Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XI - N. V — 1 marzo 1929 — Conto Corrente Postale


UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA

Presso Pia Società San Paolo

Opus fac Evangelistae
(Tim. IV 5)



STATUTO BREVE

1. È costituita in Alba sotto la protezione di S. Paolo una UNIONE COOPERATORI APOSTOLATO-STAMPA.
2. Suo scopo è il favorire la Buona Stampa.
3. Mezzi: a) Preghiere; b) Offerte; e) Opere: scrivere, diffondere la Buona Stampa, combattere la cattiva.
4. L'Unione ha per organo il Bollettino Unione Cooperatori Apostolato-Stampa.
5. L'Unione ha la sua Sede presso la Pia Società San Paolo - Alba (Piemonte).
6. La festa patronale si celebra la domenica successiva al 29 giugno.

QUESTO PERIODICO


I. — PER LA COOPERAZIONE DI PREGHIERA:
Promuove il culto al Divin Maestro, alla Regina degli Apostoli, a S. Paolo Apostolo, ecc. ecc.
» l'opera delle vocazioni religiose all'Apostolato Stampa.
» l'opera delle Duemila SS. Messe e l'Unione di preghiere.
II. — PER LA COOPERAZIONE DI OPERE:
È organo della «Sezione Biblica» della Pia Società San Paolo.
» dell'Apostolato del «Libro»
» dell'Opera Bollettini Parrocchiali.
» dell'Unione scrittori, pittori, disegnatori, collaboratori.
» delle Sezioni parrocchiali Cooperatori Apostolato-Stampa.
» dell'Associazione Generale Biblioteche.
» dei Centri di diffusione di libri e oggetti religiosi.
Riporta: i nuovi libri, periodici, opuscoli col giudizio relativo.
III. — PER LA COOPERAZIONE DI OFFERTE:
Illustra la formazione delle Borse di Studio.
» l'opera delle pensioni agli aspiranti della P. S. S. Paolo.
» i deposti e vitalizi.
» i doni in natura.

ALBA – PIA SOCIETÀ SAN PAOLO – ALBA
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Opera «duemila SS. Messe»


Ogni anno dai religiosi della Pia Società San Paolo si celebrano due mila SS. messe per i benefattori e Cooperatori della Società stessa. Per godere del frutto di tante Messe (6 al giorno) è necessario fare una sola offerta di L. 10. Questa offerta non si deve ripetere ogni anno, ma basta sia fatta una volta in vita.
Parecchie persone possono mettersi assieme per formare l'offerta di L. 10 con una stessa offerta si possono ascrivere tutti i membri di una famiglia vivi e defunti.
È bene ascrivere i defunti assicurando loro suffragi quotidiani e perenni con una minima spesa. E bene ascrivere le persone che vogliamo migliori: i parenti che forse abbiamo lontani; i bambini appena nati essendo la S. Messa la preghiera più potente per ottenere le grazie perchè in essa è Nostro Signor Gesù Cristo che prega con noi e per noi.
* * *

Qual grazia fa il Signore a tante persone chiamandole ad essere zelatrici di sì bell'Opera! Qual fortuna è per loro il diffondere tale Opera! Chi può enumerare i meriti che vanno acquistandosi giornalmente! Solo al giudizio di Nostro Signore apparirà il bene compiuto. Ogni giorno noi le ricordiamo in modo particolarissimo al Signore nelle S.te Messe e confidiamo nella misericordia di Nostro Signore.
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UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA

Opus fac Evangelistae (II Tim. IV 5)



APOSTOLATO DEL LIBRO


La Pia Società S. Paolo per meglio corrispondere alla volontà di Signore sta organizzando una specie di centro librario per la scelta e propaganda del meglio fra le edizioni cattoliche.
Il titolo sarà: «Apostolato del libro». Esso è destinato a ricercare quanto è pubblicato, oggi o nel passato di più ispirato al sentire genuino della Chiesa e più adatto ad istruire le popolazioni nelle cose riguardanti l’anima; a ordinarle in un unico catalogo e procacciarle nel modo conveniente; a proporle e diffonderle fra il Clero ed il popolo cristiano.
Lavoro questo assai difficile, che ogni giorno sarà alquanto condotto innanzi al lume del Vangelo e del Tabernacolo, senza che mai possa dirsi completo e perfetto, e che pure ricercherà rendere sempre più utile ad assecondare i desideri del Maestro Divino, gli intenti della Madre Chiesa, i bisogni delle anime.
«Il libro» è un’opera per la ricerca, la scelta, il deposito, l’offerta, del meglio fra le edizioni cattoliche.
Il libro ha lo scopo: 1° di suscitare ed aiutare i migliori scrittori ed editori religiosi, per l’apostolato del libro.
Distinguere e scegliere e proporre il meglio delle edizioni destinate a diffondere le dottrina del Vangelo.
Presentare al Clero ed alle popolazioni felicità di scelta e sicurezza di dottrina. Esso è istituito presso la Pia Società S. Paolo – Alba.
Tutti possono rivolgersi alla Pia Società S. Paolo per qualunque libro e pubblicazione di indole religiosa. «Il libro» spedirà quanto già ha in deposito e ricercherà quanto ancora non ritiene. Si abbia sempre cura di indicare quale è la Casa Editrice dell’opera richiesta.
Scrivere ad uno dei seguenti indirizzi:
ALBA, Piazza S. Paolo – ROMA, Via Chiesa nuova 1 – TORINO, Via Belfiore 66 – SALERNO, Piazza Ferrovia – BARI, Via D. Alighieri 29 – VERONA, Via S. Cosimo 1 – CAGLIARI, Via G. Spano 22.
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LA DIFFUSIONE DEL SANTO VANGELO


