Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ANNO VIII N. 6 – 15 Giugno 1926 – Bollettino Mensile – Conto Corrente Postale

UNIONE COOPERATORI BUONA STAMPA

Opus fac Evangelistae (II Tim. IV, 5)



Alba – Scuola Tipografica della Pia Società S. Paolo – Alba


SOLENNI FESTE A S. PAOLO


Le feste a San Paolo, che specialmente lo scorso anno, ebbero un esito tanto superiore ad ogni aspettativa, si ripeteranno quest’anno nei giorni 29 e 30 Giugno per volere di tanti devoti e beneficati dal grande Apostolo e per volere della Cittadinanza albese che ormai si sente trasportata ad onorare S. Paolo che in Alba volle far nascere l’Opera che si gloria del suo nome.
Alba nostra che con tanta simpatia vide nascere e svolgersi la Società San Paolo a cui contribuì con ogni sorta di carità, Alba che vedrà sorgere in onore dell’Apostolo un tempio grandioso a cui converranno d’ogni parte i fedeli, si prepara con rinnovato ardore a questi giorni di festa. E con gli Albesi si preparano gli amici, benefattori e i cooperatori che assicurano il loro intervento numeroso.

Festeggiamenti religiosi

Le feste di S. Paolo non sono feste mondane: non si va a S. Paolo per divertirsi, ma per pregare: un carattere speciale di fede, di religiosità hanno avuto lo scorso anno. Ed anche quest’anno esse saranno particolarmente feste religiose.
Da S. Paolo tanti e tanti aspettano i celesti favori. A San Paolo tanti divoti sono ormai soliti a chiedere le grazie e la protezione per i loro bisogni. Non passa giorni senza ricevere lettere di ringraziamento a S. Paolo per grazia ottenuta o domanda di grazie: queste feste devono essere una occasione propizia di ringraziamento e di domanda.

La corte a S. Paolo

Nella chiesetta di S. Paolo, cellula del futuro grande tempio, si svolgeranno ininterrottamente nei giorni 29 e 30 Giugno solenni funzioni religiose. Le Sante Messe si succederanno ad ogni ora dall’alba a mezzogiorno: tre saranno parate, la prima alle ore 9, la seconda alle ore 10 e la terza alle ore 11. Alla sera vi saranno tre vespri parati: il primo alle ore 15,30, il secondo alle ore 16,30 e il terzo alle 17,30.
Gli amici e Cooperatori e quanti lo desiderano avranno comodità di accostarsi ai sacramenti della Confessione e Comunione: vi saranno sacerdoti che attenderanno a questo unico scopo, anche durante la notte.
L’anno scorso fu veramente consolante il numero delle persone che ai piedi di S. Paolo si confessarono e comunicarono. Confidiamo che anche quest’anno S. Paolo avrà una bella corona di figliuoli che si accosteranno a ricevere la Santa Comunione: è questo il mezzo migliore per chiedere grazie e ringraziare.
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Conferenze pei Cooperatori B. Stampa

Nei giorni 29 e 30 giungo, come già l’anno scorso si terranno le Conferenze per gli amici e Cooperatori B. Stampa. Ci vedremo quindi con molti amici, con molte zelatrici, ci troveremo assieme attorno a S. Paolo comun padre, comun protettore per pregarlo assieme e ricevere abbondanti grazie. Ci troveremo assieme e assieme ci comunicheremo. Tratteremo della diffusione della Stampa buona dei mezzi di cooperazione e delle opere della casa: c’infervoreremo a vicenda nel bene, ci comunicheremo tante, tante cose belle e liete e partiremo con la benedizione di S. Paolo.
Processione

La sera del 30 giugno, a coronamento delle feste, si svolgerà la processione che sfilerà per il borgo San Paolo portando la statua di San Paolo.
Banco di beneficenza

Una ricca pesca di beneficenza sarà aperta nei locali della Società S. Paolo nei giorni 26 - 27 - 28 - 29 - 30 Giugno, 3 e 4 Luglio a beneficio della nuova Chiesa di San Paolo. I premi sono numerosi e bellissimi, altri molti se ne aggiungeranno in questi giorni di intensa preparazione e i Cooperatori saranno ben lieti di tentare la sorte, cooperando nel contempo ad opera buona.

