Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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SAN PAOLO
Febbraio 1961
Casa Generalizia Roma

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.).

VOCAZIONI TARDIVE
Per la vita religioso-sacerdotale nella P.S.S. PAOLO

I tempi presenti hanno caratteristiche proprie.
Tra le altre: oggi vi è una condizione di cose per cui più numerose sono le vocazioni tardive; specialmente alla vita religioso-sacerdotale.
In questo numero richiamo cose scritte altre volte.
La Casa San Paolo di Albano (attualmente Noviziato per i Chierici) verrà destinata nel prossimo autunno per tali aspiranti alla vita religioso - sacerdotale.

Vocazioni adulte o tardive


Vi è oggi un fatto consolantissimo: accanto alle vocazioni diremmo ufficiali, coltivate sin dagli anni giovanissimi negli Istituti Religiosi e nei seminari, ne spuntano altre vigorose, adulte, tardive.
Sono giovanotti, ed anche giovani maggiorenni che, conosciuto il mondo ed il valore della anime ed il bisogno di assicurarsi la salvezza, preferiscono Dio al mondo, la vita perfetta alla vita cristiana, le anime alle preoccupazioni presenti.
La Società S. Paolo apre loro le braccia e le accoglie con fiducia.
Siano aspiranti alla vita religiosa - sacerdotale.
Nei seminari, nel ginnasio superiore, nel liceo, nella teologia e filosofia, nelle università o scuole medie, negli Istituti in genere, nelle associazioni cattoliche, nelle famiglie più cristiane... e talvolta negli ambienti più mondani e più impensati; Dio fa udire il suo invito: Andate anche voi nella mia vigna.
Si tratta dell'ora terza, sesta, nona od anche dell'undecima; ma è sempre il Padrone della vigna, il Padrone della Messe che chiama nuovi operai, nuovi mietitori.
Dodici furono chiamati all'apostolato da Gesù Cristo: erano tutti adulti; se si eccettua Giovanni ancora relativamente giovane.
Gli Apostoli ed i Vescovi dei primi tempi chiamarono tutti adulti al ministero pastorale.
In ogni tempo la Chiesa, in varie maniere, scelse anche ministri tra gli adulti cristiani più ferventi.
Nella Pia Società San Paolo vi sono i Sacerdoti che specialmente scrivono, governano, predicano, compiono i ministeri sacri, ed usare nell'apostolato anche i mezzi moderni e più celeri, stampa, cinema, ecc.
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Che nessuno fallisca per causa nostra!


Certamente il Signore manda alla Sua Chiesa un sufficiente numero di vocazioni. Che nessuno fallisca per causa nostra!
Lo spirito del mondo è contrario a Gesù Cristo. Esso è guidato dal maligno. Lo spirito del mondo è contrario alla vita religiosa. Gesù attestava dei suoi Apostoli: «Questi non sono del mondo, come neppure io sono del mondo». È una grande battaglia vinta quando si arriva alla Professione e all'Ordinazione. Ma anche dopo continua la lotta, poiché vi sono lotte contro la perseveranza. E come vincere, camminare sicuri, nonostante la umana fragilità?
Bello il quadro di Gesù fanciullo che si appoggia alla destra sul braccio di Maria e alla sinistra sul braccio di San Giuseppe. Ecco l'insegnamento per noi: divozione fiduciosa a Maria e a San Giuseppe: specialmente nell'età giovanile.

Apostolato primo e fondamentale


Il reclutamento e la formazione delle vocazioni è l'apostolato primo e fondamentale. Il sacerdozio non deve morire: si consumano le particole dell'Eucarestia, ma continua la presenza di Gesù nel Tabernacolo. Curare le vocazioni è l'opera delle opere. Primo apostolato di Gesù fu quello di cercare e formare i suoi continuatori: gli Apostoli. Prima di cominciare la predicazione già si era raccolto un gruppetto di futuri apostoli. Attorno ad essi spese la parte migliore della sua vita pubblica...

