Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

451: «Superior localis Consilium suum coadunare debet semel saltem in mense, ut cum eis de re oeconomica et de gravioribus rebus deliberet et, prout necessarium fuerit, eorum assensum requirat: quidquid alicuius momenti, in hoc Consilio actum fuerit, vel decisum, Superior localis tenetur fideliter referre ad Superiorem suum maiorem secundum formam praestitutam, et ab eo necessarias licentias vel facultates expetere».
452: «Etiam in domibus non formatis, nominetur a Superiore maiori Sacerdos qui Superiori locali adsistat tamquam consiliarius et vicarius localis, il liusque vices agat quoties necessarium fuerit».
453: «Absente Superiori locali primus consiliarius vices eius gerit in regenda domo; sed a statutis non declinet, neque ab iis quae consuevit facere Superior localis; occurrentes difficultates ad eius mentem solvat, ipsique redeunti rationem de omnibus a se gestis fideliter reddat».
In applicazione di tali articoli sarà spedita alle case, cui interessa, la nomina regolare da parte della Casa Generalizia.

Osservazioni sull'economia delle nostre Case

L'amministrazione si divide in ordinaria e straordinaria.
L'amministrazione ordinaria riguarda le entrate e le uscite comuni, già ordinariamente conosciute. Per le uscite: il mantenimento delle persone, la conservazione dei locali e degli impianti, le spese generali (trasporti, telefono, elettricità ecc.), l'acquisto dei materiali che saranno trasformati in edizioni (libri e periodici, film, nastri magnetici dei programmi radio) e di libri di altre edizioni per le nostre librerie, nei limiti delle iniziative in corso. Per le entrate, i proventi delle nostre iniziative di apostolato, la beneficenza, le pensioni, i servizi religiosi, ecc.
Circa l'ordinaria amministrazione, occorre che in ogni Casa l'Economo, «sub ductu et dependentia Superioris», compili un bilancio preventivo o di previsione ragionata, in base all'esperienza acquisita, fissando per ognuna delle singole voci essenziali e cumulative, una cifra conveniente, allo scopo di assicurarsi in partenza, con opportuni provvedimenti, non solo il pareggio del bilancio, ma procurarsi, per quanto è possibile, un margine di utile netto. Questo bilancio preventivo dev'essere discusso ed approvato dal Superiore della Casa col suo Consiglio e sottoposto ai Superiori Maggiori per l'approvazione di massima. Nei limiti di questo bilancio l'Economo della Casa, sempre «sub ductu et dependentia Superioris», ha libertà d'azione, nel senso che non occorrono approvazioni speciali, anche se gli acquisti dei sopradetti materiali (p. e. la carta) raggiungono cifre rilevanti.
~