Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno 6 — N. 12 — 20 Dicembre 1924 — Bollettino mensile — Conto corrente colla Posta

UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA


OPUS FAC EVANGELISTAE
(II Tim. IV 5)



ALBA — Scuola Tipografica Editrice — ALBA

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UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA


Opus fac Evangelistae (II Tim. IV - 5)



GIORNATA PER LA BUONA STAMPA


Il tempo propizio sono le Domeniche di Dicembre e di Gennaio.
Il ministro del Vangelo oggi è specialmente la buona stampa: bollettini, giornali, biblioteche, ecc. Oggi specialmente la buona stampa come prima fu specialmente la parola viva, e la scuola. La giornata della buona stampa acquisterà quindi importanza come le grandi giornate per la propagazione della fede, e la grande giornata universitaria pro schola.
I cooperatori vi diano tutta la mano: è la loro giornata.

Evangelizzare il popolo

Nei tempi addietro a scuola poteva solo andare chi poteva spendere! ora a scuola si può andare da tutti, ed è obbligo per tutti.
La buona stampa non deve restare privilegio di chi può pagare. Non bisogna più che si dica: chi paga può leggere, chi non paga non può leggere.
La buona stampa ha la missione di popolarizzare 1a divina Rivelazione, di portare il Vangelo al popolo.
Uno dei caratteri propri del Messia era questo: egli ammaestrerà nel Vangelo i poveri; così ha fatto il divin Maestro.
Quando San Paolo si congedò da S. Pietro, S. Giacomo, e S. Giovanni per la missione nei popoli gentili ebbe anche questa raccomandazione: aver cura dei poveri; ed egli fece così.
Nel popolo sta la forza. Certo tante spese si fanno, che anche si potrebbe pagare il bollettino, il giornale: ma restano tanti poveri, restano altri tanti che per molte ragioni debbono ricevere a minima spesa il Vangelo. Vi saranno quindi quelli che spendono forze e vita per la buona stampa al popolo, e di quelli che spendono quote e aiuti per i fratelli. E sì! Le tasse li pagano i più abbienti, e le opere pubbliche sono per tutti!
La giornata della buona stampa abbia questo di mira, faccia questo: lo tengano presente i parroci.

Varie cose da fare

I cooperatori B. Stampa e la Pia Società S. Paolo di Alba formano assieme una famiglia: la famiglia per la buona Stampa. Questa missione è nostra diremmo con S. Paolo, e a noi il Padre Celeste ha messo il suo bollo di autenticità. Ma noi siamo nulla: e la nostra forza è il nostro nulla.
Il lavoro per la buona stampa deve prima salvare noi, o amici cooperatori, e poi deve aiutare il prossimo a salvarsi ed estendere il regno di Dio.
Bisogna pregare, bisogna piacere a Dio: per la giornata della buona stampa si deve essere tutti in grazia di Dio. La giornata della buona stampa dev'essere giornata di preghiere.
I cooperatori sono la mano e la lingua,
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e il piede del parroco per la buona stampa in Parrocchia: la giornata della buona stampa sia quindi giornata di lavoro: almeno di proposito per la diffusione, per gli abbonamenti ai giornali diocesani, e alle biblioteche circolanti, al bollettino parrocchiale.
I cooperatori B.S. sono stretti alla Pia Società San Paolo, e sanno che la Casa ha ora bisogno di tutto: v'è il tempio di S. Paolo da erigere, le vocazioni da coltivare, le case da tirar su, le edizioni di libri e di bollettini e i Vangeli da propagare al minimo prezzo. La giornata della Buona Stampa sia una giornata anche di offerte, e di propaganda per la Casa.

Sezioni Parrocchiali

Tutti siamo chiamati da Dio a salvarci: molti sono chiamati a salvare anche altri: Dio esige da questi assai più sacrificio, ma riserva per loro assai più gloria.
La giornata della buona stampa deve veder nascere la sezione parrocchiale Cooperatori B. Stampa: i vari che già lavorano, coordinando gli sforzi moltiplicheranno i frutti, e avranno Dio in mezzo a loro.

I VESCOVI ALLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO


Il Cardinale di Bologna

«Sua eminenza il nostro Cardinale che in un primo tempo non approvava l'invio ad Alba di giovanetti ultimamente, assunte informazione spronava a proseguire nell'opera e assicurava che se qualcuno degli inviati fosse ritornato in diocesi Sacerdote, avrebbe avuto lo stesso trattamento come avesse fatto gli studi nel seminario diocesano». — Deo gratias.

UNA CONFIDENZA


IL GIORNALINO pei fanciulli, di cui la nostra Società ha iniziato la pubblicazione il primo ottobre scorso, riscuote calorose simpatie. E ne ringraziamo il Signore e S. Paolo. Deo gratias!
Ma costa! Un occhio.
Sarà una passività per la nostra Casa?
La risposta sta ai nostri cooperatori.
Occorrono 20.000 abbonati.
Troppo? Ma che! Ognuno dei cooperatori trovi quattro o cinque abbonamenti, una ventina di lire in tutto, ed ecco che il problema finanziario è risolto, ed il giornalino può di colpo migliorare.
Chi di essi non può portare il modesto contributo?
Molti poi potranno fare assai più, come fecero già parecchi.
Tra questi notiamo volentieri il Cav. Tommaso Morandi di Pistoia, che in pochi giorni ha collocato quasi duecento copie del giornalino; il R. D. Cuccia di Manfredonia (Foggia) che ne diffonde 150; il R. D. Martini di Schio, 200; D. Pelizzari di S. Pietro in Legnago, 100; e fra tutti, operaia della prima ora, la signorina Boano Maria, che a Govone ogni settimana regolarmente ne diffonde 200 copie. E tanti altri: chi 50, chi 30, chi 20 ecc.
Il fatto più sintomatico è che sinora tutti i rivenditori hanno raddoppiate o triplicate le copie.
Specialmente il lavoro degli insegnanti è proficuo.
Abbiamo voluto appositamente mettere il giornalino a 10 centesimi perché tutti lo potessero acquistare.
I nostri cooperatori ci chiedano copie di saggio. E siamo certi che tutti faranno il loro dovere come uno dei doni di Natale alla Società S. Paolo. E ne saranno contenti.
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Quando un'anima ha poca divozione, si ferma sulle pratiche accessorie: quando un'anima ha molta divozione va all'Eucaristia e al Vangelo.
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Fin d'Anno...

