Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno V – N. 4 – 19 Aprile 1923 – Bollettino mensile – Conto corrente colla posta

UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA

Opus fac Evangelistae (II Tim. IV 5)



ALBA – Scuola Tipografica – ALBA

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UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA


Pia Società San Paolo – Alba


Opus fac Evangelistae (II Tim. IV 5)



La B. Stampa nel Ministero parrocchiale

Scriviamo per i pastori di anime e per quanti cooperano al bene della Parrocchia e alla salute delle anime. Il Papa Pio XI ricorda al clero ed a quanti si occupano di azione cattolica, che la buona stampa è parte essenziale del ministero pastorale.
Il catechismo ai fanciulli e l’istruzione agli adulti, sono opere di ministero perenni e perennemente efficaci; ma in quasi tutti i paesi, si tocca con mano che non sono più sufficienti a tutta la popolazione, a difendere i fedeli da tutti gli errori e specialmente dagli errori più moderni, così perniciosi alla fede e alla pratica della fede. Molta parte della popolazione dal catechismo è dispensata, ed all’istruzione parrocchiale non viene: intanto lo sviluppo della vita, il commercio, il progresso materiale ha messo ogni paese in comunicazione col mondo, col gran mondo, e dal gran mondo prende i pensieri, i giudizi, i sentimenti, il modo di operare, come respira l’aria dalla atmosfera. Ora il gran mondo è tutto imbevuto e impestato dalle teorie balorde ed empie dei grandi giornali.
E così, nonostante tutti gli sforzi del Parroco troviamo nelle popolazioni delle coscienze addirittura disfatte, dai giudizi morali impossibili, un modo di operare addirittura falso e cattivo.
In certe parrocchie vi è più errore di testa, in certe vi è più guasto di costumi.
È necessario che il pastore di anime arrivi fin dove, fino a chi non giunge la sua parola: e in tutti difenda la fede e cresca la virtù; è necessario premunire le popolazioni dall’epidemia dell’ambiente inquinato dalla stampa cattiva, e curarne chi la malattia ha già colpito.
Il rimedio certo, l’antidoto efficace, il mezzo sicuro è oggi la buona stampa.
Il più degli errori moderni non vengono per le vie solite, s’infiltrano per vie nuove: bisogna muovere loro incontro per le medesime vie, quelle principalmente della stampa: e queste vie occupare i primi per sbarrare a tempo il passo al nemico delle anime. Molti errori che s’impossessano oggi delle menti della gente anche migliore, e che sono fonte di infiniti guai, non è bene che il Parroco combatta a viva voce, o dal pulpito, e non lo farebbe con efficacia e senza pericolo di maggior danno. Tali per es. sono gli errori di dottrina e di pratica politica, di dottrina e di pratica di certe teorie sociali.
Occorre qui il foglio e la stampa buona: il giornale sarà quello che difenderà il paese, e salverà le popolazioni, e formerà le idee giuste e le rette coscienze.

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Accanto all’istruzione parrocchiale e al catechismo è essenziale la buona stampa. Di essa non può lasciare di occuparsi il sacerdote che ha cura di anime:
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di essa deve occuparsi chi intende fare del bene alle anime del suo paese.
Di qui l’esortazione lanciata in altro numero: In nessuna parrocchia dovrebbero mancare questi tre efficacissimi predicatori: un bollettino parrocchiale, una biblioteca circolante, un deposito rivendita di libri buoni.
Il bollettino è l’anima e anche il sostenitore morale finanziario di tutte le opere parrocchiali: il bollettino poi si sostiene da sé: è prova la perseveranza di chi l’ha introdotto, e il numero crescente di Parroci che lo introducono.
La biblioteca è il pascolo spirituale di molte figliuole, e anche di molti uomini, e non solo nella stagione invernale, ma anche estiva e più squisitamente laboriosa.
Un deposito rivendita servirà specialmente ad aver pronti i libri di pietà, di devozione, e quelli di regalo: ed è per un paese una fonte luminosa di istruzione ascetica, e di soda devozione.
Ma bisognerà fare un passo avanti; persuadere i fedeli della necessità di premunirsi colla buona stampa, e fare entrare in tutte le famiglie il giornale cattolico diocesano; fin’ora i settimanali sono ancora sufficienti e più efficaci nel popolo minuto, e su di essi occorre specialmente fare leva.
Ma vi sono centri commerciali e industriali già maturi per i giornali quotidiani: bisogna aver occhio a conoscere la realtà dell’anima popolare, e lavorare per il giornale quotidiano dove questo può salutarmente entrare e deve.

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Occorre insomma intendere bene l’apostolato della buona stampa fra il popolo, e dare della stampa che sia veramente pascolo: della stampa che sia letta: della stampa che faccia del bene: Evangelizzare pauperibus! portare della stampa che sia vera evangelizzazione del popolo.
Questo è lo scopo della Pia Società S. Paolo, e per cui chiama vocazioni e aiuti.
La Pia Società S. Paolo intende di porsi accanto ai Parroci e di coadiuvarli per la parte che deve avere la buona stampa, nella evangelizzazione del loro popolo e della loro parrocchia. Lo scopo nostro è di pubblicare e diffondere della stampa che sia letta e che faccia del bene alla mente, al cuore, alla coscienza, alla volontà, e allo spirito: che istruisca, elevi, educhi, e difenda il popolo anche nei loro interessi materiali: che porti in tutti e in tutto la vita cristiana, perché in tutto e in tutti vi sia Gesù Cristo.
Oh! la nobiltà e la bellezza di questa missione!
Per questo l’educazione che in Casa si dà ai giovani e ai chierici è un'educazione eminentemente pratica, per questo sopratutto ed essenzialmente pratiche e popolari sono le iniziative che si prendono e per cui si lavora. E questo vorremmo infondere in tutte le coscienze dei sacerdoti e di quanti desiderano di veder salve le anime: che accanto al catechismo, e all’istruzione parrocchiale e alle altre opere di zelo parrocchiale, è essenziale oggi occuparsi di buona stampa, come di opera squisitamente pastorale: che bisogna però dare stampa che sia letta; e che questo è l’intento della Pia Società San Paolo, di lavorare accanto ai Parroci in questa forma di zelo, oggi assolutamente necessaria e sommamente pratica.
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Date alla Chiesa un Missionario della B. Stampa


