Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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1. ANNO NUOVO1

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via Portuense 739, 1° gennaio 1959*

Questa mattina avete incominciato l'anno nella miglior maniera e cioè, offrendo il cuore al Signore e offrendogli tutto quello che nell'anno si farà.
[Primo] il Vi adoro di questa mattina poteva avere un piccolo cambiamento, piccolo, ma di importanza: Vi offro le azioni non della "giornata" ma della "annata" perché tutto sia secondo la volontà del Signore e a maggior gloria del Signore. Volete provare a dirlo bene adesso? Vi adoro, mio Dio...
[Secondo.] recitiamo pure il Cuore divino di Gesù. Nella preghiera offriamo al Signore tutte le orazioni, azioni e patimenti della giornata. Questa volta, invece, dell'"annata". Tutte le orazioni, perché l'orazione è la parte migliore fra le azioni. E poi noi abbiamo le azioni e le passioni, cioè le sofferenze e così resta tutto preso, tutto offerto al Signore, tutto intieramente, secondo le migliori intenzioni e cioè, entrando nell'intimo di Gesù bambino, nell'intimo di Gesù crocifisso, di Gesù che s'immola sull'altare. Così, adesso, facciamo l'offerta che serva per tutta l'annata e farla di cuore intendendo veramente che tutto glorifichi il Signore e sia per la pace degli uomini. Perché le intenzioni di Gesù son tante, ma riassumendo son due e cioè: la gloria del Padre e la salvezza, la pace degli uomini. Dirlo bene, adagino, pensando al significato delle parole e cambiando quella parola: dell'"annata". Cuore divino di Gesù....
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Terza cosa: Gesù si è dato tutto a noi nella santa comunione e allora ci vuole un ricambio e cioè, rispondere con il dono di noi stessi al Signore Gesù. Per chi ha i voti può ripetere la consacrazione: Tutta mi dono, offro, consacro1. E per chi non li ha ancora, questa donazione non importa obblighi canonici, ma è un proposito, è un desiderio come quelli che si fanno al mattino. Allora adesso in silenzio ognuna può fare l'offerta di se stessa al Signore, bene, rinnovando la Professione qui, davanti a Gesù. L'accetta Gesù coi suoi angioli testimoni, l'accetta il Padre celeste e lo Spirito Santo aumenterà le grazie in ognuna delle anime. Ciascheduna, allora, faccia l'offerta.
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Quarta cosa: quest'oggi è il giorno in cui si rinnovano i voti battesimali. I voti battesimali sono come l'impegno per la vita cristiana, impegno che hanno preso, a nostro nome, i padrini, quando noi siamo stati, bambini, portati al battistero. È un impegno preso per noi e che noi, arrivati all'uso di ragione, dovevamo confermare ed abbiam confermato: di vivere da buoni cristiani. E era giusto che prendessimo quest'impegno, perché era tale il beneficio che viene a noi per il battesimo: la vita soprannaturale, la seconda nascita, diventar figli di Dio, e la condizione era poi una condizione già obbligatoria per sé in quanto che ogni uomo deve accogliere il Vangelo di Gesù e seguirlo.
Rinnovare i voti battesimali. I voti battesimali si possono rinnovare con la formula solita e si possono rinnovare con tre espressioni, perché si riducono a tre espressioni e cioè: che crediamo: obbligo di credere; e secondo, che vogliamo osservare la legge di Gesù Cristo, la legge di Dio come ci è data nel santo Vangelo; e che vogliamo fuggire il peccato, rinunziare, cioè, a Satana e alle sue opere e, invece, amare il Signore, amare il Signore con tutto il cuore in modo tale che la nostra vita presente sia preparazione al paradiso, alla entrata in cielo.
Adesso, quindi, si ha da recitare l'Atto di fede, di speranza e di carità.Atto di fede, perché è il primo impegno; l'atto di speranza perché è questo: che per il cielo facciamo tutto quel che vuole Gesù, cioè evitare il peccato e amarlo con tutto il cuore sopra ogni cosa e quindi stabilire l'atto di unione con Dio per mezzo della carità. Atto di fede... Atto di speranza... Atto di carità....
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Ora, rinnovare i propositi degli ultimi Esercizi Spirituali perché, da una parte, vogliamo vivere la vita di buoni cristiani e la vita di religiosi; ma poi nella vita vi sono delle particolarità, ognuna ha il suo ufficio, ognuna ha i suoi bisogni intimi, spirituali. Negli Esercizi, alfine, si fa come un riepilogo di quello che si è pensato, si è sentito, di quello che ci ha ispirato il Signore e allora si formulano i pensieri principali da ricordarsi e i propositi principali da praticarsi. Adesso ognuna può ricordare questi propositi e offrirli a Gesù.
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Infine, dare un orientamento giusto al cuore. Che cosa cerchiamo noi nella nostra vita? Verso che cosa è orientato il nostro spirito, il nostro cuore? Può essere orientato verso cose inutili, vane, come la stima degli uomini come le soddisfazioni della terra, ecc. Orientarlo verso Dio, cioè verso il paradiso. Prendere la strada retta che ci conduce al cielo, non deviare né a destra né a sinistra, camminare verso Dio, il nostro fine supremo, verso quella Casa che è la nostra, il paradiso.
Quando si ha da andare in famiglia si prende la strada più breve e si va per la via che ci conduce più presto, più facilmente, meglio, e non si perde il tempo in altre occupazioni.
L'orientamento pieno del nostro cuore, per tutto l'anno, verso Dio. Ciascheduna orienti bene il suo cuore. Orientato bene il nostro cuore, l'Anima Christi: in ora mortis meae, voca me. Sì, che ci chiami coi santi, in paradiso, in eterno. Questo è il nostro curriculum vitae.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 * Nastro 26/f (= cassetta 57/a.1). - Per la datazione ci riferiamo al PM stesso e al dAS. PM: “Questa mattina avete incominciato l'anno...”. - dAS, 1/1/1959: “Va [il PM] in Via Portuense a predicare alle PD” (l'ora non è determinata dal dAS). - VV: “Prediche del PM: Primo dell'anno 1959”.

1 Formula della Professione religiosa delle PD, Costituzioni (1948), art. 89.