Prima l'augurio: Il Padre celeste conceda a tutti i cooperatori B. Stampa di arrivare bene al termine del 1924! Sia quest'anno un credito prezioso sul libro della vita! L'anno non si finisce in un giorno: l'anno si compie: se abbiamo scritto bene e completate tutte le 366 pagine di quest'anno, ecco chiudiamo contenti l'anno. Il Padre celeste ha voluto bene ed ha concesso molte grazie ai cooperatori, ma richiedeva pure l'adempimento di vari doveri; di santificazione propria, di propaganda dell'idea e di opere e di fogli, di amore, di preghiera e di aiuti alla Pia Società S. Paolo. Abbiamo ancora davanti giorni e giorni buoni! c'è ancora tempo a smacchiare, a correggere, a finire le pagine, a scrivere le bianche. Esame, confessione, opera.

...e Capo d'anno

E a tutti, perché in tutti è la buona volontà, l'augurio di un buon capo d'anno! Oh! riesca bella la prima pagina del libro che il Padre celeste ha già preparato per ciascuno. E il Padre celeste sarà contento di questi due propositi.
1925 anno santo! proponiamo di ordinare tutti i giorni e le azioni dell'anno in modo che piacciano a Dio e servano alla vita eterna. Nessuno dei cooperatori dovrà perdersi!!
1925, anno santo fertile di grazie: proponiamo di iniziare le Sezioni Parrocchiali dei cooperatori Buona Stampa: scriviamo anche in particolare: in varie parrocchie vi sono anime e cuori di cooperatori che sono centri e focolai: attirino e riscaldino!
E S. Paolo ci scriva tutti nel libro della vita.


La Stampa nelle Missioni


Questo campo di bene, oh! quanto impressiona! Richiede bontà di spirito, amore alla Chiesa, lo raccomandino a Dio tutti i cooperatori; e vedano che la più ardente pietà, e lo zelo più generoso potran qui esplicarsi, quanto possono.
Non sono solo missioni da aiutare, gente e fratelli da illuminare quanto non può e fin dove non giunge il missionario, non solo popoli da conquistare alla luce della fede e alla unità della Chiesa: ma sono popoli nuovi, popoli giovani, pieni e possenti di vivissime energie, che saranno domani i semenzai e i giardini dei santi nuovi. Le forze nuove della Chiesa e della Religione i nuovi regolatori del mondo. E le riuscite si fondano sempre sul popolo: le riforme pure e le grandi missioni pure.
Oh! non si può pensare senza fremere, no, senza umiliarsi davanti a Dio e pregarlo dall'abisso della nostra inanità, quel che s'avviano ad essere per es. i popoli del Giappone e della Cina, i popoli Slavi in Europa, e anche nella Africa le tribù, che ora si dicono selvagge e che diedero altre volte sprazzi di potenza e di riuscita.
Bisogna darli alla Chiesa questi popoli! essi vivono oggi; e la stampa sarà arma di vittoria e di conquista come per S. Paolo fu la parola e la penna.
Noi Italiani, cui la Divina Provvidenza mantiene la missione di dare la civiltà ai popoli, e i popoli alla Chiesa, meditiamo; cooperatori, ponetevi in cuore questi sensi.
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Vorremmo che tutti i cari cooperatori si abituassero a praticare ogni giorno L'ESAME DI COSCIENZA: porta alla correzione di noi stessi, dà senso alla vita spirituale, preserva dalle gravi cadute, ci rende cari a Dio.
Le parti sostanziali sono: rendere grazie a Dio, esame delle cadute e delle vittorie; pentimento e proposito.

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DATE ALLA CHIESA
UN MISSIONARIO DELLA B. STAMPA


I gruppi dei cooperatori abbiano anche di mira di farsi un sacerdote della Buona Stampa. Si lascino un prete, che fecondi il loro bene col sangue del Signore, e ogni giorno in particolare preghi per loro.
Rileviamo con gaudio spirituale grande la costanza delle madrine e dei padrini: i loro chierici s'impegnano a non deludere l'amore.
Assicuriamo pure che in Casa e dai chierici vengono fatti i tridui, le novene, e le preghiere speciali chieste sovente, quando si riceve l'offerta mensile di lire 30.
E vogliate, cari amici, invitare altri a fare quel che fate voi.
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E curiamo, senza dimenticarci mai, delle vocazioni.
Ecco un segno rivelatore: accenno a due fatti reali: un bambino,una,bambina vengono a confessarsi: han fatto l'esame con delicatezza, sono precisi, portano un dolore particolare: vanno a posto e tengono giunte le manine: pregano e non disturbano: sono anche intelligenti.
Questi sono i frutti di una vocazione che spunta. Dio guiderà al porto.
Si interessino i genitori, si raccomandino i bambini, si affidino alla S. Madonna: a suo tempo si coglieranno e si pianteranno alla Pia Società San Paolo: e saranno il miglior bene della famiglia.

Borse di studio

Gli amici che possono costituirne una e lo fanno, avranno dal Padre Celeste mezzo per operar molto altro bene.
I cooperatori vedono così completate o cominciate le borse intitolate alle prime divozioni della Pia Società San Paolo.
L'intitolazione è libera: e si può anche ripetere la stessa se torna più caro o per qualunque motivo speciale, e si citerà col N.o 2. 3. 4. ecc.
I primi ad offerire sono state: due signorine, cui la Divina Provvidenza fu larga di beni, una professionista parsimoniosa, due parroci, un industriale, un contadino, un Dottore, e una signora vedova.

