Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno IV - N. 12 - 28 Ottobre 1922 - Bollettino Bimensile Conto Corrente posta


Unione Cooperatori Buona Stampa


Opus fac evangelistae
(II Tim. IV 5)



Statuto "Unione Cooperatori Buona Stampa"


1. È costituita in Alba. sotto la protezione di S. Paolo un'UNIONE COOPERATORI BUONA STAMPA.
2. Suo scopo è il favorire la Buona Stampa.
3. Mezzi: a) Preghiere; b) Offerte; c) Opere (scrivere, diffondere la Buona Stampa, combattere la cattiva).
4. L'Unione ha per organo il foglietto: "UNIONE COOPERATORI BUONA STAMPA".
5. L'Unione ha la sua Sede presso la Pia Società S. Paolo - Alba.
6. La festa patronale si celebra la festa successiva al 29 giugno.

Norme

1. Possono aderire all'Unione tanto gli Individui che le Associazioni (Casse Rurali, Circoli, Parrocchie, ecc.).
2. Inscrivendosi sarà utile dichiarare con quale mezzo si intende cooperare alla Buona Stampa.
3. Il giorno della festa tutti i Soci si accosteranno alla Comunione. Nelle Parrocchie sarà molto bene che venga promossa una Comunione generale, predica o conferenza sulla Buona Stampa. Se i Parroci lo credessero utile potrebbero stabilire la festa in dicembre per favorire maggiormente gli abbonamenti alla stampa cattolica. Gli ascritti partecipano al frutto di 300 Messe che ogni anno si celebrano nella Chiesa della Scuola Tipografica.
4. Nella Cappella, della Pia Società S. Paolo si celebra ogni 1° lunedì del mese una funzione per tutti gli ascritti.
5. Per i Soci defunti si faranno speciali preghiere.
6. Data la possibilità, saranno promosse conferenze, riunioni, convegni, aiutate pubblicazioni, fatti abbonamenti, biblioteche popolari, ecc.
7. Agli ascritti si consegnerà l'immagine di S. Paolo con la preghiera da recitarsi spesso per la Buona Stampa.

Tenuto conto dell'urgenza di favorire la Buona Stampa, approvarono la proposta Unione, augurando che essa trovi molti aderenti:
+ GIUSEPPE, Vescovo di Alba - + AGOSTINO, Cardinal Richelmi, Arcivescovo di Torino - + PIETRO, Card. Maffi, Arcivescovo di Pisa - + UMBERTO, Vescovo di Susa - + GIUSEPPE, Vescovo di Cuneo - + CELESTINO, Vescovo di Trento - + ANGELO, Vescovo di Trieste - + TRIFONE, Vescovo di Parenzo - + IGNAZIO, Arcivescovo di Salisburgo.


ALBA - Scuola Tipografica Editrice - ALBA

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Pia Società San Paolo (Scuola Tipografica - Alba)


È un Seminario, un Istituto per la formazione dei missionari e delle missionarie della Buona Stampa, cioè di persone che si consacrano a quest'opera come a vero apostolato religioso. Essa prepara tanto scrittori che scrittrici. Si compone di due rami: Ramo Maschile e Ramo Femminile.

Ramo maschile

Il ramo maschile abbraccia gli studenti e i semplici operai.
a) - Gli studenti compiono gli studi proprii del Sacerdote e del Dottore in Scienze Sociali. Contemporaneamente si esercitano nell'arte tipografica. Sono ammessi agli ordini sacri e ai voti religiosi.
b) - I semplici tipografi imparano ed esercitano l'arte tipografica e potranno essere ammessi ai voti nella Pia Società San Paolo.
Si accettano: Sacerdoti giovani, studenti di liceo, ginnasio; fanciulli, del corso elementare che abbiano l'esame di proscioglimento e compiuti gli 11 (undici) anni, giovani di vocazione tardiva, e che intendano veramente fare del bene attraverso la Stampa Buona. I Sacerdoti ed i Chierici devono anche presentare il nulla osta del loro Ordinario.
I giovani entrano pagando una tassa d'ingresso di L. 30; L. 30 mensili pel primo e secondo anno; L. 20 per il terzo anno; in seguito sono tenuti gratuitamente.
Per ogni domanda e schiarimento rivolgersi al Teol. Alberione Giacomo.

Ramo femminile

La Buona Stampa ha pure bisogno di scrittrici, legatrici, stampatrici; occorrono le Suore della Buona Stampa.
Il ramo femminile abbraccia esso pure le studentesse e le semplici tipografe.
a) - Le studentesse compiono gli studi da maestra e ne devono conseguire le patenti. Contemporaneamente imparano l'arte tipografica; finiti gli studi saranno ammesse tra le Figlie di San Paolo e ai voti religiosi.
Si accettano figlie dagli undici anni ai 25 anni, che abbiano inclinazione alla pietà, siano di costituzione robusta e desiderose di vita religiosa, dovendo diventare vere e proprie suore.
b) Le semplici tipografe imparano ed esercitano l'arte tipografica e potranno essere ammesse ai voti tra le Figlie di San Paolo.
Le figlie di età inferiore ai 15 anni pagheranno una retta come i giovani. Le figlie superiori ai 15 anni e che dimostrano volersi fermare in Casa sono tenute senza alcuna retta mensile.

