Beato Giacomo Alberione

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Anno XXXIII
SAN PAOLO
Dicembre 1958
Roma Casa Generalizia,

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)

Insieme onoriamo e chiediamo a Maria Immacolata, Regina degli Apostoli, che porti in tutte le nostre anime e in tutti gli uomini della terra Gesù Maestro Via Verità e Vita: per un Natale gioioso e santo, per un nuovo anno di progresso religioso e apostolico della Famiglia Paolina.
AUGURI A TUTTI!

Sac. Alberione


ANNO DI PASTORALE

E' l'anno che corre tra il quarto corso teologico e l'inizio pieno del ministero sacerdotale. E' come un tirocinio alla vita sacerdotale; un prudente avviamento per lo spirito e l'attività sacerdotale; completamento degli studi e formazione.
Esso ha tre compiti nel pensiero di Pio XII e della «Sedes Sapientiae». In esso, «sotto la guida di esperti maestri: 1) coltivano più intensamente le virtù sacerdotali, 2) esercitano moderatamente l'apostolato sacerdotale, 3) attendono allo studio ed alla pratica della teologia pastorale, secondo gli ordinamenti e le istruzioni apostoliche» (Sedes sapientiae, Art. 48).
Pio XII inaugurando la Chiesa dedicata a Sant'Eugenio I ed i locali annessi, nel Motu proprio Quandoquidem dichiara la sua volontà che là si raccolgano i novelli sacerdoti della diocesi di Roma per un periodo di perfezionamento ed addestramento al ministero (15 aprile 1949). Ecco le sue parole:
Quando ex studiorum domiciliis sacerdotes novensiles proficiscuntur, ut sibi creditum ministerium suscipiant, etsi sunt sacris disciplinis pietatisque fervore praediti, nihilo secius cum saeculi afflatum sentiunt, atque in media rapiuntur aetatis huius nostrae pericula difficultatesque, non raro experiuntur se haud satis esse ad increscentibus populi necessitatibus occurrendum instructi, atque interdum etiam animo concidunt, cum se cernunt non sine proprio discrimine a christianae doctrinae christianaeque virtutis hostibus acerrime impugnari.
Oportet igitur iuvenes a sacerdotio recentes opportunis illis disciplinis ac rebus exerceantur, quibus iisdem opus sit ut novas etiam apostolatus formas, quas nostra induxerit aetas, expedite, apte alacriterque tractare valeant.
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Norunt profecto omnes primos potissimum sacerdotii annos, cum sacri administri ex Seminarii claustris in apertum campum prosiliunt, ut quae in scholis didicerint ad rem deducant, peculiarem habere momenti gravitatem, atque interdum etiam non leve discrimen. Ex iisdem siquidem saepenumero pendet futurae eorum vitae cursus, atque adeo eorum mo-rum eorumque sacerdotalis muneris processus. Hac de causa facile cernitur quam opportunum ac prorsus necessarium sit eos in sacrae militiae initio optimos habere duces ac magistros, qui eis non tam doctrinae praeceptis, quam sacerdotalis ministerii exercitatione in exemplum praeluceant.
Id quidem non novum in Ecclesiae annalibus est; quod Romae S. Philippus Nerius hac in re peregit, quod S. Carolus Borromaeus Mediolani ges-sit, ac superiore saeculo Augustae Taurinorum S. Iosephus Cafasso "Ecclesiasticum Convictum" moderando obtinuit, id omnibus perspectum est; at multa alia hoc genus opera atque instituta memorari queunt, quae ad optimam sacerdotum conformationem summopere contulerunt.
Haec Nos mature considerantes, cum vehementer cupiamus ut iuvenis Almae Urbis Clerus, qui peculiari modo ac titulo Nobis carissimus est, bisce adiumentis ne careat, optamus ac volumus Pontificium Institutum Romae condere, cui quidem sit gravissima haec causa demandata. Quapropter per has litteras motu proprio datas decernimus aedificia illa, de quibus supra mentionem fecimus, non modo novae paroeciae, sed Pontificio etiam Instituto attribuenda esse, Romano Clero novensili hac ratione instituendo.
Haec praeterea, quae sequuntur, statuimus ac decernimus:

I. Pontificii huius Instituti Rector a Nobis Nostrisve Successoribus eligetur, audito Cardinali in Urbe Vicario.
II. Novi Almae Urbis sacerdotes per certum tempus in ibi commorabuntur, ut non modo virtute, sed sacro etiam in ministerio exerceantur, peculiarique modo in iis apostolatus formis, quas nostrum invexit saeculum.
III. Addiscent iidem quid nostra tempora postulent, quibus necessitatibus angantur, quae peri-cula ac discrimina praebeant; atque adeo opportu-nis omnibus rationibus instruentur, quibus et haec pericula facilius superare, et praesentibus hisce necessitatibus modo aetati nostrae pari actuoseque respondere queant.
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iV. Sacris concionibus exercebuntur, impertiendaeque christianae doctrinae institutione; qua de causa in paroeciales aedes statis temporibus se conferent, ubi eorum opera apte utiliterque dirigetur.
V. In gerendis administrandisque paroecialibus officiis sub optimorum magistrorum ductu pariter exercebuntur.
VI. Vitam communem agent, ex qua quidem magnum experientur spiritualis utilitatis profectum.

a) Congrua congruis referendo, applicando ai nostri bisogni particolari è da notarsi: che il Chierico religioso di buon spirito dalla professione all'ordinazione sacerdotale ha specialmente atteso alla pratica della pietà e virtù religiose. Nel principio del sacerdozio deve aggiungere pietà e virtù sacerdotali.
Nella pietà il suo cuore ed il suo spirito si dilatano, egli sente il carico, l'onus di anime - pax hominibus - e mezzi di immenso potere ed efficacia per glorificare, ringraziare, riparare a Dio - gloria in et cum Ipso et in Ipso.
Prima era lui con Dio; dopo vi sono lui e gli uomini con Dio. Non è più solo.
E' ministro di Dio e del popolo (in senso paolino), di Dio, che rappresenta innanzi al popolo, del popolo che rappresenta innanzi a Dio: «omnis pontifex ex hominibus assumptus pro hominibus constituitur in iis quae sunt ad Deum uf offerat dona et sacrificia pro peccatis».
Rendere a Dio l'onore, la gloria, la riparazione per tutti gli uomini, specialmente per le anime affidategli in particolare, in Cristo; e per tutti supplicare la divina misericordia. La S. Messa, il Breviario e le funzioni liturgiche, in generale, sono in sua mano.
A tutti offrire i mezzi di salvezza: la verità da credere, il volere di Dio da osservare, i sacramenti da ricevere, ordinando la vita presente alla futura.

Perciò: tutti i poteri, la scienza, le esperienze, la bontà, le forze fisiche e morali devono essere utilizzate in uno zelo prudente, semplice, instancabile. Giacché la sua salvezza è legata alla salvezza delle anime. Quindi le virtù della prudenza, carità di ministero, generosità, zelo per tutto quello che dà gloria a Dio e pace agli uomini. Imparare a equilibrarsi bene tra i due compiti: perfezionare nello studio e nelle virtù se stesso; e donarsi generosamente e saggiamente: pietà, studio, zelo. Sempre aggiungere! mai svuotarsi né esaurirsi, così da diventare inutili a sé ed alle anime. In tutto questo, formare abitudini sante per tutta la vita sacerdotale.
Pio XII nel nominato Motu proprio insiste perché i novelli Sacerdoti vengano formati alle necessità del nostro tempo; ma che insieme siano premuniti contro i pericoli antichi e nuovi; e non siano travolti per l'inesperienza da occasioni e relazioni pericolose; neppure sotto pretesto di zelo, o da un uso meno saggio delle nuove forme di apostolato.
b) Per il moderato esercizio di apostolato. L'Apostolato generale e l'apostolato specifico.
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Apostolato generale: amministrare convenientemente i Sacramenti, in modo particolare la Penitenza, per cui nell'anno di pastorale subiranno il così detto esame di confessione, e cominceranno a prestarsi per i fanciulli, per gli uomini, ecc. secondo le disposizioni diocesane e dell'Istituto.
Predicare la divina parola. In primo luogo, tenere un buon catechismo, organizzato e presentato secondo i sistemi odierni. Poi spiegazione del Vangelo, brevi conferenze a classi distinte, qualche panegirico, ecc. Tanto importante l'eloquenza formativa per una determinata categoria di fedeli.
Dedicarsi alle opere che servono a formare il carattere retto e cristiano dei fedeli; particolarmente una chiara e sicura coscienza dei doveri dell'età, dello stato, dell'ufficio. Così che i Comandamenti di Dio e della Chiesa siano vissuti; e che i cattolici siano i migliori cittadini, ciascuno nella sua posizione; come pure i doveri familiari e sociali; e nello stesso tempo sentano i bisogni del prossimo e le virtù dell'apostolato.

