Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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1. A BORDO DELL' "ANDREA GRITTI"*
Ritiro mensile

[202] I. Progredire sulle quattro ruote1

Adesso dobbiamo pensare che stiamo in viaggio per l'America. Non lo siamo al modo di Cristoforo Colombo2 che andava a scoprire la terra. Ora è già scoperta. Andiamo per dare e per ricevere. Per ricevere preghiere e per edificare. I princìpi sono sempre più duri e per conseguenza più meritori. Dare, dare.
Un concetto, un'idea quest'anno deve dominare in tutto: portare progresso. Se occorre progredire ogni giorno tanto più deve esservi progresso ogni anno. Se ogni giorno c'è un centimetro di progresso, ogni anno ce ne sono trecentosessantacinque centimetri. Dobbiamo progredire. Le piante, gli animali non possono progredire, questi hanno la loro vita che si svolge secondo le leggi della natura. Certe piante progrediscono per un po' di tempo: il grano per esempio, progredisce sei, sette mesi poi basta; questo non è progresso. Una pianta di ciliegio farà sempre ciliegie. La pianta non progredisce perché non ha la cognizione e la libertà. Gli animali non progrediscono: le volpi fanno sempre le tane sotto terra; le aquile fanno sempre il nido all'aperto. L'uomo invece progredisce.
In principio come navigavano? Si gettavano a nuoto e attraversavano i fiumi; poi costruirono povere e semplici | [203] piroghe, finché
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oggi abbiamo questa nave. L'uomo progredisce perché ha la libertà e può scegliere sempre ciò che è migliore.
L'uomo progredisce e deve perfezionarsi ogni giorno più. L'anno 1946 deve essere più perfetto del 1945. Quando si constata: ieri non sono stato abbastanza buono, abbastanza generoso, non ho avuto abbastanza retta intenzione: oggi voglio essere più generoso, più buono; voglio nascondere le piccole sofferenze, compatire quelle degli altri, ecc., è segno che si vuole progredire. Forse alla fine della settimana, alla sera, non avremo fatto tutto; forse quando andiamo a confessarci vediamo che abbiamo progredito solo di poco. Non dobbiamo spaventarci. Il Signore alle volte ci vuole umiliare.
Per progredire, per volare in alto ci vogliono due ali: l'umiltà e la fiducia. Vedete i gabbiani come volano sicuri? Se non avessero tutte e due le ali non potrebbero volare. L'umiltà e la fiducia sono due ali necessarie; senza di queste è impossibile volare. Alle volte ci mettiamo in mente di essere qualche cosa di più delle altre, e col cuore aspiriamo alla nostra gloria. Allora giù nasate! Se poi riconosciamo la nostra miseria, la infinita perfezione di Dio, allora ci rimettiamo a posto, ci risolleviamo e il Signore ci farà fare molto più cammino in un giorno solo, di quel che non abbiamo fatto in molto tempo. Umiltà da parte nostra quindi, e grande fiducia nel Signore. «Da me nulla posso, con Dio posso tutto».
Una può morire a ventiquattro anni e avere gli stessi meriti di una che muore a settant'anni, pure di buona volontà. Tutto dipende dal manovrare bene le due pinne.
Progredire, progredire! Questo il primo pensiero per il pro gresso individuale. Se si progredisce vale la spesa [di] [204] vivere, altrimenti... Solo se noi progrediremo otterremo lo scopo della vita. Abbiamo la grazia di incominciare il 1946, non sappiamo se lo termineremo.
Per progredire individualmente, cosa che voi già fate, insistere sopra un punto speciale e lì camminare. Questo lavoro per quanto vi dicano è bene continuarlo sempre. Non c'è né America, né Ita lia che tengano. Mantenetevi sempre nella regola che avete appresa.
Noi dobbiamo volere con tutte le forze che si progredisca anche come comunità. Nella Società Figlie di San Paolo non c'è solo la vita individuale, ma anche la vita comune. Bisogna che si progredisca anche come comunità. L'Istituto deve santificarsi, deve dare dei santi.
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Il progresso deve abbracciare le quattro ruote su cui cammina il vostro Istituto:

