Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XXXI
SAN PAOLO

Febbraio-Marzo 1956
Casa Generalizia, Roma

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.).

I fausti Anniversari di Pio XII

In questo prossimo mese di marzo ricordiamo i fausti anniversari di Pio XII, felicemente regnante, cioè:
l'ottantesimo anno di età, essendo nato a Roma, il 2 marzo 1876;
l'anniversario della sua esaltazione al pontificato: 2 marzo 1939;
la sua incoronazione avvenuta il 12 marzo dello stesso anno.
La cattolicità si prepara in letizia santa, quella dei figli per il Padre comune, ed in assidua preghiera.
Queste date vengono santificate fruttuosamente dalle Famiglie paoline in un accrescimento di fede, in una pia e filiale riconoscenza, in amore più intenso e fattivo per Sua Santità Pio XII.

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Il Papa Pio XII si impone alla estimazione di tutti, anche per le sue doti personali; ma quello che più ci porta alla venerazione verso di lui è la sua altissima dignità di Vicario di Gesù Cristo.
1) Gesù Cristo costituì direttamente Pietro principe di tutti gli Apostoli e capo visibile di tutta la Chiesa Militante; non solo con un primato di onore, ma con vero primato di giurisdizione.
2) È di diritto divino, cioè per istituzione di Gesù Cristo che Pietro abbia sempre successori nel suo primato sopra la Chiesa universale.
3) Il Romano Pontefice per diritto divino è successore di S. Pietro nei suoi poteri sopra tutti i Vescovi e tutti i fedeli.
4) Il Romano Pontefice, in quanto successore di S. Pietro sopra tutta la Chiesa ha le medesime prerogative e poteri della Chiesa stessa.
a) Ha perciò potestà dottrinale. Gesù disse a Pietro: «Simone, Simone, ecco che Satana va in cerca di voi per vagliarvi come il grano. Ma io ho pregato per te, affinché non venga meno la tua fede; e tu, quando sarai convertito conferma i tuoi fratelli» (Luca, 22, 32). Le parole dette da Gesù a Pietro: «Pasci i miei agnelli e le mie pecorelle», secondo il Concilio di Trento si riferiscono al potere dottrinale di Pietro rispetto ai Vescovi e fedeli.
Crediamo alla infallibilità pontificia nelle cose di fede e di morale, secondo la definizione del Concilio Vaticano.
b) Ha potestà giuridizionale: «Ti darò le chiavi del regno dei cieli e qualunque cosa che tu legherai sulla terra sarà legata nei cieli; e tutto quanto scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» (Matt. 16, 19). Questo potere comprende tre funzioni: legislativa, esecutiva, giudiziaria.
c) Ha potestà sacramentale o liturgica. Egli può ordinare Vescovi per tutta la terra; così può amministrare tutti i Sacramenti. Tocca al Papa regolare tutto il culto.
Il potere di santificare, o potere d'ordine, è in funzione dell'opera personale sacerdotale che Cristo continua ad esercitare nella Chiesa per mezzo del sacrificio e dei sacramenti. L'Enciclica «Mistici[Mystici] corporis Christi» di Pio XII espone tutta la dottrina dell'opera santificatrice della quale il Papa è centro e fondamento: «Su Te, Pietro, edificherò la mia Chiesa».
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5) Il Papa è il propugnatore e difensore più alto e costante della vera civiltà. Col nome di civiltà si designano tutti gli elementi di cui essa è costituita: elemento religioso, morale, filosofico, scientifico, estetico, politico e sociale. La storia dei secoli ne è la prova.
È nota la grande, premurosissima cura e sollecitudine di Pio XII per conservare integra la fede, per promuovere la pace sociale ed internazionale, per soccorrere ogni sorta di infelici; particolarmente durante la guerra e nelle calamità nazionali e internazionali del dopo-guerra.
Il magistero di Pio XII, poi, è stato magnifico: certo insuperato; qualcuno ha detto insuperabile. br>Diciotto grossi volumi delle Figlie di S. Paolo lo provano. Egli ha nei suoi grandi discorsi e nelle sue mirabili Encicliche, toccato tutti i grandi problemi dell'umanità: ha richiamato le scienze alla dipendenza del Vangelo di Gesù Maestro; ed ha applicato la morale della Chiesa a tutta la vita, individuale, familiare, sociale, internazionale; alle questioni religiose, umane, spirituali.