Chi legge i giornali in questi ultimi tempi, non può non ringraziare vivamente il Signore, per le frequenti manifestazioni: Giornate del Vangelo, Settimane del Vangelo, Congressi del Vangelo, che vengono tenuti in ormai numerosissime Diocesi e Parrocchie, mercè lo zelo di Parroci, di Giunte Diocesane, di Curie Vescovili, di Gruppi del Vangelo ed anche di semplici Sacerdoti, che sentono tutta la nobiltà di questo apostolato: far conoscere la Parola di Dio, scritta nel Suo Vangelo.
Al lungo elenco già pubblicato nei numeri precedenti di questo periodico aggiungiamo ora il nome delle città nelle quali persone o enti si sono rivolti alla nostra Pia Società S. Paolo per avere Vangeli e materiale di propaganda.
Caltanisetta (Sicilia). Domanda 500 copie del Divin Maestro e fogli di propaganda. – Giornata del Vangelo in tutta la Diocesi.
Pavia (Lombardia). Domanda 1.000 copie del Vangelo e 500 del Divin Maestro per la giornata del Vangelo e della Buona Stampa in tutta la Diocesi. (Già diffusi 2500).
Cremona (Lombardia). Domanda 1.000 Vangeli per la festa del Vangelo in alcune Parrocchie. (Già diffusi 9500).
Mantova (Lombardia). Domandano 1.000 Vangeli e 350 Divin Maestro (Già diffusi 5.000).
Trento. 1.000 Vangeli per la propaganda attraverso le Organizzazioni Cattoliche. (Già diffusi 8.000).
Vittorio Veneto. 1.000 Vangeli per la prossima Festa del Vangelo-Buona Stampa. (Già diffusi 7.000).
Feltre. 500 Vangeli per la prossima Festa del Vangelo-Buona Stampa (Già diffusi 3.000).
Treviso. 1.000 Vangeli per la propaganda attraverso le Organizzazioni Cattoliche (Già diffusi 8.000).
Udine. Altre 1.000 Vangeli. (Già diffusi 15.000).

25.000 «Divin Maestro»
in edizione speciale ai soldati d’Italia!

Il Cappellano Militare Capo di Milano, Teol. Giuseppe Boris, anima mobilissima di apostolo, affezionato nostro Cooperatore fin dal sorgere della Pia Società, ci ha pregato di allestire per la prossima Pasqua dei soldati della sua divisione una edizione speciale del Divin Maestro (Quattro Vangeli concordati). Da parecchi giorni le macchine della nostra tipografia lavorano incessantemente per preparare a tempo le 25.000 copie del libro che riuscirà un piccolo gioiello. Oltre tutto il Vangelo, in una appendice di quasi 32 pagine porterà le Preghiere più comuni, il modo di ascoltare la S. Messa, di accostarsi ai Sacramenti, riflessioni e consigli adatti ai militari, spazi per annotare le Comunioni dei 9 primi Venerdì ecc. ecc., costituendo insomma un prezioso vademecum per i nostri bravi soldati.
Seguendo l’esempio del Cappellano Militare Capo della Divisione di Milano, molti altri Cappellani Militari daranno il santo Vangelo ai loro soldati, per cui abbiamo già pronta una tiratura di altre 50.000 copie.
Sono in preparazione edizioni speciali:
1° per i Balilla, Avanguardisti, Piccole Italiane e Giovani Italiane:
2° per gli Emigrati;
3° per la Gioventù Cattolica maschile;
4° per la Gioventù Cattolica femminile.
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Pubblichiamo una lettera del Rev. Teol. Boris, diretta al Rev. Teol. Alberione, Direttore della Pia Società S. Paolo.

Divisione Militare di Milano
Ufficio Capp.no M.re Capo

Milano 26-2-1929


Molto Rev.do Sig. Teologo,
Sento il bisogno di esternarle la mia viva compiacenza per la bella edizione «Dio, Famiglia, Patria».
I Cappellani Militari hanno il Vangelo, le preghiere, i richiami principali di vita cristiana, da mettere in mano ai soldati, che leggeranno con
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gusto e facilità, la parola divina, per la nettezza e opportuna grandezza dei caratteri. I Parroci potranno finalmente dare ai loro Coscritti un ricordo, sicuri che sarà ben gradito e tenuto caro, senza che il tempo lo faccia mettere da parte. Solo il suo zelo, rev.mo sig. Teologo, poteva compiere questo prodigio di buon mercato, e Dio glie ne darà davvero la ricompensa, mentre la P.S.S.P. si è resa benemerita in modo tutto particolare nella diffusione del Santo Vangelo, che, distribuito, ogni anno, a circa 200 mila giovani, porterà luce in altrettante anime, per entrare poi, col ritorno in famiglia, in mille e mille focolari domestici a ravvivarli di luce divina, di sano e fervido patriottismo.
Ho trovata l’edizione ideale: ottima stampa, formato comodo, prezzo da… regalo: Deo gratias!
Sono dunque in attesa delle 25.000 copie che le ordinai. La ossequio cordialmente.

Della S.V. Rev.ma Dev.mo
Sac. G. M. Boris, Capp.no M.re Capo R. Esercito



DIFFUSIONE DELLA BIBBIA

Ricordiamo che la nostra Bibbia delle Famiglie oltre che essere adatta all’ambiente famigliare, come dice lo stesso titolo, è particolarmente compilata per le Scuole. Ne prendano nota i M. RR. Parroci ed all’uopo la consiglino ai signori Insegnanti per l’adozione nelle loro scuole.
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Preghiamo Maria Regina degli Apostoli