Apostolato specifico. Pio XII vuole inoltre che i Sacerdoti secolari siano avviati al lavoro parrocchiale, perchè tale sarà la loro futura missione. Così, risulta chiaro, che i sacerdoti religiosi devono avviarsi alle specifiche mansioni future del loro apostolato. Perciò i nostri cari sacerdoti novelli si avviano praticamente alla scuola, alla redazione, alla formazione degli aspiranti, a guidare l'apostolato tecnico e di propaganda, al cinema, radio, televisione, secondo le possibilità; ed a tutte le forme nuove di apostolato che i tempi richiedono; in un'apertura sempre più larga di orizzonti, considerando le varie nazioni e continenti.
Così nell'Istituto Pontificio di Pastorale a Roma eretto da Pio XII, son introdotti anche questi apostolati specifici. Esso ha pure lo scopo di preparare insegnanti laureati in materia pastorale per le Diocesi e gli Istituti religiosi.
Egli perciò nella Costituzione Apostolica, ricorda che il sacerdote deve essere come dice S. Paolo «perfectus homo Dei ad omne opus bonum instructus». Egli mette l'Istituto sotto la protezione di Maria «Regina Apostolorum», di S. Gregorio Magno e di S. Pio X.
Esso è stato richiesto e viene frequentato tanto dal Clero religioso che dal Clero diocesano.
c) L'istruzione da impartirsi riguarda specialmente le seguenti materie:
La teologia pastorale fondamentale, che oggi ha raggiunto la dignità di vera scienza; mentre nei tempi passati era piuttosto un complesso di avvisi pratici.
Il sacerdote ha bisogno di due scienze: conoscere ciò che deve dare ai fedeli e agli infedeli; e, di più, il modo di darlo. Al primo sono ordinati gli studi teologici, al secondo è ordinato l'anno di pastorale.
Vanno strettamente unite: la storia della pastorale, la letteratura pastorale, lo stato e i metodi odierni di pastorale nelle varie nazioni.
L'insegnamento della verità, che comprende la catechetica, la redazione, l'eloquenza sacra, nelle sue varie parti: es. conferenze, direzione di esercizi spirituali, ritiri mensili, ecc.
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La Pedagogia e la psicologia in senso pratico.
L'apostolato della gioventù, con l'aggiunta dell'apostolato vocazionario; e l'azione cattolica.
La vita religiosa nei suoi gradi: Ordini, Congregazioni, Società di vita comune senza voti pubblici, Istituti secolari.
La direzione spirituale delle varie categorie di anime, specialmente delle anime consacrate al Signore.
L'apostolato del cinema, radio, televisione, stampa.
Sociologia cristiana.
Liturgia ed arte in ordine alla pastorale.
Pastorale sacramentaria.
Missionologia.
Quadro dell'azione pastorale del Sommo Pastore, il Papa; quadro dell'azione pastorale dei Vescovi; quadro dell'azione pastorale dei Parroci; sempre riguardo ai secoli passati ed ai tempi presenti.