Nel numero scorso ne abbiamo indicato e illustrato il modo: pagare alla Pia Società San Paolo lire 30 mensili, finche il giovane sia chierico e sacerdote, è oggi una pensione trascurabile. Fu un seme gettato in molte anime, che lo maturano nel raccoglimento e nella preghiera. Dio ne faccia sbocciare fiori e frutti.
Il Salvatore nacque povero, visse povero, chiuse la vita terrena nella povertà: egli esaltò, magnificò, questa virtù di eroismo, e ai poveri di spirito promise il regno dei cieli. Gesù tra i poveri ha scelto i suoi primi apostoli, e si compiace di chiamare al Sacerdozio i figli del popolo minuto. La massa dei sacerdoti che esercita il suo ministero nelle parrocchie, che serve a Dio e alle anime nelle case religiose, che sacrifica la vita nelle missioni viene dal popolo, sono figli di genitori umili. Il ministero sacerdotale non è un mestiere, o una professione o una carriera di interessi: il sacerdote è per gli uomini, dice san Paolo: e sembra che Iddio voglia far sentire dai fedeli questa verità: il sacerdote è per voi, quindi dovete provvedergli voi il necessario alla vita, quindi dovete farvelo voi. Ed oh! con quanto slancio in ogni tempo i fedeli di ogni paese non hanno sentito questa verità e non hanno corrisposto alla formazione dei sacerdoti!
Certo eredità più preziosa non può lasciare una persona dietro a sé.
Quante vocazioni alla buona stampa ha seminato Dio nel popolo, fra i poveri, in questa che è l'ora della buona stampa! nessuna di queste vocazioni deve perdersi. Ma bisogna che siano aiutate perché la Pia Società San Paolo che è destinata a svolgerle, le possa formare. Le anime che sentono il desiderio del Cuore di Gesù, si riuniscano e facciano il dolce sacrificio di inviare assieme le trenta lire mensili alla Pia Società San Paolo per educare i sacerdoti della buona stampa. Occorre solo una persona che si faccia centro. Un nostro allievo diceva di questi giorni ad un suo ottimo zio: Non potreste cercare sei persone che paghino alla Pia Società S. Paolo lire trenta mensili (ciascuna lire cinque) per far continuare gli studi ad un nostro Chierico povero? «Oh! rispondeva l'altro, è cosa facilissima; l'abbiamo già fatta per altri. In un caso si è fatto così: eravamo trenta; ciascuno dava una lira: io raccoglieva e spedivo: ed ora, quel chierico è sacerdote da venti anni. Faremo volentieri anche adesso». Delle buone persone ve ne ha ancora in questo mondo!

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Ne conosciamo un bel numero di questi sacerdoti: ne ho uno molto vicino. Un santo sacerdote aveva inteso il suo desiderio: Il seminario ridusse la retta mensile, come fa ora la nostra Casa per tutti: una pia persona concorreva con 3 lire al mese, un'altra con 2 lire; cinque lire le pagava la famiglia; il sacerdote che lo avviò provvedeva i libri e la cancelleria; una zia gli abiti; quel giovane è ora sacerdote da circa quattro anni.
Un altro giovane: le strettezze di famiglia non gli avrebbero permesso di incominciare gli studi: una signora si prese a cuore questa vocazione: si cercò un gruppo di pie persone: ogni mese ciascuna pagava lire 5; si continuò così 12 anni e il giovane diventò sacerdote.
Un altro giovane fu così aiutato, ed è sacerdote da dieci anni: un altro fu maestro ed ora è parroco e compie un bene grande: un altro è dottore in molte lingue, è professore, e lavora alla formazione di altri chierici, di altri sacerdoti.
La Maestra Milano Paola di Farigliano è ricorsa a questa geniale iniziativa per raccogliere le 30 lire mensili a pagare la pensione di un nostro alunno. Venticinque famiglie dei suoi allievi
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danno un soldo per ciascuna ogni giorno di scuola, ossia L. 25 al mese: Ella stessa completa la cifra aggiungendo cinque lire proprie; cosi manda ogni mese L. 30 che destiniamo ad un aspirante al Sacerdozio.
Chi salva un'anima, ha predestinato la sua: ma chi si assicura un sacerdote, chi lascia dietro di sé un apostolo, salva colla sua molte altre e queste le faranno corona in cielo.

Per i Benefattori dei nostri alunni.

Coloro che si incaricano di pagare la pensione di un nostro aspirante al Sacerdozio per tutto il tempo degli studi:
1. Partecipano a tutto il bene che egli farà come ministro del Signore e missionario della Buona Stampa.
2. Pel suo benefattore il novello Sacerdote celebrerà cinque fra le sue prime SS. Messe.
3. Al Benefattore sarà dato conto del progresso negli studi, nella pietà, nel lavoro per la Buona Stampa del suo protetto.
4. Il beneficato noterà a piedi dei suoi libri, breviario, il nome del Benefattore per ricordarlo e amarlo come un secondo padre.

