Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ANNO VIII N. 7 – 20 Luglio 1926 – Bollettino Mensile – Conto Corrente Postale

UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA

Opus fac Evangelistae
(II Tim. IV,5)




FERVORE DI FEDE E DI AMORE NELLE FESTE DI S. PAOLO


Giorni di letizia santa e di entusiastico fervore per S. Paolo sono state le solenni feste di quest'anno. L'anno scorso avevano avuto un concorso insperato: quest'anno S. Paolo si è ancora più attirati i devoti, gli amici, i beneficati. La sua forza di attrazione, quale si faceva sentire sulla terra, si è anche accresciuta ora che Egli è in cielo. S. Paolo è calamita potente. Imitatore anche in questo del Divin Maestro che disse: «Quando sarò esaltato dalla terra tutto attirerò a me stesso».

La novena

Ogni giorno le SS. Messe e meditazioni del mattino furono udite con particolare riverenza e devozione. La sera, alle benedizioni del SS. Sacramento, si provava una particolarissima impressione; si sentiva più viva del solito la presenza del Padre tra i figli.
E lungo il giorno fu costantemente un succedersi di visitatori, di preghiera, di offerte in fiori e candele a San Paolo. Niente di artistico o di umanamente attraente nella attuale provvisoria Cappella; solo la devozione, la fede, l'amore spiegano quel concorso che nei giorni delle feste fece tanto meravigliare chi ancora non conosce S. Paolo.

Il Sabato 26 e la Domenica 27 Giugno

L'Amministrazione Comunale d'Alba, oltre al concorso in denaro per i festeggiamenti esterni, con particolare cura fece preparare e ripulire la strada d'accesso a S. Paolo, meritandosi in questo la lode e la riconoscenza di tutto il Borgo, che lo richiedeva da tempo.
Nei due giorni il concorso a S. Paolo crebbe assai. Tanto che nella domenica, stante la ristrettezza della Cappella si dovettero celebrare sei Messe per dar modo ai fedeli di rinnovarsi e poter tutti soddisfare alla loro devozione. Ugualmente alla sera vi furono tre Vespri successivi, con tre prediche e successivamente tre benedizioni del SS. Sacramento.
A notte la Via a S. Paolo apparve illuminata fantasticamente, formicolante di persone, d'ogni età, sesso, condizione.

Il giorno 29 Giugno

La Chiesa rende onore a S. Paolo in tre giorni dell'anno: il 25 Gennaio, in cui ne celebra la conversione; il 29 Giugno in cui esalta la duplicata letizia per S. Pietro e S. Paolo; il 30
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Giugno in cui S. Paolo ha la sua esclusiva ufficiatura e solennità.
I devoti di S. Paolo sono perciò soliti a celebrarlo anche il 29 Giugno: giorno che, per essere già festivo, è particolarmente adatto, in modo speciale nei centri agricoli, come il nostro. E perciò il 29 Giugno fu solennità grande!
La corte a S. Paolo è cominciata all’una di notte con una solenne ora di adorazione. Il soggetto è stato questo: «Lo spirito dell'Apostolato Buona Stampa in relazione ai Cooperatori di essa». Successivamente preghiere, canti, SS. Messe, Comunioni, prediche fino a notte. La Cappella di S. Paolo rimase così gremita per tutto il giorno che per molto tempo parte dei devoti dovette rimanersene a pregare innanzi la porta senza potervi entrare.
Questo specialmente alle tre Messe cantate, ai tre Vespri e durante le sei prediche per spiegare la Cooperazione di preghiera, di opere, di offerte.
Quanto è amato S. Paolo! si sentiva ripetere.

Il giorno 30 Giugno

Viene sempre più considerato come il giorno di S. Paolo. Il concorso alquanto minore; perché giorno feriale ma raddoppiato il fervore, trattandosi di anime che nutrono particolare amore al Santo.
La corte a S. Paolo cominciò pure alle ore una. La prima adorazione ebbe per soggetto «La famiglia di S. Paolo». Seguitò poi la corte per l'intera giornata. La processione a S. Paolo che sfilò per il centro del Borgo, riuscì devota: nel suo passaggio la statua dell'Apostolo ricevette gli omaggi devoti degli Albesi.

Conferenze ai Cooperatori

Le conferenze ai Cooperatori della B. Stampa si tennero nella chiesetta di S. Paolo nei giorni 29 e 30 giugno. Intervennero buoni e zelanti Cooperatori di Alba e da lontano: ascoltarono con vivo interessamento quanto veniva loro spiegato alla buona e con semplicità e subito si videro i frutti. Il tema delle conferenze furono tre: Cooperazione di preghiere, Cooperazione di offerte, Cooperazione di opere.