Anime care a Dio

Due piccoli contadinelli, i fratelli minori nella famiglia, si volevano bene e amavano lavorare assieme, andare al pascolo assieme: e discorrevano delle più belle cose spirituali: una sera fecero il proposito di recitare ogni giorno le tre ave Maria, un altro giorno, tornando dal pascolo fecero il proposito di farsi più meriti quanti avessero potuto. E il Padre Celeste continuò la sua grazia e la moltiplicò: in questi giorni, uno ha 40 anni, l'altro 35, li unì di nuovo dopo molti anni, a lavorare assieme in un campo spirituale fertilissimo.

Un salvadanaio

«Signor Teologo, le affido il mio secondo figliolo. Il Signore me ne ha dati tre. Il più piccolo ha sei anni: vuole venire anche lui in Alba a San Paolo. Si è fatto comperare un salvadanaio: vi mette dentro con premura il soldino della nonna, della zia, della madrina, il soldino di premio: non vuoi lasciarli spendere. E noi e lo zio parroco quando viene a trovarlo, ci piacciamo a chiedergli: E che ne farai dei soldi?
Ed egli: Mi comprerò il corredo per andare ad Alba, con Luca e con Berto, quando sarò più grande...».
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NELLA PIA SOCIETÀ S. PAOLO


Ai fratelli cooperatori tutti, con cui formiamo una sola famiglia sotto la guida del Divin Maestro e della Regina degli Apostoli e del fratello maggiore S. Paolo lo augurio fervido di Buon Natale!
Che il bambino porti grazia e pace e benedizione a tutti: e sia il principio di un denso orientamento della nostra vita verso la vita eterna.


Cenni storici della Pia Società S. Paolo

L'Epifania del 1919 segna in casa un risveglio della coscienza, per quanto riguarda la nostra formazione all'apostolato della Buona Stampa.
La vigilia il Sig. Teologo aveva letto i voti d'esame riportati dagli alunni nelle prove del Natale. Alcuni erano rimasti un po' indietro. Veramente si notava una differenza tra i nuovi alunni e i primissimi che avevano ottenuto, in mezzo a più disturbi, migliori risultati. E il Sig. Teologo ci spiegò il segreto di riuscita, il patto col Signore, che ora è stampato nel libro delle Preghiere della Casa.
Quando un piissimo e dottissimo sacerdote di Alba riferiva a persone della scuola talora che gli alunni della Scuola Tipografica, pur lavorando in tipografia, compivano bene gli studi, e che i fatti erano tali, che anzi sapevano meglio ancora la sostanza delle cose, naturalmente, si mostrava diffidenza alle sue parole.
Eppur egli narrava dei fatti!
E il segreto dei fatti è questo: che il Padre Celeste, il quale è il padre dei lumi e principio d'ogni virtù, e il padrone d'ogni cosa, proporziona sempre la sua Provvidenza ai bisogni dei suoi figli. E come provvede agli uccellini, così provvede agli elefanti come al giglio, così al platano; come all'uomo individuo, così alle famiglie, e al numero dei componenti delle medesime. Ed egli fin da principio ha voluto per i piccoli alunni della B. S. proporzionare l'abbondanza delle grazie e delle misericordie.
Lo studio non è sufficiente in Casa alla formazione completa di quelli che debbono essere in mano a Dio gli apostoli buona stampa. Ma anche fuori si esperimenta che la sola formazione culturale, pur larga, non è sufficiente alla vita, o riduce la vita a ben poca e individuale cosa.
Studio e Pietà: pietà e studio: questo binomio sembra rispondere alla formazione ideale: e può rispondere per molti.
In casa due altre cose si debbono aggiungere, e debbono essere sviluppate per la buona formazione: il lavoro tecnico della stampa, e la cura e la responsabilità delle cose della Casa.
È a dire che la composizione e la stampa sviluppa molte idee, e la responsabilità rende uomini più presto e più capaci di correre nello sviluppo delle altre parti.
È pure a dire che piacque a molti questa combinazione, che però non è, diremo, di volontà positiva, ma richiesta dalla vocazione, e dalle disposizioni di Dio.
Perché tutte queste cose che dovevano
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e debbono stare assieme possano e potessero essere, e gli alunni della nuova Pia Società facessero subito, il Signore, il Padre Celeste mise a disposizione la sua bontà infinita.
Il signor Teologo aveva capito fin da principio quello che era da farsi per aderire alla volontà di Dio: e cercava che anche noi lo comprendessimo. E scriverò che cosa ci disse.

NOTIZIETTE MENSILI


I doni di Natale

I cari amici e i buoni cooperatori da vari anni sono soliti regalare il loro dono ai figliuolini e alle figliuoline di S. Paolo.
Quest'anno certo lo faranno di nuovo: perché chi fa una volta, fa anche le altre volte e porteranno il panettone, e i confetti, o li manderanno o invieranno di che comperarli.
E altri amici si uniranno a loro quest'anno, perché in Casa si è ora di più di 400. Si uniranno perché sono aumentati di numero gli amici buoni.
E il Bambino prepara fin d'ora in Paradiso e porterà loro il premio della buona volontà e del buon cuore.

Per i lavori di Casa

Per i lavori di casa e dell'orto e delle terre e per quelli che si rendessero necessari in seguito, il Padre Celeste ci ha mandato due cari giovani che vennero a stare con noi, e portarono in casa il grano, il vino e il fieno, gli attrezzi di lavoro, e le vacche.
Iniziamo in Domino questo nuovo reparto. Il Signore li rende contenti di essersi dedicati a servire Lui.

Diacono

Il nostro Sig. Tito l'assistente, fu ordinato diacono il 20 ottobre, e portò in casa ai suoi alunni, l'augurio efficace paolino del «Signore sia con voi»: a Natale sarà sacerdote.

Suddiacono

Per il S. Natale anche il nostro Sig. Paolo Marcellino, che da tempo ha finito gli studi, è stato ordinato suddiacono. In questi giorni Mons. Vescovo gli ha conferito gli ordini minori.
Ne potranno andare felici la lunga figliuolanza dei lettori del giornalino, perché le sue preghiere e i suoi scritti diventeranno più efficaci.

Il Ritiro

Ebbe per oggetto: l'esame di coscienza particolare e rifornì la volontà di buon proposito per tutto il mese.