RICONOSCENZA

A Pio XII dobbiamo:
1) L'approvazione definitiva della Pia Società San Paolo, in data 27 Giugno 1949.
2) L'approvazione definitiva delle Figlie di S. Paolo in data 15 Marzo 1953.
3 ) La prima approvazione ed il decreto di lode delle Pie Discepole del Divin Maestro in data 12 Gennaio 1948.
4) Il nulla osta per l'approvazione delle Pastorelle (Suore di Gesù Buon Pastore), concesso nel Giugno del 1953, durante lo stesso pontificato.
Altri documenti di particolare benevolenza li abbiamo nelle seguenti date: 1941, 1942, 1948, 1949, 1952, 1953, 1954.

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Tutti i Sacerdoti, Discepoli, Chierici, aspiranti della Pia Società S. Paolo, sono invitati a fare una Comunione secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. La medesima cosa si dica alle Suore e aspiranti delle Famiglie paoline.
Per tre giorni, a scelta del Superiore Provinciale o locale, le ore di adorazione saranno offerte per il medesimo fine.
In Italia, in libreria ed in propaganda, saranno diffuse copie delle due edizioni della vita di Pio XII.
In questi prossimi giorni si avrà cura che siano rappresentati specialmente pellicole e cortometraggi che riguardano il Sommo Pontefice.
Tutti prendiamo l'impegno di mettere la nostra attività di apostolato a servizio del Papa e della Chiesa; umilmente, ma tenacemente.
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OMAGGI A PAPA PIO XII

Vita di Pio XII, autore Padellaro, stampata dalla casa di Torino; pagg. 852, prezzo L. 3000.
La medesima vita, ridotta a pagine 384, prezzo L. 600.
Chiedere entrambi a Torino, S.A.I.E. Corso Regina Margherita, 1.
Nel settore cinematografico la SAMPAOLO FILM ha provveduto a diffondere il film a 16mm. «PASTOR ANGELICUS», ottenendo N. 475 di passaggi.
Essa inoltre ha prodotto nel passato anno un documentario, a colori, dal titolo «S.C.V.» per descrivere la vita di questo singolare Stato ed illustrarne la spirituale funzione.
Nel campo delle attualità, la SAMPAOLO-FILM ha diffuso in tutto il mondo il Cinegiornale ATTUALITÀ CATTOLICA - edito in cinque lingue - che documenta nella rubrica di fondo «Vaticano», tutti gli avvenimenti più significativi che si sono svolti nel corso del passato anno intorno alla Cattedra di Pietro.
Il Cinegiornale, nei suoi 13 numeri finora usciti, è stato anche eco della voce del Papa diffondendo brani dei discorsi di Pio XII, incisi in ripresa diretta.
Anche nel campo dell'attualità, il nostro servizio ATTUALITÀ VATICANA, ha regolarmente inviato a un buon numero di Stazioni Televisive Europee (Olanda - Belgio - Germania - Svizzera) e alle Televisioni Americane (Stati Uniti e Canadà), pezzi filmati illustranti Udienze, cerimonie, e attività del Santo Padre Pio XII.
Ecco come il Maestro Giaccardo annotava nel suo taccuino la visita al Santo Padre: (12 luglio 1941).
«Stamane il Primo Maestro, poi anch'io, siamo stati ricevuti dal Santo Padre Pio XII, in udienza privata, con lo scopo di ringraziare Sua Santità del Decretum Laudis concesso alla Pia Società S. Paolo.
Il Santo Padre ci accolse assai benevolo; era pallido e stanco, ma fresco di vita soprannaturale. Ci raccomandò vivamente la vita interiore, quale radice, nutrimento e corona di tutta l'attività spirituale.
Nell'udienza io fissai gli occhi negli occhi e nel volto del Papa e non vidi altro; mi prostrai ai suoi piedi ed egli mi diede amabilmente la sua mano a baciare. Il Papa era smunto, affabile, compiacente, nobile e velato di una pia tristezza. Chiese notizie personali. Quando il Primo Maestro presentandomi, disse: Il Santo Padre ci raccomanda la vita interiore, il Papa continuò:
Pregate, pregate; e pregate per il Papa! I tempi gravi fanno pesare tanto le responsabilità. Oh! quante sono le responsabilità! Quanto sentiamo formidabili le responsabilità! Così che talvolta temiamo perfino della salvezza..., temiamo di non salvarci. Ricordate e siano vostro programma le parole di S. Paolo: Poiché siete morti e la vita vostra si è nascosta con Cristo in Dio.
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Il Primo Maestro interruppe:
Santo Padre. Voi ci siete tanto esempio di preghiera e di virtù.
Ma il Papa continuò:
Eh, sì; le responsabilità, la salvezza... pregate!!!.
Disse poi che era contento e giudicò opportuno di concedere alla Pia Società l'Officiatura del Divin Maestro, lesse due volte la supplica presentata dal Primo Maestro, l'approvò e ci indirizzò a Mons. Dante.
Il Santo Padre era molto al corrente delle cose nostre».
Per tutta l'udienza D. Timoteo apparve commosso fino alle lacrime. Fu quello per lui un giorno indimenticabile.
Il Maestro Timoteo Giaccardo da vari anni aveva introdotta tra i giovani in Roma la preghiera che poi rimase nel libro delle nostre orazioni; in essa si chiede: «Signore, coprite con la vostra protezione il nostro Santo Padre il Papa; siate la sua luce, la sua forza, la sua consolazione».