Dove reclutare le vocazioni tardive


1) Tra gli universitari, i liceisti, i giovani del ginnasio superiore.
2) Tra i Seminaristi di filosofia, teologia, studi accademici, i giovani maestri, ecc.
3) Tra i giovanotti delle Associazioni Cattoliche, delle Officine, dei contadini.
4) I Nostri chiamino i nostri: in relazione con i Parroci, genitori e maestri; in contatti epistolari o diretti con i probabili aspiranti; durante i brevi giorni di vacanza un Professo ed anche un aspirante possono trovare qualche aspirante.
5) Le edizioni eccitino gli operai per le edizioni: Vita Pastorale, Unione Cooperatori, Famiglia Cristiana, Madre di Dio, Giornalino, tanti fogli, opuscoli, ecc.
I mezzi sono molti: preghiera, relazioni private, amicizie, parentela, le Suore, conferenze, sante industrie, esercizi spirituali.
Ovunque vi è una nostra Casa o Libreria; ovunque vi è un parlatorio, ovunque si vada per ragione di ufficio o di ministero, di apostolato, di salute; ogni volta che parliamo con un Parroco, un Assistente delle Associazioni cattoliche, un parente, una persona che comprende... Chi ha amore alla Chiesa, all'Istituto, alle anime: capisce, parla, agisce, illumina, prende occasione, scioglie difficoltà, apre la strada...
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Scegliere bene


Le vocazioni tardive hanno particolare importanza: notiamo però che siano il fiore! non lo scarto della società: siano il fiore per intelligenza, per generosità col Signore, per salute, per bontà di carattere, per amore all'apostolato...
Inculchiamo solo e sempre che si tratta di vocazionario, cioè per fare religiosi paolini. Solo con questo orientiamo bene genitori, parenti, alunni: e faremo personale contento e paolino sino alle midolla dello spirito.
La percentuale delle riuscite è proporzionata alla buona scelta ed alla buona formazione.
Il primo mezzo: comporre la vita in Casa secondo il vero spirito religioso, in modo da meritare dal Signore che ci affidi anime da preparargli al suo speciale servizio; e da meritare la fiducia dei Parroci migliori e dei buoni genitori che vogliono sapere a chi affidano i loro tesori.
Pio XI nella sua lettera «Officiorum maximum», scrive: «Quel che ci sta a cuore soprattutto e bisogna con tutti i mezzi eseguire è che i Seminari servano soltanto allo scopo per il quale sono stabiliti, cioè alla regolare formazione dei sacri ministri. Perciò non solo devono restare chiusi a tutti quei fanciulli e giovani che non mostrassero alcun desiderio del sacerdozio; ma in essi e gli esercizi di pietà e il programma degli studi ed il regolamento della disciplina non abbiano che un oggetto: la preparazione speciale degli alunni all'esercizio del sacro ministero».
Quindi è esplicito: assoluta esclusività di uno scopo ed oggetto da attuare con tutti i mezzi; chiudendo le porte ai non aspiranti al sacerdozio, la convivenza dei quali è sommamente influente e pericolosa. Pio XI aggiunge, per tagliar corto alle scuse di tempo e di luogo: «Questa deve essere la regola inviolabile di tutti i seminari senza alcuna eccezione: haec esto seminariorum omnium, nullo excepto, sanctissima lex».
Ciò che da Pio XI è detto dei seminari, vale a maggior ragione per gli Istituti Religiosi.