Sono apostoli quelli chiamati da Dio a lavorare nelle sue vigne, e che vi lavorano. Apostoli perciò le anime buone che fanno del bene: le anime piene di carità e che accendono; le anime ricche di scienza soprannaturale e che illuminano.
La buona stampa è l’Apostolato fecondo di verità e di amore alla Chiesa.
Le anime che tutto lasciarono per essere tutte di Dio, il Padre celeste le fa partecipi della sua paternità soprannaturale.
Questi suoi ministri nella rigenerazione del mondo, che continuano l’opera dei primi apostoli, che avranno perciò in Cielo posto con Gesù, come «superiori» in Paradiso, il Divin Maestro dalla Croce al Calvario, dall’Oliveto, nella sua passione, vuole affidati alla cura speciale della Sua Madre Santissima: perché Maria li formi come ha educato Lui stesso, perché ne guidi i passi nell’Apostolato, come ha guidati i primi Apostoli.
Ecco Maria: amabilissima Regina degli Apostoli, madre di tanti figliuoli e di tante figliuole che sono suoi per divina solenne consegna: Regina dei cuori ardenti di carità, i più generosi per il prossimo, i più eroici per la gloria di Dio.
Accanto vi sono, pregano, lavorano, danno, aiutano i cooperatori, gli amici della buona stampa, delle missioni, del parroco.
Anime partecipi dell’apostolato, mentre curano la famiglia, mentre soffrono le malattie, mentre attendono ai lavori di casa o del patrimonio domestico.
I Cooperatori avranno il premio degli Apostoli: l’ha promesso il Divin Maestro.
Per loro è madre speciale la S. Madonna, la Regina degli Apostoli. Perché sono anime che hanno bisogno di una santità, e di una carità molto più che ordinaria: perché sono della famiglia di quelle, cui il Divin Maestro ha affidato il mondo da evangelizzare, e quindi solennissimamente affidate a Maria Regina degli Apostoli.
Vorrei non scrivere con l’inchiostro sulla carta, ma con lo Spirito Santo nei vostri cuori, o carissimi Cooperatori di San Paolo, per portarli tutti i vostri cuori alla S. Madonna: e con i cuori le menti: e le anime: e la vostra vita.
Preghiamo tanto, offriamo omaggi a Maria Regina degli Apostoli, per la missione della Buona Stampa della Pia Società San Paolo, e in modo speciale a Lei consacrata; e per tutti quanti faticano nel far del bene.
Una esortazione speciale vuole uscire dal cuore.
Madrine dei nostri Chierici, pregate la Madonna degli Apostoli per loro!
Mamme che desiderate un figlio sacerdote, domandatelo a Maria Regina degli Apostoli.
E voi amici fortunatissimi, giovani chierici, alunni del Santuario, speranze dei Vescovi, o dei Missionari, appressatevi a Maria Regina degli Apostoli, consegnate la vostra anima a Maria. Avete un tesoro inestimabile: la vocazione, con le virtù che vi fanno corona.
Il demonio circola attorno cercando il punto debole: spesso non lo trova subito, ma non si stanca: spesso lo trova dopo molti anni, ed allora va, si arma, monta consiglio, prende con sé spiriti peggiori e più furbi: e si vedono allora cadere e traviare quelli che erano le più ferme speranze!
Ma se l’anima è di Maria, se è stata consegnata a Maria, Ella schiaccerà il capo a tutta la legione e l’alleanza dei nemici assalitori: durerà forse la lotta, ma nel merito e nella carità. E questa è la storia delle anime e delle vocazioni.
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S. PAOLO
Vita e Viaggi


S. Paolo, Fugge con Barnaba in Derbe – Conversione di Gajo – Tornano a Derbe – Viaggiano per Attaglia – Navigano per Antiochia. – (Anni di Cristo 46, 47, 48) (Continuazione)