1) Progresso della vita spirituale, della vita interiore. Vivere maggiormente la vita spirituale. L'Istituto può avere un grado meno forte o un grado più forte di fervore; può intendere meglio la vita di fervore, la divozione a S. Paolo, la vita eucaristica di Gesù Maestro Via, Verità e Vita e può vivere meglio questa vita. Può vivere meglio l'amore di Dio che si riduce alla castità perfetta. Si tratta di vivere sempre meglio questa vita di Gesù Cristo Via, Verità e Vita,di conoscerla meglio. È questo che io auguro all'America e alle suore che sono in viaggio per andarvi.

2) Progresso nello studio che abbraccia il catechismo, i voti, il Vangelo, ecc. Certo che molto sforzo l'avete già fatto. Voi non siete chiamate alla cultura civile, alle lauree civili, ma alla conoscenza della sacra teologia: dogmatica e morale, Diritto canonico (ci deve essere questa base negli Istituti religiosi, bisogna conoscere la legislazione della nostra santa madre Chiesa), la Storia ecclesiastica, | [205] la S. Scrittura; poi la conoscenza di tutte quelle scienze che sono ausiliari: archeologia, pedagogia, ecc. Voi non dovete dare al mondo la cultura di geografia, di storia, ecc., ma dovete dare Gesù Cristo Via, Verità e Vita al mondo! Il vostro apostolato è speciale, non è un apostolato qualunque, come quello delle suore infermiere o delle scuole elementari, ecc.

3) Progresso nell'apostolato. L'apostolato è la continuazione della missione di Gesù. Gesù Cristo è stato il primo grande missionario del Padre. Egli poi ha mandato gli Apostoli. La Chiesa ora manda noi. Noi non dobbiamo insegnare che due più due fa quattro, ma che la vita eterna è conoscere Dio3.
La donna nell'apostolato deve essere sottomessa al sacerdote4. Così ha disposto il Signore. Questo non deve umiliare, perché poi l'uomo a sua volta dipende dalla donna. La prima santa è stata la Madonna, nonostante che stesse alle prediche di S. Pietro. Così la catechista deve lavorare in collaborazione e dipendenza del parroco. Progredire, migliorare nell'apostolato. L'apostolato nostroè quasi infinito, nessuno lo esaurirà mai. Farlo progredire ogni giorno.
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4) Progresso nella parte economica. Su questa quarta ruota su cui cammina il vostro Istituto non deve mancare il progresso, sia individualmente, sia come Istituto. Noi in tanto faremo impressione, in tanto faremo del bene, in quanto osserveremo bene la povertà. Nessuno dev'essere più povero di noi in quanto ai beni esterni per il corpo, ma nessuno deve essere più socievole di noi in quanto al comportamento. Non curatevi di ciò che diranno. Nessuno è buono, solo il Padre che è nei cieli5. Povertà giusta: salute, buona educazione, galateo secondo la posizione di | [206] ognuna, non cercando di piacere al mondo, non essere troppo indulgenti col mondo. Se cercassimo di piacere al mondo non piacerei a Dio6, diceva S. Paolo.
L'Istituto deve essere povero e ricco nello stesso tempo. Povero, per la nostra osservanza individuale della povertà, ricco per i mezzi di apostolato. Voi avete la parte di Maria, la Pia Società quella di Gesù. Ricordate quel che ha fatto Maria per Gesù e Gesù per Maria.
Oh, i tesori che ha ricevuto Maria da Gesù durante la vita passata con lui e quando assistette Gesù sulla croce! Questi tesori continuarono quando Maria rimase sulla terra... tesori che terminarono poi con la consumazione dell'amore. Infatti Maria santissima morì d'amore.
Riassumendo: progresso individuale e progresso come Congregazione. Ognuno si impegni di far progredire il proprio ufficio e progredirà di conseguenza tutto l'Istituto.
Chiedete alla S. Madonna di chiudere bene l'anno e incominciare il nuovo secondo i disegni di Dio.