Novena di preparazione

In preparazione alle feste di S. Paolo Lunedì 21 giugno incomincia la novena.
Ogni mattina: ore 5,30 prima meditazione e Messa; ore 7,15 seconda meditazione e Messa.
Ogni sera: ore 8,30 Preghiere e Benedizioni ore 9 Preghiere e Benedizione.
Seguita l’adorazione continua, notte e giorno al SS. Sacramento.

Orario delle funzioni nei giorni delle feste.
Giorni 29 – 30 Giugno

1.a Corte a San Paolo dalla mezzanotte fino alla sera ore 20.
2.a All’alba incominciano le SS. Messe consecutive fino a mezzogiorno.
3.a Due Sacerdoti saranno continuamente in chiesa per ascoltare le Confessioni e distribuire la S. Comunione.
Al mattino ore 5,30: Meditazione, Messa, Comunione.
Ore 7,15: Meditazione, Messa,Comunione.
Ore 8,30:
1.a Messa solenne e conferenza infra Missam ai Cooperatori.
Ore 10: 2.a Messa solenne e conferenza infra Missam ai Cooperatori.
Ore 11,15: 3.a Messa solenne e conferenza infra Missam ai Cooperatori.
Ore 15: Vespri, predica e benedizione.
Ore 16,30: Vespri, predica e Benedizione.
Ore 18: Vespri, predica e benedizione.
Giorno 30 Giugno

Ore 19. Processione di S. Paolo, col percorso dell’anno precedente.

Le Rappresentazioni Drammatiche

La compagnia Italiana Spettacoli Artistici del Cav. Umberto Mezzato, il valente artista ormai tanto amato dagli Albesi, dalla Venezia Giulia, dove ora sta svolgendo la sua brillante tournée trasporterà di nuovo le sue tende in Alba per le nostre feste. Sarà questo il grande avvenimento che come lo scorso anno attirerà a migliaia i cittadini della Città e dai paesi per assistere ai grandi spettacoli.
Umberto Mozzato quest’anno verrà a noi in grande stile, con nuovi artisti e nuovo brillante apparato scenico che
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tanta ammirazione ed applausi raccolse da tutta l’Italia.
Le rappresentazioni si svolgeranno all’aperto, nei cortili della Società S. Paolo nei giorni 27, 29, 30 Giugno e nella Domenica 4 luglio.
IL DRAMMA DI CRISTO

È il capolavoro della Compagnia Mozzato. Non è un lavoro nuovo per Alba; ma appunto per questo si sentì il bisogno di replica. Sono troppi quelli che vi hanno assistito estatici ed ammirati e lo vogliono rivedere. Sono troppi quelli che non vi hanno potuto assistere e vogliono soddisfare quest’anno a questo ardente desiderio.
S. FRANCESCO D’ASSISI
L’araldo del Gran RE

È la grande novità che ci regaleranno le feste di S. Paolo quest’anno.
Questo brillante lavoro è ben degno di stare accanto al Dramma di Cristo.
Lavoro opportunissimo in quest’anno di fervore per la celebrazione del VII° Centenario Francescano. Di quest’opera scrive il cittadino di Brescia nella cui città l’Araldo fu rappresentato pochi giorni fa:
«Il successo è stato sincero e spontaneo.
Due chiamate agli interpreti al primo atto, quattro al secondo con grandi ovazioni al Mozzato e due delle quali col Bavero; cinque al terzo di cui tre all’autore, che davvero ha meritata attestazione di ammirazione».
Orario delle Rappresentazioni

27 (Domenica) Dramma di Cristo, ore 20.
Giugno 29 (Martedì) Dramma di Cristo, ore 20.
Giugno 30 (Mercoledì) S. Francesco d’Assisi, ore 20.
Luglio 4 (Domenica) S. Francesco d’Assisi, ore 20.

