Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XXXIII
SAN PAOLO
Marzo 1958
Roma Casa Generalizia,

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)

MEDITAZIONE ED ISTRUZIONE RELIGIOSA

1) La meditazione come fine specifico mira a rafforzare la volontà (facoltà regina dell'uomo), per vivere sempre meglio in Cristo, Via, Verità e Vita. Dovrà perciò allargare e approfondire la fede (il giusto vive di fede); dilatare il cuore in amore sempre più acceso a Dio ed alle anime; stabilire la volontà in Dio «qui dat posse et velle pro bona voluntate». La meditazione deve essere attiva, mettendo in azione tutte le facoltà dell'uomo, allo scopo di eccitare la volontà, espressa in fervidi propositi.
2) Vi sono le diverse età, le diverse condizioni di spirito e di istruzione, i diversi doveri. Ancora da generare: «per evangelium vos genui»; da nutrire «caro mea vere est cibus»; da difendere «sicut gallina congregat pullos suos»; da illuminare «Ego sum lux mundi»; da dirigere «docentes servare omnia quae mandavi vobis»; da far intimamente partecipi: «vos dixi amicos quia quaecumque audivi a Patre meo nota feci vobis»; da confermare «confirma fratres»; da richiamare «insta opportune, importune, argue, obsecra, increpa»; da elevare verso le vette «estote perfecti sicut Pater meus in coelo perfestus est»; il tutto adattare in sapienza, prudenza e carità.
3) La meditazione è un fondamentale mezzo di educazione: «imparare ed esercitarsi a pensare»; specialmente a riflettere su di noi, i nostri doveri, la nostra vita: «attende tibi et lectioni», «age quod agis». Troppe volte né si legge, né si studia, né si riflette; si opera sotto delle impressioni. Si dice che si prende il pensiero già fatto; ma l'uomo ragionevole lo sente, lo studia, lo esamina, lo fa suo o lo rigetta. Si guardano le illustrazioni, si sta allo schermo del cinema o della TV, si osservano i fumetti, ecc. Sono aiuti a conoscere e ricordare, ma in tutto occorre applicare la mente, la ragione, per giudicare, accettare o rigettare, per tutto utilizzare per la vita; l'arte poi facilita l'azione col risvegliare il sentimento buono. L'uomo è educato se ha imparato a ben vivere da sé.
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4) La meditazione e la lettura spirituale (o istruzione religiosa) che si completano, devono organizzarsi in ordine ciclico progressivo; come l'insegnamento elementare del catechismo, come lo studio delle lingue, delle scienze in genere. Quando il religioso arriva alla professione perpetua o il Chierico all'Ordinazione sacerdotale avranno costruito in sé un corpo solido, organizzato, sentito, esperimentato di ascetica e mistica generale e paolina; ugualmente una discreta istruzione-cultura religiosa che potranno poi da sé allargare e approfondire.
Il Superiore Provinciale o il Superiore locale possono preparare un corso completo di meditazioni e istruzioni per le varie età (aspiranti, novizi, ecc.), assegnare i libri di testo, da acquistare ogni anno; e da conservarsi per tutta la vita, perché sempre sono da mettersi in pratica e per i Sacerdoti ancora da utilizzarsi nella cura pastorale nell'Istituto e per il popolo.
5) Vi sono nel sistema ciclico-progressivo: il nucleo e gli sviluppi graduali. In ogni classe di catechismo ciclico si dà un po' del Credo (fede), un po' dei Comandamenti (morale), un po' dei Sacramenti e preghiera (culto). Ogni anno si aggiunge qualche parte alla fede, alla morale, al culto; in modo progressivo, facendo sempre base sul nucleo fondamentale; è un evolversi del seme, che, sempre nutrito, diviene una pianta rigogliosa e carica di frutti. Non possono mai mancare: il Divin Maestro, la Regina Apostolorum, San Paolo Apostolo.
La formazione del Paolino dev'essere infatti completa; e la sua anima è costituita dall'amore, attaccamento alla Congregazione; le qualità ne costituiscono solo il corpo, sono requisiti necessari. Si potrà avere, ad esempio, un po' più o un po' meno d'intelligenza e si potrà quindi compiere un ufficio od un altro; ma l'attaccamento, la stima, l'orgoglio di appartenere all'Istituto devono essere tali da donarsi ad esso completamente: e nonostante le sempre insorgenti difficoltà, sempre più vivi ed operanti! fatti calamite che attraggono.
