Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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TESTO DELLE LETTERE

1 JMJP1

Alba, 19-11-1928

Ottime Figliuolea2,

Ho scritto ieri, benedicendo, come benedico di nuovo, pel gran bisogno di Dio. Spero che il Padrone e la sua Signora3 acconsentiranno; diversamente si può trovare altro costì? tanto è già così caro!
Al Vescovo4 io ho già scritto, annunziando la cosa; se credete presentarvi, aspettate alcuni giorni, che siate prima bene a posto; intanto se mi risponde, ve lo comunicherò.
Deo gratias! per l'alloggio presso le Suore.
Per i documenti5 conviene un po' di pazienza: non si è perduto un minuto di tempo, ma va in lungo, si fa quanto possibile.
Queste figliuole stiano contente nel Signore, ma con molta fede e diffidando di sé.
A Verona sono andate oggi: confido bene.
Benedicente

DEV. SAC. ALBERIONE

1
2 [JMJP]

Alba, 12-12-1928

Buona Figliaa di S. Paolo,

Deo gratias! pel tuo viaggio a Salerno, Bari, Roma, Verona1. Ho scritto ora a Salerno e Bari e Roma per M. Amalia; e Torino per**. A questa ho detto che pel 1929 resti a Torino e non sfugga dalla croce, ma l'accetti per G. Bambino; anche** ha fatto a me la stessa domanda e le ho dato la stessa risposta. Va bene?... Credono che cambiando posto, vengano le virtù? È il cuore che bisogna cambiare e la testa, e darsi davvero a Dio; e farli davvero i voti, in pratica. E giacché sei in viaggio, non potresti passare anche a Torino nel ritorno? Io penso che una visita breve, faccia del bene.
Da Verona ho poche notizie: possono vendere? mettano pure il banchetto quando possono. Sono bene collocate spiritualmente e corporalmente? Come va la tua salute? Di qui faccio mandare dappertutto cataloghi e piccola réclame. Già spedita Pastorale2 nel senso delle nuove case.
Ad Alba le cose sono tranquille; salute buona. Vedo che il Divin Maestro guida.
Sarebbe bene che la M. Tecla arrivasse per il giorno 22-23, anche per riposarsi un po' prima del Natale.
Benedicendo con tanto cuore, tutte, tutte; pregate pel v[ostro]

DEV. M. ALBERIONE


P.S. Sul conto di ogni casa bisogna mettere anche le tue spese di viaggio.
2
3 JMJP

Verona, [24-25 aprile 1929]a

Buona Figlia S. Paolo,

Se in casa vi sono ancora copie del Mese [di] Maggio pratico, speditene una trentina di copie - al più presto - oltre che le 1.000 copie del Muzzarelli - urgenti!
Mi sono fermato qui alquanto - perché poco bene - ma oggi sto meglio e parto per Bari. Ho disturbato parecchio.

Da conservarsi:
1° A Verona lo spirito è buono, l'apostolato pureb. Occorrerà però aiutarle ancor più pel ritiro mensile da Alba.
Conviene portino il bollettino solo in poche parrocchie, ma sempre; non conviene un po' da una parte, un po' dall'altra1. Ora hanno deciso portarlo ac S. Michele extra, S. Maria in Organo, S. Tommaso. Conviene però darlo a tutte le famiglie e farsele amiche. Poco e bene!
Per le pratiche conviene finire quella col Comune; vedere se risposto dalla Curia, in caso sollecitare; scrivere poi un articolo pregando Mons. Manzini2 a farlo inserire sul giornale del Clero.
Qui, quando sono in casa tutte, potrebbero fare statue o rilegare libri; ora sono alquanto disoccupate. Possono fare quadretti, anche mettere su cartoncinod.
Conviene che le case-figlie potessero [sic] avere molto più presto i libri per Maggio-Giugno-Marzo [sic] ecc. poiché qui li chiedono 15 giorni prima del mese.
Conviene che ogni casa figlia pensi a dare alla [Casa] Madre quel tanto in denaro, in vocazioni, in consigli, in apostolato che ha ricevuto.
Se a Torino potranno trovare ad imprestito quel tanto che hanno di fondo, cioè quello che da Alba hanno ricevuto, si potrà accontentare Nebiolo3. Così in generale, finché la casa è una sola, anche per l'Amministrazione; poiché ognuna ha da contribuire con le forze sue all'Apostolato-Stampa.
Potete mandare qui un cinquecento «bacio a Gesù»4 ma bello; loro lo metteranno su cartoncino. Occorre fosse [sic] stampato con inchiostro seppia. Voglio dire quello grande.
Qui** ha bisogno di più spirito; poiché Bartolomea è molto dolce nel comandare.
Per scrivere alla Curia di Torino, è bene aspettare il mio ritorno.
State bene? Attendiamo grazie grandi da S. Paolo, specialmente ora che non vi sono io in casa ad impedirle.
Raccomando molto alle Figlie e Pie Discepole5 di preparare nell'obbedienza il cuore alle grazie della Madonna - Regina Apostolorum - per il Maggio.
Benedicendo! imparino ad amarsi e compatirsi e cooperare colle Pie Discepole5 e Voi ad utilizzare le loro molte grazie.
Conviene poi che Tu scriva [alle suore] alcune norme per l'uscire [,] per i Bollettini6 e per l'apostolato, perché lo facciano bene! e non ne abbiano danno nello spirito!
Pregate per me che vi ricordo ad ogni passo. Qui tanto Vi salutano con il più vivo affetto.
La casa qui è tranquilla poiché Bartolomea è molto pia, prudente, caritatevole.
In S. Paolo

DEV. M. ALBERIONE

3
4 JMJP

Bari, 27-4-1929

Buona Maestra,

I. - Nelle case-figlie conviene che provvedano per i seminari - scuole - istituti i testi scolastici (andando [a] prendere per tempo gli elenchi, se occorre); così si mettono in relazione.
II. - È bene che sappiano chiaro[:] a) che devono tenersi in relazione intima con la casa-madre per avere sempre parte alle meditazioni, consigli, indirizzi; b) abbiano poche relazioni invece con il clero, religiosi, e secolari specialmente! perché lo spirito proprio se ne andrebbe! Siano agnelli, ma non si lascino mangiare lo spirito ! Siano semplici e prudenti1!
III. - Operino per bollettini, biblioteche, libri: ma utilizzare assai le tantea Case editrici con cui abbiamo relazioni, cambi, sconti ecc.
IV. - Qui ho trovato bene ogni cosa! Conviene che poi pensiamo agli Esercizi SS. per queste buone Figlie.
Intanto: sembra che occorra maggior attenzione nei conti da Alba. Hanno ancora ricevute Massime eterne vecchie! Quelle vanno mandate a chi ne ordina isolatamente qualche dozzina! Poi le corone mi paiono care! è vero? Osservatelo in pace!
Parto per Salerno e confido di essere a Roma domenica! Pregate, perché ho una grazia specialissima da ottenere!
Benedicendo tutte le figlie. Verrà una figlia di Bari fra 8-10 giorni... Qui è arrivata una figlia di Cagnano-Varano, senza alcuna cosa: la provano un po' qui a Bari, poi vedranno! Saluti e preghiere.

