono andare qualche giorno in famiglia ogni anno.
All'età conveniente possono chiedere di entrare in noviziato, e quindi di essere ammesse nelle Figlie di S. Paolo.
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Pensione

Le alunne ed operaie pagano L. 50 d’entrata che non si restituiscono più anche se la giovane si fermasse un solo giorno; inoltre pagano L. 40 mensili per i primi tre anni; in seguito sono tenute gratuitamente. Però restano sempre a carico dei parenti (per le studenti fino a studi compiuti, e per le operaie fino al quinto anno compiuto) il vestiario, biancheria, bucato, rammendatura, libri, medico.

Corredo

Lenzuola 6, Copriletto 1, Catalogna 1, trapunta 1, materasso di lana m. 0,90 per 2, cuscino 1, federe 4, camice 6, maglie per estate 3 per inverno 3, Copribusto 6, sottovesti da estate 4, da inverno 2 Calzoni da estate 4, da inverno 4, Calze nere da inverno paia 6, da estate paia 6, asciugamani 6, Fazzoletti 12, Tovaglioli 6, Vestiti 4 di cui uno di lana per le feste, Grembiuli 2, Grembiuli da lavoro 2, manichette paia 2, Tre metri tela di lino, scarpe paia 3, pantofole paia 1, soprabito per inverno 1, giubbetti da notte 4, velo nero 1, sciarpa nera 1, spazzole da abiti, da scarpe, da denti, necessario per cucire, baule sufficientemente grande, catino, sapone pettine e pettinetta.

DALLA CASA DI TORINO

La famigliola è aumentata: La macchina che fino ad aprile stampò sempre catechismi, col mese di maggio iniziò la stampa dei bollettini parrocchiali dei paesi più vicini a Torino. Parecchie figliole lasciarono il nido per portarsi nella nuova sede per la composizione dei medesimi.
La dimora in Via Belfiore diventa angusta: Oggigiorno esse domandano al Padre Celeste un nido.
Il Signore che ha in mano tutti i cuori, ed in Torino ha tante buone persone che lo amano, ne muoverà qualcuna a cedere per Suo amore alla Pia Società un pezzo di terreno per costruire l’edificio in cui si allargherà l’opera dell’apostolato di verità e di carità, rendendo il benefattore o la benefattrice compartecipe di tutto il bene.
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A fondo perduto

Pia Persona deposita a fondo perduto L. 3000 per la conversione di un’anima a lei cara.
Questa pia ed ottima Persona si presentò a S. Paolo e disse: sono venuta con intenzione di lasciare Lire mille a fondo perduto ed ora ne lascio tremila. Le fu chiesto: E con quale intenzione? Per la conversione di un’anima che mi sta molto a cuore: E che cosa desidera da quest’anima? Non rispose, ma chinò il capo, scoppiò in singhiozzi e si sciolse in lacrime abbondanti di vivissimo affetto per l’anima a lei cara e di fervente preghiera.
Riconsolata e incoraggiata a confidare tornò a casa colla dolce e profonda fiducia in S. Paolo, un tempo già sì gran persecutore della Chiesa, la voglia esaudire. E come non l’esaudirà? S. Ambrogio assicura a S. Monica: non può andar perduto un figlio di tante lacrime e di tante preghiere. E possiamo aggiungere: a S. Paolo non si può chiedere grazia che faccia più volentieri di questa: convertire delle anime.
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Teol. Alberione Giacomo Dir. Resp.
Pia Società S. Paolo
Roma – ALBA – Torino
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Le offerte dei divoti di S. Paolo

Offerte per Preghiere
Per le persone che si raccomandano per qualche loro necessità offriremo tutte le preghiere della Casa.

Offerte in denaro
Tra gli offerenti vi sono sempre nuovi nomi, nuovi amici. S. Paolo tutto scrive nel libro della vita anche le offerte piccole donate volentieri a S. Paolo, né vi rincresca di aver dato a San Paolo e San Paolo sarà lago con voi.
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Offerte in natura
La casa S. Paolo riceve volentieri di tutto e distribuisce con eguale amore quanto loro viene dato a centinaia di giovani che pregano ogni giorno per i loro benefattori.

Offerte per il Paramentale
Per la festa della «Regina degli Apostoli» si inaugurerà il primo paramentale che la Ditta Tappi di Torino ci sta ultimando; è un dono prezioso di tanti amici che amano la Santa Madonna che mandano l'offerta per fioretti alla Santa Madonna. Dal Cielo la carissima Mamma benedica quanti concorrono alla spesa.
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PADRINI, MADRINE, BORSE, PENSIONI

Vi sono anche i Padrini e le Madrine degli alunni della Pia Società San Paolo e delle alunne delle Figlie di San Paolo.
Essi si adottano un giovanetto o una bambina e ne provvedono il necessario per la pensione, vestiario, libri.
Altri cooperatori preferiscono fare del bene ignorati e lasciano Borse di studio da consegnarsi ai giovani più poveri e di migliori speranze di riuscita nella Pia Società S. Paolo.
Una Borsa di Studio è costituita con l'offerta capitale di L. 10.000 (diecimila); si possono però unire parecchie persone assieme per compire la cifra; anzi si potrebbe versare la somma in varie rate per es. di L. 1000 ogni anno.
Pensioni. — La pensione che si chiede è di L. 30 mensili: si possono anche unire parecchie persone per compire la cifra.
Un apostolo o una missionaria è la più bella eredità che una persona può lasciare dietro a sé, è la più sicura promessa di suffragi.