II. Sotto la protezione di Maria7

Quando Cristoforo Colombo andò in America, aveva tre caravelle e quella che stava in capo si chiamava Santa Maria. Ecco, bisogna che ricordiamo bene: "Santa Maria". Maria è la
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stella del mare: «stella maris». Maria è la stella dei naviganti, ma è anche la stella di tutti noi che navighiamo nel mare della vita. Chi segue questa stella arriverà certamente al porto.
Cristoforo Colombo quando arrivò a scoprire la prima terra la chiamò San Salvatore. Furono altri esploratori che | [207] diedero poi il nome di America alla nuova terra in onore di Amerigo Vespucci8. Il merito fu però non tanto degli esploratori tra i quali emergeva Amerigo Vespucci, ma di Colombo che per primo aveva scoperto la terra guidato da Maria, la stella del mare. I marinai compagni di Colombo, vedendo che dopo tanti giorni non si scorgeva terra, si ammutinarono, non volevano più seguirlo. Egli li incoraggiò e finalmente toccarono terra e s'inginocchiarono per ringraziare il Signore. Gli spagnoli seppero poi sfruttare per primi le ricchezze delle nuove terre.
Non volevo parlare di questo, ma volevo dirvi che dobbiamo mettere a protettrice della nuova annata Maria. Maria a guida e stella del mare di questa vita. Ci sono tante tempeste nella società con tutti questi partiti, tempeste nei cuori con i vizi,... la guerra non è finita. Preghiamo la Madonna e mettiamola a stella anche di tutti i nostri pensieri.
L'America ha ricevuto tutto dall'Europa: la redenzione, il primo clero, i missionari e li riceve tuttora. Cristoforo Colombo ebbe la grande grazia, viceversa, di dare all'umanità una grande terra; quanto dà infatti l'America all'Europa di grano, di derrate, di aiuti in sostanza!
Il Santo Padre nel suo senato (collegio cardinalizio) ha dei membri che rappresentano presso di lui tutte le terre. Dobbiamo essere riconoscenti a Dio perché tutte le terre debbono formare come un'unica famiglia.
Tutto con la S. Madonna, che cosa vuol dire? Vuol dire che quando siete in pericolo dovete mettere il quadro della Madonna
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sull'alto della nave? Sì, anche questo. Questo corrisponde al pensiero della Chiesa che ritiene Maria «stella del mare». Mettiamo tutto sotto la protezione di Maria.
[208] L'America è la padrona del mondo. Nessuno degli altri capi si è mai mostrato tanto attaccato a Dio come i grandi capi americani Roosevelt9 e Truman10: sempre insistendo sul pensiero della provvidenza. Però nessuno può portare a termine nessun apostolato senza Maria. Mettete Maria a regina dell'apostolato se volete che questo fiorisca. Deve venire Gesù, ma precede Maria che viene presentata ed educata nel Tempio, fece il voto di verginità e a quindici anni divenne madre di Gesù che poi manifestò al mondo. Mettete il vostro apostolato dell'America sotto la protezione di Maria.
Io sono sicuro che fra non molti anni tutta l'America sarà cosparsa di librerie e percorsa da tante Figlie di San Paolo per la propaganda come in Italia. È per questo che vi abbiamo mandate. Grande responsabilità e grande umiltà quindi. Bisogna fare quel che è stato fatto in Italia e farete di più, molto di più se vi farete arrivare Maria come regina dell'apostolato, anche perché qui in America ci sono molti più mezzi e possibilità per lo sviluppo dell'apostolato.
Quando a Roma si stentava a nascere, il Maestro Giaccardo scrisse Maria Regina degli Apostoli11 e si migliorò. Mettete Maria a regina del viaggio, regina dell'apostolato, regina delle vocazioni. Le vocazioni debbono venire da Maria. È Maria che deve portarvi le vocazioni. Troppi ragionamenti tolgono la possibilità di avere le vocazioni. Lo so, me lo avete detto che non è facile trovare delle vocazioni, ma se vi mettete Maria a regina, ella ve le faciliterà, vi illuminerà, ve le mostrerà le vere vocazioni, ve le farà conoscere e formare nello spirito di S. Paolo. Maria, il modello della vita religiosa, sia il vostro modello nel comportamento, nella vita familiare, nella carità.