Alla notizia del barbaro fatto, i discepoli ed i fedeli corsero fuori del paese, e veduto l’Apostolo così pesto dai sassi e tutto contuso credutolo pur essi esanime, fattogli d’intorno circolo, amaramente ne piangevano la luttuosa perdita. Quando per prodigio divino Paolo si scuote, e come se nulla avesse sofferto, alzatosi in piedi, riempiendo di stupore e di giubilo quei buoni cristiani, dai quali attorniato rientrò segretamente in città, glorificando il Signore d’aver patito per suo amore mortale supplizio, e ringraziando forse d’aver fatto scontare a Paolo, lapidato in Listri, la colpa di Saulo lapidatore di Stefano in Gerosolima.
Questo fatto non mai dimenticato dall’Apostolo venne dal medesimo rammentato ai Corinti, per dimostrare loro la protezione singolare ricevuta dal Signore in ogni tempo, non avendolo mai abbandonato anche nei più fieri pericoli; chè anzi dei patimenti si volle servire come di mezzo per maggiormente santificarlo ed accostumarlo a quella vita di sacrificio che costituisce la prerogativa singolare dell’Apostolo. Nondimeno il giorno seguente, stimando prudenza non restare più a lungo in quella città dove avevan cercato di ucciderlo, insieme a Barnaba andò alla vicina Derbe prossima alle pendici del Tauro.
Come in altri paesi così in questi, mossi dall’amore di Gesù Cristo, Paolo e Barnaba cominciarono ad annunziare il Vangelo, convertendo molte persone, fra le quali Gajo, che gli divenne non solo fedele seguace, ma per salvarlo in Efeso corse pericolo di venire trucidato dal popolo levato a rumore dall’orefice Demetrio. Noti bene il lettore di non confondere questo Gajo asiatico, con quello ellenico del quale avremo in seguito a parlare. In Derbe non sembra siansi trattenuti molto tempo: tuttavia è credibile che la loro predicazione sia stata confermata da miracoli, e da numerose conversioni a Gesù Cristo.
Così, dopo aver rigenerato molti alla vita della grazia per il santo battesimo, pieni di coraggio e dimentichi dei passati pericoli e travagli sofferti, tornarono sui medesimi loro passi a Listri, ad Iconio e ad Antiochia di Pisidia, esortando quei cristiani a perseverare coraggiosi nella fede; e poiché sentivansi chiamati dallo Spirito Santo a predicare altrove il Vangelo, giudicarono loro debito provvedere alla sicurezza di quei teneri agnellini circondati da rabbiosi lupi: perciò dopo il digiuno e l’orazione ordinarono per tutte le chiese sacerdoti e vescovi, raccomandandoli al Signore nel quale credevano, e si partirono per la Panfilia.
Prima città ove si fermarono i santi Apostoli fu Perga, la quale abbenché distrutta, pur tuttavia dagli avanzi del suo famose teatro, dal tempio di Diana, dallo Stadio e da molti altri edifici si dimostra situata al grado di altura artica 37,2 e di longitudine orientale dal meridiano di Greenwich 18,15. Dopo essersi trattenuti alquanto tempo in Perga annunziando a quel popolo la parola di Dio, partirono; e girando l’estremo lembo della Panfilia per la pianura di Attaglia, pervennero nella città omonima, situata nel seno più interno della Baia Panfilia.
Benché S. Luca nulla ci dica quanto tempo abbiano ivi speso i due Apostoli ad evangelizzare quel popolo, nondimeno, per il consueto sistema di Paolo, è a dire che vi abbiano dimorato qualche mese almeno e confermando i fedeli nelle opere di religione. Qui chiusero, per così dire, la loro prima missione, nella quale Paolo con la dignità della parola ispirata e
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divina, con la sublimità del sacrificio personale, mostrando l’incanto del cristianesimo, giustificava ad ogni momento la parola di Gesù Cristo: «Beati i mansueti, perché essi possederanno la terra»; ed in tal guisa, vincendo l’egoismo dei popoli e l’orgoglio dei grandi, vedeva famiglie, borgate e intere città ascriversi al vessillo della Croce. Dopo di che, diretti sempre dallo Spirito Santo, imbarcaronsi entrambi nel porto di Attaglia e volta la prua a levante, navigando per il mare di Panfilia, giunsero a Seleucia, che, posta alla foce dell’Oronte, serviva di porto ad Antiochia, in quella stessa guisa che Ostia alla foce del Tevere stava come porto di Roma. Per quella via dunque rientrarono in Antiochia di Siria, donde eransi partiti per questa loro apostolica spedizione, e dove, dice il sacro Testo, furono già ambedue messi nelle mani della grazia di Dio per la grande opera che avevano compiuto. E se con fervorose preghiere i cristiani antiocheni avevano accompagnato alla partenza questi due uomini straordinari, molte saranno state altresì la azioni di grazia rese all’Onnipotente al loro ritorno; le quali certamente con santo giubilo si accrebbero, quando Paolo e Barnaba, radunata l’assemblea, narrarono a questa le meraviglie operate dal Signore per mezzo loro tra popoli gentili.
Bell’esempio di umiltà ci presenta qui l’Apostolo, il quale, dopo essersi acquistato coi sudori, con le fatiche e col sangue la gloria di aver dati tanti soggetti a Gesù Cristo e fondate tante Chiese, rende conto di tutte le sue azioni all’adunanza antiochena, e ciò fa con sì ammirabile modestia, che senza attribuire a sé nessuna di queste meraviglie, dice che Dio le ha fatte pel suo ministero.
Dopo ciò l’Apostolo si trattenne in Antiochia per molto tempo, creduto comunemente due anni, cioè il quarantasette ed il quarantotto, essendo rientrato in Gerusalemme a fine di celebrarvi il primo Concilio 14 anni dopo la sua conversione, secondo che asseriscono quasi tutti i codici stampati e manoscritti: e siccome la sua conversione avvenne al principio dell’anno trentesimo sesto di Cristo, ne discende che il primo Concilio sia stato celebrato l’anno quarantesimonono dell’era cristiana.

(Continua)



Cooperatori Scrittori


Quella dello Scrittore, dopo la Cooperazione spirituale, è la prima Cooperazione all’Apostolato della Stampa. Difatti la Stampa non è altro che la moltiplicazione dello scritto.
Il Signore che vuole l’Apostolato della Stampa, ha ispirato a molte Anime generose, a cui aveva dato capacità di far parte ad altri delle loro grazie cogli scritti, di aiutare la Pia Società San Paolo con tale genere di Cooperazione e dobbiamo ringraziare il Signore del fervore di zelo che anima questi Cooperatori, nel mettere a servizio del Signore il loro talento.
Il premio del bene che fanno lo avranno in Cielo; e preghiamo che lo dia loro abbondante. Non solo facciamo noi questa preghiera, ma li raccomandiamo pure vivamente alle preghiere di quelle anime che all’Apostolato della Stampa dànno specialmente il tesoro delle loro preghiere, dei loro sacrifici e dei loro meriti.
E perché meglio si conosca quello che hanno fatto questi Cooperatori, ne faremo accenno, man mano, in questo Bollettino segnando anche il titolo dei loro scritti.

Alcuni fra i Cooperatori Scrittori


Can. Francesco Chiesa, Dottore in filosofia, Teologia, Diritto Canonico e Civile.
Con una chiarezza e precisione di Dottrina ammirabile, più volte lodata dalla Civiltà Cattolica e da molti Periodici di Cultura Cattolici, congiunte ad una facilità di espressione che rende intelligibili a tutti le idee anche più alte ed astruse, ha saputo esporre in una serie di lavori le Verità più belle della Religione. Sono pubblicati:
Dall’alto del Monte Oliveto: Lezioni di Religione.
La Chiave della Vita: risponde alle domande: Che cos’è la vita? A che cosa serve?
Gesù Maestro; Ego sum Vita; Gesù Cristo Re: illustrano e inculcano la devozione a Gesù Maestro.
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La Chiave della Bibbia: insegna al popolo il modo di capire e leggere con frutto la S. Scrittura.
La Comunione dei Santi: Volgarizza per il popolo la sublime prerogativa della Chiesa, di mettere a disposizione dei Fedeli il Tesoro infinito di meriti e di bene che ha da Gesù Cristo, dalla SS.ma Vergine, dalle Anime sante.
Emilia Moglia (Modello di Catechista): Insegna come si può organizzare la Scuola Parrocchiale di Catechismo.
Altri volumi egualmente belli e interessanti sono in preparazione. (Continua)