CONCLUSIONE

La Pia Società San Paolo ha sempre dato importanza specialissima alla Pastorale; prevenendo i tempi, si era preparato il libro «Appunti di Teologia Pastorale», uscito in due edizioni. Uscirà di nuovo completamente rifatto.
Nelle Costituzioni è detto: «L'apostolato presenti carattere pastorale» (art. 232). La spiegazione è data dagli articoli 227, 229, 230.
Sempre è stato pubblicato il periodico «Vita Pastorale».
La ragione è ovvia: quella data dal Papa Giovanni XXIII nella omelia tenuta nell'occasione della sua incoronazione. Egli dice che nel Papa non si ha da cercare il dotto, il diplomatico, l'uomo di stato, ecc. ma il Pastore, formato su Gesù Buon Pastore, e ne descrive ampiamente le qualità e gli uffici.
La redazione sacerdotale e tutto l'apostolato sono veramente per compiere l'ufficio di illuminare, dirigere, santificare.
Collezione preziosissima quella pastorale nelle sue tre sezioni: Magisterium, Ministerium, Regimen (Ed. Paoline - Alba).
Pio XII: «Per il nostro gravissimo ufficio dobbiamo dichiarare che il sacerdote, oltre la santità e la scienza conveniente per compiere il ministero apostolico in modo degno, è del tutto necessaria un'accuratissima e completa, sotto ogni aspetto, preparazione pastorale» (Costituzione Apostolica).
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Ricordare

La Sacra Congregazione dei Seminari notifica che: il libro «INTRODUCTION A LA BIBLE - t. 1. - Introduction générale. Ancien Testament - Desclée» è vietato per le scuole di teologia.

Data la varietà delle regioni in cui è diffusa la Congregazione, si lascia al Superiore di ogni provincia la facoltà di stabilire la data della solennità a Gesù Maestro e la relativa festa per i Maestri di reparto, di scuola, di apostolato.
In Italia e nazioni di Europa si celebrerà l'undici gennaio.

I Sacerdoti novelli incominciano ad esercitare il ministero delle confessioni soltanto dopo superato l'esame apposito.

I Superiori Provinciali determinano come e quando la S. Messa si ascolta con metodo liturgico; tenendo presente che per il frutto è necessario dare ampia spiegazione delle varie parti, onde partecipare il più intimamente possibile all'Azione Sacra. Anche i canti accompagnano le varie parti di essa.

In ossequio alle disposizioni della
Sedes Sapientiae e al Can. 490 D. C. viene stabilito che gli esami quinquennali dei nuovi Sacerdoti si diano a cominciare dagli ordinati nel 1957; in Italia, a Roma; nelle altre nazioni presso il Provinciale o il Regionale, e per le case dipendenti direttamente dalla Casa Generalizia presso il rispettivo superiore che ne darà relazione. Si manderanno presto i programmi per l'anno 1958-59.

La determinazione degli orari e testi di scuola è riservata al Superiore Provinciale o al Superiore Regionale.

Per la prossima festa di S. Giuseppe, è bene che i Discepoli eseguiscano la S. Messa a più voci, dopo una buona preparazione. Così, in generale, il canto sacro e il servizio all'altare, nel corso dell'anno liturgico, siano divisi tra aspiranti Discepoli e aspiranti studenti.

E' in via di spedizione il
CALENDARIO PAOLINO 1959; per le case più lontane si manda una copia via aerea. - Si prega al saldo, presto; inviando denaro o celebrando delle Messe, secondo come verrà indicato.

Per «IL COOPERATORE PAOLINO» qualche casa prende l'edizione comune (preparata dalla Casa Generalizia) in un numero sufficiente di copie; e vi aggiunge quattro pagine proprie per le persone cooperatrici e parenti degli alunni. Il numero di copie prenotate viene pagato secondo sarà inteso.
Esempio da imitarsi, specialmente dalle case d'Italia: è molto consigliabile un solo Cooperatore Paolino, con l'addizione di cose proprie.

Nel completamento della Famiglia Paolina si sono iniziati i tre Istituti Secolari: S. Gabriele Arcangelo, Maria SS. Annunziata e Gesù Sacerdote; che stanno facendo buoni passi, con l'appoggio delle Alte nostre Autorità.
E' bene che ogni Casa si impegni a trovare vocazioni, scrivendo lettere ad amici o conoscenti, o anche inserendo qualche avviso sulle riviste e bollettini locali, come si è fatto in Italia per «La Famiglia Cristiana» «Vita Pastorale» ed altri periodici.
«Nisi Dominus aedificaverit domum, in vanum laborant qui aedificant eam. - Nisi Dominus custodierit civitatem, in vanum vigilat custos» (Salmo 126).
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Seguito al «S. Paolo» di ottobre:

PARTECIPAZIONE DEI FEDELI ALLE MESSE LETTE

Il secondo modo di partecipazione si ha quando i fedeli prendono parte al Sacrificio eucaristico, recitando le preghiere comuni e cantando. Si cerchi di adattare convenientemente preghiere e canti alle singole parti della Messa, tenendo fermo quanto è prescritto al n. 14 c.
Il terzo modo, infine, più completo, si ottiene quando i fedeli rispondono liturgicamente al sacerdote celebrante, quasi «dialogando» con lui e dicendo ad alta voce le parti loro proprie.
In questo modo di partecipazione più completa si distinguono quattro gradi :
a) Primo grado: quando i fedeli danno al sacerdote celebrante le risposte liturgiche più facili, come: Amen; Et cum spiritu tuo; Deo gratias; Gloria tibi, Domine; Laus tibi, Christe; Habemus ad Dominum; Dignum et justum est; Sed libera nos a malo.
b) Secondo grado: quando i fedeli recitano anche le parti che sono proprie dell'inserviente, secondo le rubriche; e, se viene distribuita la santa Comunione durante la Messa, recitano il Confiteor e tre volte il Domine, non sum dignus.
c) Terzo grado: quando i fedeli recitano col sacerdote celebrante anche le parti dell'Ordinario della Messa, ossia il Gloria in excelsis; Sanctus-Benedictus; Agnus Dei.
d) Quarto grado: quando i fedeli recitano col sacerdote celebrante le parti che sono del Proprio della Messa: Introito; Graduale; Offertorio; Comunione. Quest'ultimo grado si può adottare decorosamente e degnamente da gruppi scelti e più istruiti (ossia nei seminari, nelle comunità religiose, nelle associazioni cattoliche meglio preparate sulla liturgia).
Nelle Messe lette, i fedeli possono recitare col sacerdote celebrante tutto il Pater noster, preghiera antica e molto adatta alla Comunione; però soltanto in lingua latina, con l'aggiunta dell'Amen da parte di tutti, ed esclusa qualunque recitazione in lingua volgare.
Nelle Messe lette i fedeli possono cantare canti popolari religiosi, osservando tuttavia la regola di saperli adattare alle singole parti della Messa (cfr. n. 14 b).
Il sacerdote celebrante, specialmente se la chiesa è grande e i fedeli numerosi, dica ad alta voce le parti che deve pronunciare con voce chiara secondo le rubriche, di modo che tutti i fedeli possano seguire la sacra azione opportunamente e con comodo.
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BENEDIZIONE EUCARISTICA

La Benedizione eucaristica è una vera azione liturgica; perciò deve essere compiuta come è prescritto nel Rituale Romano, tit. X, cap. V, n. 5.
Se in qualche luogo vige un altro modo di dare la Benedizione eucaristica, lo si può conservare con il permesso dell'Ordinario; si consiglia però di promuovere prudentemente il modo romano di dare la Benedizione eucaristica.
(Dalla Istruzione della S. Congregazione dei Riti sulla Musica Sacra e la Sacra Liturgia del 3-IX-1958).

NOTIZIE
Conchiudendo il 1958

L'anno 1958 si conchiude in un bilancio rappresentato da attività e da passività. Tuttavia, nuove grazie, nuove opere, nuove vocazioni segnano un buon progresso attivo per tutta la Famiglia Paolina.
La scelta degli Aspiranti in generale è stata più accurata e la loro formazione migliorata.
L'Apostolato si è allargato e nel complesso ha un timbro sempre più pastorale.
Tra le costruzioni sono specialmente da notarsi:

ITALIA:
La «Casa degli Esercizi» sul lago di Albano. Attualmente presenta il complesso delle case con la Chiesa centrale dedicata al Divin Maestro. Mancano le rifiniture e la sistemazione esterna e del bosco con il viale della «via Crucis» e del «Rosario». Può contenere 160 esercitanti.