Cooperazione di preghiere

È là più necessaria, la più importante che dà anima a tutto l'Apostolato: la preghiera ottiene le grazie del Signore sulla Stampa: senza di essa il nostro lavoro è sterile: per essa l'apostolato diventa fecondo di bene.
La Cooperazione di preghiere ha il suo centro nell'opera delle due mila messe: nella messa è Gesù che prega e noi ci uniamo a Gesù a impetrare per la Stampa buona. Molte persone preferiscono questa forma di cooperazione e cercano ascritti con zelo ammirabile: alcune si sono proposte di far ascrivere tutte le famiglie del loro paese e sono a buon punto: altre molte si stimano felici di trovare ascritti e tengono come grazia grande ogni ascritto.
Altra cooperazione di preghiera è la Comunione quotidiana, settimanale, mensile per la stampa Buona, la recita della coroncina a S. Paolo. Cooperazione buona è l'offrire le proprie sofferenze, tribolazioni, pene, sacrifizi. Quante persone nel segreto, del loro cuore offrono i diuturni patimenti a favore e per la maggior diffusione della buona stampa.
I primi a beneficare delle preghiere sono i cooperatori stessi perché il Signore dà loro quanto è necessario per l'anima e per il corpo.
Cooperazione di offerte

Si toccarono brevemente le varie vie aperte da Dio ai Cooperatori, per aiutare la Casa.
Alcune come possibili a tutti e cioè fare qualche piccola offerta in denaro o in natura.
Altre vie: mettere depositi a "fondo perduto, prendere gli interessi in vita e poi lasciare il deposito in morte.
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Oppure dare cartelle o buoni del tesoro, continuando a ritirare i compensi e quando occorrono le cartelle o i buoni stessi, mentre intanto la Casa se ne serve, anziché tenerli fermi in Casa.
Altra via: un metro di muratura o di pavimento della Chiesa, camici, pianete, oro, argento, fiori, cera per la Chiesa.
Altra via: farsi un Sacerdote pagandogli la pensione: oppure fondare o cooperare alla fondazione di una borsa di studio.
Altra: piantare pioppi del Canada per conto della casa per fabbricare la carta.
Di tutta questa opera di misericordia da parte di Dio appare il Resoconto sul bollettino ogni volta.
La pace e la gioia unite alla benedizione di Dio evidente accompagnano gli oblatori, quanto più fanno ogni cosa con intenzione pura, sia che diano, sia che imprestino: e certi si sono spogliati di tutto, fino a dare la vita.
Cooperazione di Opere

Si è svolto il pensiero: «i migliori cooperatori sono i genitori che hanno dato i loro figli al Signore per la Buona Stampa». Essi sono come la Madonna che ha generato ed in tutta la sua vita ha educato Gesù perché potesse predicare il Vangelo e salvare il mondo sulla Croce. Chi dà volentieri per amor di Dio un figlio o una figlia all'apostolato della stampa si può dire che ha salvato l'anima sua. Un segno infallibile che il Signore vuole la Società S. Paolo per l'apostolato della Stampa è quello di averle mandato tante e tante vocazioni, perché la vocazione viene soltanto da Dio. Ve ne sono tante sparse per l'Italia e pel mondo, tocca a noi, ai nostri amici, insegnanti, sacerdoti, genitori, anime buone, trovarle, raccoglierle ed aiutarle a riuscire.
La Società S. Paolo per svolgere il suo programma di apostolato, deve creare una catena di pubblicazioni, giornali, riviste e volumi, adatte ad ogni classe di persone, perché il Vangelo deve entrare in tutte le anime con mezzo loro adatto. Finora si vede il programma realizzarsi pian piano: c'è già il Giornalino per i bambini che piace e fa del bene colle sue trentamila copie; c'è l’Aspirante per i giovanetti, ventimila copie; ci sono le biblioteche per tutti, specialmente per i giovani; ci sono i giornaletti perle famiglie, la Domenica, ventimila copie; la Buona Parola, quindicimila copie; e tutto l'esercito di Bollettini Parrocchiali per trecento parrocchie! Infine ci sono i giornali per gli uomini, i grandi settimanali di Alba, Gazzetta d'Alba colle sue edizioni, e di Roma, la Voce del Popolo colle sue numerosissime edizioni. I nostri amici devono aiutarci a distribuire, a diffondere tutte queste pubblicazioni, perché è una cosa provata dall'esperienza: soltanto le anime che lavorano per far del bene ottengono realmente la diffusione della stampa buona, gli altri mezzi riescono a poco. Bisogna creare una organizzazione, una rete fitta di queste anime disseminate in ogni paese, in ogni parrocchia, le quali colla preghiera e collo spirito di S. Paolo portino ad ogni persona il foglio, il libro che può farle del bene. Ve ne sono già molte di queste persone, insegnanti, giovani di circoli maschili e femminili, persone buone, oltre a sacerdoti che trovane nella buona stampa l'aiuto indispensabile per il loro ministero.

Il banco di Beneficenza e la sportiva

Fu onorato di due doni insigni: quello della Real Casa e quello del Principe Umberto.
Nei pochi giorni in cui rimase aperto fu costantemente circondato da persone desiderose di tentare la sorte. Poche volte un Banco di beneficenza lascia tanta soddisfazione in coloro che vi accorrono.
L'Unione Sportiva Albese contribuì tanto tanto ad accrescere simpatie alle feste di S. Paolo ed a rendere maggiore il concorso degli Albesi.
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Le Rappresentazioni Drammatiche

Ebbero due scopi: procurare ai Cooperatori ed Alunni della Pia Società S. Paolo un buon sollievo e diffondere la conoscenza della vita di N. S. G. C. e di S. Francesco d'Assisi.
Favorite da tempo propizio ebbero buon successo. Cinque furono le rappresentazioni: onorate dalla presenza delle Autorità; rese più liete dalla Banda del Reggimento che suonò negli intermezzi. Qualche sera furono mobilitati tutti i mezzi di trasporto: Treno speciale, automobili, vetture, biciclette ecc.
Gli spettatori manifestarono la loro soddisfazione con larghi applausi.