Padrini, Madrine, Borse di studio

Vi sono anche i Padrini e le Madrine degli alunni della Pia Società S. Paolo, e delle alunne delle Figlie di S. Paolo.
Essi si adottano un giovanetto o una bambina e ne provvedono il necessario per la pensione, vestiario, libri.
Altri cooperatori preferiscono fare del bene ignorati e lasciano Borse di studio, da consegnarsi ai giovani più poveri e di migliori speranze di riuscita nella Pia Società S. Paolo.
La retta mensile per due anni è di L. 30; il terzo anno L. 20; poi sono tenuti gratuitamente.
Un apostolo o una missionaria è la più bella eredità che una persona può lasciare dietro a sé, è la più sicura promessa di suffragi.
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La cosa che più preme: coprire il mondo di buoni giornali

Lo dice il Card. Mercier, cui si attribuisce da tutti la gran capacità di vedere e di sentire i bisogni dei tempi: Una cosa sola ora preme: coprire il mondo di giornali i quali insegnino di bel nuovo la verità.
Le quattro pie donne che fanno la Comunione ogni mattina, i quattro giovani che si radunano attorno al Parroco ogni sera non sono tutto il paese, non sono tutto il popolo: molte altre pecorelle stanno fuori dell'ovile: e non vengono al Pastore perché non lo conoscono, perché forse lo avversano, e lo avversano perché non lo conoscono. Le anime bisogna salvarle tutte: bisogna che il Pastore vada a loro: oggi a queste anime si va colla stampa.
Gli spacciatori di giornali cattivi fanno così.
I figli delle tenebre saranno più furbi?
Per diffondere il loro foglio, passano alle case dei soci e dei non soci, offrono il giornale e insistono ed ottengono. E così l'errore si moltiplica e le anime si corrompono, perché il propagatore della stampa dell'errore ha più tola.
Non dobbiamo procurare a Dio queste vergogne, e cagionare alle anime così incalcolabile danno: se occorre più tola, mettiamola anche noi: riusciremo, perché ci accompagna la bontà della causa, e la grazia che dà il Signore a chi lavora per Lui.
Una volta bastava aspettare la gente in chiesa, oggi è necessario andarla a cercare in casa, sul campo, nell'officina: quanti amano le anime lo facciano.
È tutto detto: è un tempo disgraziato questo, se vogliamo, bisogna correre, e correre primi, e sempre correre per non provare la disillusione di veder il campo occupato.
Per la buona stampa lavoriamo tutti: Vi è chi può scrivere corrispondenze, articoli? Scriva.
Vi è chi può propagare, far conoscere, raccomandare, rivendere, regalare, imprestare libri, giornali buoni, procurare abbonamenti? Lo faccia. Vi è chi può dare alla buona stampa la sua offerta anche di pochi centesimi? La dia.
Tutti, tutti adopriamoci per la Stampa buona, per il buon giornale; parliamone in casa, fuori, in pubblico, in privato, non stanchiamoci mai. Tutti possiamo poi fare preghiere, comunioni, ascoltare messe per la Buona Stampa.
Ricordiamo : La Stampa, il giornale, fanno ora i pensieri, i sentimenti, l'uomo: formano l'opinione pubblica, che è il governo, il vero, l'unico l'assoluto sovrano della società che vive. Il giornale forma l'opinione del gran mondo, e tutti, anche quei che non leggono respirano e s'imbevono di questa opinione. Il solo restar neghittosi, il non lavorare per la buona stampa è assassinare le anime.
In pochi anni il giornale cattivo può cambiare un paese di schietti cattolici, in un paese di empi e di traviati.
Non esageriamo: oggi il giornale apre il cielo e popola l'inferno. Ne facciano conto i genitori, e quanti desiderano e lavorano per il bene delle anime.
Ammoniva quindi Pio X: Oggi, o vittoriosi colla stampa o vinti con tutto il resto.
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Fervide approvazioni di Vescovi
alla Pia Società San Paolo



Mons. GIUSEPPE FRANCESCO RE, Vescovo di Alba e Conte

Mons. Nostro Vescovo Ven.mo dopo i molteplici attestati di paterno affetto, e le varie approvazioni verbali e scritte, si degnò recentemente inviare al nostro Direttore il seguente biglietto:
Caro Teologo Alberione,

L'anno scorso ho raccomandato alla S. Congregazione dei Religiosi la Pia Società San Paolo sorta in Alba nel 1914 per opera di Vossignoria in ordine alla erezione a Congregazione Juris Dioeocesani e ora a un anno di distanza riconosco con piacere il maggior sviluppo preso dalla Pia Società, e specialmente che il Direttore ed il Consiglio si sono impegnati ad attuare quanto con Ven. Lett. 24 Febbraio 1922 loro raccomandava la S. Congregazione insistendo, individuando e quasi completando la separazione del ramo maschile dal femminile.
Perciò, tenuto conto che la Pia Società, la quale mira a promuovere la Buona Stampa, risponde ad un bisogno urgente del tempo, faccio voti che la Pia Società continui colla benedizione del Signore che finora l'ha accompagnata a svilupparsi maggiormente e possa in tempo non lontano vedere appagati i suoi voti.

