Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ORAZIONI
PER LA PENITENZA E L’EUCARISTIA
PRIMA DELLA CONFESSIONE

Misericordiosissimo mio Salvatore, ho peccato e molto peccato contro di Voi per mia colpa, ribellandomi alla vostra santa legge e preferendo a voi, mio Dio e Padre Celeste, misere creature e i miei capricci. Sebbene io non meriti che castighi, deh! non negatemi la grazia di ben conoscere, detestare e confessare sinceramente tutti i miei peccati sì che possa ottenere il vostro perdono, ed emendarmi davvero.
Vergine santa, intercedete per me.

1. Fa con diligenza l’esame dei peccati commessi in pensieri, in parole, in opere ed in omissioni, contro i comandamenti di Dio, i precetti della Chiesa e i doveri del proprio stato.
2. Considera il gran male commesso offendendo gravemente Dio, nostro Signore e Padre, il quale ci ha fatto tanti benefici, ci ama tanto e merita infinitamente di essere amato sopra ogni cosa e servito con ogni fedeltà. Ripensa che la passione di nostro Signore Gesù Cristo fu cagionata dai nostri peccati. Rifletti alla perdita della grazia, del paradiso, al castigo meritato dell’inferno. Poi recita con molta compunzione tutto di dolore.
3. Presentandoti al confessore, inginocchiati, fa il segno della Croce e chiedi la benedizione, poi confessati umilmente.
4. Dopo, ascolta docilmente gli avvisi del confessore, accetta la penitenza e, al momento dell’assoluzione, rinnova l’atto di dolore.

Guida per l’esame di coscienza

Doveri verso Dio: Ho fatto bene l’ultima confessione? Ho dimenticato qualche peccato
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grave? Ho fatto la penitenza? Quante Comunioni ho fatto e come? Ho tralasciato di pregare al mattino e alla sera? Ho mandato alla Messa nei giorni d’obbligo, per colpa mia: sono arrivato troppo tardi, o sono uscito prima della fine? Quante volte? In chiesa ho mandato di rispetto e di attenzione? Mi sono burlato delle cose di Dio, della Chiesa, dei Sacerdoti? Ho letto libri, ho frequentato persone contrarie alla mia fede? Ho avuto dei dubbi volontari contro la fede; del rispetto umano, della superstizione? Ho trascurato la istruzione religiosa? Ho mormorato contro le disposizioni di Dio; mi sono ribellato alla sua volontà? Ho mancato di fiducia in Dio? Ho resistito alle buone ispirazioni? Ho detto delle parole ingiuriose a Dio, ai Santi? Ho nominato il nome di Dio, ho giurato invano? Ho augurato il male? Ho mantenuto le promesse fatte a Dio? Ho osservato il riposo nei giorni festivi?
Doveri verso il prossimo: Sono stato disubbidiente, poco rispettoso verso i genitori, i superiori? Ho dato loro dei dispiaceri? Con i compagni, sono stato dispettoso, mi sono litigato? Ho maltrattato, battuto, ingiuriato, disprezzato qualcuno? Ho dato cattivi consigli, cattivi esempi ad altri? Ho aiutato a far del male, ho approvato, anche col silenzio, il male che ho visto fare? Sono stato imprudente nelle mie parole, ho detto mai male degli altri con calunnie, falsi rapporti, maldicenze, o esagerandone i difetti? Davanti a quante persone? Ho riparato il male fatto? Ho ascoltato chi diceva del male incoraggiando con le parole e col silenzio? Ho fatto dei giudizi temerari? Ho letto lettere o rivelato segreti? Mi sono vendicato o anche ho solo desiderato di farlo? Mi sono coricato senza perdonare a chi ha offeso o disgustato? Mi sono mostrato buono coi poveri, cogli ammalati, coi piccoli? Ho rubato, ho tenuto con inganno qualche cosa? Ho riparato i danni arrecati? Ho desiderato rubare,
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ho aiutato a farlo? Ho sprecato oggetti o denaro? Ho tralasciato di fare l’elemosina?
Doveri verso noi stessi: Sono stato superbo, invidioso, permaloso, testardo, capriccioso, vanitoso, avaro, geloso, maligno? Ho ripetuto cattive parole: tenuto o ascoltati cattivi discorsi, ho frequentato cattive compagnie? Ho voluto guardare cose e figure indecenti? Ho assecondato affetti non buoni? Ho letto, o fatto leggere e vedere libri e giornali cattivi; ho cantato brutte canzoni? Ho assistito a spettacoli, balli immorali? Ho assecondato pensieri contrari alla purezza? Da solo, o con latri, ho commesso cattive azioni? Sono stato goloso? Ho detto bugie? Mi sono incollerito e impazientito? Sono stato ingiusto? Pigro nell’alzarmi, negligente nel compiere i miei doveri, nel frequentare i Sacramenti, nel pregare? Ho tralasciato di fare il mio dovere quando non ero veduto? Da solo o con altri ho fatto qualche altro male?