Limiti di età


Le Costituzioni, art. 22, dicono:
«Solamente per gravi cause e dopo maturo esame il Superiore Generale con il consenso del suo Consiglio può ammettere al Noviziato...
N.2: quelli che hanno oltrepassati i 23 anni di età».
Indirizzo pratico per i nostri vocazionisti: Amiamo molto le vocazioni tardive sino all'età di 23 anni: assai più cerchiamo giovanetti aspiranti quando mostrano buoni segni della chiamata divina.
Le Costituzioni richiedono motivi gravi ed il consenso (non il parere soltanto) del Consiglio Generalizio per le accettazioni oltre i 23 anni. Ne segue: che occorreranno motivi gravissimi dopo i 30 anni.
Come norma generale è bene non chiedere; vi sono casi in cui si possono, oggi, consigliare Istituti Secolari i cui membri aiuteranno esternamente il nostro apostolato; o, più raramente, la vita contemplativa.
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Giornata delle Vocazioni


1) Ci raccogliamo sotto lo sguardo di Maria, Madre delle sante vocazioni, perché Madre del Religioso del Padre Celeste e primo eterno Sacerdote Gesù Cristo. Ella ha un diritto ed un ufficio speciale sui chiamati, per la sua missione sul corpo mistico di Gesù Cristo.
2) Esprimo a nome mio e dell'Istituto e Famiglie Paoline a Voi tutti riconoscenza profonda per il bene fatto e che tanto intensamente procurate in ogni modo di fare.
3) Uffici dei Superiori: pregare per la Casa e per i membri di essa; riparare i peccati in essa commessi; ringraziare il Signore e lodarlo per tutti i beni concessi da Gesù Maestro, la Regina Apostolorum, San Paolo Apostolo.
4) Argomento di questa giornata: le vocazioni nostre. Il Divin Maestro ci conceda luce a sempre più penetrarlo; ci ispiri risoluzioni pratiche ed efficaci; accolga le nostre preghiere e ci faccia formatori di belle vocazioni.
A) - a) La vocazione è la volontà di Dio che destina un'anima allo stato religioso o sacerdotale.
Predilezione del Signore: «Elegi vos». Noi siamo i ministri delle vocazioni: dalle attitudini e dalle opere le scopriamo, le invitiamo, le formiamo, le addestriamo: su l'esempio del Divin Maestro.
b) La vocazione è preziosissima gemma, un tesoro nascosto nei cuori per tre ragioni: dà immensa ed eterna gloria a Dio; è fonte di grazie e meriti particolari per il fortunato eletto; è il gran dono di Dio alle anime ed al mondo, poiché Dio salva gli uomini per mezzo degli uomini, come salvò il mondo per mezzo di Gesù Cristo fatto uomo.
B) - Sono necessarie: per la Chiesa, come è necessario il matrimonio per la conservazione del genere umano dei figli degli uomini; così l'Ordine per dare i padri nelle anime che perpetuino ed amplifichino la famiglia dei figli di Dio.
Per il mondo: esse sono la luce dell'umanità; sono il sale purificante della terra, il buon lievito per la massa della pasta; sono i parafulmini che difendono dai castighi il mondo peccatore; sono i consolatori del Cuore Divino; sono i confidenti e consolatori di tutte le afflizioni; sono l'esempio che ogni giorno silenziosamente edifica il corpo di Cristo.
Per l'Istituto: qui sta l'amore ad esso: che è amore a Dio: dargli membri sempre più numerosi e santi: religiosi e sacerdoti sempre più scelti per qualità, sempre più perfetti nella corrispondenza.
Per questo si sono aperti otto Vocazionari in Italia; affinché l'Istituto che finora aveva ricevuto il personale da Alba a Roma, ora lo riceva anche da sei altre Case e possa mandare dappertutto. L'Italia ha missione speciale nel mondo; ed a ogni nazione si arriva da Roma.
Ovunque si può ottenere, da ogni parte d'Italia; poiché se vi sono differenze di grado, chiediamo la grazia di essere i buoni formatori di tutti i chiamati, sviluppando i germi divini. L'italiano anche per natura è molto facile ad attirare uomini di ogni nazione. L'esempio di Paolo che tra i montanari della Galazia, i raffinati abitanti delle città greche, e tra i Romani dominatori del mondo fece discepoli, santi, ministri di Cristo, c'è di esempio. Nel 1946 tra i teologi a Roma avevamo tanti aspiranti al sacerdozio che avevano compito il ginnasio a Roma, quanti ad Alba. La guerra ha sconvolto le cose che però si vanno riorganizzando.
L'Istituto sarà come lo formiamo.
C) - In pratica: a) pregare, poiché le vocazioni si chiedono e si ottengono con le mortificazioni e le preghiere fatte a Dio; poi si chiedono ed ottengono dagli uomini. «Cercate le vocazioni in cielo». Far molto pregare, specialmente le Pie Discepole.
b) Operare: con tutti i mezzi a nostra disposizione, principale il nostro apostolato. «Con la stampa e con il cinema si attirano gli apostoli per la stampa e per il cine, per le edizioni in genere». Istituti missionari, seminari, (es. Milano), congregazioni religiose hanno preparato film allo scopo; come nel 1910-1930 si usavano le diapositive. Seguiamo e santifichiamo i tempi ed i mezzi che il progresso dei tempi fornisce, scegliendo i più celeri ed efficaci.
c) Confidare nelle grazie di ufficio che ogni superiore possiede, confidare nei cooperatori, che sono i parroci, i genitori, i maestri; nei nostri religiosi, chierici, sacerdoti.
Mettere tutti in movimento: formando la convinzione che il problema vocazionario è il problema di base e d'avvenire: richiamando l'obbligo di tutti alla soluzione. Chiedono sempre personale: ma i superiori dànno dalle Case personale formato; mettendosi bene davanti il quadro di tutti i bisogni ed insistenze.
Nessuna Casa, tanto meno le librerie come Genova, Torino, od i propagandisti, ecc., che hanno più contatti e facilità di parlare ai parroci, genitori, sono dispensati dal reclutare: ognuno si chieda che cosa già ha fatto. Si confida molto nel lavoro di esse ed essi.
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PREVOCAZIONARI