Aff.mo


Alba, 6 Ottobre 1922.

+ GIUSEPPE, Vescovo.



Card. AGOSTINO RICHELMY, Arcivescovo di Torino

M. R.do Signore,
Al disegno di V. S. che intende provvedere insieme al bene di quanti piamente si associano sotto la protezione del grande Apostolo San Paolo, e all'utile dell'intera Società nella diffusione della Buona Stampa, benedico di gran cuore ed auguro ogni prosperità.
Nella pratica della carità cristiana e della umiltà, propria dei veri discepoli del divin Redentore, possa V. S. e possano i suoi fratelli e figliuoli, trovare il conforto della pace ed il coraggio del sacrificio.
E dello zelo della nuova Società, abbiano a godere colla diocesi di Alba gli abitatori tutti della regione Subalpina.
Mi creda intanto

Suo dev.mo nel Signore


Torino, 3 ottobre, 1922.

+ AGOSTINO, Arcivescovo.



Mons. UMBERTO ROSSI Vescovo di Susa

M. R. Sig. Teol. Alberione,
Una delle più luminose prove della speciale Provvidenza divina nel governo della Chiesa Cattolica è la molteplicità degli Ordini e Congregazioni religiose che si scorge nei vari secoli della storia della Chiesa secondo i bisogni generali dell'umanità e secondo i particolari bisogni dei tempi.
Or chi non vede che uno dei principali bisogni dei nostri tempi è l'Apostolato della Buona Stampa, contro la dilagante stampa cattiva, nella quale, come si disse, parve il demonio siasi incartato per una seconda rovina universale del genere umano?
Dato questo particolare bisogno dei tempi nostri, quantunque molte siano già le Congregazioni religiose che l'Apostolato della Buona Stampa inseriscono tra le varie manifestazioni della propria attività, tuttavia poteva recar meraviglia il fatto che non fosse ancora sorto nel seno della Chiesa Cattolica
~
una Congregazione Religiosa che dell'Apostolato della Buona Stampa facesse tutta la cagione della sua esistenza e dell'opera sua.
Ma tale meraviglia sta ora per scomparire di fronte al sorgere della Pia Società che prende il nome del grande Apostolo, scrittore ed evangelizzatore, quale fu S. Paolo. Non siamo che ai primi albori, ma quanto già promettenti!
Io che ho la singolare ventura, di possedere nella mia diletta diocesi il primo ramo trapiantato della parte femminile e veggo quanto bene questa ancor minuscola famiglia, va compiendo colla sua tipografia e libreria, sia in rapporto a tutta la propaganda della Buona Stampa - e tutto ciò con uno spirito di laboriosità e semplicità veramente ammirabile - non posso fare a meno di esclamare: "Digitus Dei est hic" e di formare i più lieti e sicuri pronostici, circa l'avvenire di tale Società.
Per conto mio, mi propongo di essere uno dei primi Cooperatori, sia con le mie povere preghiere, sia con la modesta opera mia, facendo voti, perché, con la Benedizione di Dio, e con la approvazione dell'Autorità Ecclesiastica competente, il piccolo granello di senapa, già in via di promettente sviluppo, possa presto divenire l'albero benefico, non solo per la Diocesi di Alba e di Susa, ma per molte e molte Diocesi della Cattolica Chiesa.
Accolga, Sig. Teologo, la manifestazione di questi miei sinceri e meditati sentimenti riguardo alla Sua Pia Società San Paolo, quale espressione della mia più viva gratitudine e del mio profondo affetto e mi abbia sempre suo

Aff.mo in Corde Jesu


Susa, 5 Ottobre 1922.

+ UMBERTO, Vescovo



S. E. Rev.ma MONS. TRIFONE Dr. Pederzolli, Vescovo di Parenzo e Pola,

benedice con entusiasmo la Pia Società San Paolo per la Buona Stampa; desideroso che essa estenda la propria attività nella sua diocesi incarica il Sacerdote Don Domenico Ive di questa diffusione.

Mons. IGNAZIO RIEDER Arc. e Principe di Salisburgo e Primate di Germania

An Herrn Generalleiter Alberione,
Mit freudiger Anerkennung nehme ich Kenntnis vom Zweche, der Fatigkeit, der Organisation Ihrer Pia Società per la Buona Stampa. Das Werk atmet Apostolischen Geist und Kommt so sehr den Bedürfnissen unserer Zeit entgegen. Wie notwendig ist es, dass der chlechten Press die so viel Unheil anrichtet, das Werk der "Guten Presse" entgegenarbeite. Indem ich mich fiecche über die Enwicklung und die schö nen Erfolge Ihres Werkes, wünsche ich, dass Gott Ihre Arbeiten und Bewühungen auch für die Zukunft recht segne und das Werk meite Verweitung finde
Salsburg, 26 Sept. 22.