Agli Emigrati

Una suora da Smirne (Asia) ci manda una messa da celebrare in ringraziamento di una grazia ottenuta ed unisce indirizzi di persone che possono fare del bene. E una signora da New York ci manda parecchie messe da celebrare ed ascritti alla due mila messe.
Un’altra persona dell’America c’invia una buona offerta affinché preghiamo per lei. Altre persone si raccomandano alle preghiere della Casa.
Noi non potendo fare altro preghiamo per voi tutti, che sentiamo di amarvi, preghiamo affinché oltre al benessere materiale possiate pure acquistarvi quelle ricchezze celesti che formeranno la vostra gloria in cielo.
Pregate, vogliate bene a San Paolo. Non vi è nulla a cui non possa arrivare S. Paolo. Se di più grazie avete bisogno, e di più grandi grazie domandate date prova di più credere all’amore di S. Paolo per noi e date gusto più grande a Dio che ci ha dato S. Paolo. Il cuore di S. Paolo è il cuore di Gesù, chi ha trovato S. Paolo ha trovato Gesù: ha trovato onnipotenza e misericordia di Dio e quindi tutto, tutto ottiene ed ha il suo nome scritto nel libro della vita.
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S. PAOLO APOSTOLO


Paolo, chiamato anche Saulo, nato a Tarso in Cilicia, (ATTI IX, 30), da Giudei della tribù di Beniamino, farisei e cittadini romani, nei primi anni dell’Era volgare, fu educato a Gerusalemme sotto il famoso Gamaliele (Atti V, 34), ma non ebbe l’occasione di vedere personalmente Cristo.
Ardente fariseo si distinse pel suo odio e per la sua animosità per il cristianesimo nascente, custodì le vesti di chi lapidava Stefano e, ottenute dal principe dei sacerdoti le più ampie facoltà giudiziarie, perseguitò i cristiani anche fuori di Palestina. Ma Gesù l’aspettò sulla via di Damasco, e trasformò il persecutore in zelante apostolo. Era circa l’anno 35 di Cristo, e Paolo poteva avere una trentina d’anni.
Preparatosi con circa dieci anni di studio, meditazione e rivelazioni alla grande opera della conversione dei Gentili, nel 45 incominciò i suoi viaggi missionari, avendo, come centro di partenza e ritorno Antiochia, metropoli dell’Oriente e in relazione con tutti i popoli di allora.
Nel primo viaggio missionario (dal 45 al 48 o 49, quindi avanti il Concilio di Gerusalemme) da Antiochia, dove ricevette il carattere episcopale, va a Cipro, quindi nella Panfilia, Pisidia, Licaonia, ecc. e ritorna ad Antiochia.
Nel secondo viaggio missionario (dal 50 al 53,subito dopo il concilio di Gerusalemme) partito da Antiochia e lasciato Barnaba, il compagno del suo primo viaggio, va con Sila ad evangelizzare la Frigia e la Galazia; passa quindi in Europa e fonda Chiese a Filippi, a Tessalonica; scende in Grecia e fonda Chiese ad Atene e a Corinto, ove sta dieci mesi ospite di Aquila e scrive le due lettere ai Tessalonicesi. Da Corinto passando da Efeso, da Cesarea e da Gerusalemme, torna ad Antiochia.
Nel terzo viaggio missionario (il più lungo che avvenne dal 54 al 58) visitate le chiese di Galazia e di Frigia, soggiorna per tre anni ad Efeso, e costretto a partire a causa di una sedizione, lasciato in Efeseo Timoteo, va in Macedonia, passa in Grecia torna a Corinto, ove dimora tre mesi, quindi parte per Gerusalemme attraverso la Macedonia e passando a Troade, Asson, Mileto, e Cesarea.
A Gerusalemme i Romani per sottrarlo alla furia dei Giudei, lo mettono in prigione, e, per salvarlo dalle insidie giudaiche, lo portano a Cesarea; ma siccome Paolo ricusa di essere giudicato a Gerusalemme e si appella a Cesare, lo portano a Roma.
Nel corso del terzo viaggio missionario scrisse le due lettere ai Corinti (la
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prima da Efeso, la seconda da Filippi) e da Corinto scrisse la lettera ai Galati e quella ai Romani.
Il quarto viaggio di San Paolo è da Cesarea a Roma per essere giudicato dal tribunale imperiale. Imprigionato verso la Pentecoste del 58, a Gerusalemme, passati due anni di prigionia a Cesarea, parte per Roma; fa naufragio a Malta, e finalmente giunge alla capitale del mondo ove stette due anni e fu giudicato e assolto da Burro e da Seneca, rappresentanti di Nerone e rimesso in libertà nel 63.
In questi due anni evangelizzò Roma, vegliò sulle Chiese dell’Asia, e da Roma scrisse le lettere agli Efesini, ai Colossesi, a Filèmone, ai Filippesi.
Ricevuta la libertà, seguitò i suoi viaggi apostolici, andò in Francia e in Spagna, secondo alcuni, tornò in Oriente e ripassò da Colossi, da Troade, da Mileto, da Creta andò in Macedonia, a Corinto, a Nicopoli. Tornò a Roma non si sa come, nel 66 e, arrestato con S. Pietro dopo orrida prigionia, fu decapitato nel 67, sulla via Ostiense (il 29 Giugno, secondo la tradizione).
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S. Paolo è l’apostolo per eccellenza, e in particolare è l’apostolo dei gentili. Corse tutto il mondo romano, sempre minacciato e perseguitato dai Giudei, accusato, calunniato, battuto, lapidato, tradito, sempre nelle fauci della morte per Cristo, predicando il Vangelo segnando i suoi viaggi missionari col sangue e finì gloriosamente, imporporando col suo sangue generoso la regina del mondo.