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Secondo si usava nei primi anni dell'Istituto è bene regolarsi secondo i seguenti principii:
1 - Praeter tria vota communia oboedientiae, castitatis et paupertatis, ad suam totiusque Societatis peculiarem devotionem erga personam Romani Pontificis eiusque supremum magisterium firmandam et roborandam, sodales omnes in Societate quartum votum profitentur, nempe Romano Pontifici fidelitatis quoad apostolatum.
2 - a) Ex filiali fidelitatis voto quo Christi Domini Vicario ligamur. Ipsum in primis quoad illa omnia et singula quae ad vitam religiosam, sacerdotalem atque apostolicam tam genericam quam etiam specificam in nostra Societate spectant, ut nostrum Superiorem supremum atque dulcissimum Pastorem quem ut Christum in terra sequimur, ex toto corde, perpetuo profitemur.
b) Christi Vicarium, qua Piae Societatis Superiorem supremum et dilectissimum Patrem, triplici plena atque immediata regendi potestate Eum ornatum agnoscimus, scilicet iurisdictione seu clavium potestate, dominativa atque ex voto seu ex vinculo religionis orta.
c) In his omnibus filialem oboedientiam Summo Pontifici praecipienti promittimus et ad illa omnia, etiam heroica, nostrum oboedientiae votum extenditur ad quae iurisdictionis ac dominativa potestas sese extendunt.
d) Peculiari ratione sodales sese obstringunt oboedientiae voto erga Romanum Pontificem, Superiorem et Patrem, in illis quae ad apostolatum Societatis specificum spectant. Inde in doctrina tradenda, in illis quae ad formam, rationem, temporis et loci adiuncta apostolatus, quidquid Romanus Pontifex iusserit, docuerit, innuerit, quibuslibet pulsis vacillationibus, sodales accipient et sine mora exsequentur.
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3 - Votum fidelitatis Romano Pontifici sodales magni faciant et, hoc subiectionis et devotionis erga Petri Cathedram vinculo arctius obstricti, validum medium illud habeant ad unitatem actionis securius in Societate servandam et universalitatem apostolatus editionis altius sentiendam.
4 - Memores voti fidelitatis Romano Pontifici, vigilanti ac sedula cura studeant sodales ut in apostolatu editionis exercendo magis in dies sentiant cum Ecclesia eiusque Capite Romano Pontifice; et quisque pro sua conditione, maxime autem Superiores, curent ne in editionibus Societatis, nihil unquam tradatur quod documentis pontificiis, Ecclesiae doctrinae et traditioni non sit conforme.
5 - Quae omnia ut in sodalium animis intime haereant, curent superiores et magistri ut toto institutionis curriculo, in formatione scilicet religiosa, intellectuali et apostolica sodalibus tradenda, ratio habeatur de hoc vinculo quod sodales et Societatem ipsam Romano Pontifici arcte devincit et veluti peculiaris Societatis nota habendum est.
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