A Roma, il 25 gennaio, è stata inaugurata la Casa dell'Apostolato: lunga 110 metri e larga 20, a tre piani, più il piano attico per l'abitazione dei Discepoli. Con la nuova casa sono state benedette nuove macchine: la rotativa rotocalco a sei elementi, la offset bicolori 100+140, quattro macchine tipografiche ed altro macchinario sussidiario. La sistemazione dei cortili e degli ingressi, ha conferito al complesso degli edifici una nota di proprietà e di eleganza.

La San Paolo Film, ha prodotto il nuovo film per bambini «Avventura nell'Arcipelago» e sta girando il documentario per le vocazioni paoline «Un giorno come ogni giorno». Quest'ultimo, interessa tutti i nostri vocazionari (Italia e Estero) nel modo in cui si è pensato e viene eseguito.

Nella Chiesa di S. Paolo in Alba, Casa Madre ha portato a termine gli altari di tre cappelle centrali. Vi è pure stato il congiungimento delle due Case di «S. Paolo» e «Regina degli Apostoli». Tra i mezzi di apostolato vi è da segnalare la nuova rotativa rotocalco per la stampa della «Famiglia Cristiana», e la rotativa «ceruttina» per la stampa delle copertine della medesima rivista. «Famiglia Cristiana» ha raggiunto le 800.000 copie settimanali.
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A Torino, di fronte alla Casa SAIE è sorto un nuovo modernissimo palazzo di sette piani. Nel sotterraneo del medesimo palazzo vi è sistemato un salone cinematografico che servirà per il pubblico.

A Milano (Balsamo) è stato portato a termine il Vocazionario che può contenere 200 alunni. E' il più moderno e razionale d'Italia.

A Modena è segnalato l'ammodernamento della casa padronale che oltre a dare una decorosa abitazione ai Sacerdoti e Discepoli, permette di ospitare altri 20 aspiranti. La stessa Casa ha pure acquistato nuovi macchinari per l'Apostolato.

Vicenza: La Casa Paolina del Veneto ha celebrato con pia solennità il ventennio di fondazione. Da essa è venuto relativamente un buon apporto di Professi; e tra essi due terzi sono Discepoli.

Nuovi macchinari sono pure stati acquistati dal Vocazionario di Vicenza e di Pescara.

ESTERO:

In Irlanda è sorta la «Casa dell'Apostolato» rifornita di macchine moderne.

A Leopoldville (Congo Belga) la tipografia, dotata di un efficiente macchinario, è stata sistemata in un capannone preso in affitto. Oltre alla stampa di periodici, calendari ed opuscoli, in francese e nelle lingue locali, i nostri stanno preparando le proprie edizioni. Hanno iniziato con la stampa di un vangelo in lingua tshaluba e in una edizione in lingua francese.

A Caracas, prosegue la costruzione del nuovo Vocazionario.

In India, sia ad Allahabad che a Bombay sono stati portati a termine i due Vocazionari.
Nelle Isole Filippine, è in costruzione un nuovo Vocazionario che darà a quella comunità la possibilità di moltiplicare le vocazioni e le altre attività.
Da questa casa scrivono : «Abbiamo firmato il contratto per una seconda trasmissione-radio giornaliera di 30 minuti sulla Stazione più potente delle Isole Filippine. Stiamo ora lavorando per ottenere altre trasmissioni. La suddetta trasmissione è esclusivamente per la propaganda della nostra Famiglia Cristiana (Home Life) e del Giornalino (Youngster)».

A Bogotà è stata costruita la seconda parte del Vocazionario, raddoppiando così le possibilità del medesimo.

A Città di Messico, si è inaugurato il Vocazionario con la Casa dell'Apostolato. Il Vocazionario può contenere 60 aspiranti.

La «Citade [Cidade] Paulina» a S. Paulo del Brasile presenta le costruzioni programmate per questo anno: Vocazionario «Casa 20 Agosto» che può contenere 200 aspiranti; il «Circolo P. Trosso» con i refettori, cucina ecc.; la Tipografia con nuovi macchinari.

A Caxias (Brasile) il completamento del Vocazionario ha portato le disponibilità dei posti da 30 a 100.

Negli Stati Uniti sono stati inaugurati il Vocazionario di Staten Island e di Canfield.

