Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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12-XII. IL ROSARIO
(1)Avete incominciato bene il mese di ottobre? E siete liete? (a). Cantate? E avete anche incominciato le scuole con letizia? Sì? Oh. <Ora>.
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Ora un pensiero di fiducia: ottobre è di buon augurio perché è il secondo mese dell'anno che si dedica alla divozione a Maria. In concreto ottobre: il rosario di Maria.
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Oh, molti e buoni rosari, ma più buoni che molti. Non tanto la quantità, ma soprattutto la qualità. Rosari. Rosari, i quali sono distribuiti bene nel corso del mese da molte persone, sì. Ma potete continuare a recitarlo il rosario nella maniera consueta e come cioè è disposto: disposto nella consuetudine che già avete.
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Fiducia in Maria. Per che cosa fiducia in Maria?
Primo: per farvi sante, fiducia.
Secondo: per imparare non soltanto per chi va a scuola, ma per tutte, quello che c'è da imparare per la vita. E ce n'è sempre tanto da imparare.
[Terzo]: fiducia per amare e sempre conoscer meglio l'apostolato parrocchiale.
E quarto: fiducia per viver la vita religiosa bene. Fiducia di vincere quei difetti che abbiamo.
Fiducia poi di acquistare [a] poco a poco la santità. La santità! Oh, vedete, questa è veramente la vocazione per tutti: il Signore ci ha chiamati alla santità.
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Egli elegit nos [in ipso] ante /constitutionem mundi/ (a) ut essemus sancti [Ef 1,4], ci ha eletti perché divenissimo santi. Sì. Poi la chiamata alla santità è per tutti veramente, per tutti i cristiani. La vocazione è generale alla santità, secondo le parole di Gesù: "Siate [dunque] perfetti, come è perfetto il Padre /nostro che è nei cieli/" (b) [Mt 5,48]. Sì.
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Oh, poi c'è la perfezione che è propria del religioso, della religiosa. I voti: voto di povertà, di castità, di obbedienza sono per togliere gli impedimenti alla santità, e cioè distaccare il cuore da quello che può esser l'ambizione o il denaro, gli averi; e può essere invece quello che riguarda la sensualità. Liberarsi da questi avversari e nemici, e poi superare la nostra tendenza. Quindi l'obbedienza.
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Avere fiducia, Fare un elenco di grazie da presentare a Maria per il mese di ottobre. Ecco, un elenco. E poi ripeterlo ogni giorno. Specialmente nella visita quando si recita il rosario ripetere l'elenco.
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Il rosario è una preghiera tanto gradita a Maria. Maria ha voluto e lo ha chiesto a san Domenico. Maria è apparsa a Lourdes e ha insegnato alla Bernardetta a dire il rosario. A Fatima essa si presentò con la corona e mentre che quei fanciulli - i veggenti - recitavano il rosario.
Questa è la divozione che tanto piace a Maria. Sì.
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Nei primi cinque misteri gaudiosi chiedere di far bene la vita privata. Sì. E cioè viver bene la vita che fate in casa, da distinguersi da quella che è poi la vita nell'apostolato, nelle parrocchie.
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Vivere bene la vita privata. Così risulta dal mistero primo, gaudioso, dal secondo, dal terzo, dal quarto e quinto. E nel quinto il Vangelo conchiude: Erat subditus illis [Lc 2 ,51]. Gesù viveva obbediente, sottomesso, e così sottomesso fino a trent'anni in famiglia: obbedientissimo a san Giuseppe e poi obbedientissimo a Maria.
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Quindi i cinque primi misteri, che si chiamano gaudiosi, sono per chieder la grazia di viver bene in comunità qui. Viver bene, facendo ciascheduna la sua parte: e lo studio e i vari <impe> impegni che ci sono, e l'insegnamento, e tutto.
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Ecco, santificare la vita qui, la vita privata; in queste sacre mura, in questa casa che il Signore vi ha dato, in questa casa, dove ricevete un bene immenso sotto ogni forma.
Eh, quando sarete in paradiso, come capirete il bene che ricevete in questa casa! E come si deve stare con grande rispetto, e santificare gli ambienti, e vivere in quella obbedienza e osservanza delle costituzioni e degli orari, e fare volentieri quel che è assegnato...
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Cinque misteri gaudiosi per aver la grazia di vivere santamente in questa casa. Oh, casa di santificazione! Casa fatta apposta per la santificazione! Eh, vi son tante case in Albano. Eh, vi son tante case nelle città e nei paesi. Ma questa è una casa speciale, diversa: è una casa religiosa. E' tutta un domus Dei, è tutta la casa di Dio. Dal mattino alla sera non c'è altro che passare da cosa a cosa e non si riceve che del bene e, passando da cosa a cosa: cumulo di meriti, santità. Prendete bene, accettate bene il tempo passato qui. Tempo tutto adatto alla santificazione, per poco di buona volontà che si abbia. Sì. <In sèco>.