Unione di preghiere

Per tutte le persone che si raccomandano offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e le raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
Il Tempio a San Paolo, che abbisogna ancora di molte grazie – S. S. Pio XI – L’Apostolato della B. Stampa – L’incremento della Pia Soc. San Paolo – I Bollettini parrocchiali – L’Opera delle 2.000 SS. Messe – I centri di diffusione libri e oggetti religiosi – Le biblioteche – La diffusione del Vangelo – I Periodici settimanali – Gli scrittori cattolici – Una famiglia per grazie spirituali e temporali – Una Mamma da anni ammalata – Un ammalato grave – Una grazia urgente – Una guarigione – Una Zelatrice per conversione di persone care – Una grazia spirituale e una materiale – Una grazia speciale – Due grazie importantissime.

Indulgenze del mese

19 Marzo – S. Giuseppe; 28 Marzo – Giovedì santo; 30 Marzo – Sabato santo; 31 marzo – Pasqua.
Una speciale indulgenza plenaria viene concessa ogni volta che i Membri e Cooperatori faranno un’ora di adorazione davanti al SS. Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società.
Indulgenza plenaria in articulo mortis ai Membri e Cooperatori, che confessati e comunicati, o almeno contriti diranno devotamente colle labbra o col cuore il Santo Nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalle mani del Signore in pena dei proprii peccati.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai Membri e Cooperatori, ogni qualvolta diranno con cuore contrito qualche preghiera secondo il fine della Pia Società San Paolo, o presteranno un qualche aiuto: (lavoro, elemosina, offerte ecc.).
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NELLA PIA SOCIETÀ S. PAOLO

Buona Pasqua!!
Ai nostri carissimi Cooperatori l’augurio dell’
Alleluja cristiano. S. Paolo ci descrive il sacrificio di G. C. e la sua gloriosa risurrezione come l’alba della vita nuova per le anime, il mondo! Sia la Pasqua per tutti Santa e gioconda!

Dalle nostre Case

ALBA

«TE DEUM»
La Pia Società San Paolo ha sentito con gioia speciale la grazia di Dio concessa alla sua Chiesa ed alla Patria diletta; la conciliazione tra Stato e Chiesa. Nel Trattato, spiritualmente meraviglioso, si schiude un orizzonte nuovo di luce e di bene pel mondo! Tutti i periodici settimanali, quindicinali, mensili sono stati pubblicati in veste festiva con le figure del Papa, del Re, del Cardinal Gasparri, dell’On. Mussolini! Un apposito foglio volante ha illustrato popolarmente l’eccezionale avvenimento, sotto forma di «Catechismo della Conciliazione» con domande e risposte. Per otto giorni le bandiere pontificia e italiana, hanno sventolato sulle porte dell’Istituto maschile e femminile. La Domenica fissata da S. E. Mons. Vescovo di Alba, si è fatta una funzione, in cui il Maestro ha brevemente spiegato il felicissimo avvenimento: quindi si è cantato solennemente il «TE DEUM» di ringraziamento.

IN S. PAOLO
Si svolgono le funzioni dei nove primi venerdì del mese. Hanno incominciato a Marzo per terminare con Novembre.
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Si è potuto ottenere una consolantissima pratica: in S. Paolo è presente, presso il confessionale, per l’intera giornata (cioè dal mattino ore 4, alla sera ore 20), un sacerdote pronto per amministrare il Santo sacramento della Penitenza. Questo per la comodità dei divoti di S. Paolo.
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La settimana Santa sarà celebrata per quanto possibile con la dovuta divozione e con le prescrizioni della liturgia.

IN CASA
Il ritiro Mensile di Febbraio fu tenuto su questo argomento: Fare bene le azioni quotidiane con spirito di fede; affinchè quanto si fa non appaia semplicemente un lavoro materiale, ma spiritualizzato, fonte di meriti per la vita eterna.
Gli esami trimestrali saranno terminati prima della festa di Pasqua. Si spediranno le pagelle, ed i genitori potranno verificare il progresso dei loro figli.

S. GIUSEPPE
Ha sempre avuto fra di noi speciali ossequi. Al primo mercoledì del mese il M. R. D. Manera tiene una breve predica, cui segue la S. Messa con Comunione Generale.
Uno degli altari del nuovo tempio a S. Giuseppe sarà dedicato al suo culto speciale.
E S. Giuseppe ci ha già fatto infinite grazie. Noi siamo soliti mettere sotto la statuetta di S. Giuseppe le note, che sono tante! da pagare.
Quest’anno lo pregheremo in modo speciale per il nostro Ven.mo Vescovo che è nel suo 81° anno di età, sano e operoso! «Dominus conservet eum».
I primi voti dell’Istituto furono emessi il giorno di S. Giuseppe e quest’anno dopo i decreti di approvazione si avranno i primi voti perpetui nell’Istituto Femminile. Gloria a Dio - pace agli uomini!

A. S. E. MONS. VESCOVO
Nella felice ricorrenza del suo giorno onomastico recitiamo la preghiera: «Preghiamo per il nostro amatissimo Vescovo GIUSEPPE FRANCESCO. Il Signore lo conservi e pascoli il suo gregge con fortezza, nella sublimità del suo nome».

ESERCIZI SS. ALLE FIGLIE
Mentre il bollettino sta per andare in macchina, incomincia un corso di Esercizi SS. per le figlie esterne. Il corso è chiuso, dovendo ognuna stare in casa l’intera giornata, per migliore raccoglimento e frutto. Buon numero di figlie si è prenotato: non tutte furono ammesse per mancanza di posti. Però a quelle che con pena sono state escluse diciamo subito: avranno luogo almeno altri tre corsi di Esercizi SS.: uno a fine luglio, l’altro in settembre, e l’ultimo a fine ottobre; presso a poco come si è fatto l’anno scorso con molta abbondanza di frutti spirituali.