DEV.MO M. ALBERIONEb

4
5 JMJP

Salerno, 28-4-1929

Buona Maestra,

Qui bene! in Domino. Riferirò sopra le sperate vocazioni. Ma non vi sono novità importanti. Sapete già tutto in sostanza!
Ho trovato le Figlie in tutte le casea visitate finora progredite nello spirito e pratica dell'apostolato. Mi pare che si possa un po' più lasciarle responsabili individualmente. Cioè:
a) Che per alcune cose possano provvedersi direttamente e soddisfare liberamente; pur dipendendo nell'indirizzo generale, che verrà dalla Casa di Alba.
b) Che possano intensificare il loro lavoro in riguardo ai seminari, istituti, ospedali, direttamente proponendo e cercando.
c) Trovare il modo di sveltirsi per procurare il necessario, trattare i prezzi, cercare il denaro per la parte di capitale loro affidato, ecc.
Potete farne soggetto di conferenza.
Domani confido a Roma; poi Cagliari1. Ricordatevi di quella grazia! ho estremo bisogno di misericordia e preghiere. Benedicendo[.]

DEV. M. ALBERIONE

5
6 [JMJP]

[Alba], 22-8-1929

Ottima Figlia S. Paolo, M[aestra] Tecla,

Deo gratias! delle buone notizie di Bari. Confido che l'indirizzo dato e la parola buona di Mons. Vicario faranno colà del bene, a gloria di Dio e pace agli uomini
Specialmente sarà caro al Divin Maestro che venga bene curato lo spirito di pietà e la virtù, poiché il Signore penserà al resto.
Per gli Esercizi SS. parleremo! anche dopo [aver] sentito le buone Figlie di Salerno e Cagliari. Ora penso che una visita a Cagliari sia un gran bene! dato che, anche colà, sarà ben difficile fare gli Esercizi SS. come prima si era ideato.
Notizie di Alba, manda la M. Brigida1. Però nulla di importante: gli Esercizi SS. vanno bene e confidiamo in Domino.
Ho tanto bisogno di grazie! Benedicendo all'Opera buona del viaggio.

DEV. M. ALBERIONE

6
7 [JMJP]

Alba, 31-8-1929

R.da Maestra,

Deo gratias! delle buone notizie di Cagliari. Temevo alquanto. Nelle case conviene fermarsi sufficientemente, senza fretta. Qui Esercizi SS. buoni, buono pure [il] ritiro mensile. Per [gli] Esercizi SS. nelle case parleremo: come vorrà il Signore. Attenderemo le Figlie. La propaganda dà buoni frutti tanto di vocazioni che di libri.
Desidero che stiano benea. specie il Maestro e la Maestra1, aib. quali farete dare vitto migliore... a mio nome ordinando[lo] a**.
Benedicendo.

M. ALBERIONE

7
8 JMJP

Salerno, 9-11-1929

Buona Maestra,

Spedite pure ad Udine il vagone1. Va bene L. 400 mensili. Avvertire [il] Vescovo di Udine con lettera dove si dice che le Figlie vanno [lì] per qualche tempo: firmato dal Teologo.
Le carte regolari si faranno dopo.
Don Vocca2 scrive al Vescovo di Palermo per disporlo. Mandate ad Udine il vagone da Alba.
Bene per Cagliari.
Stasera vado a Bari, a Dio piacendo.
Pregate per questi ritiri.

DEV. M. ALBERIONE

8
9 JMJP

Salerno, 9-11-1929

Buona M[aestra] Tecla, Figlia S. Paolo,

A Roma non ti batteranno, sono rassegnate alle disposizioni e attendono Te presto. Io ho insistito vivamente per la separazione vera ed evidente delle due famiglie1. Credo utile che per tua parte disponga perché le Pie Discepole abbiano colà più senso di indipendenza e di responsabilità dalle Figlie; e che Suor Scolastica2 raccomandi che si prendano cura premurosa e intelligente di tutta la parte materiale della Casa: cucina (con molto riguardo alle Maestre, Figlie, al Maestro). Disponi pure di** in pace, per la maggior gloria di Dio. M. Amalia migliora lentamente, troppo lentamente. Ha troppe classi; con così poche alunne sarebbe stato utile mandare una classe (quattro fanciulle) ad Alba.
Qui a Salerno vi è tanto [di] buono; occorre però aumentarlo. Credo che le cose siano come già tu mi dicevi: occorre più santità e zelo. M. Edvige3 porterà del bene.
Fate subito per Salerno i bollettini in più: cioè diecimilaa, compresi i tremila che già facevate; possono partire in parte colla Figlia che già credo destinata.
Anche alle case nuove [mandate] subito i bollettini.
A Roma puoi insistere che si provveda per la sistemazione della libreria4, prontamente: ho spiegato, ma su questo punto conviene agire subito.
Io vedo ovunque una fioritura di virtù e di zelo! Anche a Salerno vi è già una maggior diffusione.
Stasera, alle 8, partirò per Bari. Scriverò per le cose intese. Qui vi è posto e personale per Esercizi SS. alle Figlie.
Vi benedico. Pregate per me. Le energie e le volontà delle Figlie non mancano: manco sempre io.

DEV. M. ALBERIONE

Qui hanno tanti Vangeli che invecchianob.
9
10 JMJP

Alba, 14-2-1930

Buonaa! Figlia S. Paolo,

Qui facciob! pregare le Pie Discepole e Figlie S. Paolo e Sacerdoti pel buon frutto degli Esercizi SS.
Credo molto più utile che M. Edvige si fermi alquanto a Salerno da cui il Signore desidera maggior frutto di apostolato. Può restare almeno quindici giorni?
Intanto credo pure utilissimo che** venga presto a Genova, dove confido avrà più grazie per sé e per l'apostolato, se saprà corrispondere.
Quest'anno ho intenzioni speciali per le vocazioni alle Figlie di S. Paolo, ma occorre che chiedano sempre di aumentare il loro sapere, essendo così ignoranti; di essere pronte alla volontà di Dio, particolarmente non facciano distinzione fra casa e casa, ufficio e ufficio! sostituire il proprio cuore, la propria volontà con quella di Gesù Cristo1! Benedicendo!
Pregoc! aver più cura delle case più bisognose. Corrispondano alla loro chiamata! la vocazione di** non è alla cucina, né al bucato; mentre lo è quella di**. Prega pel

DEV. M. ALBERIONE

Tutte e ognuna benedicod!
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11 JMJP

Alba, 22-2-1930

Ottima Figlia S. Paolo,

Penso che sia giunta bene a Salerno e poi, successivamente, a Bari. Queste Figlie siano benedette e allietate nel loro apostolato dalla presenza della loro Maestra. Diciamo molti atti di dolore perché ovunque andiamo, non portiamo, almeno, delle mancanze1; e, per nostra causa, non siano private di grazie.
Abbiamo alquanto caricato di pagamenti e impegni2 le Figlie, lo so; ma io confido che esse recitino bene il patto3 con Dio perché i loro sforzi nella virtù dia[no]a il dieci per uno; ed il loro apostolato il sei per uno. Io l'ho già visto, molte volte, come da Figlie ignoranti e buone a nulla, come il loro Maestro4, il Signore ricavi proprio la sua gloria e per esse dia pace agli uomini, e luce, e grazia. Scriviamolo poi con calma a tutte; ma poi confidiamo tutto, tutto nel Signore. Diamo anche [a] Loro, sempre di più, sempre migliore aiuto di preghiere, di esempio, di consiglio, di persone Benedicendo e con ogni desiderio di preghiera per me e di grazie per voi.

