Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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OBBEDIENZA PRINCIPIO DI UNITA'31
1. Oggi mettiamo l'intenzione di riparare i peccati delle parrocchie dove voi compite il vostro ministero e di suffragare le anime del purgatorio. Queste anime poi vi aiuteranno per la comunità. Io non ho mai chiesto grazia alle anime purganti senza averla ottenuta. Offrire le preoccupazioni, le pene, i lavori nelle case per le anime purganti.
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2. Altra cosa che vi attirerà le grazie: fatevi madri di pastori come Maria è madre del divin Pastore. Quando trovate un giovanetto buono, che fugge le cattive compagnie e dà segni di vocazione, aiutatelo. Vi sono nel mondo quattrocentomila sacerdoti, ce ne vorrebbero un milione e seicentomila. Vi è un milione di suore, ce ne vorrebbero sei milioni.
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3. L'apostolato pastorale richiede di vivere a contatto con la popolazione. Per parte mia ho offerto volentieri la mia vita per le pastorelle convinto che se in ogni parrocchia vi fossero tre suore potrebbero essere l'anello di congiunzione tra il pastore e le anime, come fu Maria, madre del divin Pastore. In tutte le messe, i rosari, le funzioni vostre, entrate in questo spirito: che Maria vi faccia madri di sacerdoti.
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4. L'obbedienza cieca, continua, di tutte è il segreto di riuscita. Chi rompe l'obbedienza, rompe l'unità nell'istituto.
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5. La chiesa di Gesù Cristo comprende 400 milioni di persone. Essa è fondata su una sola pietra: "Tu sei Pietro" (Mt 16,18). Così le parti dell'istituto sono fondate su una pietra che può essere di vario valore (siamo poveri uomini e il Signore sa che conto fare di noi); ma sta di fatto che un muro non costruito sulle fondamenta, crolla.
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6. Chi guida ha bisogno di fare tanti esami di coscienza e molta preghiera per basarsi su Cristo, la pietra angolare. Il governo degli istituti è partecipazione al potere del governo che ha il papa. Un istituto piccolo è un'umile porzione del gregge di Gesù Cristo. Tanto l'istituto è sicuro della sua stabilità quanto tutte le pietre si basano sulla pietra fondamentale. Questa pietra è Cristo. L'avvenire è vostro. Potete andare avanti nella misura in cui avete fondamenta profonde.
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7. Non obbedite come farebbe una maestra al provveditore degli studi, ma per virtù di religione. Dalla levata del mattino, tutte le cose più semplici, lavori e uffici sono atti di religione. Quando trovate un parroco senza spirito religioso, in confessione non ditegli le cose che riguardano i voti, vi basta la semplice assoluzione. Alla prima occasione andate da religiosi che abbiano spirito religioso. La vostra è ricerca della vita perfetta, non come il semplice cristiano. Se non siete fervorissime, non avrete vocazioni, né potrete formarne.
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8. Non comandare con facilità in virtù del voto di santa obbedienza, e nel farlo, usare solennità, per iscritto o innanzi a due testimoni. Obbedire anche senza vedere le ragioni, perché il superiore mira al bene di tutto l'istituto. Chi governa ha bisogno dell'appoggio di tutte. Tutte ne parlino in bene. Tutte incoraggino le sorelle a obbedire, tutte obbediscano cordialmente per non far pesare una croce già tanto pesante. Non c'è carità più gradita a Dio della carità verso i superiori.
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9. Tutte per una, come le api nell'alveare che lavorano insieme per preparare la cella e costruire i favi. Meglio tre accordate che trenta in disaccordo, il quale, a volte, si manifesta anche solo con un sorriso o un'impressione. Ritenere come un'insidia di satana il contrariare quello che è disposto. Pensare con il superiore, soffrire con il superiore, pregare con il superiore. Voi non sapete quante vocazioni attirate con la vostra unione! Gesù prima della sua passione pregò: "Ut unum sint"(Gv 17,11). Siate tanto unite come il Padre al Figlio e allo Spirito Santo. Non tanti consigli, non tante disposizioni. Dovete essere una sola Pastorella. Questo deve risultare dentro e fuori. Più sarete unite, più vi farete dei meriti e somiglierete a Dio.
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10. Ciò che è disposto dall'obbedienza è la cosa migliore, anche se non fosse umanamente la cosa più sapiente. Chi è obbediente è furba. Chi non obbedisce, anche se molto sapiente, è poco furba. Le opere che si basano sull'obbedienza sono le più fruttuose, le più belle se fatte con la testa, la volontà, le industrie e le forze fisiche. La via dell'obbedienza è la più breve e sicura per la perfezione. Vi sono dei giorni in cui sembra sia impossibile obbedire, pare che tutte le ragioni siano da parte nostra. Notate che avete grande responsabilità perché, dall'inizio, molto dipenderà il futuro.
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11. Ricordate la vita di Gesù "factus oboediens usque ad mortem" (Fil 2,8). E' misterioso quello che il Padre esigeva da Lui, eppure accettò la sentenza dai sacerdoti, da Erode, da Pilato, l'uomo disonesto che agiva contro la coscienza. Questa obbedienza ha salvato l'umanità. L'istituto tanto cammina quanto vi è spirito di obbedienza. Esso è la garanzia certissima del successo dell'istituto. Un padre amerà sempre i figli che l'obbediscono ed avrà per essi particolari espressioni di affetto.

dicembre 1947

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31 Dicembre 1947