BARI

Il «Giornalino» di Alba viene bene accolto dai giovanetti.
Da Cagliari ci scrivono che colà le Donne Cattoliche vogliono diffonderlo largamente fra i Fanciulli Cattolici. Qui invece sono le RR. Suore
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che hanno presa larga iniziativa ed inoltre il Rev.mo Sig. Vicario Generale è instancabile nel suo zelo per l’Apotolato-Stampa. Attorno a tale Apostolato egli vuole convergere il lavoro e l’aiuto del R. Clero, affinché le anime siano illuminate. Vuole che alle porte delle Chiese si distribuisca il foglietto religioso come in Chiesa si distribuisce la S. Comunione a chi la desidera e si predica il Vangelo.
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Fra le offerte: Una buona Signora per fondare una biblioteca ha date L. 200. Ammirabile questa Signora: come si dà il pane e la beneficenza per i corpi, così per le anime! Come si dànno offerte per il culto e per le Chiese, così per l’Apostolato-Stampa.
Una Cooperatrice ha dato L. 200, frutto dei suoi sudori e dei suoi risparmi. Abbiamo poi avuto molte offerte sia in denaro che in natura come ossequio al Divin Maestro.

SALERNO

È incominciata la diffusione dei «Vangeli». È il primo passo: a molti sembrava che la lettura del Vangelo fosse cosa… proibita o quasi proibita. A noi fa l’impressione che ciò sia effetto di quel giansenismo che pur di allontanare le anime da Gesù Cristo e dalla sua Chiesa ha seminate molte rovine. Esso non voleva il Vangelo, non voleva la Comunione frequente: mentre che questi erano i cibi che nutrivano i forti cristiani dei primi secoli. Capiamo ciò che ci venne predicato molte volte ed è scritto nella Imitazione di Gesù Cristo che, cioè, il cristiano ha sulla terra due cibi: il Vangelo nutrimento della mente, l’Eucaristia nutrimento del cuore.
Ammiriamo però anche come il R. Clero di questa regione abbia molto istruito il popolo e il popolo già sente sete del Vangelo.
Il bollettino è ricevuto veramente con tanto desiderio. Molti lo baciano con molto trasporto. Esso opera un gran bene.

CAGLIARI

Il foglietto religioso ha fatto qui la comparsa nelle famiglie. La specialità del foglietto religioso sta qui: che mentre per ordinario i foglietti religiosi sono dati ad abbonati, questo invece, viene distribuito a tutti, lasciando a ciascuno di fare quella libera offerta per la dottrina del Vangelo che meglio crede e che è in sua possibilità. Inoltre: mentre gli altri foglietti vengono ordinariamente portati dall’impiegato postale, questo viene recato a domicilio personalmente dalle Figlie di S. Paolo. Ed ancora: ai foglietti religiosi si associano le persone pie per ordinario o che per lo più sono già assidue alle prediche; questo invece è portato a tutti e di preferenza a chi non frequenta la Chiesa, affinché non gli manchi il necessario alimento o pane dell’anima. Siamo tanto riconoscenti ai RR. Parroci di qui. Essi hanno subito voluto che il nostro foglietto religioso divenisse anche il mezzo di comunicare l’orario delle funzioni, gli avvisi parrocchiali ecc. Così il foglietto religioso potrà benissimo fare l’ufficio di Bollettino Parrocchiale.
Quante e quali Persone zelanti abbiano qui incontrato! In primo luogo S. E. Mons. Arcivescovo che fu già ad Alba a visitare la casa centrale. Alla sua anima d’apostolo nulla sfugge per il bene dei suoi figli: «Io aiuterò l’opera della stampa quanto potrò».
I RR. Padri Gesuiti ci dànno tanti e tali aiuti per lo spirito e per la diffusione che non possiamo numerarli. Sono essi veramente di Gesù, dello spirito cioè del Divin Maestro.
L’ill.mo Direttore Cav. Avv. Vincenzo Loy, direttore del monte di pietà di Cagliari e la sua degnissima Signora furono e sono per noi una singolare provvidenza. Un padre e una madre non potrebbero essere più solleciti pel bene dei loro figli.
Tutte queste così distinte Persone noi scriviamo fra i Cooperatori Apostolato Stampa e chiudiamo nel Cuore del Divin Maestro. Dia a loro il compenso che è promesso a colui che presta aiuto a chi diffonde la Divina Parola.

ROMA
PER LA NUOVA CASA

Se la erige la Regina degli Apostoli perché i suoi figliuoli dovranno narrare per mezzo della Stampa le meraviglie della Città santa.
Ci pare che quanto di tempo e di precauzione esigeva la prudenza umana si sia in abbondanza impiegato.
I pali di fondazione costano L. 70 ciascuno. Chi ne porta uno avrà messo a sostegno della casa una mano; chi ne porta due avrà messo a sostegno due mani: e questo sostegno sarà prezioso come le colonne che in Cielo sostengono la città di Dio.
I giovanetti e le figlie, per l’onomastico del Maestro, hanno offerto, o meglio curato che i parenti offrissero, il prezzo di tre metri cubi: lire 300.
La casa non dovrà erigersi colla speculazione, ma colla carità, e la carità è la più grande speculazione: lo dice S. Paolo, che nel suo libro vuol registrare tanti nomi destinati alla vita eterna!!!
NELLA CAPPELLA. – Le due famiglie, i religiosi e le Figlie di S. Paolo continuano ad avvicendarsi nella preghiera. Ma alcune Pie Discepole mandate a noi dalla Casa Madre di Alba, ci portarono il principio di quella bella e soave adorazione eucaristica davanti a Gesù esposto, che nella Casa di Alba costituisce la lode perenne, la visita perpetua. E la presenza di Gesù è lo scrigno dei tesori e l’argomento della fiducia.
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Problema formidabile pei Cattolici

