Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CIRCOLARE 10

Di ritorno dalla visita alle prime case filiali, informa sull'avvio delle varie iniziative e sul carattere che vanno assumendo le librerie.

[Alba, maggio 1929]a


Di ritorno dal breve giro ringrazio il Signore del molto fervore che ovunque ho trovato, dello spirito di povertà, fioritura promettente di vocazioni, del molto bene che viene operato poiché il Signore vuole illuminare le anime.
E’ bene ora fissare alcuni pensieri per iscritto a comune ammaestramento e norma.
I) La M. Tecla per quanto riguarda le Figlie di S. Paolo comunicherà ciò che riguarda gli Esercizi SS., il noviziato, la professione.
II) Occorre che le pratiche di pietà siano fatte per intero, tutte come in casa, con un certo ordine, di cui si dia notizia e si abbia l'approvazione dalla Maestra.
III) Un complesso di pericoli provengono allo spirito delle Figlie di S. Paolo dalla comunicazione con le persone estranee e dal non sentire continuamente l'aria salutare della loro Casa. Occorre perciò che siano molto prudenti e brevissime sempre con gli estranei; che la vera direzione spirituale continuino ad averla dalla Casa madre; che si tengano in relazione intima con la Maestra e tra di loro; che alla domenica si trattengano in adunanza.
IV) Vi sono molte cose che non comprenderanno subito; quelle si eseguiscono intanto per obbedienza.
V) Ovunque ho visto la possibilità di sviluppare: a) i bollettini parrocchiali b) i depositi o centri di diffusione c) curare i
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settimanali della Pia Società S. Paolo d) le biblioteche parrocchiali e) le vocazioni religiose.
VI) Le nostre librerie camminano verso la costituzione dell'«Apostolato del libro» ove devono cercarsi tutte le edizioni cattoliche, da provvedersi anche direttamente (Vita Pensiero, SEI, oggetti speciali).
<VII)b Si raccomanda alle case Figlie di chiedere sempre alla Casa Madre e sempre dare: scambio di affetto e di preghiere e premure vicendevoli.
VIII) E’ bene che con la Casa Madre si uniformino nel vitto, nell'orario, vestire, modo di portamento.
Vi sono poi avvertenze speciali per una scelta migliorata di locali, di relazioni con il Clero, dei bollettini, ecc. Su questo verrà scritto alle singole case. Innanzi a Gesù Maestroc leggere queste norme alcune volte; così si leggeranno in Casa Madre, onde avere una uniformità ed unità sempre più santa.>

M. Alberione

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10. Ds. Foglio grande (22x28). Intestazione e firma sono autografe. Il testo è rivolto ai Paolini e alle Paoline. La scritta in alto indica infatti: «SAN PAOLO».

a Il Ds omette la data. Possiamo collocare questo testo nel mese di maggio del 1929, poiché: il 27 aprile don Alberione in un biglietto inviato a M. Tecla tratta del medesimo argomento (cf LMT 4); gli stessi temi sono trattati nell'incontro di consiglio delle Figlie di San Paolo del 12 maggio 1929.

b Di questa ultima parte della circolare è conservato l'originale Ms.

c Corregge «al SS. Sacramento».