DEV. M. ALBERIONE

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Alba, 23-2-1930

Buona Figlia S. Paolo,

Il Signore ricompensi e faccia fruttificare le buone, affettuose visite alle Sorelle. Deo gratias! per gli Esercizi SS. a Salerno. Facciano presto a venirea ! le chiamate dal Divin Maestro.
Credo bene accettare quella dei 26 anni. Subito, però, onde non venire vecchia! ancor più.
Io confido che a Salerno ora saranno concesse tante buone grazie per tutte per il miglior avvenire. Ho anche scritto qualche parola buona.
Benedicendo! Qui tutto pace; si comincia [a] pensare alla propaganda1.

DEV. M. ALBERIONE

Per Palermo, come si crede megliob.
12
13 JMJP

Alba, 9-3-1930

Buona Figlia S. Paolo,

Deo gratias! per le buone cose di Salerno.**è già tornata a casa? Provvederai a sostituirla.
Per Palermo oramai è provvistoa; . Sono lieto che siasi provvistoa aiuto a Firenze. Dirai che d[a] oggi la M. Margherita1 procura quanto chiesto a me.
Vedrei qui utile [tenere] a parte la meditazione alle Figlie più anziane. Lo potrai esaminare.
La mia intenzione per Genova la conosci. Qui mi si dice che in libreria stanno**e**. Sarà forse un po' una cosa e un po' l'altra. Sarà bene a Genova passare a vedere, poi avere di mira il punto di arrivo, ma non dare ancora disposizioni... le darà poi il Teologo fra breve.**intanto ottenga una borsa di studio, allarghi le relazioni con le sue conoscenze e resti alquanto in libreria.
Benedico i pensieri di quaresima2; in casa si tende: a) alla vita comune; b) a migliorare le cose singole; c) all'esame particolare come quaresima.
Pregate per me! ho sempre più bisogni.

DEV. M. ALBERIONE



Sempre più e sempre meglio l'opera degli Esercizi SS.3!!
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14 JMJP

Alba, 24-8-1930

Buona Maestra,

A Reggio1 continuino pure così; non so come far di meglio, per la diocesi di Parma.
Deo gratias! delle buone notizie di Bologna: ed anche per la parte di dolori, che colà hanno.
Prego per**: quella Figlia ha bisogno di... cambiali2 e più di Spirito Santo. Stia M. Edvige sino a nuovo avviso, come scrivesti.
Ad Udine è bene andare dal Vescovo3; chiedere per il velo in libreria. Può andare il Sacerdotea degli Esercizi SS.
Intanto benedico. Chiedo alla Maestra se preferisce Asti. Metto tutte le preghiere della Casa pel frutto del viaggio e degli Esercizi SS.
Gesù Maestro faccia che ogni passo sia fruttuoso per la sua gloria e per la pace delle anime. Prega per la mia conversione.

DEV. M. ALBERIONE



Stasera si fa il ritirob.
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15 JMJP

[Alba,]1-9-1930

Buona Maestra,

Ora a Treviso possono intensificare la propaganda; per gli Esercizi SS. e spese relative penseremo dopo che avremo parlato; intanto non vi è urgenza. Confido che il Bollettino1, spedito in 5.000 copie, a Treviso, farà loro buona propaganda.
Benediciamo il Signore per quanto frutto si ebbe ad Udine e preghiamo perché le Figlie S. Paolo abbiano sempre più lo spirito dell'Apostolo.
Qui Esercizi SS. buoni: ma il più è da ottenersi ora2. Domani, altro corso.
Vogliate pregare per la mia conversione: io chiedo la vostra.
Benedicendo Verona ed ognuna.

DEV. M. ALBERIONE

15
16 [JMJP]

[23-9-1930]a


Questa mattina ho detto la S. Messa onde S. Tecla ci ottenga da S. Paolo retta e fervorosa purezza di intenzione in tutto: onde il Signore possa compiere tutti i disegni che ha sopra le Figlie S. Paolo e su l'Apostolato-Stampa.
Benedicendo.

DEV. M. ALBERIONE

16
17 [JMJP]

[Alba, ottobre, 1930]a

Buona Figlia S. Paolo,

Deo gratias! [delle]b buone notizie da Salerno: è bene ripassarvi per vedere l'Arcivescovo. Prego per Salerno.
È pur bene passare a Cagliari.
Per Chieti o Foggia: direi di sospendere in attesa di vederci e parlare, poiché altre ragioni vi sono.
A Firenze ho scritto, ripetendo quanto già inteso.
È bene continuare il modo di pagamento in cambiali.
D'ora innanzi: il modo migliore di visitare si è: avvertire in tempo e tenere il Ritiro Mensile1 in ogni casa dove si va.
Giudicherei bene, passando a Taranto, vedere l'Arcivescovo2, sentire la possibilità... poi ne parleremo e risponderemo.
Ora faccio gli Esercizi SS.3 e desidero solo il Signore per me e per Voi: scriveremo dopo... se vorrà il Divin Maestro.
Questo giro servirà anche ad illuminare sulla propaganda: specie per piccole biblioteche femminili4?
Pregate per me. Benedicendo la Maestra e ogni Figlia.

DEV. M. ALBERIONE

17
18 [JMJP]

Alba, 27-10-1930

Buona M[aestra] Tecla,

Le Figlie ricevano bene e ascoltino i consigli della loro Maestra che fa tanto sacrificio per visitarle!
Non converrà prendere Taranto piuttosto che Chieti? o aprire Milano? Dico così pel caso che le Figlie non potessero fermarsi a Chieti: ma parleremo.
Mi sembra bene istruirle sul modo della propaganda: mi sembra necessario per Dio, per le anime, per restar buone, per i bisogni della casa. Ogni squadra potrebbe senza fatica far 30 lire in più al giorno: e sarebbero molto più buone. In Alba si lavora assai più nella direzione1! Dico: con calma! con bontà!
A Bari prendano pure i depositi di Berrutti (Lice) e di Milano: vendano pure i libri della Scuola di Religione anche con poco utile. Per** disponi come credi.
Benedico! Faccio gli Esercizi SS.! Scrivo presto a M. Edvige. Pregate per me.