Un secolo fa non si contavano nel mondo che alcune centinaia di periodici: oggi abbiamo cifre sbalorditive ed in continuo aumento.
Sono: In Germania, 3812 quotidiani e 4309 ebdomadari nel 1926; 1100 periodici nel Belgio, 1500 nel Canadà, parecchie migliaia in Cina, più di 2.000 nella Spagna. In Danimarca, a fianco di 750 periodici, ebdomadari e mensili, 320 giornali tiranti 1.100.000 esemplari, ossia un esemplare ogni tre abitanti. Agli Stati Uniti, 2400 quotidiani e 14.800 ebdomadari nel 1920. La tiratura totale dei quotidiani di questo paese, da 28.700.000 esemplari nel 1914, passava a 35.780.000 nel 1923. Nello stesso anno l’industria giornalistica contava 10267 stabilimenti occupanti 238.550 impiegati. In Francia, stesso prodigioso sviluppo; soltanto a Parigi i quotidiani raggiungono il centinaio e parecchi hanno la tiratura superiore al milione. In Inghilterra 2400 giornali, uno dei quali tira più di un milione. Un migliaio di periodici in Italia, ai Paesi bassi, più di 3.000 al Giappone, e più di 5.000 in Polonia, alla fine del 1924. Nella Svizzera più di 2.000 giornali e riviste, ossia un periodico per ogni 2.000 abitanti, la Cecoslovacchia pure 2.000, dei quali 710 per la sola città di Praga.
Si può ben immaginare come contemporaneamente a questo enorme sviluppo si siano profondamente modificati i metodi di impiego e di organizzazione del giornale. È intuitivo che esso oggi non si non si fonda, non si pubblica e non si amministra certo come il giornale di trenta o quarant’anni fa. Ormai siamo in piena industrializzazione del giornale. Un grande periodico moderno sta benissimo alla pari di una azienda industriale: nelle mani, come uno stabilimento, una fabbrica, una miniera, di una società anonima, ha alla testa, come uno stabilimento, una fabbrica, una miniera, un direttore pagato, il quale deve rendere conto della sua gestione ad un Consiglio di amministrazione. E tale gestione ha delle volte dei bilanci con somme ingentissime.
Nel 1925 i giornali degli Stati Uniti hanno incassato ben 750 milioni di dollari a solo titolo di pubblicità. Si pensi, d’altra parte, quanto costarono i 2.900.000 tonnellate di carta consumata in quell’anno da essi!
Le spese di pubblicazione dei giornali inglesi si sono elevate, nel 1926, a più di un miliardo e mezzo di franchi-oro. Ciò nonostante un quotidiano di Londra realizzava un guadagno netto nel 1927 di 5.650.000 franchi-oro. Nel campo giornalistico si sviluppa un altro fenomeno nuovo che tende ad accentuare il carattere di impresa commerciale capitalistica: un processo di concentrazione con la formazione di grandi trusts tendenti a controllare e manovrare la stampa.
Ai vari re del petrolio, dell’acciaio, dell’automobile ecc., specie negli Stati Uniti, ora si sono venuti aggiungendo anche quelli della stampa. Uno di essi che nel 1887 ereditava dal padre un giornale di San Francisco, ha nelle mai ora 24 quotidiani, 14 settimanali, 11 riviste mensili con una tiratura complessiva di 13 milioni di esemplari; vale a dire che circa 40 milioni di persone leggono i suoi giornali. Soltanto ai suoi quotidiani lavora un’armata di 38.000 persone.
Ciò che dimostra meglio il carattere di simili concentrazioni – spiega la relazione – è che il pensiero è considerato soltanto come un prodotto che deve prendere le forme più atte, secondo le regioni a diffondere il giornale. È per ciò che il trusts in questione non si fa scrupolo di «soffiare freddo a Chicago e caldo a Boston».
Questa concentrazione della stampa che è già molto avanzata negli Stati Uniti e che è incominciata anche in Europa, principalmente in Inghilterra, in Germania ed anche in Francia, è oggetto di ansiosi commenti da parte degli organi professionali dei giornalisti. Attualmente il giornalista dipende da una vasta organizzazione di tipo più o meno industriale; le sue condizioni di lavoro e di esistenza sono determinate dalla industrializzazione della stampa. Da ciò sono derivate – secondo la relazione – due gravi crisi, l’una materiale, l’altra morale.
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OPERA BOLLETTINI PARROCCHIALI


È un’opera bella, che fa del bene incessante e senza frastuono in tutte quelle fortunate parrocchie d’Italia in cui esiste questo minuscolo foglio religioso.
Il bene morale, sociale ed anche intellettuale che il Bollettino diffonde nella parrocchia è grande e questo ce lo attestano in parte i manoscritti che i RR. Parroci ci inviano per il loro periodico: da essi infatti ci risulta il buon seme sparso da quell’Angelo di Pace, i fiori che a poco a poco ne spuntan fuori ed i frutti che si vanno raccogliendo.
I RR. Parroci che non pubblicano ancora il Bollettino li preghiamo a far la prova e vedranno che quel che sembrava un sogno diventa realtà, ossia otterranno frutti insperati dal piccolo sacrificio compiuto.
Nella maggioranza delle famiglie della parrocchia, il Bollettino sarà ben accetto, anzi sarà ricevuto come un carissimo amico, come un angelo che entra nella casa a portare la Parola e la benedizione di Dio.
Non preoccupi il pensiero: e i soldi? Come farò a pagarlo io che ho la borsa alquanto scarsa?
Il Bollettino stesso si incaricherà lui di raccogliere le offerte e di pagare i propri debiti… anzi è un fatto consolante il vedere come in tantissime parrocchie il Bollettino è divenuto un piccolo finanziere, un sostegno valido della iniziativa del Parroco e un suscitatore di altre nuove opere di zelo.
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE

Il foglietto mensile alle B. Associate alla A.G.B.