Immacolata e Immacolatini

La S. Madonna Immacolata è l'alba della vita spirituale e della vocazione all'apostolato: sotto la sua protezione sono posti i più piccoli, gli alunni delle elementari. Quanta felicità in quel giorno: e quanti atti di amore, e quante grazie, sicuro, da parte della S. Madonna, festa loro, e funzioni e meditazioni apposita per loro!
Tutta la Casa però vuol bene all'Immacolata: alla sera la bianca Madonna del giardino fu circondata di rose e coronata di lampade; giovani davanti, e dalla loro casa le figlie, le cantarono con lodi amore e preghiera, e i razzi tentarono portarle più vicino verso il cielo i nostri cuori.

Natale e auguri

La festa del Bambino sarà preceduta dalla novena solenne. A mezzanotte le S. Messe e la Comunione. Poi la polenta, mentre per la giornata i Cooperatori penseranno loro a tener allegri i piccoli amici di Alba e le bambine.
Come al solito e come regola, tutti gli alunni festeggeranno il Natale qui in Casa.
Perciò tutti i figliuoli e le figliuole inviano ai genitori e ai parenti gli auguri più fervidi di Natale e di Capo d'anno.
Essi pregheranno per loro la notte e il giorno di Natale: nelle S. Messe, nella Comunione, e davanti al bel presepio del Bambino; come se la farà buona con loro il Pargoletto celeste che ci regalerà la S. Madonna!

Provvidenza

La «Provvidenza» è stata ultimata in ogni sua parte dalla Divina Provvidenza.
Nessuna disgrazia nel lungo lavoro. Anche per l'arte della costruzione dobbiamo grazie al Signore.
Il Capomastro Barberis di Alba, e i suoi fedeli operai hanno fatto ogni cosa con diligenza. La casa è lunga m. 40 per 12 alta 23 sul punto centrale.
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I nostri malati

Il Dottor Vico, Sindaco di Alba, manifestò ripetutamente la sua meraviglia per la buona salute che si gode generalmente in Casa.
Ma in dicembre abbiamo anche avuti veri casi di risipola e di polmonite, abbiamo posto i nostri cari infermi sotto la cura della Santa Madonna Immacolata. Tutti dovevano salutarla per i malati passandole davanti, ed ora sono ritornati tutti sani.
Un caso di polmonite acuta di uno degli Immacolatini ha specie stupito il Dottore curante.
Si pose a letto e la febbre divenne altissima. Il dottore Vico prescrisse i rimedi: si telegrafò ai suoi di casa e si raccomandò cogli altri all'Immacolata del giardino, e si viaticò il caro bambino: al mattino seguente la febbre era scomparsa: tornò il colorito del viso, i suoi lo videro fuori pericolo, ed ora sta cogli altri senza traccia di precedenti.

Regina degli Apostoli

È il nome della nuova casa affidata alle cure della S. Madonna. Sorgerà perpendicolare alla casa S. Paolo.
È fuori ora 1 piano sulle fondamenta.

Cabina

Anche la cabina si costruirà e così sarà regolare l'energia per le macchine che stampano il Vangelo e i giornalini che ne sono il commento: e anche la luce sarà bella e regolare per chi prega e per chi studia.

Esami

È anche la settimana degli esami questa; si sa, un po' di timore pei più piccoli. Invieremo le pagelle alle famiglie.

Amici

Guardandovi attorno forse s'è fatto un vuoto! Una persona cara non è più tra voi a festeggiare il S. Natale, a rallegrarvi col suo sorriso... l'angelo della morte la rapì...
L'anima sua forse soffre per scontare i suoi peccati... vi chiede aiuto e soccorso... oh! procuratele la gioia di un bel Natale tra le braccia del Signore! Iscrivetela a partecipare alle due mila messe che si celebrano nella Pia Società di S. Paolo d'Alba; l'offerta è di sole L. 10.

Un preziosa regalo ci farebbero gli amici mandandoci l'abbonamento vitalizio al nostro bollettino con l'offerta di L. 100 una volta tanto.
L'abbonamento vitalizio costituisce un vero vantaggio alla Buona Stampa e toglie all'abbonato l'incomodo di rinnovare ogni anno l'abbonamento.
Gli abbonati vitalizi vengono inscritti alla partecipazione del frutto delle Mille Messe.

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L'uomo diviene più saggio con la lotta interiore pel dominio delle proprie passioni che non con lunghi studi e molte esperienze esteriori.
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE
PIA SOCIETÀ SAN PAOLO - ALBA (PIEMONTE)


Il Catalogo

Venne spedito a tutte le Biblioteche associate e a tutti quelli che ne fecero richiesta. Molti che l'attendevano per potersi provvedere di quanto loro occorreva ci hanno subito fatto avere lunghe liste dei volumi scelti: si vede che le Biblioteche lavorano, e quindi fanno del bene e ne ringraziamo il Signore.
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E teniamo qui davanti un monte di lettere, cartoline, vaglia ecc. che dimostrano la buona volontà nella diffusione dei buoni libri, la rinascita del gusto del bello e del buono che parrebbe perduta fra gli italiani se considerassimo che edizioni di 40 mila copie delle più luride fra le ultime produzioni librarie di questi ultimi tempi sono state esaurite in pochi mesi.
Vorremmo poter riferire su questo foglio di simbolo del comune ideale legame di affetto e sprone che ci incoraggia lavorare con lena maggiore, riferire tutto quanto si fa, ma non è possibile. Abbiamo accennato qualcosa, come saggio del fervore che rinasce. E ci basti per darci nuova forza a superare le difficoltà che intralciamo il cammino.

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OPERA BOLLETTINI PARROCCHIALI


AUGURI — A tutti i R. R. Parroci che pubblicano il loro Bollettino presso la Pia Società S. Paolo o hanno adottato i nostri Periodici parrocchiali i migliori auguri di BUON NATALE.