+ Ignatius Rieder, Erzbischof.


Ed ecco la traduzione:
Al Rev.mo Sig. Dirett. Generale, Don Alberione,
Ho rilevato con vivo compiacimento lo scopo, l'attività e l'organizzazione della di Lei Pia Società San Paolo, per la Buona Stampa. L'opera spira uno spirito davvero apostolico e viene proprio opportunamente incontro ad un grave bisogno dell'epoca nostra. È davvero necessario opporre alla stampa malvagia, la quale fa tanto del male, l'opera della Buona Stampa. Mentre mi congratulo di cuore con Lei
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del consolante sviluppo e dei bei risultati della sua opera, faccio voti, che Dio benedica molto anche nell'avvenire le sue fatiche ed i suoi lavori e che la Pia Società San Paolo per la Buona Stampa si diffonda assai.
Salisburgo, 26 Settembre 1922

+ IGNAZIO RIEDER, Arcivescovo




L'Apostolo d'oggi

Bisogna parlar di San Paolo, quando si avvicina il tempo di Apostolato. S. Giovanni Grisostomo, quindici secoli fa, lacrimava sulla condizione dei cristiani de' suoi tempi: essi avevano ricevuto da S. Paolo la Fede, i fondamenti della nuova civiltà e non conoscevano il grande Apostolo: non gustavano, non leggevano, non conoscevano le sue lettere.
Mons. Le Camus, Vescovo di Fenestrelle (Francia), parlando di S. Paolo, dice che è uno di quegli uomini, che l'umanità ha cessato di generare.
S. Paolo è, diciamo una frase avventuriera, il grande e gentile cavaliere dello Spirito Santo.
Il Divino Spirito ha segregato S. Paolo per l'opera sua. E S. Paolo amò lo Spirito Santo, lo magnificò, ne illustrò l'azione, ne predicò la divozione: fu il suo atleta.
S. Paolo è l'innamorato di Gesù Cristo: questo è quanto non rilevano e non ammirano quelli che considerano solo l'azione esterna di S. Paolo: e la sua vita potrebbe chiamarsi un romanzo di amore, tra l'anima sua, il cuore di S. Paolo e Gesù Cristo.
Egli avampa della carità di Gesù Cristo, ne vive la vita, brama che si sciolgano i vincoli del suo corpo per trovarsi con Gesù, e sfida tutte le potenze del cielo, della terra e dell'inferno a separarlo dall'amore verso Gesù che è la sua passione.
Gesù fondamento di tutto, vita di tutto, fine di tutto; Gesù è tutto, e tutta la vita deve svolgersi in Lui, con Lui, per Lui.
S. Paolo è l'uomo delle grandi virtù, l'Apostolo del sacrificio: lo spirito delle grandi vittorie sopra sé stesso. Le passioni ribellavano pure nel suo cuore: egli le domava: castigava il suo corpo e lo domava, lo rendeva in tutto soggetto allo spirito. S. Paolo è l'Apostolo dello zelo: per salvare le anime invocava su di sé i flagelli di Dio e mancarono a Paolo i popoli gentili da convertire, non Paolo ai popoli.
Ed è il tenero divoto di Maria SS. Con una frase comprensiva e scultoria nella lettera ai Corinti ne celebra tutte le grandezze! madre di Dio, il culmine di ogni perfezione dopo gli sforzi dei secoli: e celebrò il nome di Maria presso i fedeli che si innamorarono e partirono in pellegrinaggio per vederla e vi mandarono ambasciate.
Un po' della carità di S. Paolo, un po' delle sue virtù e cambieremo il mondo.

Voci di Madri

Ill.mo Sig. Direttore,
Eccole, il mio Vicenzo di ritorno da Lei.
Egli riparte contento senza smorfie, mi dice come presso di Lei vi stia volentieri. Ed io glielo rimando tanto volentieri, e posso dirle che sono rimasta soddisfatta, come pure il babbo, perché ho trovato che il giovane è di molto migliorato in tutto e fisicamente l'ho trovato anche bene.
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Poi quello che mi consola maggiormente è il vedere il giovane entusiasmato per il ritorno, pieno di buona volontà per andare avanti, cosicché spero, mediante il premuroso insegnamento, possa essere promosso all'esame ed entrare in 1.a ginnasiale, perché se continua a dimostrare buona volontà non risparmierò sacrifici, e lo farò ben volentieri studiare, lasciandolo libero di scegliersi la carriera che vuole. Se il Signore lo vorrà suo Ministro mi chiamerò ben fortunata, ad ogni modo egli seguirà la sua vocazione.
Prima anche alle di Lei preghiere ed infine alle sue cure lo affido in tutto e per tutto.
Siccome sono rimasta contenta di questo figliolo, sarebbe mia intenzione mandarle anche l'altro che tengo.
Mi risponda subito in proposito, se come non ne dubito lo prenderà, le preparerò subito la roba affinché guadagni tempo per lo studio.

Dev.ma Giovanna Milani.