La celeste nocchiera

Regina Apostolorum, ora pro nobis



«Maria è quella nobile stella sorta da Giacobbe il cui raggio illumina il mondo intero. Ella, mi esprimerò così, è quella sublime stella elevata sopra questo mare immenso risplendente di meriti e di esempi santi.
E tu, che ti trovi gettato fra queste procelle e tempeste, non perdere d’occhio la luce di questa stella; se si alzano i venti delle tentazioni, se cadi nelle tribolazioni, alza l’occhio a questa stella, invoca Maria.
Se turbato dalle onde della superbia, della ambizione, della detrazione, dell’emulazione, guarda la stella, invoca Maria... Nei pericoli, nelle angustie, nei dubbii, pensa a Maria, invoca Maria!
«Seguendola, non devierai; pregandola, non ti disperderai; pensandola non errerai; se ella ti sorregge, non cadi; se ella ti guida, non ti stanchi; se ella ti protegge, arrivi».
Stella eletta, Maria! divina nocchiera! felici le anime, i popoli, le famiglie che La costituiscono loro guida, protettrice, madre, patrona, maestra, regina, nocchiera! A lei si affidano, in Lei s’affissano, a Lei si appoggiano.
È bella la visione di una santa: vide tante navi che solcavano un mare burrascoso cercando di raggiungere il porto.
Ma quasi tutte avevano i fianchi percossi e laceri dai marosi, gli alberi rovesciati, vicino o in grave pericolo d’essere sommerse.
Una sola fra tutte camminava sicura e leggera: i flutti si spezzavano prima di colpirla; i venti la colpivano senza piegarla anzi spingendola ancora dolcemente verso il porto. La santa guardò con interesse: e si accorse che al timone sedeva una signora di bellezza meravigliosa che guidava con mano ferma e dolce. Il mare figura la vita; le navi figurano le anime; la nave che ha la signora al timone figura l'anima che si affida e si lascia guidare da Maria.
Beate le famiglie, beate le anime, beate le nazioni che si abbandonano nelle mani di Maria come il bambino fra le braccia della mamma.
Per questo: Maria, Regina degli Apostoli sarà la Protettrice, la Madre, la Maestra dei missionari della Buona Stampa.
Ella li precederà coi suoi consigli, con i suoi esempi, con le sue grazie; Ella li accompagnerà con le sue benedizioni, con le sue consolazioni celestiali; Ella darà forza alla loro parola, coraggio nelle difficoltà, conforto nei momenti difficili; Ella coronerà il loro zelo di copiosi manipoli; Ella li accoglierà in cielo al termine della loro giornata di lavoro.
Un periodo nuovo quasi si inizierà in Casa all’apparire del nuovo quadro di Maria Regina degli Apostoli; sarà un periodo di vita più feconda, più fervorosa, di maggiori grazie.
Lo speriamo pel maggio prossimo.
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Il nutrimento di chi vuol far del bene

L'apostolo si nutre di sacrificio: il sacerdozio è immolazione.
Ecco un tratto della vita di S. Paolo: l'uomo dei travagli, delle prigionie, delle battiture, così sovente nei pericoli di morte. Dai Giudei cinque volte sono stato flagellato con trentanove colpi. Tre volte sono stato battuto colle verghe, una volta lapidato, tre volte ho fatto naufragio, una notte e un giorno stetti nel profondo del mare, spesso in viaggi, tra i pericoli dei fiumi, pericoli degli assassini, pericoli della mia gente, pericoli dai gentili, pericoli nella città, pericoli nella solitudine, pericoli nel mare, pericoli dai falsi fratelli; nel lavoro e nella fatica, nelle molte vigilie, nella fame e nella sete, nei molti digiuni, nel freddo e nella nudità, oltre a quello che mi viene dal di fuori, le quotidiane cure che mi vengono sopra, la sollecitudine di tutte le chiese.

Grazie ricevute

Il Signore ha voluta ed edificata l'opera della Buona Stampa: è sua: e benedice con grazie speciali, anche temporali chi vi porta un sassolino, chi l'aiuta, chi vi è Cooperatore.
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Una febbre di natura maligna mi travagliava da quaranta giorni e sintomi inquietanti cominciavano a manifestarsi nella mia salute. Ho fatto incominciare ed ho incominciato io stessa una fervorosa novena a S. Paolo. — Il giorno dopo la febbre non è più comparsa: ed oggi è il decimo giorno dacché mi sento veramente bene. — Non voglio tardare a ringraziare S. Paolo anche pubblicamente.
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Mi trovavo in gravi angustie per una mia bambina: temeva assai della sua salute: ho beneficato la Buona Stampa, facendo pregare: subito la mia bambina ha incominciato un miglioramento notevole.
* * *

Ogni anno ero costretta a passare l'intero inverno a letto per gastricismo e debolezza estrema: l'anno scorso volli raccomandarmi alle preghiere dei giovani della Scuola Tipografica e feci per essi un'offerta: ho potuto passare tutto l'inverno levata, con salute relativamente discreta.

Borse di studio
per formare apostoli della B. Stampa


Dateci degli apostoli della Buona Stampa e noi diffonderemo le buone letture sempre più largamente, opporremo libro a libro, periodico a periodico, opuscolo a opuscolo! Dateci apostoli della Buona Stampa, molti molti, perché il momento è storico, il pericolo grave, l’ora decisiva; perché guai a noi se non facciamo presto, perché le posizioni nostre sono minacciate da una stampa malvagia, perché non possiamo, assolutamente condurre la Chiesa al trionfo e le anime e salvezza senza una larga diffusione della buona Stampa.
Abbiamo bisogno di Apostoli della Buona Stampa, e perciò abbiamo accolto nella nostra Casa di Alba ben 180 giovanetti di buona volontà, che addestriamo all’apostolato della stampa, frequentano le nostre scuole, lavorano nelle nostre Tipografie, pregano molto, e vengono imbevuti dello spirito di questo grande apostolato.
Sono essi 180, tenere pianticelle che abbisognano di cure e di nutrimento spirituale e materiale. La Divina Provvidenza provvede il necessario a ciascuno servendosi delle ricchezze che ha in abbondanza elargito ai suoi figli.
Abbiamo perciò deciso di invitare gli amici della Buona Stampa a venirci in aiuto ed offriamo loro così la possibilità di fare un gran bene e di acquistare molti meriti e di cominciar vecchi suffragi per le loro anime dopo la morte colla creazione di Borse da studio.
Che cosa è una borsa da Studio?
È un capitale di diecimila lire, che,
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posto a frutto, rende ogni anno 500 lire le quali formano uno stipendio col quale mantenere, almeno parzialmente, uno dei nostri giovani e formare un apostolo della Buona Stampa. Il capitale venendo da noi depositato ed amministrato, il beneficio di una tal Borsa è perenne; perciò quando il primo giovane che ne sarà beneficato giunga alla sua meta e sarà sacerdote e apostolo della Buona Stampa un altro subentrerà al suo posto e poi un altro ancora.
Invitiamo i nostri amici.
a) A fondare una Borsa di Studio inviandoci o in una sol volta o in rate la somma di lire diecimila. Chi fonda una Borsa la può intitolare a chi vuole, avrà continuate notizie del giovane che ne godrà il frutto, questi pregherà per il suo benefattore, che diverrà compartecipe di tutto il bene che l’apostolo della Buona Stampa farà durante tutta la vita, ed al primo giovane succedendo altri ed altri ancora, il bene ed i meriti si moltiplicheranno e saranno di gran suffragio al benefattore dopo la morte.
b) A concorrere con una offerta qualsiasi alla formazione di una delle dieci borse di studio che vorremmo fondate come prime, indicando a quale Borsa si vuole destinata l’offerta. La destinazione dipenderà, di regola dalla devozione speciale che l’offerente sente verso la persona, cui la borsa è intitolata. Accettiamo in riconoscenza anche la più piccola offerta, ed i benefattori avranno, in proporzione all’offerta, parte ai meriti dell’Apostolato, che verrà così formato
c) Parecchie persone possono unirsi per formare un’unica Borsa, inviando le loro offerte annue a rate; ottimi zelatori o zelatrici possono impegnarsi a raccogliere la somma necessaria per una Borsa.
d) Raccomandiamo la fondazione di una borsa intitolata al loro caro, a quanti piangono su qualche loro morto e lo vogliono suffragare efficacemente, o di fare almeno qualche offerta, in luogo di un fiore, per suffragare il morto e renderlo partecipe del bene che ha fatto l’Apostolo.
Ecco le dieci prime Borse, per le quali imploriamo un’offerta dai nostri amici e da quanti comprendono l’importanza della Buona Stampa.
1. Gesù Divin Maestro.
2. S. Cuore di Gesù.
3. Maria, Regina degli Apostoli.
4. San Giuseppe.
5. San Paolo Apostolo.
6. Angelo Custode.
7. San Francesco Saverio.
8. Anime del Purgatorio.
9. S. Francesco di Sales.
10. San Benedetto.
Le offerte inviarle sempre alla Pia Società S. Paolo, Alba.
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Nella Pia Società S. Paolo