Periodico Parrocchiale

1. È il più valido ausiliare allo zelo del Parroco perché può entrare in casa di tutti, anche di chi non va in Chiesa o alla predica, anche di chi è in rotta col Parroco. A tutti dice una buona parola, dà un buon consiglio, fa leggere un buon esempio.
Alla parola scritta non si resiste.
2. Il Bollettino è una calamita che attira le offerte: per l'Asilo, per il catechismo, per la Chiesa, e per tutte quelle opere di bene che il Parroco ha bisogno di compiere.
Queste offerte si pubblicheranno e l'esempio è di una efficacia potentissima.
3. È il mezzo moderno di evangelizzazione. Non vengono più in Chiesa all'istruzione? e allora col Bollettino il parroco porta la sua predica in ogni casa.
4. Chi fa il Bollettino è certo di appagare un desiderio vivissimo del Papa, il quale vorrebbe che tutte le parrocchie avessero il Bollettino o il periodico che ne fa le veci.
5. Il Bollettino parrocchiale è ormai un bisogno universalmente sentito. Non solo in Italia ma anche all'Estero i periodici parrocchiali sono in un crescendo continuo.

Per il 1925

A tutti i moltissimi Parroci Cooperatori B. S. noi diciamo: Fate il Bollettino Parrocchiale; noi vi faremo tutte le facilitazioni che sono possibili.
Il Bollettino può essere:

Tutto proprio

È il migliore ma anche il più costoso. È adatto per quelle parrocchie che possono avere una tiratura di almeno 400 — 500 copie.
Sono a 4 pagine, di bel formato.
Per 500 copie la spesa è di L. 70 per ogni numero oltre le spese di posta.

Con una pagina propria

È il tipo più diffuso; praticissimo ed economico.
Tre pagine sono compilate in comune da R.R. Parroci; la 4.a pagina è propria della parrocchia come pure la intestazione che è lasciata alla libera scelta del Parroco: per 300 copie la spesa è di L. 30 per ogni tiratura; per ogni 100 copie in più Lire cinque, oltre 300 copie spese postali a carico del Parroco.

Tutto comune

È il tipo più economico. La nostra Pia Società ha due periodici parrocchiali che hanno incontrato il favore dei Parroci d'Italia. Son settimanali e costano pochissimo.
Essi sono:

La Domenica

Periodico di bel formato, compilato da R.R. Parroci, illustrato.
Oltre le 100 copie L. 180 per copia all'anno.

La Buona Parola

È il periodico modello, è più piccolo, pure settimanale. Si spedisce al principio di ogni mese in fogli da distribuirsi in ogni domenica.
Costa una lira all'anno. È il periodico più economico di Italia.
R.R. Parroci! scegliete, chiedete saggi, scriveteci, vi aiuteremo in tutte le combinazioni possibili. Non si tratta di interesse. Si vuole esclusivamente il bene delle anime, la salvezza della Società.

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Avvertenze per i Rev.mi Parroci

1. Preghiamo a scrivere da una sola 1 facciata delle cartelle.
2. Conviene ridurre la materia in modo si possa contenere tutta nella pagina riservata ai Parroci.
3. È prudenza indicare sempre quale articolo può essere omesso in caso di troppa materia o aggiungere qualche articoletto coll'indicazione se ci sta.
4. I Bollettini mensili da distribuirsi la 1. domenica del mese, cominciano a stamparsi al 15 del mese antecedente.
5. Possibilmente le cartelle dei manoscritti abbiano tutte le stesse dimensioni.
6. La corrispondenza per l'amministrazione sia in un foglio a parte.
7. Le buste sono ristampate; chi non l'avesse ricevute, ce lo notifichi.
8. Per i manoscritti basta l'affrancatura di 10 cent. per ogni 50 grammi colla soprascritta; manoscritti per Stampa. Spedire però in busta aperta.
9. Raccomandiamo la chiarezza specie per i nomi propri.
10. Preghiamo i RR.mi Parroci che sono in possesso di fatture, a fare il saldo al più presto.
11. Ci sono pervenute molte buste tassate perché chiuse e colla sola affrancatura delle stampe: Spedire in busta aperta.
12. Preghiamo di indicare il mezzo di spedizione preferito.
Il più economico è il pacco postale. Il più celere è spedire come stampe ma è più costoso.

L'Aspirante

È il nuovo periodico edito dalla Pia Società S. Paolo per gli Aspiranti della G. C. I.
È il giornaletto provvidenziale che viene a colmare una lacuna nel movimento giovanile cattolico.
È grande: redatto in forma facile, vivace; riccamente illustrato, consigliato e approvato dall'Assemblea Generale della G. C. e dal Consiglio Superiore.
Ottimo per tutte le Associazioni pregiovanili: Luigini, Esploratori, Paggetti, Aspiranti a cui il Papa vuole si dia grande incremento.
È giornale di formazione giovanile religiosa e sociale.
Costa Lire 2 all'anno.
Chiedete saggi, esaminatelo e lo adotterete.

OPERA ANTIBLASFEMA


Calendari del 1925

Ferve il lavoro della spedizione: ora tutti sono impazienti.
Si vuole essere i primi a diffondere nel paese e ci viene raccomandata sollecitudine.
Si acquista il calendario antiblasfemo L. 15 per cento, dell'anno Santo a L. 17. Posta a carico del committente.

Italia antiblasfema

E appresso ai calendari si faccia percorrere in ogni famiglia Italia Antiblasfema Giornale mensile di grande formato che porta ogni mese le notizie del movimento antiblasfemo nelle varie classi sociali e cronaca di tutta la lotta per la redenzione d'Italia sulle varie regioni, e molti bozzetti e civiche per suscitare nel bestemmiatore odio alla bestemmia.
È appetitosissima ed efficacissima.
Edito dalla Scuola Tipografica Editrice: prezzo annuo d'abbonamento L. 3. Questa è l'ora.
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Ringraziamo

quanti ci hanno inviato durante il 1924 l'abbonamento al bollettino Unione Cooperatori buona Stampa e cercarono farlo conoscere facendolo leggere ad altre persone ed inviandoci indirizzi.
Raccomandiamo

Di rinnovare subito l'abbonamento in L. 5 cercare molti abbonamenti: chi ne raccoglierà cinque avrà in premio un bel libro.
Alle zelatrici, ai benefattori viene mandato gratis.