Una sorpresa che sarà certamente gradita a tutte le Biblioteche della ormai numerosa famiglia dell’Associazione Generale Biblioteche, le quali verranno così visitate ogni mese e tenute in più stretti e cordiali rapporti tra di loro e col Centro di unione.
Il Programma? Molto semplice: quello di un amico che viene a visitare la Biblioteca portando suggerimenti per il suo miglioramento, proposte, consigli, e specialmente aiuti, in quanto sono possibili.
Il prezzo di abbonamento? Non se ne parla. Si accontenta di essere accolto volentieri e che le Biblioteche siano in regola colla loro Associazione, secondo lo Statuto della medesima.

Le nuove sezioni della A.G.B.

I nuovi recapiti della Pia Società S. Paolo, sono anche altrettante Sezioni della Associazione. Presso di questi le Biblioteche associate possono avere i libri alle medesime condizioni che presso la Sede Centrale di Alba e con assai più comodità per quelle che si trovano più vicine.
Per il Trentino e il Veneto: VERONA, Via S. Cosimo, 1.
Per la Sardegna: CAGLIARI, Via G. Spano, 22.
Per l’Italia centrale: ROMA, Via Chiesa Nuova, 1 e Via Grotta Perfetta, 6.
Per l’Italia Meridionale: SALERNO Piazza Stazione e BARI, Via Dante Alighieri, 29.
Per altre Regioni: TORINO, Via Belfiore, 66.

Biblioteche per «Balilla» e «O. N. Dopolavoro

Le direttive del Capo del Governo sono chiare: ogni Gruppo di «Balilla», ogni Sezione della «O. N. Dopolavoro» dovrà avere la sua Biblioteca Circolante.
Invitiamo tutti i nostri Cooperatori per quanto si può affinché queste biblioteche siano buone e non ammettano libri cattivi. Indicare a chi deve provvedere la Biblioteca la A. G. B. di Alba, che può incaricarsi della costituzione di tali Biblioteche. Avvisare la A. G. B. delle Biblioteche dei «Balilla» o delle Sezioni «Dopolavoro» che si stanno costituendo.
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Vite di Santi e Romanzi a dispense


Escono in fascicoli settimanali, ogni domenica.
Servono per la diffusione di buoni libri tra il popolo, che difficilmente si induce a comperare libri interi, ma facilmente compera i fascicoli a dispense di poco prezzo.
I Santi escono ogni Domenica in fascicoli di due dispense (16 pagine) in bella copertina colorata e costano Cent. 30 ogni fascicolo.
Il Romanzo Onesto esce ogni domenica in fascicoli di tre Dispense (24 pagine) in bella copertina a colori e costano Cent. 40 ogni fascicolo.

DIFFUSIONE
Non è difficile trovare un ragazzo del Circolo, uno dei Chierichetti che servono la S. Messa, che si voglia incaricare di vendere le Dispense ogni Domenica. Tanto più che concediamo un BUON SCONTO ai Distributori e chi vende le Dispense può guadagnare qualche cosa.
Provare con una piccola Rivendita di cinque copie settimanali; poi si aumenterà poco alla volta. Farne richiesta alla Pia Società S. Paolo – ALBA.

PER RIFORNIRE LA BIBLIOTECA
Si può fare l’abbonamento ad una sola copia settimanale.
Per i Santi: un anno L. 15 – sei mesi L. 8.
Per il Romanzo Onesto: un anno L. 18 sei mesi L. 10
Anche l’abbonamento individuale è ottima cosa; ma assai migliore è la rivendita per procurare la diffusione di libri nelle case, nelle famiglie.

ABBONAMENTI A LIBRI INTERI
Chi temesse che le dispense si perdano e non si possa al fine avere il volume completo, può richiedere sia l’abbonamento individuale, sia la rivendita di più copie a Libri interi, che vengono inviati appena finito l’invio a dispense, ben confezionati, con bella copertina.
Il Prezzo è lo stesso che per le dispense e i Libri, tanto Vite di Santi come Romanzi, sono pure gli stessi che escono a dispense.
Così con Lire 15 si possono avere in un anno parecchie Vite di Santi di complessive pagine 832. E con sole 18 lire si possono avere in un anno diversi Romanzi di complessive pagine 1248.
In ogni Parrocchia ci sia il distributore dei SANTI e del ROMANZO! – Chiedere saggi gratis alla Pia Società S. Paolo – ALBA.
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Piccola Biblioteca Ascetica

La Pia Società S. Paolo ha intrapresa la stampa dei migliori libri di ascetica, allo scopo di presentare al Clero e ai fedeli quanto di migliore è stato scritto da Autori venerati e competenti. È troppo importante che le anime desiderose di salire le vie ardue e santissime della perfezione siano guidate e nutrite con dottrine sicure, tenute dai santi, approvate dall’uso nella Chiesa.
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ZELATORI E ZELATRICI VI PREGHIAMO CHE CI MANDIATE
INDIRIZZI DI PERSONE PIE E GENEROSE
A CUI NOI FAREMO COSOSCERE E RACCOMANDEREMO LA NOSTRA SOCIETÀ
PER VOI È POCO SACRIFICIO PER NOI È MOLTO BENE

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— Teol. Alberione Giacomo, Dirett. Resp. —
ALBA, Piazza San Paolo — ROMA, Via Chiesa Nuova 1 — TORINO, Via Belfiore 66 — SALERNO, Piazza Ferrovia — BARI, Via D. Alighieri 29 — VERONA, Via S. Cosimo 1 — CAGLIARI, Via G. Spano 22.
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