DEV. M. ALBERIONE

18
19 JMJP

Alba, 3-11-1930

Buona Maestra,

Ora preghiamo che i buoni Esercizi SS. e la vestizione di** riescano a fruttarle molta santità e morte dell'amor proprio.
L'abito sia come la crocifissione della nostra volontà e della superbia.
Circa la Suora per cui mi scrivi: penso che tutto dipenda dalla verità e gravità dei fatti. E bene parlarle molto chiaro, pure con tutta caritàa, ma per il cambiamento di luogo conviene vedere, sentire. Io non so né quanto tu puoi aver saputo da Bari, né precise le cose di Ancona. Sono negli Esercizi SS. e prego la nostra Maestra del cielo a illuminarti: fa come vorresti aver fatto in punto di morte1.
Vi è poi Firenze: si può lasciare a lungo così2? poiché sembra che** abbia bisogno di cure ancora per qualche tempo. Prego anche per questo.
Vedo sempre più il bisogno di grazie e molta luce. Supplica il nostro Divin Maestro che mi converta finalmente! Benedicendo ognuna delle Figlie.

DEV. M. ALBERIONE

19
20 JMJP

Alba, 17-11-1930

Buona Maestra Tecla,

Il 19 corr. avrò terminato il mio ritiro con la S. Madonna nel cenacolo per la Pentecoste. Voglia lo Spirito S. rendere vera e stabile la mia conversione. Lo preghi? ne sono certo.
Deo gratias! per le notizie di Ancona, Cagliari, Firenze.
A Bologna è bene vedere S.E. il Cardinale1; così crederei bene S.E. l'Arcivescovo di Reggio E[milia]2. Io pensavo di mandare a Reggio una domanda accompagnata da l'approvazione di Roma che Mons. Mingoli3 mi aveva promesso, appena avesse avuto il segretario. L'aspetto ancora e la spero presto. La manderò subito a Reggio E. con la domanda. A Firenze per ora è bene aspettare il nuovo Arcivescovo4, mi pare. Ma è pure buono informarsia se il Vicario Capitolare è persona a noi favorevole.
Per Taranto io non posso decidere: occorre lo faccia la Maestra Tecla, dopo che ci saremo parlati: vi sono parecchie circostanze, da esaminare.
Prego per tutte e tutte benedico!
Specialmente trovo ottimo questo visitare le Figlie tenendo il S. Ritiro.
Io andrò a Torino presto per il Ritiro, mi paiono bisognose se di grazie speciali. Va bene? La M[aestr]a andrà altra volta.
E tempo che togliamo ogni fiducia, speranza, stima di noi; per gettarci totalmente nella Misericordia di Dio.
Hai sete di Gesù? seguiamo le sue ormeb. Benedicendo.

DEV. M. ALBERIONE

20
21 JMJP

Novara, 20-2-1931

Rev.da M[aestr]a Tecla,

Fra poco, a Dio piacendo, andrò a Verona.
Qui bene[:] di cuore, di volontà, di apostolato.
** è un pochetto indisposta: qualcosa si è disposto pel meglio, in Christo Jesu.
Alcuni passi sono ora, mi pare, di volontà di Dio.
Che ** lavori un po' meno, onde fruttifichino di più i suoi preziosi talenti a vantaggio generale.
Giova il Seme; giova rendere la libreria più capace di servire ai bisogni1; più contatto con le Autoritàa diocesane; allargare l'azione e l'apostolato.
Qui vi sono proprio belle grazie! ma conviene dire che vi è indifferenza! ovvero che non si è ancora nel cuore delle cose.
Gesù Maestro benedica!
Pregate per me! attente alla salute!

DEV. M. ALBERIONE

21
22 JMJP

Alba, 5a-6-1931

Buona Maestra,

Per Roma: preghiamo nella persuasione di essere noi a guastare: questa è la verità ed è la nostra speranza che tutto si cambi in meglio. E si cambierà!! Scrissi a tutte le Figlie di stare tranquille, serene: S. Paolo Le custodirà1.
È bene vedere Palermo: mi stanno tanto a cuore quelle buone e povere Figlie di S. Paolo.
A Messina fatevi accompagnare da Mons. Rettore per parlare a S.E. Mons. Arcivescovo2, è buono parlargli, fate il possibile.
Benedico! qui tutto tranquillo: buone notizie da tutte le case.
Pregate anche

pel poverob M. ALBERIONE

22
23 [JMJP]

[Alba,] 15-6-1931

Buona Figlia S. Paolo,

A Roma non vidi S.E. l'Arcivescovo di Messina; non seppi che vi fosse. E bene parlargli.
Sono contento si conchiuda per l'alloggio di Bari. Là io desideravo andassero a confessarsi altrove. Non scrivo a** una lettera; ma gli mando auguri.
Prego con insistenza che si tolga il ritratto del Primo Maestro; rimanga soltanto S. Giuseppe; avvertirete le Case- Figlie che lo facciano.
Sono negli Esercizi SS. e scrivo poco; ma prego e benedico molto. Penso poi sia buona cosa che la Maestra Tecla sia a casa sul 25 corrente: questa vestizione sembrami tanto delicata!
Con tutti i desideri più vivi che ci facciamo una bella casa in cieloa.

DEV. M. ALBERIONE

23
24 JMJP

[Alba,] 29-9-1931

Buona Maestra Tecla,

Il Signore mandi il suo Angelo a supplire, angelicamente, ila Primo Maestro, che viene con la mente, con le preghiere, con il cuore, sebbene non con il corpo. Offro il sacrificio [unito] a quello di Gesù.
Impegno ora tutti i Rosari di ottobre:
perché gli Esercizi SS. diano il frutto spirituale che si aspetta il Signore,
perché la destinazione delle Figlie sia tale da poter trovarci tranquilli in morteb,
perché la salute delle Figlie sia curata in modo conforme alla maggior carità.
Voglia il Signore darvi grazie e lumi.
Benedico tutte ed ognuna.

DEV. M. ALBERIONE

24
24a [JMJP]

[AIba, 1931]

P[rim]a M[aestr]a,

E molto, molto! bene mandare alle altre nazioni1 un bela numero di Figlie S. P[aolo]. Là occorrono anche le cuoche, lavandaie, quelle che propagandano da casa, bpur essendo un po' tardive ad imparare la lingua... Si capisce, una brava a capo: Giappone, India, Brasile, Irlanda, Cina, Spagna, Portogallo, Stati Uniti, Francia, ecc. attendono la Parola di Dio da Voi.

[SAC. ALBERIONE]

24
25 JMJP

Romaa, 4-2-1932

Buona Prima Maestra,

E bene avvertire le Figlie S. Paolo nelle case, che dal 1° febbraio i Giornalini, Domenica illustrata, B[uona] Parola, Domenica rel[igiosa], Voce di Bari, ecc. dovranno pagarli alla Pia Società S. Paolo: perciò si facciano spedire con molta precisione il numero di copie che davvero vanno diffuse; perché non si accetta resa. Dico questo perché di nuovo mi risulta che ne hanno in alcune case molte copie, non diffuse. Questo non è di guadagno né di Dio né degli uomini.

Man mano che mandate qualche Figlia a sostituire Pie Discepole, queste Discepoleb possono venire aumentate a Roma, almeno fino al numero di dieci.