A Madrid è stato portato a termine il Vocazionario. A Bilbao si è aperto una nuova Libreria.

La Casa di Lisbona ha acquistato un terreno di oltre 16 ettari ove potrà presto sorgere il nuovo Vocazionario.

Per iniziativa di D. A. Barbieri, si pensa dì provvedere «la campana Regina Apostolorum» per il Santuario. Peso 35 quintali, in LA Bemolle. Saranno incisi i nomi delle. nazioni concorrenti alla spesa. Riempirà il vuoto del piccolo campanile.
Le offerte vengano inviate direttamente a Don Paolo Ruggeri, Rettore del Santuario.
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CIRCOLARE

inviata ai Rev.mi Superiori provinciali e regionali, per comunicazione alle loro case; ed alle case dipendenti direttamente dalla casa Generalizia


Incominciando l'anno scolastico in Italia e ricevute le statistiche del personale per il 1958-1959, si notano subito rilievi per due conclusioni pratiche:

1) Una supplica che parte dal profondo dell'anima: mirare ai due terzi di aspiranti e professi Discepoli-Fratelli rispetto agli aspiranti e Sacerdoti.
È la natura dell'Istituto che lo richiede.
E se ci si arrivasse: si ridurrebbe l'apostolato tecnico ai Chierici ed in generale agli aspiranti studenti; per prepararli più efficacemente all'apostolato di redazione ed allargare la loro competenza per la stampa, radio, cinema, televisione. Sacerdoti compiti sotto ogni rispetto nella vocazione paolina. Discepoli compiti sotto ogni rispetto secondo la loro specifica e bellissima vocazione.
Sono condizioni necessarie perché la Congregazione porti il suo contributo al servizio della Chiesa, usando i mezzi più efficaci, celeri, moderni; secondo le proprie Costituzioni.
2) Il beneficio insostituibile del Collegio Teologico Internazionale per i Chierici a Roma, secondo le sempre più pressanti insistenze della Santa Sede; e secondo l'uso delle diocesi e istituti più floridi. Lo spirito universale, cattolico-romano, ne resterà profondamente rafforzato e l'indirizzo della Congregazione più approfondito; l'apertura verso i problemi dell'umanità più favorita; le varie Istituzioni della Famiglia Paolina, l'apostolato delle edizioni «in Christo et in Ecclesia» secondo Gesù Maestro, i due amori al Papa ed alla Congregazione più nutriti.
D'altra parte gli Insegnanti del corso teologico hanno speciale competenza, mentre la formazione spirituale, apostolica, pastorale è data in modo esemplare, completo.

Cari Superiori,
Il problema fondamentale è il vocazionario.
I Professi attualmente (ottobre) sono circa 800.
Ma ora la Congregazione ha raggiunto basi e mezzi per uno sviluppo più rapido.
Chiedo troppo domandando a Dio e a voi di raddoppiare per ottobre 1963 il numero, arrivando così a 1.600? Si tratta di cinque anni.
Ciò dipende dal Signore e insieme dall'amore alla Congregazione: l'amore è inventivo e operante.
Unisco uno specchietto facendo una meta da raggiungere in media ogni anno dalle singole case.

Tra i vari mezzi utili per rinnovare il fervore e risuscitare la grazia della nostra consacrazione a Dio propongo questo: «un incontro fraterno tra i Fratelli più responsabili in giornate di preghiera e aggiornamenti».
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Non ha scopo di elezioni, né ha potere di governo; ma pregare, trattare e formulare dei voti a modo di indirizzo.
Dopo sei anni dal Capitolo è prescritta una adunanza dei Superiori Provinciali. Ma oggi tutto si sviluppa con rapidità; ed anche per la nostra giovane Congregazione molti sono i problemi che spesso si presentano; e l'adunata dovrebbe avere una più larga base.

1) Il Consiglio Generalizio con gli Officiali.
2) I Fratelli entrati prima ed a tutto il 1920.
3) I Provinciali e Regionali.
4) I Fratelli che per ragioni e competenze particolari il Consiglio Generalizio crederà di invitare.