Cenni storici generali della Pia Società S. Paolo

La Pia Società S. Paolo è un istituto di Provvidenza mariana: La Madonna dei Fiori di Bra, e N. Signora della Moretta di Alba, fecero sbocciare il fiore, che da tanti anni Maria SS. andava formando.
La Casa ebbe inizio il 20 Agosto 1914.
Si conserva ancora il primo pentolino, che servì a fare la prima minestra al primo ragazzo.
Il Sig Teologo Alberione aveva preso in affitto un modesto locale a pian terreno dalla Sig.na Degiacomi Vittorina in Piazza Cherasca 1. L'alloggio consisteva di 7 camere: di queste, 3 furono adibite per dormitorio; una per camera di ricevimento e parlatorio; una venne sdoppiata e serviva per cucina e per refettorio: le altre due vennero destinate alla tipografia: la più piccola per magazzino di carta e di stampati; l'altra alquanto maggiore, per laboratorio. Si aveva pure una piccola cantina sotterranea: un cortiletto angusto era il luogo del divertimento.
Il materiale tipografico, che primo servì alla buona stampa in Casa era composto di una macchina Marinoni grande par la stampa, a macinazione piana; di una pedalina per i lavori di stampa minuta; un tagliacarte; e due banconi con il carattere appena sufficiente per iniziare la tipografia. Le macchine e parte dei caratteri esistono ancora oggi, oggetto di utili meditazioni e di soavi ricordi. Il primo lavoro pubblicato fu i Programmi della Dottrina Cristiana per la Diocesi di Alba„. Seguì il Catechismo per le prime tre classi elementari, la vita del Card. Massaia, la Donna associata allo zelo sacerdotale. Ogni settimana si pubblicava pure il Buon Angelo della famiglia„ per Alba, il Bollettino Parrocchiale, che si può chiamare il genitore e il tipo dei cento bollettini parrocchiali di oggi.
E il personale? ecco gli inizi dei membri della Pia Società: il Sig. Teologo Alberione, direttore; un capo compositore, chiamato il Maestro; un impressore non dei più esperti; e due alunni affatto nuovi e profani della tipografia, che appena conoscevano i libri della seconda ginnasiale.
Il capo compositore, e il macchinista non rimasero in Casa. I due alunni rimasero le prime pietre fondamentali della Pia Società San Paolo; e ne sono oggi i membri anziani: l'uno il Ch. Costa Desiderio Giovanni Maria ora suddiacono e dottore in scienze sociali; l'altro il Ch. Armani Torquato Tito Maria, che fece il soldato e la guerra dal 1917 e ora frequenta il quarto corso di teologia dogmatica.
Uno dei primi discorsi tecnici è questo: l'Armani domanda al Costa:
— Ci lascerà il Sig. Teologo vedere le macchine?
— Chiediamogli — rispose il Costa.
— Vagli a chiedere tu...
La Casa fu allora denominata Scuola Tipografica Piccolo Operaio,,.
Il pensiero dominante del Direttore fu subito la formazione spirituale dei giovani. Ogni mattina avevano la meditazione; quindi si portavano nella parrocchia di S. Damiano ove ascoltavano la S. Messa e ricevevano la S. Comunione: si continuò cosi per tre anni. Ogni giorno si faceva la lettura spirituale; e ogni settimana si confessavano in San Damiano. Il Direttore era la tenerissima mamma, che nutriva, come già S. Paolo, i figli di latte.
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Le ottime abitudini
dei nostri benefattori e Cooperatori B. Stampa


La Casa ha pure bisogno di molte offerte di lavoro: questo hanno inteso e ci danno i nostri benefattori e i nostri Cooperatori con uno slancio individuale che raggiunge l'emulazione. Quanta impressione fa il vedere questi uomini faticare giorni e settimane per la mercede che Dio ha promesso a chi aiuta l'apostolo! Lo faremo vedere in belle diapositive.
Il Sig. Cordero Stefano si è incaricato di acquistarci il grano, di farcelo macinare, e di condurci ogni settimana la farina. L'altro giorno fece un viaggio fino a Belvedere per condurci il vino che in quel lontano paese ci avevano preparato gli amici della Casa.
Il Sig. Giaccardo Stefano impiega altra giornata per un viaggio come il primo, e ci conduce da Roddino il vino preparato per i nostri giovani dalla famiglia Basso. Quindi rimane in casa un altro giorno per i lavori dell'orto.
Il Sig. Trosso Giuseppe ara tutta una giornata nell'orto, e prepara il terreno alle patate e ai fagioli.
Il Sig. Mallarino Pietro già molte giornate ha impiegato col nostro Davide nei lavori dell'orto.
Il Sig. Ravina Giuseppe studiò, tracciò e piantò attorno al pilone della Bianca Signora del giardino varie eleganti aiuole, armonizzate in bel disegno.
I fratelli Giaccardo Stefano e Giaccardo Lorenzo, ormai abituati alla Casa, lavorarono qui una terza settimana, per farci godere i frutti della loro abile industria salumificia.
Un giorno specialmente si è goduto un idillio campestre e consolante e pieno di ammaestramenti.
Il Sig. Trosso arava col suo cavallo, il Sig. Cordero figlio erpicava col suo cavallo, il Sig. Mallarino seminava le patate col suo unico braccio, il signor Pasquero di Corneliano e altro Cordero coprivano il seme... tutti con lena con gioia, quasi la loro anima fosse tutta della casa..: abbiamo meditato su quello spettacolo il valore che ha oggi davanti a Dio la buona stampa, perché solo Dio può inspirare tanto sacrificio e i premi che Dio riserva, e le benedizioni che diffonde sui Cooperatori della Buona Stampa.
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE
Pia Società S. Paolo – ALBA (Piemonte)