Deo gratias

Grazie al Divin Maestro luce del mondo che vuole illuminare di qui e si degna di erigersi un trono nelle anime nelle menti e nei cuori. Grazie alla Regina degli Apostoli che vuole ai nostri giorni essere invocata sotto questo titolo con quel calore ed amore che ebbero per Lei i primi suoi divoti, cioè gli Apostoli. Grazie a San Paolo la cui dottrina ed il cui cuore apostolico deve formare lo studio, l'ammirazione ed il modello delle anime ardenti di bene!
Quest'anno le feste di San Paolo hanno dimostrato il bisogno di organizzare per l'anno prossimo un largo intervento di Cooperatori e di sviluppare sempre più la Corte a San Paolo. È questo l'augurio ed il voto di quanti hanno partecipato alla parte più intima delle Feste del 1926.
Lo sappiano dunque i nostri Cooperatori: l'anno prossimo il loro convegno, dovrà riuscire devoto e grandioso. Fin d'ora vi sono invitati.
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Vogliamo bene alla nostra anima? Desideriamo sia breve il purgatorio nostro? Ascriviamoci alla partecipazione del frutto delle DUE MILA MESSE che si celebrano nella Pia Società S. Paolo: avremo così assicurati suffragi per la nostra anima.

Che cosa è la Stampa nelle parrocchie

Ecco un episodio curioso. Una domenica, il curato di una parrocchia francese salì sul pulpito e così parlò al suo uditorio:
«Fratelli miei, se io fossi il diavolo» e appena pronunciate queste parole s'accorge subito, contrariamente a ciò che accade ad ogni inizio di predica, di aver svegliata una vivissima attenzione nell'uditorio, che rimane in attesa, senza neppur accomodarsi agevolmente sui banchi.
«Fratelli miei, se io fossi il diavolo, credete voi che io vi inciterei a bestemmiare il nome di Dio, o tralasciare il precetto festivo, a mangiare carne al venerdì, a commettere ingiustizie...».
Gli ascoltatori pendevano dalle labbra dell'oratore e già manifestavano una impaziente curiosità di sapere che cosa farebbe il Curato... se diventasse diavolo.
«Ebbene se io fossi il diavolo vi abbonerei tutti a un cattivo giornale, o almeno ad un giornale che non parla mai di Dio e della Chiesa. Ma siccome io non sono il diavolo...». Si può indovinare il resto della predica.
Quel curato sapeva bene che un buon giornale in una parrocchia od in una famiglia è il più efficace collaboratore del prete, e che l'apostolato sacerdotale è sterile, se l’intelligenza e il cuore dei fedeli sono ogni giorno fuorviati e pervertiti dai giornali ostili o indifferenti alle nostre tradizioni religiose e ai nostri costumi.
Mons. Mathieu, in proposito concludeva la lettera con questi consigli al suo clero: «Voi farete opera ottima provvedendo che ogni famiglia si abboni ad un giornale cattolico, che la tenga al corrente degli avvenimenti profani, che l'istruisca anche sulla vita della Chiesa e le dia idee giuste, sentimenti di onestà, e aiuti a conservarsi buoni cristiani e perciò eccellenti cittadini».
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DATE ALLA CHIESA
UN MISSIONARIO DELLA BUONA STAMPA


Una festa che dovrebbe celebrarsi

Dal travagliato Messico ci giunge una notizia di una festa altrettanto suggestiva ed altamente educativa e informata a principi di fede.
In una cittadina del Messico si celebra una festa speciale in onore delle madri dei sacerdoti. Queste donne avventurate, tutte insieme ascoltano la S. Messa e si accostano al Banchetto Celeste. È una cerimonia assai commovente. Nell'ultima riunione vi erano quaranta madri di sacerdoti.
Ma che cosa diranno tra loro queste donne, che hanno dato il proprio figlio a Dio, che lo hanno veduto salire l'Altare, ed elevare in alto l'Ostia santa, e stringere tra le dita Gesù sotto i veli Eucaristici! Quale effusione di sentimenti avranno avuto tra loro questi cuori materni, che conobbero l'emozione più profonda e più santa, che possa far palpitare una madre? Io penso che queste riunioni debbano ricordare l'incontro di Maria, la Madre dell'Eterno Sacerdote con Elisabetta la madre del Precursore e che il Magnificat debba come in quell'incontro, sprigionarsene giulivo.
A chi meglio che a Maria possiamo avvicinare la figura della Madre del Sacerdote? Non è il Sacerdote un altro Cristo, che si protende a tutti gli uomini? Com'è naturale quindi che dedichiamo un pensiero anche a quelle umili donne, che forse al Redentore offrirono il loro figlio ancora bambino, che forse vissero in una santa, trepidante attesa, che certo al futuro Ministro di Gesù, fecero il nido adatto, perché la chiamata divina non cadesse in terreno sterile.

