Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Diciannovesimo giorno - San Paolo Apostolo della parola.

1. San Paolo dice chiaramente e per regola generale: Fides ex auditu, auditum90 autem per verbum Christi; La fede vien dall'udire la parola del vangelo. Ora questo è il grande mezzo usato da Nostro Signore Gesù Cristo che impiegò tre anni nella predicazione della divina parola: questo è il grande mezzo usato dagli Apostoli che si diedero con tutto il fervore del loro spirito ad evangelizzare il mondo. E si comprende: le verità evangeliche annunziate a viva voce parlano alla mente, al cuore, ai sensi; a tutto l'uomo e Gesù Cristo istituì la predicazione come il mezzo ordinario per la diffusione del vangelo: Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura: chi crederà e sarà battezzato sarà salvo. Perciò la Chiesa ebbe sempre gran cura di promuovere prediche, istruzioni popolari, conferenze religiose, catechismi, meditazioni, spiegazioni del Vangelo ecc..
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2. Ed è qui dove maggiormente risplende lo zelo di San Paolo. Il suo dire era sempre adatto agli uditori, pieno di calore, convincente, penetrante, sebbene semplice nelle sua sublimità ed alieno da vani ornamenti rettorici. La sua parola era fluente e abbondante: condotto prigioniero a Roma invitò al suo carcere gli ebrei per istruirli nella sua religione. Vennero essi e fu tale la vivacità del suo dire, la forza dei suoi argomenti che gli uditori non si stancarono ed il discorso di San Paolo durò dalla mattina fino alla sera.
A Listri il popolo fu così entusiasmato della sua parola che lo chiamava Mercurio, cioè Dio della eloquenza: e ad ogni costo volevano sacrificargli un vitello come si usava per le divinità pagane.
Sant'Anselmo parlando della sua predicazione dice: San Paolo corse dal Mar Rosso all'Atlantico portando ovunque la luce della verità. Egli fu come il sole che illumina tutto il mondo: sicché piuttosto si può dire che a Paolo mancarono il mondo e popoli da convertire che non sia mancato Paolo ad alcuno. Questa è la misura del suo zelo. San Giov. Crisostomo, devoto assai di San Paolo, diceva che era suo ardente desiderio di vedere dal pulpito San Paolo, perché a paragone di lui sarebbero apparsi languidi e freddi gli oratori dell'antichità. La Chiesa dice: «Deuc qui multitudinem gentium beati Pauli Apostoli praedicatione docuisti ecc.». E altrove: «Sancte Paule Apostole, praedicator veritatis, et Doctor gentium...».
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3. San Paolo parlando dei predicatori delle verità evangeliche esclama: quanto sono santi i loro passi, cioè le fatiche di questi annunziatori della buona novella!
Bello e santo è far conoscere il nostro Creatore, bello e santo il far conoscere Nostro Signore Gesù Cristo, bello e santo il far conoscere la Chiesa, la sua dottrina, i suoi sacramenti, i suoi precetti. - E tu: che cosa potresti fare nelle tue circostanze? Ottima cosa sarebbe fare il catechismo: altrettanto deve dirsi dello spargere sempre attorno buone massime, buone parole, buoni consigli. Certo a tutti è possibile tenere dei buoni discorsi fra compagni ed amici: ed i buoni discorsi giovano molto alla comune edificazione, Nella lettere, nelle tue relazioni coi parenti quante buone cose puoi spargere. Saranno semi che a suo tempo fruttificheranno frutti di vita eterna.
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4. Un fatto che dimostra assai bene quanto Dio benedica i buoni predicatori ci vien narrato dalla tradizione.
San Paolo si trovava nella città di Reggio Calabria e secondo il solito cercava di far un po' di bene predicando. Ma non volevano udirlo, anzi i più ostinati menavano chiasso per disturbare la sua predica. Egli allora disse loro, mostrando un moncherino di candela: ascoltatemi almeno finchè esso sia consumato. Pazientarono un po' e il moncherino fu collocato su di una colonna di pietra. Ma ecco che, consumato esso, si accese la colonna di pietra ed arse finché l'Apostolo ebbe terminato un lungo e convincente discorso. Il popolo entusiasmato e mosso dalle parole di Paolo e dalla grazia interiore si convertì in massa al Cristianesimo. Sul luogo del miracolo venne poi eretto un tempio ad onore di San Paolo e vi si celebra con solennità una festa particolare. Nell'oremus della Messa si dice: O Dio che alla predicazione dell'Apostolo Paolo, risplendendo divinamente una colonna di pietra, vi siete degnato di istruire i popoli di Reggio col lume della fede, concedeteci, ve ne preghiamo, che meritiamo di avere in cielo intercessore colui che abbiamo avuto predicatore del Vangelo in terra (Cesari, att.ap. V.2).
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90 Più esattamente: auditus (Rm 10,17).