Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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gli apostolati, eccitare vocazioni. Torniamo alle sorgenti. Alle sorgenti troviamo Maria Regina degli Apostoli. E se così è stato all'inizio della Chiesa, niente di più sicuro che attingere all'antica fede. L'acqua è più pura quando è raccolta nella sorgente»67.
Collegata alla devozione mariana è l'opera vocazionale, che deve fiorire intorno al santuario della Madre: «La Pia Società San Paolo vorrebbe costruire in ogni cuore ed in ogni anima un bel trono a Maria. Vorrebbe un risveglio largo di apostolato sull'esempio dell'apostolato di Maria. Vorrebbe una bella fioritura di vocazioni, coltivate e portate a maturità da questa Madre»68. Maria si presenta così come colei che presiede al sorgere e allo sviluppo della vocazione paolina.

III. AVVERTENZE

1. Si è avuto cura di mantenere uno stretto legame con l'originale. Per conservare la possibilità di un riferimento diretto ad esso, quando si tratta di meditazioni o di corsi di Esercizi già stampati in volumi, viene indicato il volume nel titolo corrente; in margine è segnato il numero di pagina. Tale riferimento all'originale viene usato anche nelle note della presente introduzione e nella presentazione ai singoli corsi di Esercizi.
In questo volume compaiono per la prima volta, meditazioni varie e corsi di Esercizi tenuti nel 1946 in alcune comunità dell'estero. Nel breve riepilogo che precede l'introduzione particolare del 1946 sono indicate le nazioni dove furono tenute.
Le meditazioni varie, dattiloscritte o pubblicate sulla Circolare interna o in fascicoli, vengono numerate per anno con numerazione ordinale, per distinguerle dalle istruzioni degli Esercizi che sono indicate con numerazione romana.
2. Nell'originale di queste raccolte non è usato il termine «Istruzione», comune nelle raccolte precedenti; vi è solo la numerazione progressiva o il titolo della meditazione senza numerazione. Quando tale numerazione nell'originale è omessa, si è aggiunta per uniformare
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lo stile. Per non appesantire il testo, queste aggiunte sono indicate in parentesi quadra solo nell'indice cronologico.
3. Gli interventi operati sul testo sono minimi: inserimento deltitolo quando non risultava nell'originale, o sostituito quando non sembrava pertinente. In alcuni casi si sono introdotti dei sottotitoli, per distinguere gli argomenti trattati, troppo diversi tra loro. Altri interventi sono: uniformità delle maiuscole e minuscole privilegiando la sobrietà; adattamento alla forma corrente per accenti, doppie vocali finali (es. "principii" con princìpi; "martirii" con martìri, ecc.); completamento di elementi mancanti, ad esempio, numerazione omessa. Tale intervento, se necessario, è stato evidenziato con la parentesi quadra. A volte, se non disturbava l'uniformità, si è conservato il numero romano nella suddivisione dei temi trattati. Alcuni vocaboli non sono stati uniformati, perché rispecchiano l'uso del tempo, ad esempio: "obbedienza e ubbidienza", "eucarestia e eucaristia", "divozione e devozione", ecc.
L'intervento maggiore si è operato, come già notato, nei due corsi di Esercizi del 1946: sono state omesse le aggiunte della curatrice all'inizio e alla fine della meditazione. Tale operazione si è ritenuta opportuna per ridare al testo il più possibile il carattere della predicazione orale, come realmente è stato pronunciato.
Dei testi latini, conservati fedelmente, è stata riportata in nota la traduzione.
4. Si sono corretti gli errori tipografici o ortografici evidenti,mettendo una nota in caso di dubbio; si sono corretti errori grammaticali, ad esempio le concordanze. Si sono completate le abbreviazioni quando restava il dubbio che fossero comprensibili. Si è intervenuto sulla punteggiatura solo quando rendeva difficoltosa la comprensione del pensiero, ad esempio una eccessiva abbondanza dei due punti. Si sono eliminate le virgolette (" o «) quando il discorso diretto era finzione letteraria; si sono lasciate le cediglie (") se favorivano la comprensione del testo. Le virgolette ad angolo (« ») si sono riservate per le citazioni.
5. Si è avuta particolare cura dell'apparato informativo: note bibliche, note storiche riguardanti l'ambiente, i fatti, i personaggi, le fonti, ecc.
6. Per facilitare la lettura, si è corredato il volume di vari indici:biblico, onomastico, bibliografico dei libri citati, analitico, cronologico con l'indicazione anche del testo originale.
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7. La citazione dell'opera è la seguente: FSP + anno + pagina del presente volume (es. FSP46, p. 97).
Se invece, per motivi di studio, si vuole fare riferimento al testo originale, si può seguire il criterio usato nell'Introduzione: titolo e serie (HM II) + sbarra (/) e il numero del volume + istruzione + pagina, indicata in margine (es. HM II/6, I, 25).
8. Per le note bibliche e traduzione italiana dei testi latini, si fa riferimento alla Bibbia di Gerusalemme, trad. CEI, talvolta alla Volgata perché richiesta dal senso. Per l'Imitazione di Cristo, ed. Figlie di San Paolo 1992. Per la citazione di altre fonti si è ricorso il più possibile alle Edizioni Paoline, essendo queste il punto di riferimento.

A cura del Segretariato Internazionale di Spiritualità
Figlie di San Paolo


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67 HM II/8, 80, pp. 482-483.

68 HM II/8, 63, p. 470.