DOPO LA COMUNIONE
Subito dopo la Confessione, recita, potendo, la preghiera imposta per penitenza; poi richiama e scolpisci bene in mente i consigli avuti, e rinnova i buoni propositi; da ultimo ringrazia il Signore.

RINGRAZIAMENTO
Quanto siete stato buono con me, o Signore! Non ho parole per ringraziarvi, perché, invece di punirmi per tanti peccati che ho commesso, me li avere tutti perdonati con infinita misericordia in questa santa Confessione. Di nuovo me ne pento con tutto il cuore e prometto, con l’aiuto della vostra grazia, di non offendervi mai più e di compensare con molto amore e con buone opere le innumerevoli offese che vi ho fatte nella mia vita.
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Vergine Santissima, Angeli e Santi del Cielo, vi ringrazio della vostra assistenza; voi pure rendete per me grazie al Signore della sua misericordia ed ottenetemi costanza ed avanzamento nel bene.
(Nelle tentazioni non dimenticare di invocare l’aiuto divino dicendo per es.: Gesù mio, aiutatemi e datemi grazia di non più offendervi).

PRIMA DELLA COMUNIONE
ATTO DI FEDE E DI ADORAZIONE. – Signore mio Gesù Cristo, io credo con tutta l’anima che Voi siete realmente nel Santissimo Sacramento dell’altare, in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Quindi vi adoro in esso e vi riconosco per il mio Creatore, Signore, Redentore, e per il mio sommo ed unico bene.
ATTO DI SPERANZA. – Signore, io spero che donandovi tutto a me in questo divin Sacramento, mi userete misericordia e mi concederete tutte le grazie che sono necessari per la mia eterna salute.
ATTO DI DESIDERIO. – Signore, io desidero ardentemente che veniate nell’anima mia, affinché la santifichiate e la facciate tutta vostra per amore, tanto che non si separi mai più da Voi, ma viva sempre nella vostra grazia.
ATTO DI UMILTÀ. – Signore, io non sono degno che Voi veniate dentro di me;
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ma dite una sola parola e l’anima mia sarà salva.

DOPO LA COMUNIONE
ATTO DI FEDE E DI ADORAZIONE. – Signore mio Gesù Cristo, io credo che Voi siete realmente in me, col vostro Corpo, Sangue, Anima e Divinità, e umiliato nel mio nulla, vi adoro profondamente come mio Dio e Signore.
ATTO DI SPERANZA. – Signore, poiché siete venuto nell’anima mia, fate che io non ve ne discacci mai più col peccato, ma rimanetevi sempre Voi colla vostra grazia; lo spero per la vostra bontà e misericordia.
ATTO DI CARITÀ. – Signore, mio Dio, vi amo quanto so e posso, e desidero di amarvi sempre più; fate che io vi ami sopra ogni cosa adesso e sempre e nei secoli dei secoli.
ATTO DI OFFERTA. – Signore, poiché vi siete donato tutto a me, io mi dono tutto a Voi: Vi offro il mio cuore e l’anima mia, vi consacro tutta la mia vita, e voglio essere vostro per tutta l’eternità.
ATTO DI DOMANDA. – Signore, datemi tutte le grazie spirituali e temporali che conoscete utili all’anima mia, soccorrete i miei parenti e benefattori, gli amici, i superiori, e liberate le anime sante, del purgatorio.
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A GESÙ CROCIFISSO. – Eccomi, o mio amato e buon Gesù, che alla santissima vostra presenza, prostrato, vi prego col fervore più vivo a stampare nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità e di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offendervi; mentre io, con tutto l’amore e con tutta la compassione vado considerando le vostre cinque piaghe, cominciando da ciò che disse di Voi, o mio Gesù, il santo profeta Davide: «Trapassarono le mie mani ed i miei piedi, contarono tutte le mie ossa».

ULTIMA TAVOLA DI SALVEZZA
Tu, soldato cristiano e valoroso constati giorno per giorno, momento per momento come la morte ti può colpire all’improvviso, senza che abbia il tempo di confessarti.
Ebbene: se la tua coscienza fosse macchiata di qualche peccato, un atto di contrizione perfetta basta ad aprirti il Paradiso. Non entrare mai in combattimento senza fare prima questo atto che si può esprimere con la seguente breve.


Formola

Mio Dio mi pento dei miei peccati perché peccando ho offeso Voi che siete buono e degno di essere da tutti amato; non voglio più offendervi, ma vi voglio amare sopra ogni cosa.
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