Ho disposte le cose1 dopo 15 mesi di preghiera e preparazione: le ho disposte mettendomi dal punto della morte. Fate volentieri la volontà del Signore, senza pretendere di capire. Specialmente importa che guardiate ora:
Lo spirito - noviziato - regolarizzazione (alla Congregazione mi fu consigliato a non chiedere dispense). Fatevi bene le meditazioni - la cura individuale, ecc.
Lo studio: quel corso2 proceda adagio, ma bene!
La carità, specialmente amare molto le anziane: poiché questo è ordine, fede, riconoscenza, merito.
Il silenzio devoto ed operoso, della casa di Nazaret.
Il viaggio mi ha obbligato due giorni... a pagare i miei peccati, perciò solo oggi potrò comunicare quella tua bellissima lettera3, che farà del bene a tutte.
La volontà di Dio è sempre quella che procura la pace, il merito, il bene: «pace agli uomini di Buona Volontà»!.
Qui è arrivata**; non le ho ancora parlato.
E poi utile che la Prima Maestra, venga a Roma, non tanto tardi.
Benedico. Pregate pel vostro

DEV. M. ALBERIONE

25
26 JMJP

Romaa, 5-2-1932

Rev.ma Prima Maestra,

Ho ricevuto l'elenco1, di cui ritorno copia: quib ho detto che lo eseguiscano; ma non so spiegare qualche numero per es.: come di S. Camillo 7.025 spettino alla Società S. Paolo; e 4.151 (soltanto) alle Figlie S. Paolo. Potrete rivedere.
Mi pare che l'obbedienza santifichi tutto e dia valore anche qui: certo oggi siete entrate in un periodo di rinnovazione di vita, che è una grazia straordinaria2. Vi prego di far cantare un Te Deum: la Congregazione Figlie S. Paolo, se sarà fedele alla volontà di Dio, in quattro anni avrà un rifiorimento di spirito, di scienza, di apostolato, di povertà che la renderà un eletto fiore pel Divin Maestro. Crescaa, fiorisca! la pianta che Gesù Maestro ha seminata e fatta nascere. Potarla, anche, se occorre.
Unisco foglio per Roma, per visione ed esortazione a M. Amalia.
Farannoa quando si potrà il paramentale, qui. Deo gratias!
Scrivo a Suor Scolastica che le cose si facciano, ma adagino, con prudenza, come spiegai. Intanto ne vestiremo e manderemo.
Vorrei oggi dirti: di queste grazie nella vita ne avrai poche. E così grande!
Deo gratias! Per M. Edvige e per M. Teresa! Non cesso di raccomandare al Signore M. Francesca ed anche un'altra che dirò a voce. A Firenze conviene non mutare persone finché io abbia riferito.
Ora, vi prego, ancora: unitevi bene a domandarmi misericordia e conversione dal Signore. Benedicendo tutte, ma specialmente la Maestra Prima [sic].

DEV. M. ALBERIONE

26
27 JMJP

Roma, 14-3-1932

R.da Prima Maestra,

La diocesi di Montefiascone ha il giornale a carico della Pia Societàa S. Paolo: è notevolmente passivo: converrebbe che le Pie Discepole od i giovani facessero colà un giro di propaganda per gli abbonamenti. Se con calma si potesse sostituire tale diocesi con altra che sia stata assegnata alle Figlie... Ma questo, non subito; un po' più tardi.
È tanto, tanto importante che Voce di Calabria (Catanzaro) e Voce del Molise (Campobasso) siano portate in attività. Sib può parlarne coic rispettivi Vescovid?
Questo: del portare in stato di attività i giornali1 è di grandissima importanza.
Siamo ancora tutti e tanto attaccati a noi stessi che finiamo col non vedere lontano due spanne. Chi ama solo Dio ha: luce, forza, virtù, Dio! Vogliate pregarmelo dal Signore. Benedicendo ogni Figliuola...

DEV. M. ALBERIONE

27
28 JMJP

[Alba,] 16-3-1932

Rev.da Prima Maestra,

Mando in ritardo; anche stavolta il treno ha perduto le coincidenze. Viaggio buono.
Da quanto vedo e sento, quest'anno occorre esercitare, più degli anni passati, le virtù della fiducia in Dio e della povertà.
Ovunque si devono persuadere del bisogno di questo: ridurre le spese ala necessario e cercare che non diminuiscano le entrate, in spirito di carità. Tanto più che importa migliorare, non allargare, il campo dell'apostolato, ora: far bene e piacere al Signore. L'esame di coscienza e la fede in Dio otterranno quanto occorre. Anche nelle accettazioni richiedere ciò che è prescritto dal programma1. Benedico tutte ed ognuna. Pregate pel

v[ostro] M. ALBERIONE

28
29 JMJP

[Alba,] 21-3-1932

Rev.maa Prima Maestra,

Penso che le Figlie S. Paolo debbano sapere molto bene il Catechismo! e compiere gli studi, come si stabilito, secondo il Volere Divino.
Sento anch'io che le Figlie abbisognano di Esercizi SS.: ma vi è un corso ogni mese; poi vi sono da raccomandare molto le pratiche quotidiane.
D. Tito1 portò già a vedere la sua relazione al R.mo padre Taviani3, è bene far vedere quella2 di M. Amalia a D. Tito, perché siano conformi l'una all'altra.
Qui vi è molto bisogno della Prima Maestra! Il Signore Le dia grazia, conforto; prego tanto per questo! Grazie di tutto! Benedico.
Pregate pel

DEV. M. ALBERIONE

29
30 JMJP

Alba, 19-11-1932a

Buona Maestra Tecla,

È chiaro che io non posso né voglio dare simili permessi. Bisogna dire di più e tutto, dicendo poco.
Desidero poi che la carità silenziosa ed operosa si metta come sovrana in tutte le cose, come prova d'amore a Gesù Maestro.
Benedicendo ognuna e tutte! Pregate per

DEV. SAC. ALBERIONE

30
31 [JMJP]

[Alba, marzo 1933]a

R.da M[aestr]a Tecla,

Ieri sono stato a Torino; ho riportato buona impressione di tutto: visita dell'Arcivescovo1, Figlie, Apostolato.
È bene fare il cambio a Grosseto; o si mette di buona volontà?
Stante le cose come scritto, la Prima Maestra non faccia gli Esercizi SS. per sé; li faccia, come guida, [per] far bene alle Figlie S. Paolo. La Provvidenza penserà pel rimanente.
Andate molto adagio a vestireb; poche, ma scelte.
Visita un po' il M. Giaccardo; ho scritto due volte su la salute: senza risposta.
Dirai alle Figlie che le benedico, che siano molto raccolte; ma che le singole scrivano più spesso dalle Case.

DEV. M. ALBERIONE

31
32 JMJP

[Alba,] 11-3-1933

Buona Maestra,

Si può dire alle Figlie S. Paolo: che mettano assai più fede nel Signore che non in sé, esaurendo le loro forze: vedano anche di star bene. Certo, l'apostolato è la loro fatica ed occupazione, come fine secondario dell'istituto; ma non devono ammalarsene. Il Signore, per la loro fede e retta intenzione, darà molti frutti.
Deo gratias! delle notizie del M. Giaccardo: gli scrivo. M. Amalia ha poi mica una malaria...! Prego che il Divin Maestro illumini per Ancona e Grosseto. A Roma occorre un consiglio1, sicuro, prestino.
Gli Esercizi2 SS. riusciranno bene, anche per la Prima Maestra! all'ora segnata dal Signore, ascoltando bene! e ne avrà grandi grazie.
Benedico tutte ed ognunaa. Quella Suora di Alba (che era figlia del Panettiere) mi scrive: si può dirle che il fratello non fu accettato perché dubito molto di una volontà decisa. La dimostri, prima.