[209] Maria è modello di castità: ella ha avuto l'onore della maternità e la gloria della verginità. Maria è il modello della povertà: diede a Gesù sempre il posto più bello. Nella grotta di Betlemme il posto più bello era la greppia, ebbene, quello è il posto riservato a Gesù; Maria si accontenta di stare con S. Giuseppe nel luogo riservato
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alle bestie, sullo strame. Maria è il modello di obbedienza: faceva sempre e solo ciò che piaceva a Dio. Non desiderò neppure di andare in Paradiso un minuto prima del tempo fissato dalla volontà di Dio. Alle volte noi crediamo di fare la volontà di Dio e invece facciamo ridere!
Maria è regina di ogni anima, regina della perfezione individuale. Ci sono persone che combattono fino alla fine della vita senza concludere nulla. Perché? Perché non hanno messo Maria a regina della loro vita spirituale. Maria dà il gusto della preghiera, dà l'intelletto dei voti, della vita religiosa. Maria è come la forma: mettete le anime in mano a Maria, ella darà loro la sua forma: darà quella stessa semplicità, quella stessa silenziosità, quella stessa umiltà che si riscontravano nel suo comportamento.
Una volta andai a predicare a Diano d'Alba12: c'era in quella chiesa una bellissima statua di Maria, con un atteggiamento tutto di cielo. Le Figlie di Maria13 di quella parrocchia a poco a poco prendevano tutte lo stesso atteggiamento di quella statua (questo me lo faceva notare anche il parroco).
Ora a noi. Mettiamo Maria a modello della nostra vita spirituale. Maria vi farà vere educatrici delle vocazioni, Maria vi darà il disgusto delle cose del mondo e il gusto delle cose celesti. Vi farà desiderose delle cose più povere, delle cose più umili, di ciò che è più mortificante. | [210] Le anime che sono sotto la protezione di Maria si conoscono subito.
Maria ci farà gustare la Comunione, la Visita, la Messa. Occorre mica saper molto di lingue, di cose profane, basta una cosa sola per farsi santi: conoscere, amare Gesù Cristo. Gesù lo comunica Maria. Ella è la mediatrice, colei che ci conduce a Gesù.
Ecco quel che bisogna fare in questo Ritiro: «Pone me ut signaculum super brachium tuum!»14. Ho visto dei marinai col tatuaggio... Voi dovete mettere nel cuore Maria. Sub tuum praesidium confugimus... vuol dire che dobbiamo mettere tutto sotto la protezione di Maria. Maria vi imprimerà la sua fisionomia, vi farà entrare in una vita spirituale speciale, che vi dovrà condurre ad una
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perfezione, ad una santità particolare. Maria vi plasmerà, vi imprimerà quel timbro di santità speciale che per ognuna di voi è nei disegni di Dio. Voi dovete essere corredentrici, arrivare ad una santità speciale. Molte anime non lo capiscono questo e non vi arrivano mai.
Maria conosce bene i gusti del Figlio suo e vi saprà plasmare secondo quelli. Sono poche le anime che arrivano qui, e sono le anime sante. Se metterete la vostra vita spirituale, intima, nelle mani di Maria, vedrete quanto produrrete di più. Ella è la vera «forma Dei»15. Tutte le bellezze e le perfezioni che si ammirano nei dottori, nei confessori, nei martiri, nei vergini, ecc., Maria le possiede tutte, tutte si riassumono in lei nel grado massimo.
Il Signore ci dia la docilità e la Madonna ci prenda sotto la sua speciale protezione e ci plasmi secondo la volontà di Dio.
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* Il Ritiro fu tenuto il 31 dicembre 1945. Non vi sono titoli interni. La seconda meditazione è indicata solo dal numero II. Nel Diario di Bordo, sr Redenta Commentucci scrive: «Lunedì 31 dicembre: […] Siccome è una bellissima giornata, la comunità femminile si porta per una passeggiata a prua. Che incanto! Quando siamo stanche di ammirare la Sig.ra Prima Maestra ci fa sedere accanto a sé e si incomincia il Ritiro con la recita del Rosario».