Gli argomenti si riassumono nei quattro punti: spirito, studio, apostolato, povertà. Si aggiungerà un esame sopra gli altri Istituti della Famiglia Paolina.
Luogo: la Casa degli Esercizi SS. - (Ariccia Roma).
Data: aprile 1960.
Verrà spedito un programma dettagliato a suo tempo.

CONTRIBUTI ANNUALI DI PERSONALE PROFESSO
PREVISTO DALLE CASE-VOCAZIONARI ENTRO L'ANNO 1963

Roma N. 20 x 5 anni = 100
Alba N. 20 x 5 anni = 100
Milano N. 10 x 5 anni = 50
Catania N. 8 x 5 anni = 40
Bari N. 6 x 5 anni = 30
Modena N. 6 x 5 anni = 30
Pescara N. 4 x 5 anni = 20
Vicenza N. 8 x 5 anni = 40
Totale N. 82 x 5 anni = 410
Australia N. 2 X 5 anni = 10
Colombia N. 6 X 5 anni = 30
Francia N. 2 X 5 anni = 10
Germania N. 1 X 5 anni = 5
Inghilterra N. 3 X 5 anni = 15
Irlanda N. 3 X 5 anni = 15
Venezuela N. 2 X 5 anni = 10
Argentina N. 4 X 5 anni = 20
Cile N. 1 X 5 anni 5
Brasile N. 15 X 5 anni = 75
Giappone N. 6 X 5 anni 30
Portogallo N. 4 X 5 anni = 20
Spagna N. 20 X 5 anni = 100
U. S. A. N. 8 X 5 anni = 40
Canada N. 3 X 5 anni = 15
India N. 4 X 5 anni = 20
Is. Filippine N. 4 X 5 anni = 20
Messico N. 4 X 5 anni = 20
Totale N. 92 X 5 anni = 460

Italia: 82 all'anno + Estere: 92 all'anno; totale in cinque anni 870.
Le altre Case che non sono Vocazionari diano, almeno, tre Professi ciascuna, in cinque anni.
Roma, 20 Ottobre 1958

Sac. G. Alberione

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RISPOSTE

Nell'adunanza fissata per il 1960 interverranno anche dei Discepoli?
Sì, certamente, nella debita proporzione; particolarmente per le loro mansioni, secondo le Costituzioni e lo Spirito paolino.
Saranno rappresentate tutte le case?
Ogni casa sarà rappresentata; e in primo luogo si avrà una esposizione sulla ricerca, la formazione e il conseguente risultato delle vocazioni: cause, effetti, mezzi.
Si possono presentare argomenti da trattare?
Anzi si desiderano: essi saranno vagliati con cura dal Consiglio generale.

PER LE CONFESSIONI

Sono stati distribuiti ai Sacerdoti i libretti per le confessioni dei membri della Pia Società San Paolo (compresi i novizi, i postulanti e gli aspiranti). Vi si trovano pure elencate le facoltà concesse dalla Sacra Penitenzieria Apostolica per gli ascritti all' Unione Missionaria del Clero. Tutti i Sacerdoti usufruiscono di tali facoltà perchè tutti sono stati iscritti all'Unione suddetta.
In quanto al libretto giova tener presente:
1) La giurisdizione per le confessioni, dura cinque anni.
2) Possono usufruire di questa giurisdizione tutti coloro che abbiano già avuto, per la prima volta, la facoltà di confessare da un Ordinario del luogo. Non è necessario che questa facoltà sia stata concessa per confessare i membri della Pia Società, ma è sufficiente averla ottenuta dal Vescovo anche soltanto per confessare i fedeli.
3) Con la giurisdizione concessa dal Primo Maestro, ogni Sacerdote può confessare qualsiasi membro (parte maschile) compresi i Novizi, i postulanti, gli aspiranti, della
Pia Società San Paolo, in qualsiasi luogo o diocesi essi si trovino. Quindi restano escluse le Suore (Figlie di San Paolo, Pie Discepole, Pastorelle, ecc).
4) Per la liceità della confessione è necessario il permesso del Superiore provinciale o locale della casa nella quale si fa uso di questa facoltà.
5) La firma del Primo Maestro è unica e vale per tutte le facoltà di cui si è parlato.
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