DEV. M. ALBERIONE

32
33 JMJP

[Alba,] 11-3-19331

Buona M[aestr]a Tecla,

Per** è bene mandarla a Genova; ma ciò sia definitivo licenziamento e con pieno scanso di responsabilità per le Figlie di S. Paolo. Confidiamo accetti e la benedico.
Per quelle persone di Via Ostiense è benea un atto di vendita, ma siate ben chiare, con un bravissimo notaio. Se si fa bene, la spesa è molto minore perché‚ si riservano l'usufrutto vita natural durante. Intestare a Pia Società S. Paolo.
Io non oso pronunciarmi per l'alloggio ai pellegrini2: ma ho già pregato per conoscere la Divina Volontà. Mi parrebbe così: {le Figlie S. Paolo invitino}b individualmente a dormire e mangiare costì quelle persone da cui sperano maggiori aiuti di prestiti, fondo perduti, vitalizi, opera SS. Messe, ecc. Si possono invitare sia in propaganda, sia dalle Figlie delle Case, sia da Alba. Con poco impegno si avrebbe molto. Specialmente [se] si potesse ottenere molto col far venire a Roma molte persone per uso Esercizi SS....ed anno santo assieme...
Poiché è poco buono che le Figlie S. Paolo tengano pensione; molto più poi considerando che ciò avrebbe una pubblicità pericolosa per esse. Se io dovessi farlo a Roma, non loc farei... Ed ho anche visti i risultati perd un istituto, che dirò a voce, risultati infelici. Si può ottenere molto di più, con la nostra missione. Benedicendo.

DEV. M. ALBERIONE

33
34 JMJP

[Alba], 29-3-1933

Buona Maestra,

Deo gratias! di auguri, preghiere, notizie. Desidero informazioni minute d'ogni casa. È bene far il giro completoa.
Vorrei venisse molto ben spiegata l'opera delle vocazioni e così l'opera delle borse1: notando che quando la Provvidenza non manda per una via, è segno che già ne ha aperte due altre, almeno. A noi la cura di vedere le porte che Ella apre. Sono stato a Roma; mi parve che le Figlie S. Paolo farebbero bene a mandare colà unab macchina da stampa di Alba. Sarebbe proprio bene avere i conti molto più esatti da tutte le parti: vedo che qui fanno quanto possono; nessuno però fa mai perfettamente.
Intanto ogni passo sia un gradino di più in paradiso! ogni parola un merito!
Benedicendo tutte le Figlie S. Paolo.

DEV. M. ALBERIONE

34
35 JMJP

Alba, 8a-7-1933

Buona M[aestr]a Tecla,

Prego e benedico le Figlie S. Paolo, tutte.
Desidero che le Pie Discepole che servono alla Società S. Paolo: prestissimo, dormano, quasi tutte, alla Casa [delle] Figlie (collina Volpi).
È bene far tramezzare una camerata, facendo dodici camerette; così pure preparare bene gli studib. {Accettare delle Giuseppine}
Se qui si fa noviziato e studi superiori, a Roma si manderanno molte altre.
Se le Figlie S. Paolo trovano borse di studio, possono usare il denaro per due anni senza interessi. Poi, potranno più facilmente essere sgravate di molti interessi, {e versare alla Società S. Paolo}c?
Non è bene per quest'anno oltrepassare le 750; ma vi sono parecchie da sostituire.
Benedico! preghiamo la luce divina.

DEV. M. ALBERIONE

35
36 JMJP

[Alba,] 2-8-1933

Buona Figlia S. Paolo,

L'ultima lettera che spiega i bisogni di cotesta Casa di Roma e le difficoltà delle entrate mi fanno pensare che:
Sia da curarsi assai in casa l'Apostolato per una entrata corrispondente. Forse a Roma questa parte può ancora svilupparsi assai più, specialmente la legatura.
Si debbano sempre più rendere attive e provvedute le librerie1.
Che le tirature dei libri siano di minor numero di copie.
Che si provveda alla diffusione della Bibbia2 all'estero, specialmente inglese e spagnola; poi, appena possibile, anche la francese.
Benedico! ogni Figlia con la Loro Maestra.
Pregate pel v[ostro]

DEV. M. ALBERIONE

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37 [JMJP]

Alba, 29a-8-1933

Buona Prima Maestra,

È bene fare le cose assai chiare e precise, con fede in Dio che piegherà i cuori nella sua grazia. L'ordine e l'osservanza sono di prima necessità in una Congregazione. Fissare bene con le Pie Discepole le cose, onde ognuna compia la Divina Volontà1. È bene avvertire l'Autorità con calma.
Servire i Benefattori è carità e riconoscenza: sono due virtù. Occorre però insieme salvare l'ordine che è carità in famiglia. Disporre pure bene per lo studio e propaganda. Qui tutto in pace!
Benedico e aspetto preghiere, da tutte; come per tutte prego.

DEV. SAC. ALBERIONE


P.S. - bBenedico specialmente le Ammalate. Sono stato a Sanfrè: tutto pace.
37
38 JMJP

Alba, 9-9-1933

Ottima Maestra,

In realtà, ed innanzi a Dio, è ben importante portare le Figlie S. Paolo che sono a Roma a vivere secondo lo spirito di Casa-Madre1.
È buono crescere il numero di quelle provenienti da Alba, ancora; secondo mi scrivi nella lettera ultima; con la divina grazia si otterrà quanto è nella Divina Volontà.
Prego: e benedico gli Esercizi SS.

DEV.MO SAC. ALBERIONE

38
39 [JMJP]

[Alba, 23-9-], 1933


Stamane ho celebrata la S. Messa ad onore di S. Tecla, per tutti i bisogni e per la santificazione della Prima Maestra e di tutte le Figlie S. Paolo.
Benedicendo e augurando.

DEV. M. ALBERIONE

39
40 JMJP

[Alba,] 13-11-1933

Buona Figlia S. Paolo,

Mentre si è a Roma, è utile insistere per la diffusione della Bibbia, specialmente negli istituti e [presso] i RR. Parroci.
È pure assai buona cosa che si facciano biblioteche parrocchiali. L'inverno è tempo propizio.
Vi sono poia libri di cui abbiamo tante copie: Perché siamo cattolicib, S. Antonio, Divin Maestro, Pio X, S. Pietro ap[ostolo], Lina Noceti, Fabiola, alcuni romanzi buoni, ecc. ecc.
In generale: stampiamo poche copie di ognuno, ora; ma diffondiamo ciò che già vi è; pensando anche che siamo al periodo degli abbonamenti[.]
Benedico gli Esercizi SS. e tutte le Figlie radunate con la loro P[rima] Maestra[.]