È dottrina comune che il Signore sparge abbondantemente nelle anime il seme della vocazione. Spesso non germoglia per mancanza di terreno adatto, per mancanza di umore: parte cade lungo la strada... parte sui sassi... parte tra le spine... e parte in buon terreno.
Secondo esperienze fatte, il 70% circa dei bambini di terza elementare dice di avere la vocazione; la percentuale scende al 50% in quarta, al 30% in quinta e meno che al 10% negli anni immediatamente seguenti.
Il Signore dà a ciascuno la propria vocazione al momento in cui ne crea l'anima, e con la vocazione infonde attitudini e propensioni particolari. La vocazione religiosa e sacerdotale ha bisogno di speciali cure perché cresca e si sviluppi fino alla maturità completa. I prevocazionari hanno il compito di creare questo clima adatto nei primi anni dopo l'uso di ragione, quando il seme è ancora troppo debole per difendersi da sé contro i pericoli esterni. Sono piccole serre spirituali.
Sempre si sono avuti prevocazionari, sotto varie forme. Oggi sono più che mai necessari, per difendere queste tenere pianticelle da un clima troppo saturo di naturalismo. Vari Seminari in Italia hanno già i loro prevocazionari; esempio, quello di Milano. Ma questi si chiamano propriamente «preseminari». Sono affidati in genere alle Suore che hanno il compito di mettere solide basi religiose, morali e scolastiche: accompagnano il ragazzo fino agli esami di ammissione con una seria preparazione, abituano alla disciplina dello spirito, insegnano il catechismo, curano i contatti frequenti col Seminario.
Vi sono pure «prevocazionari» dove si dà una formazione base e periodicamente si invitano rappresentanti di vari Istituti Religiosi perché facciano conoscere al bambino le molte necessità della Chiesa, per una eventuale scelta secondo le proprie particolari attrattive.
Per un maggiore incremento delle vocazioni è necessario dare maggiore incremento ai prevocazionari. Preghiamo il Signore perché molte anime capiscano il problema e vi dedichino speciali cure.
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