A San Paolo
per ottenere la pazienza


La Chiesa ha voluto arricchire con trecento giorni di indulgenza una preghiera a S. Paolo, per ottenere la pazienza.
Quando opportunamente! Fra le virtù ve ne hanno di quelle che destano ammirazione e sono le eroiche e di uso raro: ve ne hanno altre più umili, ma di uso più comune.
Tra queste ultime tiene un primissimo posto la pazienza. Essa è necessaria ad ogni istante, a tutti, in qualunque condizione di vita.
Da mattino a sera, il contadino nel campo, l'operaio nella officina, l'intellettuale nello studio; la sposa, la figlia, la madre; a tavola, in società, da soli: sempre è il bisogno di pazienza che si presenta. Ed essa è la virtù dei santi, la virtù di G. C. re dei martiri e di Maria, nostra Madre Addolorata. L'uomo paziente vale assai più che il capitano valoroso: l'uomo paziente vincerà tutto, e possederà, colla sua anima, quella degli altri.
Era tempo che vi fosse una preghiera per chiedere una virtù così necessaria e sublime. E questa preghiera è rivolta al Signore a mezzo di S. Paolo: il santo del sacrificio: carceri, flagelli, lapidazioni, naufragi, insulti, calunnie, catene, fatiche d'ogni specie, martirio: ecco la sua parte. Ed egli è l'agiografo che più ci ha inculcata la pazienza, fra tutti: è ammirabile la sua dottrina sulla sofferenza.
Ed ecco la preghiera:
"O glorioso S. Paolo, che da persecutore del nome cristiano sei divenuto un Apostolo ardentissimo per zelo e che, per far conoscere il Salvatore Gesù fino agli estremi confini del mondo, hai sofferto carcere, flagellazioni, lapidazioni, naufraghi, e persecuzioni di ogni genere, ed in ultimo hai versato, fino all'ultima goccia, il tuo sangue, ottieni a noi la grazia di ricevere, come favori della divina misericordia, le infermità, le tribolazioni e le disgrazie della vita presente affinché, le vicissitudini di questo nostro esilio non ci raffreddino nel servizio di Dio, ma ci rendano sempre più fedeli e fervorosi. Così sia".
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Salviamo i piccoli dal demonio incartato

Un'ottima Maestra di Alba, che ben conosce il valore dell'educazione dei bimbi, e il valore grande della loro anima, fortemente impressionata dello strazio che i giornali dei piccoli vanno operando nella tenera ed innocente infanzia, offrì alla Pia Società cartelle del P. N. per il valore nominale di Lire 4000.
La Pia Società San Paolo le cambierà in arma di difesa dei cuoricini dei piccoli: e in mezzi di educazione che faranno di molti piccoli altrettanti apostoli dei loro fratelli di innocenza.
L'atto generoso farà certo molto impressione su quanti spendono forze e vita per i bambini: e avrà certo molti ammiratori e più di un imitatore.
Il Divin Maestro per i disgraziati che scandolezzano i piccoli ha minacce spaventose: Meglio è per loro che si sospendano al collo una macina da mulino e si precipitino in fondo al mare.
A quanti oggi il Divin Cuore ripete amareggiato con insistenza la minaccia gravissima! Il demonio anche per i piccoli si è incartato, e sotto forma di giornaletto, a colori, esce dalle tipografie a duecento mila, a cinquecento mila, a milioni di esemplari, e si slancia come cane arrabbiato in tutti i paesi, e va a mordere gli innocenti scolaretti!
Ma soavissime sono d'altra parte le parole di Gesù Salvatore per chi lavora per i piccoli: qualunque cosa avrete fatto per uno di questi piccoli l'avrete fatto a me!
Chi può rifiutarsi di dare qualche cosa, di fare qualche cosa per Gesù?

Il Corrierino

È il giornaletto illustrato dilettevole, attraente educativo che ogni settimana esce da Roma proprio per i piccoli.
Non dovrebbe, mancare in nessuna famiglia dove vi sono bambini, si deve sostituire assolutamente ai diversi Corrieri o Illustrazioni che sono la peste dei bambini.
All'anno L. 20. Inviare abbonamento a Roma Via della Scrofa N. 70.

Per i poveri morti

Per i Cooperatori Buona Stampa defunti, nella Cappella della Pia Società San Paolo si faranno in questi giorni speciali preghiere.
Tutti i Cooperatori diano ai fratelli defunti, che combatterono la stessa battaglia per il bene, questo segno di intima solidarietà e di somma carità. La Comunione dei Santi ha pure i suoi gradi, e dev'essere più stretta fra coloro che esercitarono la stessa missione, e molti suffragi mandiamo poi alle povere e molte e innumerevoli anime che gemono in purgatorio, perché aiutarono la stampa cattiva, perché la lessero, perché non la impedirono! Certo non erriamo a dire che l'opera della stampa cattiva manda oggi più anime nelle fiamme che ogni altra causa.
E Dio non abbia poi a punire noi, perché abbiamo lavorato per essi poco.
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Nella Pia Società S. Paolo