DEV. M. ALBERIONE

40
41 JMJP

Alba, 16-11-1933



Buona P[rima] Maestra,

Forse se le Figlie S. Paolo avessero molti Vangeli e libri di pietà, nell'autunno ed inverno, uno per famiglia, lo darebbero. Oppure vedano per gli abbonamenti, in quanto possibile.
Siamo tanto bisognosi di grazia: conviene quindi appoggiarsi molto su le Visite1. [...]

DEV. M. ALBERIONE

41
42 JMJPa

[Alba,] 24-9-1934

Buona Figlia S. Paolo,

Auguri per S. Tecla! ho pregato.
Benedico e prego per Esercizi SS.
A** dirai che ascolti, senza interpellare**. Ignoro poi ciò che scrivi circa la vedova accettata a Roma.
È buono portare una benedizione e un conforto, una luce alle varie Figlie verso l'Adriatico1.
Prego per la salute. I calendari2 sono già stampati e consegnati alle Figlie. Pietà, Carità, ed Obbedienza. Benedico e auguro.
Qui bene.

DEV. M. ALBERIONE

42
43 GDPH

Alba, 29-3-1935

Riservataa,

Buona Figliab S. Paolo,

In questo 1° trimestre del 1935c avete con Casa-Madre molto sofferto per la povertà; d{in verità avemmo umiliazioni, spese straordinarie, indisposizioni di salute} e è piaciuto al Signore farvi partecipare alla sua Croce. So che in generale avete fatto in preghiera ed opera quanto vi era possibile. Ma ora, vi siete un po' scoraggiate?
Sentite: da Casa-Madre si è anche tanto penato di non avervi potuto mandare tutti gli aiuti chiestif. Adesso si è provveduto a diminuire le cambialig di un quinto; poi siamoh a Pasqua e qualcosa in più entrerài colla Divina Benedizionel; qualcosa di prestito, qualche soccorso di beneficenza. Coraggio!
Confido chem avremo pochi insoluti! Abbiamo fede! poiché lavoriamo per la Parola di Dio. Ricorriamo a S. Paolo e recitiamo Rosari di suffragio. nLe Giuseppine1 possono molto aiutarvi. Paradiso!!
Benedico[.]

M. ALBERIONE

43
44 JMJP

[Alba, 1935]a


Mi sembrerebbe moltob utile che, in luogo della terza predica per i ritiri mensili, la Maestra della casa o del reparto facesse una conferenza.
Servirebbe a riassumere i bisognic e darebbe l'indirizzo per il mese: tantod riguardo allo spirito, che all'apostolato ed alla disciplina.

M. ALBERIONE

44
45 JMJP

[Alba, 1935]a

Prima Maestra,

Mi sembra molto necessario fare una volta la visita sulle regole «Della Consigliera alla parte economica»1 con M. Teresa per capire e dare quell'indirizzo tranquillo, ma chiaro e preciso che si richiede ogni giorno più, per la gloria di Dio e bene della Congregazione:
a) Si faccia chiaro un bilancio di situazione;
b) [si] veda bene quali sonob i mezzi di vita dati dall'apostolato;
c) le giuste disposizioni di povertà, le cautele, la cura da adoperarsi;
d) si veda bene qualic spese si vanno facendo, ma anche di più l'indirizzo per le Case-Figlie ecc.
Mi pare che urge molto questo...

M. ALBERIONE

45
46 JMJP

Roma, 9-2-1937

Buona Figliaa S. Paolo,

Io non ricevetti lettere: ma Tu stessa avverti così:
Se volete rimandare** bverrà dispensata dai voti; parta pure il 23 corr. febbraio. M. Nazarena manderà il suo conto, che devesi rimborsare la differenza.
Sono contento delle buone notizie! Specialmente curare lo spirito! Non v'è dubbio che tutto il resto1 poi procederà bene. Avrete il nido, le vocazioni, pagherete Casa-Madre, farete un apostolato utile ecc. Per ora pagate tutti i debiti, poi farete nuove spese.
Sono molto contento della buona opera che stai facendo: tutto per Gesù! tutto per il paradiso!
Benedico tutte, tutte! Pregate per me.

DEV. M. ALBERIONE

46
47 JMJP

Roma, 6-5-1937

Buona P[rima] Sig.a Maestra,

Benedico gli Esercizi SS. e sono molto contento dei bravi Predicatori e della Conferenza della P.a Sig.a Maestra. Mi scrivi delle speciali difficoltà per la parte economica. Io intendo che ogni cosa sia a posto e secondo carità e giustizia; appositamente non ho mai voluto comunicare gli indirizzi [dei benefattori] di una parte e dall'altra.
È pur bene chiarire le cose dell'apostolato. Penso che avrete vocazioni, poiché avete fatta carità di vocazioni1.
Quando finiscono gli Esercizi SS.? e quando torna la P.a Maestra2? Per la M. Filippina3 vi può essere un posto?
Buon Maggio! pieno di luce, grazia. È bene ossequiare Mons. Vescovo4.

DEV. M. ALBERIONE

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48 [JMJP]

[Roma, 23-9-1937]a


La Pia Società S. Paolo chiede oggi alla gloriosa S. Tecla che le Figlie S. Paolo abbiano molte, tutte, Tecle: a conforto del Cuore Eucaristico del Maestro e [a] consolazione della Prima Maestra.
La Prima Maestra avrà, credo, quest'anno occasione di un merito e una grazia speciale.
Invoco preghiere[.]

DEVOT.MO SAC. ALBERIONE

48
49 JMJP

Roma, 7-10-1937

Buona P[rima] Sig.a Maestra,

Auguro e prego santi frutti! Cose pratiche, semplici, nello Spirito Paolinoa.
Mi par tanto di gradimento a Dio che pensiamo a quell'ultima cosa che ricordai prima della partenza. Preghiamo[.]
Invoco orazioni! La M.a Brancato1 farà?
Benedico[.]

DEV.MO SAC. ALBERIONE

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50 JMJP

Roma, 9-10-1937

Buona M[aestr]a Tecla,

Per le confessioni possono recarsi dai PP. Gesuiti.
Per** ne parleremo a voce; bugie, però, possono essercene; vedrò di sentire una volta io, se potrò.
È bene fermarsi qualche giorno a Catania: per esempio: due-tre giorni.
Abbiamo bisogni d'ogni specie; supplichiamo il Signore che almeno possiamo ricavare meriti.
Un monastero di anime oranti piacerebbe al Signore1[.]
Benedico tutte e invoco preghiere [.]

DEV.MO SAC. ALBERIONE

aLa M.a Brancato ed il Sig. Buscaino2 faranno qualche buona opera?
50
51 JMJP

Roma, 12-10-1937

Buona P[rima] Maestra,

È bene subito provvedere per quella Suora in pericolo.
Confido che il Signore vi dia modo di avere qualche aiuto materiale.
Sono sempre più persuaso che la volontà del Signore sia chiaramente manifestata circa quanto già dissi ed ho anche scritto; e sono contento che il buon Gesù abbia pur inclinato il tuo cuore verso tale opera1, che ci otterrà molte misericordie.
Deo gratias! per tutte le grazie ricevute in questi Esercizi SS.2; se arriveremo alla morte totale del nostro io, avremo fatto il posto a Dio, che prenderà possesso di tutte le fibre del nostro cuore.
Il proposito va molto bene; occorre però che poggi sopra la diffidenza di noi ed una fede sapiente e pratica. È anche buona una certa maggior istruzione.
Benedico e invoco preghiere.
In Gesù Cristo Via Verità Vita[.]