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VANTAGGI SPIRITUALI AI COOPERATORI E BENEFATTORI B. STAMPA

1. —Partecipazione al frutto di duemila SS. Messe.
2. — Le molte indulgenze plenarie e parziali concesse dal Papa,
3. — Facoltà pei sacerdoti di benedire corone, croci, crocifissi applicando le indulgenze apostoliche, quelle del Rosario dei crucigeri, di S. Brigida, l'altare privilegiato quattro volte per settimana.
4. — Partecipazione speciale a tutto il bene che si compie nell'Istituto.
5. — Chi aiuta una vocazione ecclesiastica per l'apostolato Buona Stampa sarà, pure partecipe di tutto il bene che ne seguirà.
6. — I Benefattori possono raccomandare le proprie intenzioni: basta scrivere: si faranno speciali preghiere.
7. — Per chi intendesse beneficare l'istituto in un modo particolare si possono accettare legati di Messe e pensioni speciali.
Abbiamo visto moltissime grazie particolari a chi soccorre la Buona Stampa: il Signore dimostra cosi di gradire quest'opera così necessaria ai nostri giorni.

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BIBLIOTECHE FATTE

I RR. Sacerdoti che desiderano istituire nella loro Parrocchia un'opera così necessaria, hanno soltanto da indicare quali libri preferiscano: se romanzi, vite di santi, libri di cultura sociale e religiosa, avventure, racconti. Saranno prontamente soddisfatti e si troveranno contenti.
Raccomandiamo pertanto a tutti i RR. Sacerdoti le nostre Biblioteche fatte; di 35 volumi; di 60 volumi; di 100 volumi.
I RR. Sacerdoti che desiderano il nostro catalogo per fare la scelta dei libri non hanno che a chiedercelo.
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MESSE PERPETUE

Le Ss. Messe annuali sono ora duemila; si spera però di poterle aumentare gradatamente.

Le prime furono così stabilite: una persona lasciava alla Pia Società S. Paolo L. 1000 coll’obbligo di una Messa mensile, finché durerà la Pia Società S. Paolo cioè 12 Messe per anno, con facoltà che altri, cioè i nostri Benefattori e Cooperatori, vi partecipassero nel frutto.
Chi volesse lasciare un simile lascito a vantaggio dell'anima sua farebbe un gran bene a sé, ai nostri Benefattori-Cooperatori ed alle vocazioni che si coltivano. Con l’offerta di L. 1000 avranno una Messa ogni mese, cioè 12 Messe ogni anno; con l'offerta di L. 2000 avranno due Messe ogni mese, cioè 24 Messe ogni anno.
Vi sono persone che potrebbero destinarvi senza sacrificio e altre col sacrificio, però ben prezioso, mille - due - quattro - dieci - venti - cento mila lire. Questo ad insaputa di tutti; anzi qualora loro occorressero, potrebbero ritirarvi gli interessi del denaro fino alla morte. Tutto confidenzialmente.

OFFERTE PER MESSE PERPETUE

Zoppola. Santa Cariani 200 per due Messe perpetue
A. M. 100 ... pregai S. Paolo, che mi ottenesse un po’ di salute per poter attendere alla mia Scuola e fui esaudita.
Ora attendo alla promessa fatta, cioè la fondazione di una S. Messa in onore di S. Paolo per la conversione dei peccatori più ostinati.

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ABBONAMENTO VITALIZIO AL BOLLETTINO

È una forma di abbonamento che incontra il favore di molte persone che vogliono così beneficare l’opera della buona stampa. Ogni mese ne arrivano dei nuovi. Raccomandiamo questa forma di abbonamento che dà all'abbonato diritto alla partecipazione delle due mila messe e toglie l'incomodo di rinnovare l'abbonamento ogni anno.
INDIRIZZI
Quante persone ce ne possono mandare!
È un modo facile e nello stesso tempo utilissimo, per diffondere la stampa buona specie tra gli emigranti, i quali più di tutti hanno bisogno di ricevere una buona parola.

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UNA NUOVA FORMA DI BENEFICENZA
per l'Apostolato Stampa e Casa San Paolo
L'hanno trovata amici e cooperatori della Pia Società S. Paolo, nel loro zelo e nel loro amore alla casa della buona stampa. Fanno così: essendo per lo più persone di sante intenzioni e di gran cuore, ma di mezzi limitati, depositano presso la Direzione della Pia Società S. Paolo qualche somma, o cartella, o azione con patto di riceverne gli interessi o meno secondo il loro bisogno ogni anno: e poi alla loro morte lasciare interamente all'Opera il capitale stesso se pure per qualche straordinaria sventura, non avranno dovuto ritirarlo.
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