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SEZIONE SOCIETÀ BIBLICA


Sottoscrizione permanente

Da due mesi in qua la carta che si pagava L. 190 e poi 210 al Quintale è salita a L. 235 ed oggi a L. 255; e così pure il grano è salito da 95 a L.160 al Quintale. Questo ha elevato il costo del vangelo a L. 1,25 per copia: tuttavia la Società Biblica fa ogni sforzo per mantenere il prezzo ad una lira la copia ma ha bisogno di chiedere il concorso di quanti comprendono quanto sia necessario diffondere oggi il Santo Vangelo.
Si rivolge pure ai Rev.mi Delegati diocesani e li prega a non voler insistere su concessioni che ci tornano davvero impossibili, e a voler cercare attorno a sé specialmente dove esistono cartiere, quelle facilitazioni, di cui si ha bisogno e che si vorrebbero chiedere alla Società, nascente. E sempre perché la luce evangelica si diffonda ci raccomandiamo pure che facciano in modo di inviarci l'importo delle fatture. Il Divin Maestro ci darà a tutti il modo di far bene.
Offerte. — Mons. Albino Pella, Vescovo, Casale L. 50
Cartiera, Ing. Luigi Burgo per riduzione di prezzo su 50 Quintali di carta L. 2500

Festa del S. Vangelo

Brescia. Accenniamo l'esito della Festa del S. Vangelo, sperando poterne dare un resoconto particolareggiato per il prossimo numero.
«Rev.mo Signore. La giornata per il Vangelo ha smaltito ormai tutte le copie 5000 che mi ha spedito. Voglia inviarmene ora 2000 sciolte e 4000 legate sempre con catechismo in fine. Manderò in settimana l'importo precedente».

Ossequi Dev. mo.
Padre Paolo Caresana


Ecco il frutto di una campagna ben condotta e mentre ci congratuliamo e ringraziamo il Divin Maestro per il buon esito della Festa del S. Vangelo, ne attendiamo il resoconto particolareggiato.

Al mattino

Ora di adorazione predicata sul Vangelo con Comunione.

Schema per l'ora di adorazione

1.o quarto d'ora: il Divin Maestro per unire a sé tutto l'uomo, ci diede il suo insegnamento e se stesso: il Vangelo e l'Eucaristia: il Vangelo è luce che informa la mente, indirizza la volontà, orienta il cuore verso Dio: l'Eucaristia è la forza della vita soprannaturale e divina.
2.o Che Dio vuole unito a sé tutto l'uomo, ossia legare a sé la volontà, il cuore e prima di tutto la mente; e con Dio lo vuole il Papa, lo vuole la Chiesa.
3.o Che l'essere cristiani vuol dire avere i pensieri di Gesù Cristo, giudicare delle cose come G. C., avere i desideri e gli affetti di G. C., parlare ed operare come G. C. tanto nel dolore come nella gioia, tanto nella povertà che fra le ricchezze.
4.o Caldo invito a procurarsi il S. Vangelo almeno da tutte le famiglie, promessa ad alta voce davanti a Gesù Maestro di volerlo avere e leggere con ogni cura ed aiutarne la diffusione.
5.o Benedizione dei libri.
Mettere intanto un tavolo o due alla porta della Chiesa, perché possano nella giornata procurarselo tutti.
Vorremmo tuttavia dire: perché alla porta, se la Chiesa lo colloca sull'altare gli fa tributare quasi uguale onore che all'Eucaristia e si predica dall'altare e dal pulpito?
Una cassettina per le offerte: abbiamo delle cassettine con un bambino che s'inchina a chi fa l'offerta; può
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essere una curiosità che attiri: le mandiamo se si raccoglie per la Società Biblica.
Conferenzina ai Giovani e alle Giovani del circolo: dove c'è impegnarli e a diffonderlo: ai ragazzi far che si procurino il S. Vangelo con uniti i Primi Elementi della Dottrina Cristiana per ora; si sta preparando in modo più adatto per loro.

Alla sera

Conferenza sui benefici che ci ha portato il S. Vangelo, il modo di leggerlo secondo gli avvisi che ci sono in principio del volume, e il modo di trovare i Vangeli delle domeniche e di sapere in quale domenica si è.
Nuovo invito a volerlo aver in ogni famiglia; come i primi cristiani erano felici di potar conservare l'Eucaristia in casa, noi siamo felici e orgogliosi di conservare presso di noi il S. Vangelo, leggerlo, meditarlo farlo nostro pascolo. Benedizione.

Mezzi pratici di diffusione

1.o Preghiera, e penitenza e propaganda nutrita e intensa quanto è possibile con la stampa, gli amici, gli istituti di Suore, dove tanti sacerdoti si forniscono di ostie, di qualche Maestra o brava persona che scriva.
2.o Scrivere personalmente ai Parroci migliori che facciano i primi; e poi pubblicarli come esempio. Insistere che non c'è nulla da spendere: quanto si spende rientra.
3.o Dopo le Quarantore o gli Esercizi, o anche in una domenica qualsiasi o nella Festa del s. Vangelo invito dei Parroco a procurarselo e un tavolino alla porta della Chiesa, anche per varie domeniche, finché ogni famiglia ne abbia una copia.
4.o Tra le Figlie di Maria o i Giovani e le Giovani del circolo dividere il paese; ognuno si impegni a passare a casa per casa nella sua frazione.
5.o Un venditore ambulante che passi ad ogni famiglia. La massima diffusione i protestanti la compiono con questo mezzo; e pensare che ne diffusero l'anno scorso 293.000 copie.
6.o Collocarne presso qualche rivendita o libreria.
7.o Proporlo come dono agli operai nelle fabbriche pel Natale, strenna agli ospedali, ai carcerati, ecc.
8.o Premio di catechismo — Dono ai parrocchiani in occasione di qualche festa o data memoranda del Parroco.
9.o Adottarlo come testo nelle cose religione ai Giovani dei Circoli.
Ed altri mezzi da consigliare per aiutare sempre più, li attendiamo da coloro che già han fatto la festa del S. di Vangelo.
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OPERA DELLE DUEMILA MESSE
PER I NOSTRI COOPERATORI E BENEFATTORI