Dove spuntano le vocazioni al sacerdozio?

Le vocazioni al sacerdozio entrano nella famiglia cristiana perché credo che una vocazione sacerdotale debba far supporre la virtù eletta di una donna, la madre. La vocazione al sacerdozio è un fiore, che generalmente si eleva sul terreno della famiglia cristiana, e per aprirsi al sole della grazia divina ha bisogno dei suoi inizi nell'atmosfera sacra di un nido domestico, che sia un santuario.
Umili e semplici il più delle volte queste donne, meritano la maggior venerazione, perché son esse che danno all'umano consorzio quello senza del quale sarebbe costretto ad abbruttirsi e perire: il sacerdote cristiano! Son esse che danno i banditori della Verità gli educatori del popolo, civilizzatori, delle contrade selvagge, gli uomini della preghiera e del sacrificio, i santi, i martiri.
Di questa famiglia siate voi, madrine dei chierici: madri dei sacerdoti.
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DATE E VI SARÀ DATO

Lo spirito di povertà

quando entra in un'anima produce tre frutti:
1) Il distacco da ogni cosa con una preferenza a ciò che è più umile e più povero, nell'uso personale.
2) La cura del tempo, del denaro, di ogni avere per dare più che è possibile al Signore.
3) Un santo zelo per raccogliere quanto è possibile onde portare anche gli altri allo spirito di povertà da una parte e promuovere dall'altra le opere di Dio.
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I Santi più amanti della povertà sono anche stati quelli che hanno ricevuto e dato in maggior abbondanza.
Lo spirito di povertà ci riduce allo stretto necessario da una parte: e dall'altra ci porta a fare con magnificenza le opere del Signore. Esso toglie all'uomo e dà a Dio. Esso è il precetto del Maestro: thesaurizzate vobis thesaurum in coelis. Esso è il segreto delle opere di Dio, è l'aroma che conserva dal tarlo roditore le famiglie religiose. Esso assicura una vita superiore, una morte tranquilla, un'eternità beata.
Vorrei che tutte le anime che amo con predilezione avessero la fortuna e grazia infinita di servirsi non solo delle forze e dei giorni per la gloria di Dio: ma anche d'ogni luce d'intelligenza e d'ogni loro sostanza.
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Non saprò amare un'anima e astenermi dal proporre ad essa opere di Dio da promuovere e favorire.
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Le case di Dio non sono soltanto asili di beneficenza per i bisognosi, ma ancora fortezze ove i ricchi devono chiudere al sicuro per il cielo parte delle loro sostanze.
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La elemosina non impoverisce, ma arricchisce; l'essere in bisogno è ragione più per abbondare che per restringere la carità.
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Il mondo darà non a colui che è avaro o spende per proprio vantaggio; ma a chi vive poveramente e tutto consuma pel Signore.
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Chi accoglie l'Apostolo avrà il premio dell'Apostolo.
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«Chi accoglie voi accoglie me; e chi accoglie me accoglie chi mi ha mandato». «Ero ospite e mi avete accolto; ero nudo e mi avete coperto, ero affamato e mi deste da mangiare, ero assetato e mi deste da bere».
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«Ogni volta che l'avete fatto ad uno di questi piccoli l'avete fatto a me».

BORSA DI STUDIO
SACRO CUORE

La Sig.ra Franco Lucia ha molte grazie dal Signore: ella ha compreso il valore di una vocazione, il merito che è darvi aiuto, il bisogno odierno della Stampa Buona. In modo particolare il Signore Le ha inclinato il cuore verso i giovanetti che sono nel seminario della Pia Società S. Paolo.
Intervenendo alla Festa di S. Paolo, vi ha recato il suo gran fervore di anima pia, la sua sentita benevolenza, il suo buon cuore.
Ella ha pure costituito una borsa nuova di Studio consacrata al Sacro Cuore di Gesù.

Messe Gregoriane

Una persona che a S. Paolo ha già dato la migliore cooperazione, cioè una vocazione, ci dice: «Prendete queste 500 lire, l’interesse annuale rimane alla Società S. Paolo, e alla morte mia e di mio marito celebrerete le 30 Messe Gregoriane».
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NELLA PIA SOCIETÀ S. PAOLO
Notiziette mensili


Sacre Ordinazioni

Nella solennità dei Ss. Pietro e Paolo, 29 giugno, S. Ecc. Rev.ma Mons. Giuseppe Francesco Re, nostro veneratissimo Vescovo, elevava al Suddiaconato i nostri chierici Ambrosio Domenico, Borgogno Matteo, Damonte Antonio.
Esami

Gli esami finali ebbero principio il giorno 5 luglio e termine il 14 luglio: seguiranno alcuni giorni di vacanza. Ai genitori viene spedita la pagella ove potranno constatare la promozione o meno dei loro figlioli.
Esercizi Spirituali

Prima della fine del mese avremo gli Esercizi Spirituali: dureranno tre giorni soli: alla loro brevità si rimedia con ritiro spirituale mensile.
Le scuole

Dopo gli Esercizi, al 1.o agosto, si riaprono le scuole e con questa data incominciano ad affluire i nuovi accettati, che abbiamo già ricordati e ricordiamo al Signore.
I mattoni

Quanti intervennero alle feste di S. Paolo, se non videro molto alte le mura della Chiesa, videro però la fornace a fumare ed anche un bel numero di mattoni cotti dalla nuova fornace, che serviranno per innalzare le mura della Chiesa.