Prima Messa

Una bella, simpatica, cordiale e familiare festa venne celebrata domenica e lunedì, in occasione della prima messa del M. Rev.do D. Basso il quale domenica mattina nella cappella del seminario, dal nostro amatissimo Vescovo veniva ordinato sacerdote. Alle 14,30 di domenica il novello sacerdote celebrava nella nostra cappella il vespro parato. Molte persone del vicinato, le zelatrici del Buon Angelo di cui il novello sacerdote ne è il direttore, accorsero ad assistere alla bella funzione. Celebrò il sacerdote della Buona Stampa il R. Teol. Alberione nostro direttore. Seguì la benedizione eucaristica impartita dal novello sacerdote.
A sera superiori e ragazzi si radunarono assieme a festeggiare il nuovo ordinato; fu una allegra e famigliare cena, durante la quale la gioia dei cuori e l'amore verso il Rev. D. Basso si manifestò con fragorosi e prolungati battimani e grida di evviva.
Più tardi, ai piedi di Gesù Eucaristico, fu letta da un giovane una graziosa lettera e presentò al novello sacerdote una bellissima pianeta dono dei ragazzi e compagni. Ringraziò con sentite parole Direttore, compagni e ragazzi il novello sacerdote invitando tutti a pregare onde assolvere bene il delicato ministero sacerdotale.
Lunedì mattina poi, nella nostra cappella per la prima volta Gesù scese nelle mani del nuovo sacerdote che ebbe la consolazione di distribuire il cibo eucaristico ai ragazzi e figlie della casa, alle zelatrici del Buon Angelo le quali unitamente ai lettori del Buon Angelo vollero regalare per questa occasione la nostra cappella di una bella Via Crucis.
A VISITARE L'ESPOSIZIONE di Alba furono accompagnati gli alunni e le alunne della Pia Società San Paolo. Visitarono con agio ogni ramo ed ogni campione delle varie mostre didattica - artistica - industriale - agricola, che loro illustravano i maestri e i capi reparti.
DIVERSE COMITIVE DI BIMBI E DI BIMBE venute in Alba per l'Esposizione, furono accompagnate dai R.R. Parroci e dalle Maestre a far visita anche alle macchine e agli alunni della Buona Stampa. Ci siamo a vicenda edificati cogli scolaretti di Benevello, Govone, Castiglion Tinella, Treiso ed altri.
MENTRE GLI ALUNNI E LE FIGLIUOLE affluiscono alla P. S. S. P. od alle Figlie di San Paolo, prendiamo occasione di raccomandare ai RR. Parroci di mandarci soggetti capaci di vocazione.
Siamo veramente grati ai molti, che sono delicati sulla scelta. D'altra parte conoscendo come la vocazione alla Buona Stampa è spesso totalmente da creare, in Casa non si risparmiano le cure.

Per la nuova Cappella di S. Paolo

Bisogna ben dire che l'Opera della Buona Stampa è la Opera dei giorni nostri: prova luminosa è l'accoglienza di tutti coloro, cui giunge a contatto.
La Cappella di San Paolo costa 40 mila lire: ed è molto povera: il Signore se la paga, e se la arreda.
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Le spese di lampada e di cera vengono pagate ogni giorno dalle elemosine: e vi rimane ancora sempre il saldo del capitale.
Molte delle persone che vengono alle funzioni e per grazie da San Paolo, preferiscono concorrere alla Sua Cappella in forma ignorata, e fanno cadere nella cassetta del Bambino spiccioli, e buoni da una lira, da cinque, ed anche da dieci lire.
Piccoli bimbi vengono spesso a portar anche loro due, quattro soldi "per la Buona Stampa", solo stassera un piccolo gruppetto di questi fortunati, mi ha portato tre lire di spiccioli.
Date e vi sarà dato: tanto più se date per quanto oggi è più urgente e necessario: la Buona Stampa.

La Via Crucis

Le zelatrici ed i lettori del Buon Angelo della Famiglia, vollero offrire in omaggio al Neo Sacerdote D. Giovanni Basso della nostra Pia Società, una splendida Via Crucis in rilievo. Costa circa 2.000 lire: per la circostanza di Prima Messa solo un quadro è giunto, gli altri saranno pronti a giorni, e la Via Crucis sarà solennemente inaugurata.
Grazie ai lettori del Buon Angelo, e della "Domenica", e grazie alle zelatrici Delpiano, Strada, Rinaldi, Giamello, agli zelatori, e specialmente alla Sig.ra Manfredi, ed alle Sig.ne Operti, che organizzarono la raccolta delle offerte, e vi spesero tempo, riposo e sacrificio non lieve.
Il Sangue di Cristo Crocifisso, fecondi le loro fatiche e consoli le loro anime.

Tovaglie, Acquasantino

La sig.ra Manfredi ha offerto un elegante e robusto portacandele per le persone che desiderano far accendere candele, come devozione, propiziazione, ringraziamento e preghiera.
La medesima Signora con una cura fatta d'amore e di delicatezza ha preparato per il nostro altare una bella ed ampia tovaglia completa, che servirà per le circostanze, più solenni.
Vide pure che si abbisognava di un acquasantino, e ce lo ordinò adatto, capace, elegante e divoto.
Offrì ancora due grandi vasi di cristallo per fiori freschi e vari chilogrammi di candele.
Il Signore non si lascerà vincere in generosità dalla buona signora, che implora preghiere per la sua famiglia.