Relazioni tra le Biblioteche Associate

La nostra istituzione in favore delle Biblioteche non ha voluto chiamarsi Federazione, ma Associazione, perché ha scopo di stabilire fra le Biblioteche stesse una corrente di fraterne relazioni di intimità. Vogliamo formare una grande famiglia, ogni membro della quale senta l'appoggio di tutti gli altri: appoggio morale e, se è necessario, anche materiate. La nostra forza dipenderà dall'unione, e tanto più cordiale sarà l'unione, tanto maggiori saranno i frutti.
È bene che tutte le Biblioteche associate ci diano ogni tanto relazione del loro movimento, dei mezzi che hanno adottato per la diffusione delle buone letture e per vivere. Questo è tanto utile per aumentare le relazioni di fraterna cordialità che deve caratterizzare la nostra Associazione, che è l'unione di tante buone volontà per la diffusione del bene, per la elevazione morale del popolo, per il rifiorimento della vita cristiana nella Società.
Noi pubblicheremo in questa rubrica quanto si fa dalle diverse Biblioteche, perché da tutti si contribuisca a far conoscere i mezzi più pratici e migliori di dar vita sempre più rigogliosa a queste istituzioni tanto provvidenziali.
Questa rubrica deve servire a tutti di ammaestramento, dettato dalla pratica vissuta e di incoraggiamento a fare sempre di più. Ognuno vedrà meglio che non è solo a lavorare in questo campo, sarà felice di sapere che vi sono tanti che condividono il proprio entusiasmo e si sentirà più coraggioso contro le difficoltà, più forte nel lavoro per il bene.
Ogni volta dunque che per qualche motivo si deve corrispondere colla Direzione della A. G. B. preghiamo a voler sempre aggiungere un cenno su quanto si è fatto, sulle condizioni della propria Biblioteca, sul genere di libri che è preferito dai lettori, ecc. perché noi ne possiamo dare relazione a tutta la famiglia dei nostri associati.

Libri per le Biblioteche

Una delle lacune più gravi che vi è sempre stata nel campo nostro, è la deficienza di libri veramente informati ai principii della morale cristiana. Certamente non vogliamo dire che le Biblioteche cattoliche devano dare il bando a quanto non parla espressamente di religione: questo sarebbe un errore gravissimo. Il Cristianesimo, appunto perché la sola vera religione, è talmente vasto e grande che comprende tutte le più diverse manifestazioni della vita. Tutto santifica, anche le cose di per sé meno sante: tutto eleva e nobilita.
Partendo da questa considerazione, dobbiamo dire che le Biblioteche nostre devono sì avere libri di cultura religiosa, vite di Santi ecc., ma devono avere anche libri dilettevoli, come romanzi, avventure, novelle, i quali possano destare tutto l'interesse del lettore colla loro originalità, colla vivezza dei colori, colla genialità dell'intreccio. Quello però che deve distinguere questo genere di volumi da quelli che, purtroppo in numero così spaventosamente grande sono diffusi a piene mani specialmente fra la gioventù incauta e sono causa di tante rovine, è il fondo morale. Senza manifestarsi apertamente, senza voler prender la posa di moralista, libri che sono messi in circolazione dalle Biblioteche nostre, devono essere tali da elevare i sentimenti, da persuadere che solo una vita cristiana può rendere felici e dare tutte quelle soddisfazioni che ci fanno sopportare più volentieri tutti i fastidi e disgusti che accompagnano la vita di ognuno.
Dopo la lettura di un volume di quelli che si desidererebbero nelle nostre Biblioteche dobbiamo sentirci migliori, più forti. I personaggi che hanno destato il nostro interesse, che hanno acceso il nostro entusiasmo, che ci hanno fatto passare momenti di trepidazione, di dolore, di pura gioia, attraverso la lettura, devono lasciare nella nostra mente e nel nostro cuore una impressione dolce, superiore.
Le cattive letture, e quelle che, senza essere cattive del tutto, accendono nel nostro cuore sentimenti bassi e degradanti, portano nell'anima uno scompiglio, un turbamento gravido di frutti disastrosi. Sono i fremiti delle passioni solleticate che invadono l'individuo, che lo tirano al basso, che lo portano al livello dei bruti che non hanno la ragione e seguono soltanto la voce del senso.
Anche volumi che sono tollerati nelle nostre Biblioteche, tollerati appunto perché non ve ne sono di nostri da sostituire loro, guastano la mente e il cuore con idee e sentimenti che non avrebbero mai dovuto comparire ad oscurare il sereno orizzonte di un'anima ancora libera della libertà di colui che è padrone di se stesso e non si lascia comandare dalle passioni.
Così ci troviamo davanti a romanzi, che, senza apparire, insinuano dei principi del tutto contrari a quelli del Vangelo, e portano come conseguenza la disgregazione delle famiglie, il turbamento alla pace che deve regnare nel
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santuario domestico, abitudini che poi sono tanto difficili da sradicare. Dobbiamo permettere ai nostri ragazzi la lettura di racconti e di avventure che sono del tutto antieducative. Essi accendono la fantasia così ardente nei giovani che si aprono alla vita, li entusiasmano di scene di sangue, li educano ai sentimenti di crudeltà e di vendetta, fanno assaporare le velenose dolcezze dell'odio. In quei cuori tanto belli nella primavera della vita, tanto buoni perché quasi appena usciti dalle mani del Creatore, vengono accese precocemente le passioni della gioventù, prima che ne comprendano il pericolo ed abbiano potuto essere in grado di guidarle bene.
Un rapido e superficiale esame, quale abbiamo fatto, ci persuade presto della necessità di provvedere le nostre Biblioteche di libri che riuniscano in sé tutto l'interesse, la bellezza di quelli che vengono tanto ricercati, e, nel medesimo tempo, servano ad elevare intellettualmente e moralmente l'anima del lettore.
La Pia Società San Paolo è sorta appunto per la Buona Stampa. Essa si propone di portare il popolo alla vita cristiana col mezzo delle buone letture. Ora, impressionata dai danni di questa lacuna che abbiamo lamentato, da poco più di un anno ha posto mano alla pubblicazione di una grande collana di questi volumi.
«Tolle et lege»: «Prendi e leggi» è il nome che abbiamo voluto dare a questa importante collezione, già conosciuta e diffusa in tutta Italia. Essa deve comprendere soltanto materia sicura, scelta colla cura più scrupolosa. Lo scopo suo, dichiarato dal suo nome, è di potersi presentare senza macchia a tutti, sicura che a nessuno farà del male, che a tutti farà del bene elevando il cuore e l'intelligenza dalle sozzezze a cui li portano purtroppo tante delle letture che oggi sono tanto diffuse.
Questa collezione comprende volumi di amena lettura, romanzi, ecc.; che sono in grado di essere sostituiti a quelli che tanto attirano, specialmente per la gioventù. Essi presentano tutta l'attrattiva di quelli, senza contenere il veleno che quelli contengono, talvolta apertamente e talvolta nascosto sotto le apparenze più suggestive.
In poco tempo il numero dei volumi pubblicati ha raggiunto i sessanta: e si prosegue rapidamente, febbrilmente nell'opera intrapresa, per arrivare presto a risanare il campo delle letture.
Raccomandiamo «Tolle et Lege» a tutti quelli che sentono il bisogno di rigenerare il nostro popolo, di renderlo forte nella semplicità dei costumi che hanno fatto dei nostri padri i dominatori del mondo.
Preghiamo tutti a farla conoscere, a raccomandarla a quanti può interessare e fare del bene.
È certamente un grave sacrificio, quello a cui si è sottoposta la Pia Società S. Paolo, e merita quindi la cooperazione di tutti quelli che ne comprendono la necessità. Si tratta di un capitale enorme che si è dovuto impegnare in carta e in lavoro. Sono dalle quattro alle sei mila lire che viene a costare ogni numero della collezione.
È quindi necessario che tutti prestino la loro cooperazione aiutando col diffondere i volumi perché producano quel bene che son destinati a fare e diano modo alla Pia Società S. Paolo di proseguire nell'opera intrapresa.