Le Mille Messe
sono diventate Duemila


Il Divin Maestro vuole bene alla Buona Stampa, ai suoi Cooperatori e Benefattori; e ha dimostrato in modo sensibile il suo amore.
Le messe che si celebravano per i Benefattori e Cooperatori della Pia Società S. Paolo da Mille sono di ventate duemila. Deo gratias! Prima erano tre, poi sette al mese, poi trecento all'anno, poi mille ed ora sono duemila. A tutte le duemila messe partecipano anche coloro che si sono inscritti quand'erano mille, trecento, sette e tre. Non importa essersi inscritti prima: ora si gode del beneficio delle due mila messe come coloro che si inscrivono presentemente.
L'offerta non muta, è sempre di L. 10 per ogni inscritto o famiglia o gruppi di persone. Tutti si possono inscrivere; anche i bambini, le persone lontane, e i cari defunti. Che bel regalo sarebbe per i lontani inscriverli alle due mila messe, e inviare in dono per il Natale la scheda di ricevuta. Varie persone hanno inscritto persone care in occasione del loro onomastico ed inviatane in dono la ricevuta... Altre persone di cuore pietoso, in queste feste Natalizie avranno
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un pensiero delicato ai loro cari defunti e ne faranno la loro iscrizione alle due mila messe per mandarli... chissà... in Paradiso a celebrarvi il Natale.
Le zelatrici accolgano contente questo aumento, lo ricevano come una grazia, un bel regalo di Gesù Bambino per il Natale. Pensino di quanti meriti viene aumentato il loro lavoro, quanta maggior gloria avrà il Padre Celeste, e godranno pur loro in Cielo.
Meditino questo e avranno più coraggio, fiducia più grande e zelo più generoso: La Casa le accompagna con la preghiera quotidiana, e S. Paolo le assiste.
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Le Ss. Messe annuali diventano ora duemila: si spera però di poterle aumentare gradatamente.
Le prime furono così stabilite; una persona lasciava alla Pia Società S. Paolo L. 1000 coll'obbligo di una messa mensile, cioè 12 messe per anno, con facoltà che altri, cioè i nostri Benefattori e Cooperatori vi partecipassero nel frutto.
Chi volesse lasciare un simile lascito a vantaggio dell'anima sua farebbe un gran bene a sé, ai nostri Benefattori-Cooperatori, ed alle vocazioni che coltiviamo. Con l'offerta di L. 1000 avranno una Messa ogni mese, cioè 12 Messe ogni anno: con l'offerta di L. 2000 avranno due Messe ogni mese cioè 24 Messe ogni anno.
Vi sono persone che potrebbero destinarvi senza sacrificio e altre con sacrificio, però ben prezioso, mille – due - quattro - dieci - venti e cento mila lire. Questo ad insaputa di tutti: anzi, qualora loro occorressero, potrebbero ritirare gli interessi del denaro fino alla morte. Tutto confidenzialmente.

Sac. Alberione Giacomo.



12 Ss. MESSE ANNUALI


Una Signora versò in deposito una somma, perché gli interessi fossero destinati a Messe in suffragio per Lei.

(Continua).


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LE VIE E I MEZZI
DELLA DIVINA PROVVIDENZA


Domandate e riceverete

Il Padre Celeste ci ha dato il necessario: per ottenere quel che ci manca ci ha dato la preghiera. Ma Dio ci ha creati per la vita eterna: e le sue grazie sono tutte in ordine nella vita eterna: preghiamo, ma dimostriamogli sempre la buona volontà di ordinare alla vita eterna la nostra vita, e non solo le azioni ma anche quei beni e quelle sostanze che Dio mette a nostra disposizione, perché ce ne serviamo a salvare l'anima nostra e a dare gloria a Lui mentre provvediamo alla famiglia.

La Chiesa a S. Paolo

In essa si celebreranno le 2000 S.S. Messe; in essa l'adorazione perpetua: di là il Divin Maestro illuminerà.
Questa sarà la Chiesa dei Cooperatori: il loro centro.
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La Pisside

Fu benedetta ed adoperata la prima volta nella prima domenica d'avvento.
È tutto argento, dorata la coppa per entro e per fuori. Contiene circa due mila sacre particole.
Una figliuola pia, amica del Divin Maestro, lavorò colle Pie Discepole il velo di seta: e un altro più prezioso e ricco di ornato e di simboli ne prepara per il Natale e le feste solenni.
Non tutto l'argento, e specie non tutto l'oro, è occorso: il rimanente servirà per il raggio.
Il Divin Maestro benedica con grazie copiose, i cari amici, e le persone che si sono spogliate dei gioielli di ornamento per far da casa alle Sante particole: e fra le prime grazie vi sarà questa: di comprendere l'importanza della S. Comunione, che è il cibo delle anime, di sentirne la necessità, di desiderarla e di poterla ricevere ogni giorno.

Facciamoci tesori celesti, col denaro che Dio mette a nostra disposizione!! e d'altra parte è da ammirare il modo di agire della Provvidenza di Dio.
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LE FIGLIE DI S. PAOLO


Un po' di storia

Il Teologo Alberione teneva nel pensiero e nel cuore quelle figliuole lontane: la loro formazione e il loro lavoro: più sovente da principio: più di rado poi, ma sempre tutti gli anni due o più volte le visitava, di presenza, mentre la corrispondenza per lettera era frequente. La maestra ricorda: «Con quale intenso desiderio si aspettava la sua venuta. Il nostro cuore era pieno di letizia: strette per qualche sera attorno all'amato Padre si ascoltavano con trasporto le sue parole incoraggianti che dovevano esserci di sprone a lavorare con ardore fino ad una nuova visita.
Una volta abbiamo avuto a soffrire per questo: si attendeva il Sig. Teologo per assistere alla premiazione delle bambine: avevano subito felicemente gli esami, lavorato volentieri per la buona stampa, e per incoraggiarle era stato loro promesso un premio. La festicciuola ci era cara perché la visita del Sig. Teologo e la premiazione coincidevano col giorno del suo onomastico.
Nella settimana precedente si lavorò per l'uscita di un brillante numero unico che esaltava la virtù di Mons. Calabrese, nostro direttore spirituale, eletto vescovo di Aosta.
Il Signore volle un Sacrificio: il Sig. Teologo giunto la sera, dovette ripartire il mattino del giorno destinato alla festicciuola: e i nostri occhi erano gonfi di lacrime e il cuore ristretto: e venne a far le sue veci il nuovo Vescovo che fu tanto buono e volle mantenerci sempre allegre con facete parole e far sì che la giornata terminasse bene.