6) Vi è un'eloquenza formativa propria del Maestro; ed un'eloquenza propria dell'oratore (elogio funebre, panegirico, polemica, apologetica, casuale per circostanze, ecc.). La prima soprattutto si deve imparare dal Maestro Divino, nel suo impegno di formare gli Apostoli, che erano i suoi Novizi. Li istruiva col popolo, applicava o spiegava a parte; aggiungeva ciò che li riguardava per la loro missione, faceva eseguire; correggeva tutti o ciascuno a parte; affidava missioni ed incarichi; li riprendeva anche con parole dure... Stava con loro; con loro viaggiava, pregava, riposava, mangiava; alla loro presenza operava miracoli, convertiva i peccatori, praticava le sue divine virtù in forma imitabile. Così tutto riusciva formativo: le sue osservazioni, le spiegazioni, gli esempi, le fatiche, le pene, le gioie: era una educazione completa, quasi familiare. Vi era anche l'elemento soprannaturale, la grazia. Gesù pregava e faceva pregare; soprattutto espiava per essi con le sue indicibili sofferenze; poi mandò lo Spirito Santo a compiere l'opera sua. Non altrimenti, nelle giuste proporzioni, opera un buon educatore che è l'Alter Magister.
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7) La volontà abbisogna del soccorso divino, la grazia attuale.
Vi sono doveri naturali che si adempiono soltanto con estrema difficoltà: esempio, perdonare all'offensore, dominare le tre concupiscenze della carne, dell'avarizia, dell'orgoglio. La grazia divina viene in soccorso a chi prega. Vi sono beni soprannaturali che si ottengono solo con la preghiera: la fede, la speranza, la carità, virtù teologali; così la giustizia, prudenza, fortezza, temperanza, virtù cardinali. I doni dello Spirito Santo, i frutti dello Spirito Santo, la vocazione e la perseveranza in essa. Le grazie che provengono dai Sacramenti e dalla Messa; la pazienza, la castità, l'obbedienza, la povertà, lo zelo apostolico, ecc., procedono da Dio, superando ogni desiderio e sforzo umano.
Educatore ed educando facciano il primo loro appoggio sulla preghiera. La stessa buona volontà, necessaria per la buona riuscita, è dono di Dio.
8) Le ordinarie meditazioni non possono essere semplici prediche; nelle quali, terminato il discorso del Sacerdote, ciascuno va ad altre occupazioni. Forse sarebbe, e non sempre! un'istruzione. In quanti casi, compresi molti corsi di Esercizi Spirituali, non si medita, né si viene alla vera riforma dei pensieri, dei sentimenti, della vita. Gli Esercizi Ss. si possono fare senza predicatore e senza libro; mai senza riflessione e senza preghiera.
La parte più necessaria della meditazione sta nel riflettere, applicare, esaminarsi, proporre, pregare.
Il Maestro, che attende alla formazione dei giovani, limita le cosiddette prediche, si modera negli avvisi: forma invece delle vere coscienze, delle profonde convinzioni, delle abitudini a pensare, porta a vivere la fede, la speranza, la carità!
Scelto il testo adatto, leggerà, o meglio farà leggere, qualche brano; poi ripeterà fermandosi sul punto principale; spiegherà, applicherà, ecc., quindi si leggerà altro punto e si farà come prima; poi una terza volta. Guiderà le riflessioni, farà sottolineare, forse interrogherà, ecc. Quindi un abbondante esame di coscienza, un proposito pratico (ciascuno facilmente ripeterà quello degli Esercizi Ss. o del Ritiro mensile); preghiera ben scelta e recitata lentamente.
L'aspirante annoti nel taccuino; si attivino quanto possibile le sue facoltà. Anche quando si insegna il canto, il suono, il latino, l'aritmetica, ecc., si danno esercizi, si correggono i compiti, si fanno esempi, ecc.
9) Suscitare quanto possibile la cooperazione attiva dell'educando. Si tratta di formare un uomo, un cristiano, un religioso, un apostolo! non solo un mattone di fango, una candela di cera, un fantoccio di cartapesta, una figura da comparsa.
L'educatore opera dall'esterno, l'educando opera nell'interno. Si tratta di guidare la ragione, di acconsentire alla fede, di dare l'assenso della volontà, di amare Dio ed il prossimo... e tutto ciò spetta all'educando. Si tratta di imparare le scienze, di prendere un modo di vivere, di scegliere uno stato... Non può l'Educatore imparare per lui, né star buono per lui, né scegliere lo stato per lui.
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Mai confondere scienza con fede, cultura con vita, aspirazione con realtà, la morale delle circostanze con la morale del Vangelo.
Educatore ed educando uniscono le forze per un buon successo: sono due alleati che impegnano il tutto per il tutto.
Si devono stimare ed amare, compatirsi e donarsi: in classe, in chiesa, in ricreazione, in tutto il succedersi delle cose della giornata.