Dalla casa di Roma

I nostri mesi

I mesi della Santa Madonna e di s. Paolo sono da noi celebrati nel corso di ogni giorno come nelle case di Alba: adattando le funzioncine alla piccolezza della vita. E molto è il conforto in questi mesi di preghiere e di grazie l'essere in piena comunicazione di intenzioni e di preghiere.

Dal Santo Padre nella maestà di San Pietro

È questo il più felice avvenimento della nostra famigliola.
L'abbiamo visto il Papa, e ci ha benedetti! abbiamo assistito in San Pietro, nella maestà del primo tempio, nella gloria dei paramenti, alle solennità delle beatificazioni, al passaggio del Papa, che ci portava a venerare nel più sacro e più maestoso corteo, i nuovi eroi della fede, che la sua mano infallibile aveva collocato nella gloria dei beati.
Indimenticabile visione! E, grazia che abbiamo invocato su tutti i cooperatori!

Esercizio dell'Apostolato

Il Divin Maestro ci ha mandati vari settimanali diocesani; e nuovi bollettini parrocchiali, e si sono costituite varie biblioteche parrocchiali!
Gli indizi indicano un vastissimo campo alle più belle speranze.
Attendiamo agli esami: e tra poco avremo gli esercizi spirituali: aspettiamo col desiderio il giorno di poter aver con noi il Signor Teologo.
Salute buona nelle due famiglie. Il clima di Roma non ci è grave: il fresco venticello del mare e dei monti, e l'acqua freschissima ce lo rendono buono. Qualcuno dei parenti è già venuto fin qui a visitare i figliuoli: che sulla tomba di San Paolo tanto hanno potuto pregare per loro e per tutti gli amici il giorno glorioso del Natalizio del Santo Apostolo.

San Paolo

Pur nel guscio della piccola casa è stata la festa di San Paolo una solennità: di devozione e di gioia.
A S. Pietro, il 29 sulla tomba del primo Papa, a nome di tutta la Casa, si è pregato tanto per il Santo Padre. I vespri di quel giorno e tutta la giornata appresso è stata per San Paolo.
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Nella nostra cappellina, con dolcissimo turno, le due famiglie, si sono succedute il giorno e la notte in dolcissime ore di guardia davanti al quadro di San Paolo.
Sulla tomba e sul cuore dell'Apostolo, nella sua basilica sepolcrale, mentre i Monaci benedettini salmodiavano in mistica ed incantevole melodia il mattutino di San Paolo, noi abbiamo celebrata la Santa Messa con la S. Comunione.
E pregammo pure a S. Paolo che attorno al suo cuore, e a quel corpo sacratissimo che tutto si prodigò per i popoli delle nazioni, si vedano moltiplicati i figli di questi popoli, moltiplicati in riconoscenza, in ossequio, in amore, in preghiere.
Per quel giorno la bontà di S. E. il Card. Vicario ci ha concesso di celebrare la Santa Messa nella nostra Cappellina; e su un altare che ci mandò il Monastero di S. Paolo per l'occasione, celebrò la S. Messa il V. Parroco di San Paolo, che eseguirono in canto i giovani e le Figlie.
La festa si chiuse così: chiusura della Corte e sermoncino in Cappella; solennità dei Vespri alla Basilica Ostiense; canti e preci alla basilica delle Tre Fontane, sul luogo dove subì il martirio San Paolo, dove scaturì l'acqua miracolosa, che bevemmo a compimento di quella giornata nella sua semplicità così preziosa per noi e per i Cooperatori.

Agli Emigrati

Da New York, dall'Argentina, dalla Svizzera abbiamo avute parecchie lettere durante il mese di S. Paolo.
Dalla Svizzera ci inviarono circa 70 ascritti alle duemila messe; dall’America oltre una trentina di ascritti per la celebrazione di 30 messe gregoriane, altri cari amici si raccomandarono alle preghiere della casa ed inviano la loro offerta per la Chiesa S. Paolo.
Ci fa piacere constatare come ogni mese vi siano nuovi amici che ci scrivono da lontano e nuovi abbonati.
Nelle feste di S. Paolo abbiamo pregato per tutti voi. Chissà con quanta compiacenza S. Paolo ha posto su di voti il suo sguardo! Pregatelo anche voi questo grande apostolo: offrite per la sua casa di Alba le vostre sofferenze, i vostri sacrifizi le vostre pene: così sebbene lontani parteciperete a tutto il bene che si fa in questa casa e concorrere a rendere più fecondo di bene l’apostolato della buona Stampa.