Altri doni

Diciamo così: è stata questa una settimana buona per la cappella.
Le Sig.ne Panero di Alba regalarono un magnifico quadro del Sacro Cuore di Gesù, premiato all'Esposizione, tutto ricamato con gusto artistico e contornato da cornice veramente bella.
La Sig.ra Benzi regalò due bei vasi per fiori; altra Signora offrì altro vaso artistico di creta per fiori; un'altra un porta fiori; un'altra tre amitti.

Amitti

Con sette Sacerdoti celebranti, e per l'occasione di aver abbastanza sovente altri Sacerdoti che celebrano nella nostra Cappella, ce ne occorrono piuttosto ed al momento siamo scarsi.

Una pianeta

Anche gli alunni della Casa vollero presentare al Rev. Maestro Don Basso il loro dono: raccolsero fra tutti trecento lire e gli offrirono una pianeta in seta bianca con bellissimi ornamenti, fattura delle Sorelle Panero di Alba.
Occorrerebbe ora aver il doppio anche delle altre pianete.
Nella Cappella della Pia Società S. Paolo si fanno ogni giorno speciali preghiere per i caritatevoli oblatori: essi riceveranno un frutto speciale dalle funzioni celebrate coi loro paramenti, ed abbellite dai loro doni.

La Pia Società San Paolo si raccomanda a tutti i suoi amici per importanti grazie da ottenere in questi giorni. Deo gratias.
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Per la statua in giardino

Nel giardino della Scuola Tipografica vi è un pozzo che quest'anno ha dato acque abbondanti per innaffiare, gli ortaggi. È stato coperto con un elegante lavoro del Geom. Prunotto Giovanni il quale intese farne come un attestato di riconoscenza perché tutti i lavori eseguiti per la Scuola Tipografica sono riusciti bene e senza alcun infortunio serio agli operai.
Ne è risultato un elegante piedestal […] ne dell'Immacolata! L'abbiamo ordinata subito.
Costa L. 650. Hanno già offerto Lire 200 il Sig. N. N. e L. 200 la Famiglia Basso di Roddino. Certamente la Madonna ispirerà a qualche anima buona di fare il compimento.

Per la Buona Stampa

Molte persone caritatevoli hanno voluto fare la loro offerta per la nostra Casa, hanno anche loro voluto portare l'obolo per la grande opera della Buona Stampa. Chi ha offerto vino, legna, frutta, verdura, denaro, biancheria, cartaccia, stracci, ecc. Il Signore benedica questi cari benefattori! Qualunque cosa, anche piccola si accetta con riconoscenza. I benefattori partecipano alle 300 Messe che ogni anno si celebrano in casa; aiutano la casa, nella formazione di buoni operai e missionari della B. Stampa: che esige solo L. 30 mensili di pensione e per tre anni solo, quindi tiene gratis anche gli studenti; avranno merito speciale dinanzi a Dio e partecipano a tante preghiere che si fanno per i benefattori in casa. A questi primi oblatori, altri, altri se ne aggiunga, nessuno perda il merito grande che è riservato a chi aiuta e sostiene l'opera oggi tanto necessaria della B. Stampa.
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Ci vorrebbe un sesto precetto della Chiesa: "Non leggere giornali cattivi".

Altri alla Buona Stampa danno tutte le ore del loro tempo, tutti i sospiri della loro anima, tutte le energie del loro cuore, tutta quanta la loro vita: Voi, Cooperatori, che li alimentate, che li sostenete, formate con loro una sola famiglia e ne dividerete i meriti avanti alle anime, ed il premio davanti a Dio.
L'inchiostro dei buoni scrittori è oggi seme di cristiani, come nei primi secoli della Chiesa il sangue dei martiri: sì, la vostra offerta suscita i cristiani, popola il cielo, e salva le vostre anime e le altrui.

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Le figlie di S. Paolo

Le alunne che si sono presentate alla licenza complementare, hanno superato gli esami con esito brillante. Queste compiono ora i corsi normali, mentre altre studiano le materie delle complementari, e le più giovani frequentano le elementari superiori.
Queste figliuole hanno davanti a sé un avvenire certo, nuovo e splendido: e se la loro vocazione sarà di consacrarsi al servizio di Dio tra le Figlie di S. Paolo, raggiungeranno quanto di più bello si possa offrire ad una figliuola di spirito buono, e di capacità elette. È necessario che i parenti non intralcino la via, ma le sostengano con fiducia fino alla fine. Così hanno fatto i parenti dei giovani; e non furon delusi, perché veramente li vedono oggi conseguire la laurea di Dottori, e ascendere agli ordini sacri.
Un rilievo utile per le figlie è questo: in questi giorni sono entrate un bel numero di nuove: piccole e adulte: piccole che studiano la vocazione, e adulte, venute per essere accettate tra le Figlie di San Paolo. Nessuna fu di troppo: tutte, e vogliamo dire particolarmente delle adulte, ebbero una occupazione adatta, trovarono il loro posto, in cui poter spendere per il Signore tutte le loro forze. È una magnifica prova della bontà della nuova strada, della divinità della vocazione.
Altre verranno, già chiamate dalla infinita bontà del Divin Maestro: e queste nella scuola o fuori han già il loro posto che le attende. Altre saranno dal Signore chiamate e a questo pure molteplice campo della buona stampa troveranno il loro posto.
Certamente questi sono gli anni di maggior sacrificio, che esigono maggior virtù: ma sono pure gli anni del maggior entusiasmo, del maggior fervore, gli anni più belli della casa: e beate le figlie cui tocca questa invidiatissima porzione.