Libri raccomandati

In questa rubrica pubblicheremo le novità più interessanti per le Biblioteche, perché possano rifornirsene e avere una buona guida per la scelta.

Ugo Mioni — DA OCEANO A OCEANO. L.5.
Raccolta di avventure nell'India America Arabia ed Australia, che desteranno molto l'interesse del lettore; specialmente poi la prima che tratta dei meriah, i sacrifici umani del India.

Ugo Mioni —LA BIANCA SIGNORA. L. 5.
Bellissimo romanzo, intrecciato sui miracoli che avvengono ogni giorno nella fortunata cittadina di Lourdes, la città della vergine immacolata. La parte più interessante del racconto è la lotta viva di un Circolo Giovanile che va a Lourdes. Non si può non essere entusiasmati dalla descrizione dell'ardore di quel gruppo di giovani dalle lotte sostenute, dalla vittoria riportata al pellegrinaggio. È un volume, fatto apposta per i giovani dei nostri Circoli, che lo gusteranno e vi attingeranno nuovo entusiasmo ed energie più potenti.

Ugo Mioni — IL FINIMONDO L. 5. Bellissima copertina a colori.
Chi non conosce la setta degli avventisti che attendono il finimondo vicino? Lo avevano annunziato per il giugno 1922. Le stranezze di questi matti sono narrate in questo gustoso racconto. Non manca la vita della prateria e delle miniere americane.

Pellegrino — CONSIGLI ALLE MADRI DI FAMIGLIA L. 3.
Prezioso questa libretto, dovuto alla penna di un buon parroco, il quale dà alle madri di famiglia ottimi insegnamenti, preziosi frutti della sua lunga esperienza parrocchiale. La Madre apprende, in questo bel volumetto, l'arte dell'educare i figli, i doveri, che essa ha verso di loro, il modo di comportarsi verso questi cari doni del Signore, dall'istante della loro nascita e del loro battesimo fino all'istante nel quale sono maturi per fare da sé; come si debba insegnare, come correggere e quando castigare come infondere nei figli orrore al peccato ed amore alla virtù.
Lo raccomandiamo a tutte le Biblioteche associate, e per incoraggiarle ad acquistare questo volume tanto utile, tanto necessario, concederemo lo sconto del 50 per cento.
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Depositi e rivendite
di libri buoni e oggetti religiosi