Vogliamo bene alla nostra anima? Desideriamo sia breve il purgatorio nostro? Ascriviamoci alla partecipazione del frutto delle DUE MILA MESSE che si celebrano nella Pia Società S. Paolo: avremo così assicurati suffragi per la nostra anima.
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PER IL TEMPIO A S. PAOLO


Venendo alle feste di S. Paolo che cosa vedremo di nuovo circa la Chiesa in costruzione?
Così ci si domanda.
Poco in apparenza: e cioè soltanto le fondamenta compite anche dalla parte di ponente; mentre alla benedizione della prima pietra erano compite solo dalla parte di levante.
Molto, in realtà e cioè si vedrà il nuovo forno con una discreta quantità di mattoni per essere cotti.

La Benedizione

Il giorno 30 Maggio si è celebrata la festa della Regina degli Apostoli. Alla sera ebbe luogo una divota processione in cui il S. Vangelo e la cara Immagine di Maria furono portate in trionfo. La processione sostò prima alla Regina Apostolorum e colà venne benedetta la macchina dei mattoni che si è fatta brava e produce i suoi 1200 mattoni per ora. In seguito la processione sostò presso la fornace nuova che venne benedetta, perché quasi ultimata, e ultimata senza alcuna disgrazia, né alle persone, né al materiale.

Sta per accendersi

Quando i nostri Cooperatori riceveranno questo foglio, crediamo che la fornace già sarà accesa. Si sta difatti riempiendo di mattoni crudi, di legname e carbone.
Quelli che interverranno alle feste di S. Paolo vedranno quindi la fornace fumare e, può essere, anche qualche mattone nuovo, quindi buone speranze per il tempio a S. Paolo. Deo Gratias.

Un modo gentile e delicato

di aiutare le opere della Pia Società S. Paolo adoperarono quanti inviarono elemosina abbondante per le celebrazioni di Messe. Veramente si era proposta in lire 7; ma la generosità ed il gran desiderio di farsi del bene dei nostri buoni Cooperatori ha superata la fiducia in loro riposta. Deo gratias! E le nostre preghiere per loro.
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DATE ALLA CHIESA
UN MISSIONARIO DELLA B. STAMPA


A Roma esiste un’opera per le vocazioni, come esiste in quasi tutte le Diocesi: perché è il popolo cristiano che provvede ai suoi sacerdoti. Ora ecco un documento che mette in viva luce il cuore del Papa per l’opera delle vocazioni:
Lo scrive il Cardinal Gasparri al Card. Pompili. L’opera è tanto bella, tanto santa e di così suprema importanza per le anime che nessun sacrificio sarà mai di troppo al suo superiore interesse. Ed è perciò che Sua Santità rivolge di buon grado il suo personale vivissimo ringraziamento a quanti per essa lavorano, benedicendo di tutto cuore con Vostra Eminenza, cooperatori, benefattori e in modo speciale i tre grandi monasteri delle Suore Assunzioniste al Corso d’Italia, del Cenacolo a Via della stamperia, del Sacro Cuore a Trinità dei Monti, ove gli consta che con particolare spirito di carità viene alimentato il sacro fuoco dell’entusiasmo e dello zelo per favorire lo sviluppo e il consolidamento di questa Opera provvidenziale rispondente in tutto ai desideri di Dio e ai particolari presenti bisogni della Chiesa. Come riprova poi del Suo grande interessamento l’Augusto Pontefice Le manda del Suo privato peculio l’offerta di L. 10.000 che io ho il piacere di rimetterle unita al presente.
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Il cooperare a formare un sacerdote, un missionario è veramente opera tanto bella, tanto santa che supera ogni altro interesse e nessun sacrificio sarà mai troppo grave: questo che forse non comprendiamo ora lo comprenderemo in cielo: ma beati quelli che seppero trarre profitto dai beni che il Signore ha loro largito.