La vocazione religiosa


Non differire

— Il Signore benedica il suo proposito e la Santa Madonna Regina degli Apostoli alle cui mani materne deve affidare la pronta esecuzione, la guidi presto alla Buona Stampa.
— Ma i genitori, vedendomi così decisa nella risoluzione presa mi diranno di tardare ancora — Come dipartirmi?
— Quando il Signore chiama è pericoloso il tardare senza gravi motivi: sottrarsi il più presto possibile ai pericoli che il mondo crea nell'età critica! poi più presto entra, altrettanto più presto sarà religiosa ed i beni che l'anima acquista anche in un solo giorno di vita religiosa, sono tesori spirituali di meriti e di grazia così preziosi che in paragone, tutti i beni di questo mondo mille volte meno di nulla.
L'avverte anche lo Spirito Santo: Non differire di giorno in giorno.
Nella chiamata di Dio dobbiamo seguire gli esempi di S. Pietro, S. Andrea, S. Giacomo, S. Giovanni, S. Matteo: sull'istante essi abbandonarono ogni cosa, corrispondere alla vocazione divina, e dobbiamo rammentare il grave rimprovero fatto da Gesù a quel giovane del Vangelo che voleva ritardare per motivi di famiglia non necessari: «Tu seguimi, Gesù gli replicò, lascia, che i morti seppelliscano i loro morti».
Metta in pratica il presente consiglio di S. Alfonso de' Liguori: Raccomanda di tenere secreta la vocazione, perché quando tali cose si manifestano il demonio trova modo d'impedirle e raffreddarle mettendosi a parlare esso per bocca d'altri.
Non si fidi delle proprie forze confidi nell'aiuto della grazia, e preghi con fiducia, e l'aiuto sarà abbondante.
— Chi devo pregar maggiormente per aver la sospirata grazia?
— Si raccomandi ai Santi ai quali nutre più devozione, ma particolarmente
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raccomandi la casa S. Paolo ed alla Regina degli Apostoli, hanno aperte altre vie apriranno anche la tua.
Si raccomandi tanto a Gesù nella Comunione e nella S. Messa.
— Grazie, e che fare in questo frattempo, prima del mio ingresso?
— È un tempo di tentazioni, poiché, dice S. Alfonso, l'inferno sembra che in nessuna altra opera si armi tanto quanto nell'impedire l'esecuzione a coloro che sono chiamati allo stato religioso.
Incominci quindi a vivere con lo spirito come se non fosse più nel mondo.
— Coraggio o confidenza, il Signore, che diede la vocazione l'aiuterà, a trionfare delle difficoltà, purché dal canto suo metta la preghiera, la vigilanza e la generosità.
— Venga sovente a trovarci, potrà avere opportuni consigli ed aiuti per non perdersi d'animo e superare le insidie del mondo e del demonio, e non compia colpevoli ritardi la volontà di Dio.
— Il demonio parla con per la bocca dei suoi, ma come Dio fa meglio sentire efficace la sua voce per bocca dei suoi...
Mi preparo e vengo.

«...e mi accetterà poi!»

Una cara bambina è stata accompagnata dalla zia maestra e tanto buona amica di S. Paolo a salutare il Signor Teologo.
Per il tempo in cui si parlò la piccola nipotina rimase seduta accanto alla zia e in silenzio. Ma quando ha dovuto rendere il saluto scattò, fissò nel Sig. Teologo due occhietti vivaci, e disse con accento serrato e affannato... e mi accetta poi?.
— Se sarai buona, cara figliuola, e vorrai farti più buona.
La piccina chinò il capo. Ho poi chiesto alla zia se l'atto era stato spontaneo: sì, mi rispose, e ha meravigliato anche me, ma sono contenta.

LE PIE DISCEPOLE


Siccome hanno tanto bisogno di sorelle, il Divin Maestro ne trova e ne manda loro dalle varie parti del Bel Paese.
La vita religiosa non è certo vita di comodi, ma di rinuncia, non di larghezze, ma di povertà volontaria, ma in cambio dà all'anima Iddio, felicità dei cuori.

Ciò che fece una mamma

— Ho molta premura: prenda, faccia vuotar presto il canestro, diceva una mamma alla maestra.
Una figlia lo prende, mentre la signora, sorridendo, ne attende il ritorno in parlatorio.
In cucina si solleva la tovaglia... oh, la bella sorpresa! Accovacciato nel canestro un bel cappone allarga le sue ali per proteggere una nidiata di vispi pulcini che fan capolino di sotto le piume. Lo si porta trionfalmente nel cortile, e mentre si ammira nel vedere la chioccia di nuovo genere guidare la famiglia, si dimentica pure l'esortazione della donatrice.
— «Fie mie, leste, mi l'ai pressa!» — sentiamo dirci alle spalle.
— È la donna del cappone, si bisbiglia, e l'attorniamo per dirle Deo gratias!
Essa spiega: — Mia figlia aveva espresso il desiderio di voler una gallina per la Casa. Non avevo delle «pule» di quest'anno, piuttosto di darle una gallina vecchia, ho preferito offrire una covata di pulcini. Loro se li allevino e mangino il cappone a Natale.
Quante buone figliuole vorranno fare alla mamma la medesima richiesta, e quante buone mamme esaudire le richieste?
Abbiamo già varie promesse di figlie e di mamme... Il pollaio dobbiamo allevarlo, noi figlie.


Dirett. Respons. Teol. Alberione G.
Alba – Scuola Tipografica Ed. – Alba


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