Raggi di luce e voci di fede

* Un novello Parroco nel primo discorso che tiene ai figli che la Divina Provvidenza gli affida, annunzia come primo punto del suo programma parrocchiale: l'Opera della Buona Stampa.
Il neo-Pastore del piccolo paese, sentiva che l'opinione, i sentimenti, i pensieri, le convinzioni del gran mondo sono oggi fucinate dai giornali, e che anche gli abitanti dei piccoli villaggi, pur senza leggere quotidiani, vivono e respirano le idee del gran mondo.

* Un Parroco, parlandoci riguardo all'accettazione di un giovane in Casa, ci dice: - Nella vostra Casa, da quanto conosco, si vive una vita bella, ma di sacrificio: quel giovane non resisterà, perché non è tagliato per la vita di sacrificio.
- Sì, caro Sig. Parroco, Lei ha indovinato: e l'entusiasmo dei giovani per questa vita di sacrificio, è prova della bontà della Casa e della loro vocazione.

* Un padre ci conduce una figliuola e dice: - Io prego tutti i giorni il Signore che chiami i miei figli alla vita religiosa: è troppo cattivo il mondo, sono troppi i pericoli in esso: spero che i fratelli minori seguiranno la sorella.

* Un altro padre ci lascia il figlio in questi termini: Questo figlio l'abbiamo ricevuto da Dio: il nostro Sacerdote ci ha consigliati a consacrarlo al Signore e noi glielo diamo. Lei, Sig. Teologo, applichi il figlio a qualunque lavoro, allo studio, o meno: chiediamo una cosa sola: che ne faccia un santo.
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Trecento Ss. Messe ogni anno

Il mese di novembre è il mese dei morti, tutti fanno qualcosa per i loro cari defunti, per rendere meno dure le pene del purgatorio. Il mezzo più efficace per suffragare quei cari trapassati è la S.ta Messa: questa convinzione va facendosi strada e molte iscrivono i loro defunti alle 300 messe che ogni anno e perennemente si celebrano nella Casa della Pia Società S. Paolo o Scuola Tipografica i quali hanno così per trecento giorni all'anno i migliori suffragi.
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Fra i libri

Ab. L. Garriguet. - IL VALORE SOCIALE DEL VANGELO. - Traduzione dal francese di L. Bozzano - Volume di pagine 225: L. 4.50.
Il Vangelo ha un valore sociale? L'A. lo afferma e lo prova.
Società Editrice Internazionale - Torino.

Abate Ferrè. - IL REDENTORE - 380 pagine: L. 8.
Il volume del Ferrè raggiunse bene il suo scopo, ripetendo e spiegando la buona novella.
Società Editrice Internazionale - Torino

Sac. Ferdinando Maccono, salesiano. - IL MATRIMONIO CRISTIANO. - Istruzioni e Consigli. - L. 3.
È un'opera soprattutto pratica, che noi vorremmo assai diffusa in tutte le classi sociali, perché utilissima a tutti i ceti.
Società Editrice Internazionale - Torino


Teol. Alberione G. - Direttore Respons.
Scuola Tipografica - Alba

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Intenzioni speciali di preghiere

Tutti i membri della Pia Società S. Paolo e gli Alunni della Scuola Tipografica hanno sempre due intenzioni nelle preghiere comuni e nelle Trecento Messe.
1. - Che nessuno dei Cooperatori e benefattori della Casa si danni: tutti si salvino.
2. - Che sia loro abbreviato e possibilmente rimesso il purgatorio.

Una nuova forma
di beneficenza per la B. Stampa e Casa S. Paolo


L'hanno trovata i Cooperatori della Buona Stampa e benefattori della Scuola Tipografica di Alba, nel loro zelo e nel loro amore a quest'opera. Fanno così: essendo per lo più persone di sante intenzioni e di gran cuore, ma di mezzi limitati, depositano presso la Direzione della Scuola Tipografica qualche somma, o cartella, o azione con il patto di riceverne gli interessi o meno secondo il loro bisogno ogni anno: e poi, alla loro morte, lasciare interamente all'opera il capitale stesso, se pure per qualche straordinaria sventura, non avranno dovuto ritirarlo per far fronte a disgrazie gravi o sventure impreviste. Questa santa astuzia, per molti riguardi encomiabile, è la forma preferita di vari fra i benefattori che amano far il bene per tempo e senza rumore, sotto i soli occhi di Dio. Il Signore li benedica e li salvi tutti.
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