La docilità nell'ascoltare e seguire i consigli del maestro sino ad esaminarsi se egli è convinto dei consigli ricevuti, se vi trova difficoltà, e soprattutto su l'impegno che vi mette; e se il lavoro interiore è accompagnato da vero spirito di pietà.
Si noti, in ogni modo, che qui si parla del maestro di spirito in genere come si intendono tra di noi, nella Pia Società S. Paolo, quelli che sono preposti alla formazione religiosa degli aspiranti. Non entriamo a parlare quindi di ciò che appartiene direttamente al foro interno o al foro esterno.
Tuttavia è da ritenersi come segno negativo riguardo alla vocazione, se il giovane è molto chiuso non solo per naturale timidezza, ma perché non è disposto a manifestarsi né lasciarsi guidare. La vita religiosa è infatti essenzialmente obbedienza.
***Esempio di un giovane che in ogni cosa si rimette al suo Maestro, per orientare sempre la sua vita secondo la sua direzione: è San Paolo.
S. Paolo era di carattere quanto mai forte: e quale potenza costituivano in lui una convinzione, la fede! Eppure sempre si mostrò docile verso chi la Provvidenza dispose per guidarne i passi.
Quando Paolo fu fermato sopra la via di Damasco domandò: «Signore, che vuoi ch'io faccia?». Ma Gesù, invece di rivelargli Egli stesso i diversi disegni, lo mandò ad Anania, perché da lui apprendesse ciò che doveva fare. Di qui S. Francesco di Sales, come Leone XIII, spiegano l'ufficio e la necessità di una buona direzione. Scrive infatti Leone XIII: «A S. Paolo viene detto: Entra in città e là ti sarà detto che cosa devi fare". Così fu sempre praticato nella Chiesa; questa è la dottrina unanimemente professata da tutti coloro che nel corso dei secoli rifulsero per scienza e santità».
Dopo aver perfezionato e resa stabile la sua conversione, e dopo aver orientata interamente la sua vita verso Gesù Cristo, la sua esistenza, Saulo si era ritirato a Tarso e se ne stava in umile silenzio, sebbene un gran fuoco ardesse nella sua anima. Non si mosse, finché non arrivò Barnaba per invitarlo ad Antiochia: Barnaba, venuto da Antiochia gli rappresentava la Chiesa. Vi andò subito, obbediente. Là trovò dottori e profeti: Saulo tra essi è nominato come ultimo. Occorre per farlo entrare nel suo proprio apostolato fra i gentili che lo Spirito Santo parli ai seniori: «mettete a parte Saulo e Barnaba per la missione cui li ho destinati». Ed i seniori comunicano l'ordine divino, poi dopo il digiuno li ordinano.
Solo allora Saulo comincia il suo stabile apostolato.
Così: Anania, Barnaba, i seniori di Antiochia sono le guide, o diciamo, direttori spirituali per S. Paolo. Essi compirono bene la loro parte e San Paolo la eseguì bene; e la Chiesa ebbe l'apostolo che lavorò più di tutti: la cui anima ed il cui cuore sempre palpitano nella Chiesa.
Sac. Alberione