Le Pie Discepole


Sono una religiosa famiglia di Suore, in Alba (Piemonte), dai 16 anni in avanti.
Si consacrano ad adorare continuamente, per turno il Divin Maestro Gesù Sacramentato per effettuare l’Avvenga il tuo regno, specie col mezzo della Buona Stampa.
Conducono vita comune, a modo delle Suore, facendo i voti comuni delle religiose.
Hanno ciascuna due ore di adorazione per ogni giorno: oltre le altre pratiche comuni di pietà, si occupano anche di lavori comuni (cucina, cucire, rammendare, ecc.).
Vivono in casa propria, sotto la guida del Superiore della Pia Soc. S. Paolo.
Devono essere scelte fra le figlie che più inclinano alla pietà specialmente Eucaristica. Siano sane di mente e di corpo, e non oltrepassino i 25 anni; entrando non pagano pensione di sorta; ma devono essere fornite di un corredo sufficiente.
Molti R.R. Parroci si fanno un santo impegno per mandare una figliola-adoratrice che rimarrà come una candela vivente accesa dinanzi al S. Tabernacolo per la propria Parrocchia.
Scrivere alla Dir.ne S. S. Paolo – Alba
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NELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO
Notiziette Mensili


La festa della Regina degli Apostoli

La festa della nostra Madonna, la Regina degli Apostoli, fu celebrata in Casa il 30 maggio come a chiusa del mese a lei consacrato. Fu giornata intensa di preghiere: tutti si aveva qualcosa di speciale da chiedere alla Mamma celeste e da lei sia aspettava il pacchettino dei doni. La mamma non ci deluse: fu abbondante in grazie: una importantissima ne fece alla Casa. Quanto le siamo riconoscenti. Si fece il proposito di ricorrere sempre alla Mamma celeste in qualunque necessità nostra e fu messo nelle sue mani affinché lo benedicesse.
Sull’imbrunire della sera precedente la festa, tutta la Casa si radunò attorno la bianca Madonna del giardino splendente tra vivissima luce, mentre razzi s’innalzavano al cielo ad annunziare la festa vicina; i giovani e le figlie di S. Paolo, in due cori facevano salire su su in alto al trono della Madonna cantici di lodi e del Gloria in excelsis Deo.
Il giorno della festa, oltre le messe della comunione: due messe solenni, e vespri pure solenni a sera con processione. Si portò la S. Madonna a visitare le case: la Regina degli Apostoli, S. Paolo, la Divina Provvidenza e quella del Divin Maestro. Alla Regina degli Apostoli si benedì la macchina dei mattoni e presso la Casa del Divin Maestro si benedì la fornace dei mattoni.
Nel dopo pranzo i ragazzi si divertirono un mondo con la rottura delle pignatte, con la corsa nel sacco, con la presa del pomo nell’acqua. A sera si ripetè la serenata allegra e chiassosa attorno alla bianca Madonna del giardino che pareva sorridere ai suoi vispi ed allegri figlioli.

Il Corpus Domini

Quest’anno la Casa non prese parte alla processione in città: la processione si fece nell’interno della Casa all’imbrunire. Il percorso della processione era addobbato con drappi, fiori e quadri: si hanno pure stesi gli strumenti dell’Apostolato, e qualche giovane vi portò quei libri di studio che trova più difficile ad imparare: e Gesù passò benedicendo al canto delle litanie del S. Cuore e del Te Deum.

Ritiro mensile

Il ritiro mensile ebbe per oggetto la devozione alla Madonna: il divoto della Madonna si salva; chi è molto divoto della Madonna si fa santo.