***

Volete far cosa gradita al Cuore di Gesù, che vuole tutti salvi e che tutti abbiano parte dei frutti della sua passione?
Volete acquistarvi meriti preziosi per il cielo?
Volete guadagnarvi le compiacenze di Gesù, aver molte grazie e fare una morte santa?
Volete assicurare suffragi all'anima vostra e dei vostri cari?
Ascrivetevi all'Opera delle Duemila Messe che ogni anno si celebrano nella Pia Società S. Paolo per tutte le persone che una volta sola in vita vi fanno una offerta di L. 10.
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE
Pia Società S. Paolo – Alba (Piemonte)


Romanzi a dispense

Siamo inondati da una valanga di romanzi a dispense che rovinano anime e corpi.
È urgentissimo porvi rimedio.
E noi abbiamo deciso di cominciare. Volete aiutarci?
In questi giorni comincia le pubblicazioni La Fantastica Collezione di Romanzi a dispense.
Ogni fascicolo settimanale di 28 pagine contiene 3 dispense con illustrazioni a colori e in nero. Il prezzo di ogni fascicolo è di soli Centesimi 40.
Il primo numero esce il 15 luglio 1926.
Tutte le nostre biblioteche devono farsi propagandiste della Fantastica.
Se non potete occuparvene Voi, cercate chi possa farlo.
Perché possiate anche guadagnarci qualche cosa vi faremo lo sconto del 30%, cioè per ogni 10 fascicoli venduti avrete un ricavo di L. 1,20.
Il pagamento delle copie verrà fatto alla fine di ogni trimestre. Non si accettano fascicoli di ritorno.
Ordinate subito colla cedola unita qual numero di copie col quale vi par di poter cominciare, e vedrete che in breve tempo dovrete aumentare il numero di richieste, con guadagno vostro e della Buona Stampa.
Si può dare anche ai fanciulli: Non è riservato per adulti.
È scritto a tinte un po' forti, perché possa essere accolto da tutti; ma fa del male, neppure ai ragazzi. Bisogna diffonderlo specialmente negli ambienti operai dove sono tanto diffusi quelli cattivi.
A chi richiederà aumento di copie in seguito si manderanno anche gli arretrati dietro richiesta, per avere il romanzo completo.
Specialmente importante, necessario è far entrare la nuova pubblicazione nelle Filande, Cotonifici, Cartiere, Sartorie e dappertutto dove vi sono operaie, che sono quelle che leggono di più i romanzi e le dispense editi da Case fautrici di immoralità.
N. B. Se desiderate vedere un numero di saggio prima di cominciare chiedetelo con cartolina doppia.
Spettabile Associaz. Gen. Biblioteche - Alba
Favorite mandarmi regolarmente N. ... copie settimanali dei fascicoli dei vostri Romanzi a dispense.
Accetto le condizioni esposte in vostra circolare del 30 giugno 1926.
Mi riservo di aumentare o diminuire il numero di copie secondo le richieste che avrò.
Cordiali saluti.

Scrittori

Abbiamo bisogno di Cooperatori Scrittori per la B. Stampa.
Abbiamo tanto lavoro da fare, mentre gli Operai evangelici sono tanto scarsi!
1.o Traduzioni, specialmente dal Francese.
2.o Correzione di libri scritti in stile antiquato o in lingua scadente.
3.o Vite di Santi popolari in forma narrativa ed attraente, senza troppa preoccupazione della critica esagerata che uccide. Possono essere di 180 a 280 pagine di formato in 16.o ordinario.
4.o Libri di formazione religiosa e sociale per uomini, donne, giovani e figlie.
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Chi si sente di far qualcosa, ci scriva e gli saremo riconoscenti.
Chi conosce persone adatte, le esorti a lavorare per la Buona Stampa.
Tutti preghiamo il Signore che susciti buoni scrittori, che di cattivi ve ne son tanti.

Indicateci Rivenditori!

Noi daremo loro le nostre edizioni con buoni sconti perché possano guadagnarsi da vivere.
Occorre che siano gente di coscienza e fidati, e che si facciano a tempo i pagamenti, perché noi a nostra volta dobbiamo pagare i fornitori.
Sono specialmente indicati quelli che vendono sotto i portici nelle città.
È molto necessario trovare di quelli che portino buoni libri, romanzi a dispense, ecc., nelle fabbriche, dove entra tanta stampa cattiva.
In ogni Setificio, Filanda, Cartiera, Manifattura, fabbrica dove sono molti operai ed operaie vi dovrebbe essere uno che si incarichi di diffondere le nostre pubblicazioni, dietro equo compenso.
Cercate e indicateci persone adatte. Il Signore vi ricompenserà.
Specialmente importante cercare subito rivenditori del nuovo Romanzo dispense.
N B. Chiedere numero di saggio con cartolina doppia.

