Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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La gioia12

Vi e una cosa che non entrerà mai in paradiso: la tristezza.
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Dovete nutrire uno spirito di santa letizia; e l'obbedienza di mente, di cuore, di volontà, di amore vi porta ad essere sempre contente.
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Non dire soltanto: «lo faccio e pace», ma essere contente di fare la volontà di Dio con un cuor solo e un'anima sola, nell'amore, nella concordia e nella gioia, tanto che nessuno si accorga che qualcosa costa alla vostra natura.
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Tutte prendano parte a tutto! Tutte cerchino di rimediare agli inconvenienti, di mettere il bene!: una mente sola, un cuore solo, un'anima sola.
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Voi siete ancora relativamente poche, sebbene il Signore vi abbia già fatto tante grazie e vi abbia moltiplicate discretamente.
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Al principio delle comunità si fanno molti più meriti! Siete voi che stabilite il modo di vivere e di pensare, voi che stabilite l'andamento spirituale e morale della comunità! Se voi siete molto unite riuscirete bene in questo lavoro di organizzazione e vincerete gli ostacoli e guadagnerete molti meriti.
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Di questo dovete godere! Le cose in principio sono difficili: spiritualmente, materialmente, per la ricerca delle vocazioni, per l'apertura delle case. Se sarete unite di mente e di cuore, voi supererete le difficoltà, diversamente non potrete!
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Pensate che siete voi ad accendere in quelle che verranno il fuoco ardente dell'amore di Dio.
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Con gioia porgetevi aiuto! Risolvete assieme le difficoltà, sappiatevi dire una parola di gioia, di conforto, di speranza, che tanto solleva e santifica!
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State attente a quel che vi dico: per voi la letizia è di prima necessità, fino al punto che l'esercizio di questa virtù vi può rendere più o meno atte al vostro bellissimo apostolato.
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La gioventù, che è la vostra eredità ha bisogno di letizia! Voi vincerete coi suoni e coi canti! La vostra missione è una missione di gioia!
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Il segreto delle Pastorelle, è la gioia, che viene da Dio nostra eterna felicità! Voi dovete essere le consolatrici nel dolore! Voi, con una condotta santa, dovete confortare il pastore per l'incorrispondenza di molte pecorelle!
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Chi consolò gli apostoli dopo l'ascensione di Gesù al cielo mentre la Chiesa stava nascendo? Maria regina degli apostoli. Imitate in questo la Madonna.
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Se non sapete prendere le anime con la gioia, credete di poterle prendere con la tristezza? La tristezza è un riverbero del demonio; la gioia è preludio di paradiso ed è propria di tutte le anime che vivono in intima unione con Gesù.
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Chi non compie il vostro apostolato può fare diversamente, ma il vostro apostolato è un apostolato di gioia. Le maniere buone e cordiali sono parte essenziale della vostra vocazione e della carità! Se in una casa siete tanto serie con i bambini e con le persone che incontrate, in poco tempo farete intorno a voi il deserto.
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Spargete nel mondo la gioia, il gaudio, la benevolenza, la serenità. Questo non vuol dire essere complimentose, ma la vostra gioia deve essere negli occhi e sulla fronte come un riflesso di cielo.
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Il vostro apostolato è conforme alla vostra natura: voi siete mamme nate! Ma per stabilirvi bene nell'apostolato, zelate prima di tutto la vera concordia, l'unione e la gioia che nasce dalla vera bontà ed innocenza.
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Se state con Gesù non potete essere tristi: Dio è la gioia. Fate regnare soltanto Dio nella vostra anima e nel vostro cuore.
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Di grazia, sorelle, state allegre! Fatelo come impegno di vocazione!
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State liete nella speranza del cielo! In paradiso, lo stesso gaudio di Dio vi inonderà il cuore: «gaudete quia merces vestra copiosa est in coelis».

giugno 1942

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12 Giugno 1942