La fornace

La fornace per i mattoni si può dire ultimata e già si sta riempiendola. Quanti verranno per le feste di S. Paolo potranno vederla in piena attività.
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Per i nostri bambini
Un po’ di storia

Una splendida iniziativa della nostra Casa che il Bollettino Cooperatori non ha ancora illustrato a sufficienza è quella del giornalino per i fanciulli.
Come tutte le cose destinate a far del bene è sorto umilissimo; otto paginette con illustrazioni a colori, molta buona volontà di far del bene ai bimbi, molta incapacità nel direttore e nei collaboratori, molta fede nel Signore e non un soldo di fondo, si capisce.
È stato precisamente iniziata la pubblicazione il 1° Ottobre 1924.
Tiratura copie 2000.
Gli scopi erano chiarissimi: far del bene prima di tutto, dare ai giovanetti delle nostre campagne non ancora tanto invase dalla colluvie di giornaletti anti-educativi, una pubblicazione semplice, attraente, economica; dare un sussidio ed una attrattiva ai parroci ed ai catechisti, ed agli insegnanti.
Programma semplice in sé e piuttosto difficile da realizzare.
Il giornalino fu accolto bene, provvidenza di Dio.
Piuttosto rapidamente aumentò la sua tiratura: 2000 copie in principio di ottobre 1924; 10 mila al 1° Gen. 20 mila, al 1.° Aprile, 22, 23 mila a Giugno 1925.
Si vedeva che il giornalino piaceva e rispondeva abbastanza benino ai desideri e alle speranze dei lettori e dei promotori e che S. Paolo lo benediva.
Però…però… Già, il solito solidissimo però: la finanza.
Generalmente le iniziative di bene hanno sostenitori e sottoscrittori poiché da sé non possono generalmente vivere.
Il giornalino non ebbe la fortuna di trovare sostenitori finanziari fra gli amici della Buona stampa e fra gli educatori dei piccoli per un complesso di ragioni che sarebbe lungo spiegare.
La Società S. Paolo dovette perciò sostenere tutto il peso dell’iniziativa e l’amministrazione del giornalino che tiene i suoi conti separati e prepara i suoi bilanci come una Amministrazione ben regolata ha dovuto lottare e lottare per portarsi al pareggio.
Mica bazzecole. Ogni settimana si spendevano dalle 1000 alle 2000 lire, per carta, inchiostri, disegni, incisioni, forza motrice, posta ecc.
Senza calcolare il lavoro che il direttore (un sacerdote della Casa), un chierico per l’Amministrazione e macchine da comporre e macchine da stampare e figlie per la spedizione.
Infine tira e tira si è arrivati a turare le falle più grosse e pareggiare le spese. Quand’ecco un gravissimo aumento di carta ed un nuovo tracollo nel bilancio; per riparare il quale, secondo quanto fecero tutti, si aumentò il prezzo del giornalino, da 10 a 15 centesimi la copia.
Conseguenza immediata diminuzione di copie, cosa favorita anche dalle vacanze: da 22 - 23 mila a 12 - 14 mila.
Sta a vedere si diceva già, che ci tocca sospenderlo. Difatti le cose andavano maluccio.
Poi ritornò l’ottobre, si cercò di migliorare la compilazione e la stampa del periodico, e si fece una propaganda intensa.
Risultato: alla fine del 1925 erano ritornate le 22 - 23 mila copie nonostante l’aumento incominciava di nuovo a turare le falle.
Oggi giungo 1926 siamo esattamente a 26 mila copie, con un bilancio settimanale di quasi tre mila lire di entrata ed altrettanto d’uscita e di lavoro.
È occorsa l’assistenza del Signore specialissima per questa iniziativa per sé difficile e costosa ed uno sforzo della Società S. Paolo e di alcuni suoi membri specialmente.
Ora siamo già ad un certo punto.
Quest’altra volta vedremo altre cosette che crediamo utile far conoscere ai nostri cooperatori perché sappiano in particolare quello che si fa e si vuol fare nella Casa che essi amano.
Mamme, avete dei bambini che vanno a scuola? Fate loro leggere il giornalino: salvaguarderete la loro innocenza e la loro istruzione e procurerete grande gioia. Costa molto meno di un giocattolo e dura molto di più.
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OPERA DELLE DUEMILA MESSE
Per i nostri cooperatori e benefattori