Abbiamo già fatto parola nell'ultimo numero di Depositi-Rivendite che vorremmo istituire in ogni Parrocchia.
È questo un ramo importante dell'Apostolato della Buona Stampa; è uno dei fini particolari che si è prefisso la nostra Pia Società S. Paolo, e che, ben coordinato coi bollettini parrocchiali e colla biblioteca, sarà di valido aiuto al Sacerdote, nel nuovo genere di Apostolato, La Stampa, che tanta importanza ha assunto nella vita odierna.
È inutile pensare diversamente: il Sacerdote può dalla Chiesa formare un po' i pensieri della sua popolazione; ma oggi la Chiesa non basta, perché fuori di essa la stampa predica ogni giorno, con insistenza, con efficacia. È nostro dovere opporre stampa a stampa: consigliare, diffondere ovunque libri buoni, fogli buoni, giornali buoni, onde far argine al dilagare della stampa triste ed empia.
Questo è lo scopo della nostra Pia Società; i Depositi-Rivendite uno dei suoi rami. È per questo che cerchiamo di darvi il maggiore sviluppo e che oggi proponiamo condizioni veramente eccezionali.
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In ogni parrocchia si può trovare una pia zitella, un buon sacrestano, una cooperativa, un negozio, un sacerdote di zelo, una figlia di Maria, un... Parroco che potrebbe procurare alla popolazione la santa opportunità di far acquisto di libri di pietà, di lettura varia ed amena, di immagini sacre, medaglie, corone, crocifissi, secondo i bisogni speciali della parrocchia.
Per dare maggior comodità ai Sacerdoti e specialmente ai Parroci di fare questo senza spesa, la Pia Società San Paolo di Alba ha diramato la seguente circolare:
«Per diffondere maggiormente la Stampa Buona e per dare maggior comodità di provvedersi di libri ed oggetti religiosi, la nostra Pia Società ha pensato di istituire dovunque Depositi-Rivendite. A tale scopo fa ai Sigg. Rivenditori le seguenti condizioni:
1. Accetta di ritorno i libri e gli oggetti non venduti purché in buon stato.
2. Pratica i seguenti sconti:
Per tutti i libri di nostra edizione 30%
Per i libri di altre Case 15%
Per oggetti religiosi 15%
3. Pagamento anticipato.
4. L'imballaggio e il porto di andata e ritorno sono a carico del committente.
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Il numero grande di questi Depositi-Rivendite, che abbiamo formato in poco tempo, sta a dimostrare la praticità, l'utilità e la convenienza della nostra iniziativa. In ogni parte d'Italia notiamo il consolante e continuo aumento di richieste, richieste che aumenteranno certo di molto ora che abbiamo fatto condizioni affatto speciali, eccezionali.
Anche qui incontreremo le nostre difficoltà: ma che importa? Il bene, per ciò stesso che è bene, trova sempre l'opposizione da parte del demonio: un po' di buona volontà e saranno tutte superate. Incominciamo subito, anche con poco; sarà da principio un piccolo deposito che, fecondato dalla benedizione del Signore e dell'Apostolo Paolo, protettore della Buona Stampa, crescerà, si estenderà, e mentre, coll'utile che apporta, servirà a ricompensarci il tempo e la fatica che richiede, sarà un argine potente al dilagare del male, un contravveleno efficace, contro i micidiali effetti della stampa cattiva, un buon amico pel Sacerdote nel suo Ministero.
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Si provi

In ogni paese, anche piccolo, si può formare uno dei nostri Depositi-Rivendita, sicuri che esso sarà apportatore di bene. L'importante è che si provi, anche a costo di un po' di sacrificio, di un po' di lavoro, di un po' di spesa; sacrificio, lavoro e spesa che verranno largamente ricompensati dal bene grande che si fa con essi e anche dall'utile che si può ricavare.
La Pia Società S. Paolo di Alba potrà fare tutte le facilitazioni possibili per il funzionamento del Deposito. È sorta coll'unico scopo della diffusione del bene per mezzo della stampa buona, e di essa i Depositi sono una parte importante, che merita quindi le prime cure.
Si rivolgano quindi i R.R. Parroci alla Pia Società San Paolo e le persone che desiderano fare del bene, domandando schiarimenti, esponendo difficoltà. Abbiamo stampate circolari portanti condizioni ed un elenco dei libri ed oggetti che l'esperienza ci dice essere più convenienti: spediamo dietro semplice richiesta.

Mille Ss. Messe ogni anno
per i nostri Cooperatori


La grandezza della Messa

Il Beato Curato d'Ars esclamava: «Se si conoscesse il prezzo del S. Sacrificio della Messa, o piuttosto se si avesse più fede, si avrebbe molto più zelo per assistervi» e l'autore dell'Imitazione di Cristo aggiunge: «quando voi assistete al Divin Sacrificio vi deve esso sembrare così grande, così degno di amore come se quel giorno stesso Gesù Cristo si facesse uomo per la prima volta e soffrisse e morisse per la salute degli uomini».
È tanto sublime il Santo Sacrificio della Messa! Assistiamo a quante più messe possiamo! La Pia Società S. Paolo offre un mezzo facile per godere del frutto infinito di mille messe, basta inviarle un'offerta di L. 10 e si parteciperà al frutto di tante messe ogni anno e per sempre anche dopo la nostra morte. Tutti quanti hanno a cuore il bene della propria anima dovrebbero iscriversi; non sappiamo se dopo la nostra morte vi sarà chi pregherà per noi e faccia pregare, assicuriamoci preghiere ascrivendoci a quest'opera. La lista degli ascritti continua, sono anime che comprendono la sublimità, l'eccellenza della messa; ne diamo in appresso un altro elenco: [segue elenco].
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Si provi

In ogni paese, anche piccolo, si può formare uno dei nostri Depositi-Rivendita, sicuri che esso sarà apportatore di bene. L'importante è che si provi, anche a costo di un po' di sacrificio, di un po' di lavoro, di un po' di spesa; sacrificio, lavoro e spesa che verranno largamente ricompensati dal bene grande che si fa con essi e anche dall'utile che si può ricavare.
La Pia Società S. Paolo di Alba potrà fare tutte le facilitazioni possibili per il funzionamento del Deposito. È sorta coll'unico scopo della diffusione del bene per mezzo della stampa buona, e di essa i Depositi sono una parte importante, che merita quindi le prime cure.
Si rivolgano quindi i R.R. Parroci alla Pia Società San Paolo e le persone che desiderano fare del bene, domandando schiarimenti, esponendo difficoltà. Abbiamo stampate circolari portanti condizioni ed un elenco dei libri ed oggetti che l'esperienza ci dice essere più convenienti: spediamo dietro semplice richiesta.