Chi lavora la vigna ha certo gran merito: ma chi pianta la vigna ha molto più merito. Chi salva un’anima, ha predestinato la sua: ma chi forma un apostolo, avrà una gloria molto maggiore; voi Cooperatori della Buona Stampa, piantate la vigna nuova di Dio, e fate degli Apostoli!
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Calendario Nazionale Antiblasfemo

Si stan preparando le due edizioni: formato grande e formato economico. Il calendario, murale olandese, stampato a grossi caratteri a due colori, è stato migliorato, e con le sue sentenze e massime antiblasfeme, e con le vignette che eccitano orrore ai secolari vizi ed insegnano il modo pratico per combatterlo avrà grande efficacia.
Sarà bene prenotarsi subito per essere i primi a distribuirlo nelle famiglie.
La spedizione incomincerà in settembre e sarà continuata nei mesi successivi.
Formato grande (cm. 19 per 39) L. 22 %
Per 1000 copie L. 210.
Formato economico (cm. 16 per 36) L. 17 %
Per 1000 copie L. 160.
Per la stampa nel proprio nome parrocchia, ditta sulla copertina aggiungere all'importo dei calendari L. 10.
Porto l'imballo a carico del committente.
Spedizione contro assegno se l'importo non è stato inviato anticipatamente.
Indirizzare vaglia e prenotazioni alla Società S. Paolo - ALBA (Cuneo).

Il Governo e la Società San Paolo

Il R. Provveditorato agli Studi per il Piemonte con suo decreto 10 giugno ha dichiarato che la «Pia Società S. Paolo deve ritenersi come Seminario, avente scopo prefisso e determinato per la preparazione dei religiosi e sacerdoti»; perciò da trattarsi alla stregua dei Seminari ordinari.
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Il Ministero dell'Economia Nazionale dichiara: Secondo le condizioni in cui si svolge il lavoro della Pia Società S. Paolo «i laboratori sono da considerarsi esonerati dall'osservanza della legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli».
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Un modo abbastanza facile di cooperare alla diffusione del pensiero e della vita cristiana con la Buona stampa, è questo: indirizzare alla Pia Società S. Paolo di Alba giovani scrittori e scrittrici. E cioè:
Molti Reverendi Sacerdoti tengono, — qualcuno anche da anni...! — nel fondo del cassetto manoscritti di biografie, vite di Santi, di geografie, cultura, formazione per gioventù maschile e femminile ecc. e... aspettano l’occasione propizia per darli alla luce.
Molti Professori di Seminari, Insegnanti, maestre, potrebbero prendersi l’incarico di scrivere qualche buon libro - romanzi, novelle, vite di santi ecc.
Altri ancora potrebbero incaricarsi di tradurre dal francese, dal tedesco, dall'inglese ecc.
A tutti diciamo: mandate i vostri manoscritti alla Pia Società San Paolo; indirizzate ad essa coloro tra i vostri conoscenti che potrebbero incaricarsi di scrivere —
Bene, intendiamoci — qualche libro: e avrete un gran premio in cielo. Come molti si sono perduti per aver letto un libro galeotto, molti saranno salvati per il libro vostro. Ricordate le parole del Divin Maestro. Chi avrà fatto ed insegnato sarà grande nel Regno dei Cieli e avrà una doppia corona di gloria.
NB. Si preferiscono: vite di santi e sante popolari; libri di formazione semplici, adatti alla gioventù di campagna: romanzi a fondo storico, biblico, ecclesiastico.
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Come si diffonde il Giornalino


Di regola la diffusione relativamente del giornalino è avvenuta in due modi.
Primo: persone buone amanti dell'innocenza infantile, si sono date attorno per farlo conoscere e prendere da quanti più fanciulli potevano. Fra questi vanno annoverati molti parroci gelosi del bene delle loro parrocchie che hanno voluto col giornalino soppiantare altre pubblicazioni cattive o poco buone oppure dove s'era ancora in tempo prevenire l’azione e la penetrazione occupando il campo. Anche molti insegnanti e molti veri buon stampisti hanno lavorato in questo senso di puro apostolato.
Secondo modo: il giornalino nella sua semplicità e modestia si è imposto all’attenzione di molte altre persone socialmente dei lettori piccoli e grandi attirandosi simpatie, espresse a voce e per lettera e col risultato tangibile degli abbonamenti. Così piccolino, scritto alla buona, illustrato finora abbastanza bene, (se non come si vorrebbe da redattori) coi suoi romanzetti scelti, attraenti ed educativi, colle rubriche varie e curiose seppur poco pretenziose, il giornalino s'è formata una numerosissima schiera di amici fedeli.
Diceva un lettore, non più bambino, ma ancora fanciullo nell'animo e nella vita: «Quando ricevo il giornalino, mi pare giunga un bimbo ingenuo ed innocente un po’ sbarazzino, ma poco; alto un pochino pretenzioso e curioso della vita dei grandi, ma con una tendenza alquanto spiccata al serio, al dolcemente malinconico. Qualche volta il piccolo monta in cattedra e mi dà certe lezioni pepate e profonde della vita che egli stesso capisce forse poco e che fanno pensare, a me che ho i baffi grigi. Io lo amo tanto questo foglietto, che vorrei un pochino, ma pochino veh! più gaio, e un po' anche più forte. Ma non di più e non di meno religioso».
Tra i propagandisti più intelligenti e fattivi del giornalino vanno segnalati fra i nostri lettori i due R. R. Parroci D. Alessandro Martini di Schio ed il Teologo Stragiotti di Rivarolo Canavese.
Val la pena conoscere alquanto il loro sistema.
Ognuno di essi riceve settimanalmente oltre 500 copie de1 giornalino. Tale continuo quantitativo viene diviso ed a Schio consegnato alle zelatrici che distribuiscono alle varie classi del catechismo negli istituti di educazione e nelle varie famiglie già prenotate. A Rivarolo invece lo distribuiscono i ragazzi stessi, scelti fra i più svegli e migliori i quali lo vendono in pubblico mercato, e lo portano alle porte fissate.
Risultati meravigliosi. Quelle zelatrici e quei ragazzi si formano così veri propagandisti e diventano un prezioso aiuto per il Parroco.
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OPERA DELLE DUEMILA MESSE
PER I NOSTRI COOPERATORI E BENEFATTORI