ZELATRICI
L’anno scorso, in occasione delle feste a S. Paolo abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente parecchie zelatrici e ne abbiamo ammirato lo zelo, la fede con cui lavorano: ci siamo trattenuti con esse a discorrere famigliarmente.
Quanto ci sarebbe caro vedervi in molte anche quest’anno a S. Paolo nei giorni 29 e 30 giugno! Ai piedi di S. Paolo c’infervoreremo, impareremo ad amare di più il Divin Maestro: parleremo dell’opera delle due mila messe, ci conosceremo a vicenda e ci comunicheremo tante e tante cose belle e nuove. S. Paolo ci benedirà dal Cielo.
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LE VIE E I MEZZI DELLA DIVINA PROVVIDENZA

Domandate e Riceverete

Il Signore vuol punire il popolo Ebreo. Mosè lo scongiura ad avere pietà: il Signore gli dice non mi pregare perché io voglio punire questo popolo: ma Mosè continua nella sua orazione. Il Signore gli dice ancora: - Va' via, lascia di pregarmi perché voglio punire questo popolo. Ma Mosè: tu non lo punisci e continua a pregare e il Signore è vinto.
La preghiera comanda a Gesù: è il potente mezzo che il Signore ha messo nelle nostre mani per comandargli.
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Offerte in natura

La buona stagione ha portato un aumento di offerte in questo genere di offerte: sono un buon aiuto alla casa che deve sostenere tante spese e Deo gratias!Il Signore ricompensi largamente i benefattori.

Per il pane

Le spese per il pane aumentano di giorno in giorno per l’aumento del grano: siamo perciò riconoscentissimi ai parenti degli alunni che ci inviarono un soprappiù della pensione.

Perché si fa l’offerta

L’offerta si fa in ringraziamento al Signore del buon raccolto: per impetrare grazie; per suffragare le anime del purgatorio perché ci sia abbreviato il purgatorio; per aiutare la casa e partecipare a tutte le preghiere ed al bene che si fa in essa; per meritarsi le benedizioni del Signore.

Per la Cappella

Per San Paolo la nostra cappellina abbisogna di un turibolo: il prezzo si aggira sulle L. 100: è un bel regalo a S. Paolo che egli non lascerà incompensato.
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Nella cappellina della casa le Pie Discepole si alternano nella adorazione quotidiana e notturna al Divin Maestro: per questa continua adorazione Gesù spande le sue grazie nella casa e su quanti vi cooperano.
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I pioppi canadesi

Anche questa?
Sì, anche questa, dopo le pensioni, le borse, il grano, le cassettine delle elemosine, la carta da macero ecc. ecc.
E che cosa si vorrebbe?
Si pregano coloro che hanno ripe, fossati, vallate non coltivate, terreni umidi e anche sabbiosi, perché vogliano piantare pioppi canadesi; la Pia Società S. Paolo provvederà le tenere pianticelle; esse cresceranno; dopo un dieci dodici anni la Società S. Paolo ritirerà i fusti; e darà come segno di gratitudine ai proprietari dei terreni i rami e il ceppo.
E a che serviranno i fusti?
Per fare la carta del libro del Vangelo, i libri di devozione, bollettini parrocchiali, ecc. La carta di pioppo è di fatto una qualità buonissima.
Non vi pare una buona cosa?
Certamente, perché mentre da una parte i proprietari nulla perderanno perché trattasi dei terreni quasi sempre incolti, dall’altra per la Società San Paolo saranno di molto vantaggio, risparmiando sulle gravi spese di carta.
E sono davvero gravi!
Anzi è la spesa maggiore: si può calcolare all’incirca un 600 mila lire di spesa ogni anno ed un risparmio qualsiasi.
Quando il tempo adatto?
Il piantamento si dovrà fare in autunno o prestissimo in primavera; ora è il tempo di scegliere i terreni adatti e di intendersi col numero delle pianticelle che si chiedono alla Società San Paolo.
«E saranno come piante, presso la corrente delle acque che daranno frutto a suo tempo».

Depositi a fondo perduto


È un modo facile di aiutare e assicurarsi un po’ di bene anche dopo morte; l’han trovato e iniziato i cooperatori stessi. Essendo persone in genere di buona volontà, ma di mezzi limitati, fan così: depositano una somma, secondo possono, prendono gli interessi e si riservano di ritirare il capitale in caso di bisogno.

Teol. Alberione Giacomo – Dir. Resp.
Alba – Scuola Tip. Ed. – Alba.
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