Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno X - n. 15
S. PAOLO
G.D.P.H., Alba, 1 maggio 1935

Il nuovo quadro della Regina Apostolorum

Carissimi,
Innanzi alla nostra Madre, Maestra, Regina è spontaneo ripetere: Mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno, o clemente, o pietosa, o dolce Vergine Maria. In una intensa luce, Maria compie l'apostolato suo: dare Gesù al Padre, agli uomini, al cielo.
Ha dato Gesù Cristo alla terra; in Lei Dio si è magnificato, divenendo anche Uomo e Salvatore degli uomini, facendosi pel suo fiat Jesus hominum Salvator. Ella, nel nostro quadro, riassume l'idea dell'Eucarestia fatta col suo verginale sangue; offre il frutto suo benedetto, Gesù, lo presenta come tenendo con soavissimo amore un'Ostia vivente, santa, gradita a Dio.
Lo ha dato anche al Padre che per Gesù Cristo riceve una gloria nuova, infinita.
Mostrò Gesù ai pastori, chiamati i primi alla culla del Salvatore, rappresentando il popolo umile, erede delle divine promesse, che accolse il regno di Dio con la semplicità del fanciullo.
Mostrò Gesù a S. Giuseppe, fedele suo sposo e al fanciullo Padre putativo; mostrò Gesù a S. Giovanni Battista che doveva chiudere l'antico tempo ed aprire il tempo nuovo, come anello d'oro. Essi rappresentavano i due tipi di santità, tutte le virtù e le elevazioni dei due testamenti raccogliendo in se stessi ogni grazia.
Mostrò Gesù al popolo gentile, rappresentato dai Magi, venuti alla culla di Betlemme, primizie delle genti che avrebbero un giorno costituito il nerbo della Chiesa Cattolica.
Presentò Gesù al tempio, offrendolo Bambino, Vittima degna e Sacerdote in eterno secondo la sua vocazione: ...Salutare tuum, quod parasti ante faciem omnium popolorum, lumen ad revelationem omnium popolorum... .
Mostrò Gesù agli Egiziani, cui lo portò esule, eseguendo altissimi disegni e realizzando le antiche profezie.
Lo mostrò a Nazaret esemplare perfetto di vita privata e di virtù ad ogni uomo ed a ogni secolo; ove lo crebbe in sapienza, età e grazia. Là Egli coepit facere; là divenne il Divino Modello in tutte le virtù individuali, domestiche, sociali, religiose, civili.
Lo condusse al tempio ed esecutrice dei divini misteri lo mostrò Sapienza del Padre ai Dottori: audientem et interrogantem eos; stupebant autem omnes, qui eum audiebant, super prudentia, et responsis ejus.
Lo mostrò agli Apostoli nelle nozze di Cana ove, facendo sonare l'ora di manifestarsi, intercedendo, fece operare il miracolo della conversione dell'acqua in vino: Hoc fecit initium signorum Jesus in Cana Galileae; et manifestavit gloriam suam, et crediderum in eum discipuli ejus; e per essi la fede passò al mondo.
Lo mostrò crocifisso, salvezza al mondo intero, sul Calvario, ove l'inferno tremò perché sconfitto: esultarono i giusti dell'antico tempo ai quali il cielo fu aperto; si baciarono in fronte la giustizia e la pace; i tempi nuovi ebbero il sigillo della carità che si immola per l'amato, auspice Gesù Cristo.
Lo mostrò al Padre riconsegnandolo al cielo nel giorno dell'Ascensione: il corpo con doti gloriosi; le ferite risplendenti; un costato aperto per lasciare sfuggire due raggi d'amore a Dio ed alle anime; sole di gloria per il paradiso, forza onnipotente per tutto attrarre a sé; capo in cui sarebbero incorporate le anime.
Diede per la sua preghiera lo spirito di Gesù agli Apostoli ed alla Chiesa nascente.
Ella presenta a tutti i divoti; per Mariam ad Jesum, in ogni età, in ogni tempo.
Ella ci mostrerà Gesù al nostro ingresso in paradiso: a Lui, a Lei ci prostreremo per baciare le mani da cui tante grazie sono discese a noi.
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Maria dà sempre Gesù, come un ramo che sempre lo porta e l'offre agli uomini: passibile, glorioso, eucaristico: via, verità, vita degli uomini.
È l'Apostola di Gesù; non di parole soltanto, ma di mente, di volontà, di cuore.
Parole: le necessarie ed essenziali: Fiat.
Opere: sempre e perfettamente.
Volontà: tutta, come viveva di carità.
Intelligenza: consapevole dall'Annunziazione di qual Figlio diveniva Madre.
Più che inchiostro: scrisse Gesù, cioè lo formò di se stessa, per virtù dello Spirito Santo, col suo sangue.
Dando Gesù: ci diede in Lui il S. Vangelo.
Dando Gesù: presentò in Lui ogni perfezione.
Dando Gesù: ci diede la Redenzione, l'Eucarestia, la Vita: Salve, Regina, Mater misericordiae; Vita, dulcedo, et spes nostra... .
Maria è dunque: l'Apostola, la Regina del Apostoli, la esemplare in ogni apostolato, la ispiratrice di tutte le virtù apostoliche. Canti a Lei il cielo! canti la terra! e per Lei e con Lei ed in Lei ogni lode salga alla SS. Trinità.
Belle cose abbiamo nei canti: Salve Regina; Ave, Regina coelorum; Regina coeli laetare, alleluja ecc.
Magnificat ° anima mea Mariam.
Et exultavit spiritus meus ° in Matre, Regina et Magistra mea.
Quia respexit Deus humilitatem ancillae suae ° ecce beatam eam dicunt coelites et homines.
Quia fecit ei magna qui potens est ° et Immaculatam et Virginem Matrem et in coelum Assumptam.
Et misericordia Mariae a progenie in progenies ° diligentibus et quaerentibus eam.
Potentia et sapientia et amor Mariae ° salvat humiles mente cordi sui.
Trahit ad se omnes qui eam respiciunt ° qui currunt in odorem unguentorum suorum.
Esurientes implet bonis ° caecis prestat lucem cordis.
Dedit orbi Magistrum Jesum ° qui est benedictus fructus ventris sui.
Et ipse factus est nobis sapientia a Deo ° et justitia et sanctificatio et redemptio in saecula.
Gloria Patri, et Filio, ° et Spiritui Sancto.
Sicut erat in principio, et nunc, et semper, ° et in saecula saeculorum. Amen.
Glorifichiamo la Regina Apostolorum anche diffondendo l'immagine sua; presto, confido, ve ne saranno di pronte. Maria benedica tutti i luoghi ove verrà esposta; esaudisca tutti i divoti che innanzi ad essa pregheranno; illumini, fortifichi, santifichi tutti i figli, che presso di Lei si rifugeranno.
Per Maria, con Maria, in Maria.

Aff.mo M. Alberione

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