Mille Ss. Messe ogni anno
per i nostri Cooperatori


La grandezza della Messa

Il Beato Curato d'Ars esclamava: «Se si conoscesse il prezzo del S. Sacrificio della Messa, o piuttosto se si avesse più fede, si avrebbe molto più zelo per assistervi» e l'autore dell'Imitazione di Cristo aggiunge: «quando voi assistete al Divin Sacrificio vi deve esso sembrare così grande, così degno di amore come se quel giorno stesso Gesù Cristo si facesse uomo per la prima volta e soffrisse e morisse per la salute degli uomini».
È tanto sublime il Santo Sacrificio della Messa! Assistiamo a quante più messe possiamo! La Pia Società S. Paolo offre un mezzo facile per godere del frutto infinito di mille messe, basta inviarle un'offerta di L. 10 e si parteciperà al frutto di tante messe ogni anno e per sempre anche dopo la nostra morte. Tutti quanti hanno a cuore il bene della propria anima dovrebbero iscriversi; non sappiamo se dopo la nostra morte vi sarà chi pregherà per noi e faccia pregare, assicuriamoci preghiere ascrivendoci a quest'opera. La lista degli ascritti continua, sono anime che comprendono la sublimità, l'eccellenza della messa; ne diamo in appresso un altro elenco: [segue elenco].
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Vantaggi

Gli Zelatori e le Zelatrici dell'Opera delle Mille Messe hanno questi vantaggi: 1.o Ricevono dal Signore il premio che dà all'Apostolo; 2.o Guadagnano meriti specialissimi pel cielo; 3.o diventano Cooperatori Buona Stampa e possono acquistare tutte le indulgenze concesse dal S. P. Pio XI ai Cooperatori Buona Stampa; 4.o Viene loro regalato un libro o corona se raccolgono almeno 10 iscritti; 5.o Partecipano di tutto il bene che viene fatto in Casa con la Buona Stampa; 6.o Giornalmente godono delle preghiera che si fanno in Casa pei Benefattori.

Il quadro della Regina degli Apostoli.

Il prezioso lavoro è tuttora sotto il pennello dell’artista che vi lavora con una premura tutta particolare ben lieta di darci il quadro che rappresenterà proprio la nostra Madre, la nostra Protettrice celeste, la Regina degli Apostoli della Buona Stampa. Speriamo di poterlo avere per maggio. Abbiamo già veduto l’abbozzo di grandezza naturale: su in alto è la Madonna incoronata che, apparsa come in visione agli Apostoli, con la destra indica loro il cielo e, guardandoli benignamente, pare che dica loro: Lavorate, lavorate, lassù vi attende un bel premio.
Con questo numero apriamo la sottoscrizione per questo quadro che forse dovrà essere una reliquia preziosa nel corso dei secoli, come la Madonna di Don Bosco, come la Consolata. Lo ricordiamo ancora: dare qualcosa a Maria, significa ricevere da Lei molto di più.
La Regina degli Apostoli proteggerà tutti i suoi figli, ma in modo tutto particolare sarà la Guida di quanti su questa terra hanno una missione da compiere.
Sarà quindi particolarmente gradito a Maria l’obolo dei Professori e dei Maestri, dei Rev.mi Parroci, dei Sacerdoti, dei giornalisti, degli studenti, delle catechiste, ecc.
Ecco le prime offerte per il quadro: Maestra Porro, Serravalle L.10,-; N.N. per un buon avviamento di un negozio destinato a fare tanto bene L. 100,-; Mercato Saraceno: Bazzani Luigi L. 30,-; Genova: Rapallino Emilia L. 10,-.
È il primo anello di una lunga catena che legherà a tutti la benedizione della celeste Regina.
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Breve vita di San Paolo

Continuazione N. 5.


Ben preparato alla predicazione del S. Vangelo, Paolo ritornò, dalla solitudine di Arabia a Damasco, e penetrò nelle sinagoghe, per dare l'assalto al duro cuore degli ebrei e guadagnarli alla fede; ma essi, ostinati come erano, nel loro errore
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e pieni di odio contro Gesù, non solo non si convertirono ma decisero anzi di uccidere il molesto predicatore del Vangelo. Paolo dovette mettersi perciò al sicuro da loro, né potendo uscire dalle porte della città, che gli ebrei tengono custodite, venne calato dai fedeli in una cesta dalle mura della città.
Desideroso di consecrarsi all'Apostolato, Paolo si recò a Gerusalemme per presentarsi a San Pietro, che si trovava ancora colà.
I cristiani di Gerusalemme furono da principio, pieni di indifferenza verso il convertito; temevano che avesse finta la propria conversione, per avvicinare più facilmente i fedeli e scoprirne molti da accusare al Sinedrio.
Barnaba però, uno dei più celebri e santi tra i cristiani di Gerusalemme, prestò fede al convertito e lo condusse da San Pietro e da San Giacomo minore, cugino del Redentore, e primo vescovo della santa città.
Paolo rimase con San Pietro due settimane, durante le quali il principe degli Apostoli gli diede l'autorizzazione di predicare il Vangelo, autorizzazione questa necessaria a tutti i banditori del Vangelo, che sono veri apostoli e veri missionari, soltanto se sono inviati dal Papa e da Lui dipendono.
Pieno di santo zelo, avido di rimediare, per quanto possibile, al male che ha fatto, Paolo predica a Gerusalemme Gesù e la sua dottrina, destando così l'odio degli ebrei di quella città, che lo avevano avuto compagno nelle persecuzioni contro i cristiani, ed essi pure decidono di ucciderlo. La sua vita versa in un grave pericolo e perciò San Pietro gli consiglia di abbandonare Gerusalemme e di ritornare a Tarso, in attesa di tempi migliori.

Vigolungo Maggiorino
aspirante all’apostolato B. Stampa


Il piccolo predicatore

Fu visto ritornare dalla predica, radunare i fratelli e le sorelle, salire su di una sedia e ripeterla così bene da far meraviglia.
Più tardi, già alunno della Scuola Tipografica, ricordava ancora molte raccomandazioni del suo Parroco e ripeteva qualche volta i fatti uditi alle sue prediche.

Il cantorino

Quel Parroco zelantissimo ha molta cura di rendere le funzioni sacre devote. Pochi sono i paesi ove siano assistite con tanto raccoglimento.
Fra le altre industrie egli coltiva bene il bene il canto che insegna ad eseguire con particolare espressione. Maggiorino era uno dei cantorini che più volentieri intervenivano alla scuola di canto e facevano maggiormente profitto; anche perché dotato di una voce chiara e pastosa.
Allorché cantava in Chiesa egli rimaneva profondamente compreso dell’atto che compieva e faceva la sua parte il meglio possibile. Il solo osservarlo quando il SS. Sacramento era esposto sull’altare invitava alla divozione. Era immobile della persona, inginocchiato sul primo gradino dell’altare cogli occhi fissi all’Ostia Santa, talvolta anche tutto acceso in viso. Si sarebbe detto che volesse emulare gli Angeli del Cielo.

Continua.




Teol. Alberione G. – Direttore Respons.
Scuola Tipografica - Alba

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