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Tutti i mezzi consigliati per suscitare l'attenzione e l'impegno; tutti i mezzi didattici; interessare tutte le facoltà interne, i sensi interni, i sensi esterni; anche l'amor proprio. Soprattutto educare la mente e la volontà. Vi è tanto da imparare ed imitare nei grandi ed umili Educatori: questi sono i primi benefattori dell'umanità. I buoni Maestri sono quelli che più meritano la riconoscenza della Congregazione.

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Nel libro delle orazioni è scritto:
Nella meditazione se è guidata dal sacerdote, o da altra persona, si segua docilmente quanto verrà detto. Se invece si deve fare da soli, si sceglie il libro che viene indicato; soprattutto si ritorni spesso sulle verità eterne e sulla dottrina di Gesù Maestro, Via, Verità e Vita, quale è esposta nei Vangeli e in autorevoli commenti. Occorre guardarsi dal pericolo di ridurre la meditazione ad una semplice istruzione della mente o ad una lettura spirituale. Lo spazio maggiore del tempo si dedica invece all'esame, al pentimento, ai propositi, alla preghiera. E così, se si impiega mezz'ora nella meditazione, un quarto d'ora circa sarà speso per questi atti.
La meditazione ha tre parti, oltre la preghiera preparatoria e quella di ringraziamento.
La preghiera di preparazione consiste nel mettersi alla presenza di Dio, domandare i lumi del Signore, e la grazia di ricavare propositi fermi ed efficaci.
Nella prima parte leggerete l'argomento della meditazione con breve sviluppo, oppure vi fisserete sopra un fatto o un mistero da contemplare. Qui eserciterete specialmente la mente: il Divino Maestro vi illuminerà con le sue verità morali e pratiche. Spesso le anime contemplano con semplicità un mistero, un episodio della vita e della passione di Gesù Cristo, una massima pratica, una delle verità eterne. L'anima si compiace della bellezza, utilità, necessità di seguire quanto il Divino Maestro insegna; gusta la vita di unione con Dio e sente come un saggio del premio del Signore promesso ai servi fedeli, alle anime generosamente amanti.
Nella seconda parte particolarmente si eccita la volontà a desiderare intensamente la santità della vita, a seguire Gesù che ci precede nella via del cielo.
Quindi si compiono atti di desiderio; si fa l'esame di coscienza sul passato; si eccita il dolore dei peccati; si fanno propositi per l'avvenire.
Nella terza parte è necessario pregare: chiedendo la grazia della perseveranza; e che quanto ancora non abbiamo praticato per infermità ci venga reso possibile, facile e giocondo per l'abbondanza dei divini conforti: «Signore, che conoscete come non possiamo avere alcuna fiducia in nessuna nostra virtù, concedeteci misericordiosamente, per la intercessione di S. Paolo, Dottore delle genti, che siamo fortificati contro tutte le cose avverse».
Qui si possono recitare preghiere varie: come il Pater, Ave e Gloria; qualche mistero di Rosario, il Veni Creator Spiritus, l'Anima Christi, il Miserere.
La preghiera finale si compone: di ringraziamento per la divina assistenza, dell'offerta dei propositi e di una breve supplica per mantenerli fermamente.
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MEDITAZIONI

