Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XI - n. 25
S. PAOLO
luglio 1936

[Dopo un corso di Esercizi spirituali]

I. Per elevarci
In Giugno scorso ebbi la insigne grazia di ritirarmi per un po' di esercizi spirituali onde riparare al passato, unirmi a Gesù Cristo, emendare la mia vita.
Come già si fece in uno dei corsi, presi ad argomento Gesù Maestro Via-Verità-Vita, nel Santo Vangelo ed Atti degli Apostoli.
Sono veramente, in tutte le potenze, in ogni tempo, in ogni azione, di Gesù Cristo?
Contemplando, più che meditando, Gesù Cristo, lavorando alla scoperta di me stesso, ho una duplice visione: la prima è quella del mio essere, nulla per natura e nulla per grazia, eppure orribilmente schifoso e deformato da le mie colpe; la seconda è quella celestiale di Gesù Maestro, il diletto del Padre, Riparatore misericordioso, in cui dobbiamo incorporarci e di cui devo vivere come cristiano, religioso, sacerdote.
Ho pianto, sperato, pregato, amato come Pietro; la mia fiducia però è superiore alle umiliazioni.
Chiedo perdono al cielo ed agli uomini, specialmente ai cari Fratelli; li prego a sopportarmi e ad aiutarmi con i loro esempi, preghiere, correzioni. Assicuro che, come essi hanno fatto per me, così io faccio per loro.
Siamo di Gesù Cristo? La vita, le occupazioni, le preghiere, gli studi, l'apostolato, la povertà, sono buone?
Dio e l'uomo sono due poli opposti: le nostre cose, azioni, aspirazioni, l'interno tutto è polarizzato verso Dio? o verso l'io? Sia tutto di Dio, onde aver la ricompensa di Colui che vede nel segreto.
E godiamo nella pregustazione di una visione più splendida perché sarà creata dal lumen gloriae, quella della ricompensa! Se tre sono gli ordini di doveri, tre sono i premi: supra multa te constituam... vitam aeternam possidebitis... illic sit et minister meus.
II. Per operare
Penso che tutti i carissimi Fratelli accoglieranno con gioia questo annunzio: Devo, ora, essere spesso assente da Alba, e il mio lavoro è molto aumentato; perciò: dopo aver considerato quanto di stima, affetto e fiducia ci è nel M° Giaccardo Timoteo presso ognuno, il suo lavoro e la sua fedeltà in tanti anni alla osservanza religiosa e allo spirito della nostra Piccola Congregazione egli viene nominato: Vice Superiore di tutta la nostra piccola Famiglia Paolina; affinché, quello che già era di fatto, sia anche di nome e manifesto per ognuno. Vivamente prego di continuare ed aumentare in Lui confidenza e docilità.
In questi ultimi mesi la Famiglia Paolina va sviluppandosi con varie iniziative che esigono sempre più energie e tempo; poiché si iniziano quelle opere che devono completarla e di cui sempre si è parlato, e per cui ci siamo uniti.
È tanto buona cosa un periodo di riflessione e di esame, fermando il giudizio e la preghiera su di noi stessi. Ogni piccolo viaggio fatto alla scoperta di noi stessi ci avvicina sempre al vertice del sapere, nosce te ipsum; e chi conosce se stesso sa ben in alto! In questo libro possiamo leggere un po' ogni giorno. Tutti possiamo farlo, poiché il libro è sempre a nostra disposizione: noverim me! (S. Agostino).
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Ciò secondo l'umano intendimento; poiché per noi, che siamo in Gesù Cristo, il quale è Dio, segue il noverim Te. Gesù Cristo è il Divino Innesto sulla natura e ne muta i frutti di pensiero e di opere e di aspirazioni. Sta così bene la Teologia sopra la filosofia! Manete in me et ego in vobis. - Ego sum vitis, vos palmites. - Vivit vero in me Christus.
III. Per amarci
È utile che la espressione i nostri missionari o sia evitata o sia spiegata e completata missionari della stampa, magari in luoghi di missione.
Questo per la chiarezza, e perché non ci facciano offerte che nella mente dei donatori siano destinate ai missionari comunemente detti. Ed invece diano ai Fratelli, che sono lontani, coloro che comprendono che l'apostolato nostro coopera in Italia al Clero, e coopera ai Missionari ed ai Sacerdoti nelle regioni lontane...
La nostra Congregazione dovrebbe portare ovunque la parola di Dio per mezzo delle edizioni, secondo sempre si è desiderato, vivamente. Essa ha un ufficio specifico, cui indirizza le sue forze; ma anche nei luoghi di missione, come la Cina,. l'India, il Giappone, non esercita il ministero missionario nel senso comune e proprio agli Istituti Missionari. Aiutiamo però le missioni, facendole conoscere, eccitando i fedeli a soccorrerle; ed anche stampando per i missionari come in Italia si stampa per i Parroci.
Prego anche i Fratelli d'Europa e d'America ad aiutare gli altri Fratelli, sia perché sono incipienti, sia perché colà ricevono poche elemosine di sante Messe.
Vogliamoci bene, cooperiamo in carità!
Prego tutti i cari Sacerdoti Fratelli voler compiere regolarmente il loro corso di esercizi Sp. per il 1936, non essendo facile un vicino cenacolo migliore.
Beneditemi! benedico.

Dev.mo M. Alberione

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