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Gli altri misteri si chiamano misteri dolorosi, e quindi ci ricordano le sofferenze di Gesù. Ci ricordano il ministero pubblico di Gesù buon Pastore, il quale, ecco: "Io darò la vita per le pecorelle" [cf. Gv 10,15]. E i misteri dolorosi ci ricordano proprio questo: Gesù che dà la vita.
Sappiamo noi dare la vita per le anime?
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Dopo la santificazione, il desiderio della santità e santità particolare però: santità dell'apostolato. Apostolato! Chiedere la grazia al buon Pastore che <tutte le perso> tutte le suore che son già nell'apostolato parrocchiale e che voi vi preparate o insegnate a prepararsi, tutto sia in questo spirito: per le anime! Per le anime!
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Ecco, Gesù venuto per salvare noi! La vostra missione si conforma alla missione di Gesù figlio di Dio incarnato, buon Pastore. Quindi i misteri dolorosi in modo particolare, ordinati a imparare bene l'apostolato vostro parrocchiale. Amarlo tanto tanto! Pensare alle molte anime che potete aiutare. Intanto, già adesso, aiutare con la preghiera e con una vita sempre più conforme al volere di Dio, sempre più regolare, sempre più santa.
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Pensare all'apostolato. Desiderarlo. E preparazione. Preparazione alla scuola, preparazione in tutte le cose di pietà, in tutte le conferenze, meditazioni, prediche. Preparazione negli studi. Preparazione nel conoscere sempre meglio [e] penetrare sempre meglio l'apostolato, il valore dell'apostolato.
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Il Signore vi ha scelto perché siate sante e portiate la salvezza <ad> ad innumerevoli anime. Innumerevoli anime ! Questo è quel che vuole il Signore, Gesù che ha sete di anime, sì.
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Può essere che qualche anima chieda di fare il voto di vittima. Però questo sempre <dopo> soltanto dopo matura riflessione e dopo aver chiesto consiglio, perché è cosa tanto santa, ma ci vuole la preparazione.
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Poi seguono i misteri gloriosi. E siamo attesi in paradiso. Sì, chiuderemo la vita con la morte ma si risusciterà come Gesù è risorto. E si salirà al cielo come Gesù è salito al cielo. E prenderemo parte al gaudio eterno, alla beatitudine degli angioli e dei santi, <i> i quali ci aspettano.
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E poi il quarto e il quinto mistero ci ricordano che Maria è già gloriosa in cielo, incoronata regina; ma [là esercita] il suo ufficio di Madre che pensa ad ognuno di noi, ad ognuno di noi.
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Quindi pensieri soprannaturali, pensieri che riguardan l'altra vita, pensieri che ci portano a sperare e a lavorare per la santità, per il gaudio eterno.
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Oh, allora, con i cinque misteri gloriosi alziamo il nostro sguardo al cielo. Là i santi ci aspettano. Anch'essi son passati per le difficoltà, le prove a cui noi adesso andiamo incontro. Sì. Ma ora han superato: hanno vinto! Si son santificati <con la sa> con la pazienza, con l'amore a Dio, con lo spirito di fede, con la fiducia nel Signore.
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Riassumendo: fiducia <nei miste> fiducia nei rosari.
Primo: per far bene la vita privata, la vita qui, la vita ordinaria, come Gesù è stato in vita privata per trent'anni.
Secondo: chiedere al Signore, per intercessione di Maria, per mezzo dei nostri rosari, che possiate fare bene il ministero e il servizio alle anime nell'apostolato parrocchiale, anche se vi saranno fatiche; ma tutto per le anime!
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Inoltre fiducia. Fiducia che con la misericordia di Dio, arriveremo a quei gaudi eterni. Lassù con gli angeli si canterà lode e gloria al Signore, ogni giorno, <ogni> possiam dire ogni giorno, per tutta l'eternità: Omnis honor et gloria a Dio. E mentre che diamo ogni onore e gloria a Dio, felicità per noi. Quindi sollevare, per mezzo dei misteri gloriosi, sollevare il cuore lassù: Sursum corda!
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Pensare al paradiso! Là, la nostra patria! Qui è un passaggio. Cosa sarebbero cinquanta o cent'anni. Là è eterno! Là la patria nostra! "E mostraci dopo questo esilio, Gesù". Che anche noi andiamo a contemplare Gesù in paradiso, a partecipare ai gaudi eterni di tutti i santi.
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Recitar bene i rosari. Sì, curare anche che siano molti rosari, ma soprattutto che siano buoni rosari. Buoni rosari.
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Fiducia, perché questa Madre celeste ha più desiderio lei di darci le grazie <che non> che non abbiamo noi il desiderio di riceverle. Maria è la distributrice della grazia e vuol compiere il suo ufficio; ma dobbiamo essere disposti in umiltà e fede. Umiltà e fede! Allora la nostra disposizione ci sarà e, nello stesso tempo, saremo sicuri di essere esauditi.
Buoni rosari !

Albano Laziale (Roma)
ottobre 1963

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413 (a) Dialogo con le uditrici che rispondono affermativamente.
(1) Albano Laziale (Roma), 3 ottobre 1963

417 (a) V: mundi constitutionem.
(b) V: vostro celeste.