Ogni Domenica - Gesù Maestro nel S. Vangelo, considerato profondamente.
Ogni Sabato - Maria, Madre, Maestra e Regina degli Apostoli (tra i libri: Giaccardo, Alberione, ecc).
Ogni Lunedì - San Paolo Apostolo: Vita, Apostolato, Lettere (tra i libri: Gratilli, Prat, Penna, Spiritualità di S. Paolo, ecc.).
Ogni anno - Un corso di meditazioni sopra i Novissimi, adattando materia e presentazione all'uditorio.
Nel curriculum - Di formazione (10-14 anni) - Tre corsi di meditazioni sopra la Sacra Liturgia. Ugualmente «Meditazioni per ogni giorno dell'anno», Alberione.

Agli Aspiranti - nei primi mesi - meditazioni ed istruzioni sopra la vita di Maggiorino Vigolungo, il regolamento, le pratiche di pietà come nel libro delle orazioni.
Ogni anno si leggono le Costituzioni secondo l'articolo 462 ai professi.
Nel Corso Teologico si fanno anche meditazioni sopra i punti più fondamentali della Dogmatica, Morale, Scrittura, Diritto Canonico, Storia Ecclesiastica.
In tutto il curriculum di formazione vi siano saltuariamente meditazioni sulla parola del Papa e gli avvenimenti religiosi più importanti
Specialmente nell'anno di noviziato leggere la vita del M. Giaccardo (Lamera).
Ogni Professo legga tutta la Bibbia, percorrendone un capitolo per volta, nella prima parte della Visita.

SCHEMA PER LE SCUOLE E PER I TESTI DI RELIGIONE

PREPARATORIA: dove e quando c'è: Catechismo per classi, Classe II Catechismo Mariano (Lettura)
I MEDIA: Catechismo per classi, Classe III Catechismo liturgico (Lettura)
II MEDIA: Catechismo per classi, Classe IV Feste di Maria (Lettura)
III MEDIA: Catechismo per classi, Classe V Vita di Maria (Lettura)
IV MEDIA: Corso di Storia Sacra (p. es. l'Alessandria o Mons. Grandi). Grandezze di Maria (Lettura)
I LICEO: D. Dragone, Catechismo per adulti, vol. I Vita di Gesù (Lettura)
II LICEO: D. Dragone, Catechismo per adulti, vol. II Storia della Chiesa (Lettura)

NOVIZIATO STUDENTI:
D. Dragone, Catechismo per adulti, vol. III
Introduzione alla dottrina cristiana (Lettura)
III LICEO: Gesù Cristo Maestro - Roatta
IV LICEO: Filosofia del Credo - Gratry
TEOLOGIA: Costituzioni
Il prete nella vita moderna
Una sorgente di energia

DISCEPOLI

PRIMA DEL NOVIZIATO: Tutto il Catechismo di Pio X diviso nelle varie classi
Storia Sacra - Liturgia - Catechismo Mariano (Letture)
NOVIZIATO: D. Dragone, Catechismo per adulti, vol. I. - Costituzioni
TEMPORANEI: D. Dragone, Catechismo per adulti, voll. II e III
Sociologia - Costituzioni
PERPETUI: Bartmann, Dogmatica
P. Teodoro, Morale
Tanquerey, Ascetica e Mistica
Vagaggini, Il senso teologico della Liturgia
Laurentin, Compendio di Mariologia
L'anima religiosa nella vita moderna - Costituzioni

Per i Vocazionari fuori d'ltalia si fanno programmi e scelgono Testi sostanzialmente corrispondenti.
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