Bene grande

Chiunque offrirà L. 10 parteciperà in vita ed in morte al frutto delle duemila Messe che si celebrano ogni anno nella Pia Soc. S. Paolo finché essa durerà.
Per una offerta così piccola, un bene cosi grande! Oh, lo comprendessero tutti questo!
Si dà un bene materiale e si riceve in cambio un bene spirituale, di valore incalcolabile. Se si comprendesse il grande vantaggio che deriva a noi per la nostra offerta: che cosa vuol dire partecipare per 5 volte al giorno alla Messa supplicheremo che si accetti la nostra offerta.
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Vi sono persone che per ascoltare una Messa si alzano di buona ora, fanno chilometri di strada e poi ritornano a casa e vanno al lavoro dei campi: altre persone che fanno ore di strada anche sotto la pioggia per assistere ad una messa. Raccontano i Missionari che selvaggi convertiti fanno lunghi chilometri di strada, affrontando pericoli di ogni sorta per assistere alla messa, noi invece che ci troviamo in tante comodità che con un piccolo sacrifizio possiamo aver parte a tante messe trascuriamo questo tesoro che il Padre Celeste mise nelle nostre mani. Ma verrà giorno in cui comprenderemo, e sarà troppo tardi. Riflettiamo su quanto diceva il Beato Cottolengo: «Vale più una messa che una settimana di calcoli e di lavoro» e facciamo volentieri un piccolo sacrifizio per aver parte a tante messe.
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LE VIE E I MEZZI DELLA DIVINA PROVVIDENZA

Domandate e riceverete

Quanto e quale incenso di orazione salì nei giorni di San Paolo a Dio misericordioso.
Iddio buono, per mediazione e l'intercessione di San Paolo e con quale abbondante misura ha accolto ed esaudito.
La preghiera è la prima espressione, è il primo atto della divozione: non può darsi divozione senza preghiera.
La preghiera è il testimonio della fiducia: chi confida nel Signore non verrà meno: e per la fiducia veniamo esauditi. La preghiera è l'argomento della povertà riconosciuta, del bisogno che non può da sé. E sono vere le parole di San Paolo: io sono più potente, quando più sono infermo, e debole, e dappoco.
Dal Padre mio vi sarà usata la misura che avrete usata voi stessi per il prossimo.
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Per riconoscenza al Signore del raccolto dei bozzoli

Pia persona, nel presentare l'offerta pei bozzoli: Nel locale dove ho esposta l'immagine di S. Paolo il raccolto ha superato, è stato superiore di un buon terzo.
Un uomo portando il suo quintale di grano: «Dopo che faccio l'offerta di grano a S. Paolo, il mio raccolto è sempre stato più abbondante».


Per la Cappella

La Sig.na Debernardi Maria di Neive ha tutta una cura affettuosa per la cappella di San Paolo, a cui ha già provveduto parecchie suppellettili. Notevole la premura con cui attende a preparare le biancherie, con tanto amore e sacrificio. A S. Paolo ha offerto tre camici, lavoro squisito, paziente, ammirabile.

Casa di Roma
La Cappellina

Non mancano mai i fiori: vegliano sempre le lampadine davanti al Vangelo del Divin Maestro, a Maria Regina degli Apostoli, e a San Paolo. Un caro amico ci mandò lire 40 per l'altarino. E narrerà il Signore per mezzo della Stampa le meraviglie della Città Santa.
E per mezzo della Stampa la fede di Roma riannunzierà a tutto il mondo.
L'essere a Roma, oh sì è una specie di mistero ineffabile, che rende l'anima partecipe della missione di Roma.
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Genitori, che avete un figlio chiamato al Sacerdozio tenetevi fortunati da Dio, e non impeditelo per motivi finanziari. Dio non dipende da quattro soldi. Dio che ha chiamato Egli ancora farà trovare a voi e al suo eletto, tutto il necessario.

Il giornalismo non è più oggi il quarto potere d'una volta, ma è divenuto un elemento di primissimo ordine, per la formazione delle coscienze e della pubblica opinione, donde scaturiscono i diversi orientamenti degli individui e dei popoli.


Teologo Alberione Giacomo Dir. Resp.
Pia Società San Paolo - ALBA
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