1 Il Diario di Bordo precisa: «Alle [ore] 11, ritorno in cabina n. 1 e prima predica del Sig. Primo Maestro. Argomento interessante: progresso sulle quattro ruote» (p. 7). La meditazione ha lo stesso schema e gli stessi contenuti di un testo pubblicato sulla Circolare interna, dal titolo Un dovere del nuovo anno (VN, 2 [1946] 1; cf CVV 108), ma qui ci sono più particolari. Essendo la circolare pubblicata solo in febbraio si ha l'impressione che il testo originale sia proprio questa meditazione. Inviata a Roma, fu ripulita di particolari legati al contesto del viaggio. Nel volume questa meditazione non ha titolo.

2 Cristoforo Colombo (1451-1506), navigatore genovese, con l'aiuto della regina Isabella di Spagna raggiunse la terra di San Salvador (1492).

3 Cf Gv 17,3.

4 Visione legata al tempo storico. Concetti già espressi da don Alberione in: La donna associata allo zelo sacerdotale, Alba 1915

1 .

5 Cf Mt 19,17.

6 Cf Gal 1,10.

7 Il Diario di Bordo, sempre nel giorno 31 dicembre, ci informa ancora: «Sono le 3 [pm] dell'ultimo giorno del 1945 […]. È il tempo fissato per la seconda predica. Ci raccogliamo come meglio possiamo ed eccoci in cabina» (p. 8). È anche interessante notare come questa piccola comunità paolina chiuda l'anno con tutti i passeggeri: «Alle [ore ] 7 [pm] adunata generale dei passeggeri e dell'equipaggio [in una sala] convenientemente addobbata. Si recita il Rosario, il Sig. Primo Maestro tiene una bellissima predica di circostanza, indi, canto del Te Deum in ringraziamento di tutti i benefici ricevuti nel 1945. Tutti seguono attenti e commossi. Alla fine solenne benedizione col Crocifisso a modo di chiusura-Missioni. All'uscita il Sig. Primo Maestro si mette sulla porta e distribuisce a tutti un ricordo: una corona benedetta e un'immagine, mentre la Schola Cantorum eseguisce un bel canto alla Stella del Mare» (p. 8).

8 Amerigo Vespucci (1454-1512), fiorentino, navigatore. Esplorò la costa della Colombia, del Brasile, costeggiò la Patagonia.

9 F. D. Roosevelt (1882-1945), presidente degli Stati Uniti.

10 H. S. Truman (1884-1972), presidente degli Stati Uniti.

11 T. Giaccardo, La Regina degli Apostoli, Pia Società S. Paolo, Roma 1928.

12 Diano d'Alba, paese del Piemonte nei dintorni di Alba.

13 Le Figlie di Maria: associazione femminile che ha lo scopo di onorare la Vergine Maria con particolari pratiche di pietà, promuovere la santificazione personale dei membri e l'apostolato familiare e sociale.

14 Ct 8,6: «Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio».

15 Cf Fil 2,6: «Forma di Dio» (Volgata).