Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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13. PRONTEZZA, FACILITA', GIOIA13
1. Siete stanche? Come no! C'è chi si stanca per altre cose, voi vi stancate per le cose di Dio. Anche Gesù era stanco di camminare, perciò anche le pastorelle si stancheranno. Non addormentarsi allo studio o in chiesa, in apostolato ci saranno i bambini che vi sveglieranno. Essere sempre deste e svegliarine nella casa del Signore.
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2. Se vivete lo spirito che vi danno formerete un bel giardino dove Gesù verrà a passeggiare. Lo spirito è tutto buono però dovete consolidarvi e formare l'abitudine nel fare il bene.
Quando si fanno le buone azioni? Quando si fanno le cose e si compiono bene, queste abitudini sono buone e meritorie.
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3. Qualche suora può dire: la preghiera la faccio per abitudine, cosa mi vale? E' proprio questa la virtù: l'abitudine nel fare il bene. Bisogna che arriviate all'eroismo. Per arrivate all'eroismo bisogna fare le cose con prontezza, facilità, gioia nel Signore.
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4. Fare le cose con prontezza senza badare se la cosa è bella o brutta, buona o cattiva. Prontezza lieta e serena, svelte sempre. Questa è la prima condizione per arrivare all'eroismo. Quando vi dicono di andare a fare una conferenza o il catechismo, andare quasi prima che termini il comando. Ci deve essere in voi questa prontezza di spirito e di azione. Fare come l'interruttore della luce, che prima ancora di scattare arriva a noi la luce.
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5. Fare le cose con facilità vuol dire farle abitualmente con gioia; l'abitudine è arrivata al grado sommo.
Il Signore prima ci chiede uno, due, e poi dieci e poi sempre più. Fare tutto senza dire «vuoi troppo». Gesù è un amante che vuole da noi tutto! Diceva il canonico Chiesa che negli anni di studio in ginnasio e in liceo faceva tutto ciò che gli dicevano i suoi insegnanti, anche la calligrafia che mantenne sempre uguale fino alla morte.
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6. Apprendere per comunicare ed insegnare.
Si acquista una certa facilità, si trova soddisfazione a fare il bene, perché si è cercato di apprendere anche con sforzo quello che ci è stato insegnato e abbiamo amato questo lavoro. Quando si arriva all'eroismo si trova ricreazione nel passare da un'occupazione all'altra. Man mano che arrivate a questo ideale l'istituto si consolida. Quando ci sono queste anime regna sempre la letizia. Il gruppo che farà così trascinerà anche le altre istintivamente.
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7. In generale vedo che trovate letizia nel vostro apostolato, non che voi siate già perfette, perfetto è solo Dio.
Se ci sarà un gruppo di anime che vivono nel fervore e nella letizia, non ci sarà bisogno di molte prediche o sgridate ed osservazioni, ma solo di qualche avviso per indicare, poi tutto il resto farete da sole. Allora quanta facilità nella formazione e quanta in tutta la vita dell'istituto. Se mirate lì, il progresso sarà di ognuna e di tutte. Così si trascineranno anche coloro che non vorrebbero andare avanti, specialmente le aspiranti e le vocazioni, che imparano più con l'esempio che con le parole.
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8. L'ideale è di formare un gruppo solido e forte perché l'esempio è vivo e operante. Si può trovare difficoltà a raccogliersi, va bene, ma fate un passo per volta. Camminare con costanza, con tranquillità e senza arresti non necessari.
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9. C'è Gesù che vi attira tutte. Quello che vi fa più bene è quest'ora di visita. Andate a Gesù come andreste a Nazaret a bussare alla sua porta. Fate bene la visita poiché la visita ben fatta porta sempre fervore.

Albano Laziale (Roma)
13 luglio 1960

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9. C'è Gesù che vi attira tutte. Quello che vi fa più bene è quest'ora di visita. Andate a Gesù come andreste a Nazaret a bussare alla sua porta. Fate bene la visita poiché la visita ben fatta porta sempre fervore.

Albano Laziale (Roma)
13 luglio 1960

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13 Albano Laziale (Roma), 13 luglio 1960