DEV.MO M. ALBERIONE

51
52 JMJP

Roma, 16-2-1939

Buona Maestra Tecla,

È cosa buona fermarsi in Alba, se non sia troppo rigida la stagione.
Qui si prega! e prego la pace, la rassegnazione, il maggior numero di meriti.
Saluto e benedico tutti, chiedendo carità di preghiera[.]

DEV.MO M. ALBERIONE

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53 JMJP

[Roma, 10-12 giugno 1939]a

Per la P[rima] Sig.a Maestra,

In questi giorni ho ricevuto conferma più chiara che piace al Signore lo stabilimento delle tre sezioni in un'unica Famiglia delle Figlie S. Paolo, così come ho già spiegato... e che alla M[aestra] Tecla è affidato il compiere la cosa e che avrà le grazie per farlo... e avrà il premio se lo faràb1.
È, però, ora troppo il lavoro; è bene regolare le cose come già accennai. Si farà di più, con meno fatica...; poi? Paradiso!
Preghiamo.

M. ALBERIONE

53
54 [JMJP]

[Roma,] 14-6-1939

Buona M[aestr]a Tecla,

Il Signore ha disposto la Famiglia Paolina delle Figlie perché tante e tante anime venisseroa a prendere santità, ed a dare Gesù nell'apostolato1.
La via pratica l'ho indicata: la P[rima] Sig.a Maestra, si mette più in alto e più distinta (non separata) con tre Suore che rappresentino i tre apostolatib; visitac ogni casa; disporrà le cose che riguardano le anime in primo luogo e poi le cose generali, facendosi centro di tutte; le esecutrici e consigliered ed anche relatrici sono le tre Suore dei tre apostolati.
Benedico e invoco preghiere.

M. ALBERIONE

54
55 JMJP

Roma, 22-9-1939


A S. Tecla tutte le Figlie S. Paolo chiedano con me: sapienza celeste, virtù robusta, spirito interiore. S. Tecla era docile alla grazia, ripiena di fede, forte nelle prove, delicatissima di coscienza. Piaccia a Lei ottenerci queste virtù e doni altissimi!
Li auguro e prego e spero! e con essi la corona ed il premio di chi è fedele al Signore1. Benedico.

DEV. SAC. ALBERIONE

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56 [JMJP]

[Roma, settembre 1939]a

M[aestra] Tecla,

dare molta importanza alla scuola di disegno[.]

TEOLOGO

M[aestra] Tecla,

Se si fanno due mesi di scuola1, per solo o quasi solo disegno, credo [sia] più di gloria di Dio, di merito vostro, di pace agli uomini. Il Signore vi dia grazia di farlo.

M. ALBERIONE

56
57 JMJP

[Roma,] 8-6-1940

B[uon]a P[rim]a Maestra,

Deo gratias! delle molte preghiere vostre! Abbiamo avuto una santa oasi di ogni benedizione...[:] che ora possiamo mantenere i propositi!
Ringrazio pure del Confort di M.a Francesca.
**scrive buone cose ed anche le sue... pene... Anche** ha scritto così di quella buona Persona.
Sono contento che ad Alba la P.a Maestra senta bene tutte le Suore S. Paolo; incoraggiando tutte; il Sig. Maestro dice di andare molto più adagio nelle accettazioni, professioni, ecc. Anche Mons. Pasetto1 me lo ha ripetuto tanto, varie volte; desiderando il vostro bene!
Ma avete ben già fatto un buon passo!?
Sento che in Alba soffrono particolari angustie in fatto di povertà. M. Teresa mi aveva promesso di fare buon lavoro per i Cooperatori. Si può ricordarlo ancora ad essa?
Io prego e confido per tuttoa e per tutti. In questo mese S. Paolo guarderà in modo speciale che siamo niente! e che soffriamo angustie per tutte le parti.
Benedico tanto le Esercitanti ed i Loro propositi. Io trovo tanto difficile muovermi.
La P.a Maestra ha aiutato tanto qui mentre ero assente. Il Signore ricambi. Aspetto la Divina Misericordia!

DEV. M. ALBERIONE

57
58 JMJP

[Roma, giugno 1941]a1

Buona Prima Maestra,

Il desiderio della vita nascosta è buono; non si deve però attuare con la solitudine eremitica, ma conservando sempre più la mente, la volontà ed il cuore uniti al Signore anche in mezzo alle occupazioni dell'ufficio.
Lasciarsi attirare dal Signore: non vi è forza più potente del Signore per attirare i cuori a sé; se non abbiamo legami, l'anima andrà diritta nelle braccia di Dio. Tagliamo i legami.
Sei su la buona via. Amiamo il Signore con semplicità; e camminiamo sempre più verso la Divina Unione finché l'anima non desideri e non si riposi che in Dio.
Benedicendo[.]

DEV.MO M. ALBERIONE
che chiede preghiera

58
59 JMJP

[Roma,] 17-6-1941

B[uon]a P[rim]a Maestra,

Deo gratias! delle notizie; il Signore guida.
Il R.mo1 è partito da Roma secondo mi aveva detto; mi salutò dicendomi che in Alba avrebbe veduto volentieri la P[rima] Maestra, ...ed io prego che ci meritiamo l'approvazione da Dio!

Per mia parte ritengo una tentazione quanto già altra volta mi avete detto2; e penso che l'acconsentire sia un pericolo per la Congregazione delle Figlie S. Paolo.
Però, detto questo, secondo coscienza ed il desiderio del vostro bene, nella vocazione vostra, nulla intendo comandare od imporre. Se fossi in punto di morte, mi pare, dopo molto pregato, vi direi la medesima cosa e vi darei il medesimo consiglio.
Vi vorrei fedeli alla vostra vocazione, fedeli ancorché‚ parecchie non intendano del tutto questa speciale vocazione. Avrete però anche degli inconvenienti seguendo il mio consiglio; ma avreste il vantaggio che è massimo, di seguire cioè la vostra vocazione e servire in essa bene la Chiesa, meritandovi il bacio della Chiesa e l'approvazione di Dio.
Io ho fiducia che la P.a Sig.a Maestra in questi giorni di Esercizi SS. mi ottenga la Divina Misericordia. In ogni benedizione.

DEV.MO M. ALBERIONE

59
60 JMJP

[Roma,] 8-8-1941

B[uon]a P[rim]a Maestra,

La permanenza ad Alba giovi al tuo spirito ed alla congregazione, per la maggior gloria di Dio.
Ci conceda il Signore un gradoa più alto di preghiera e di unione con Dio1.
Soprattutto invochiamo la Divina Misericordia che intendiamo glorificare in eterno.
Sarà tornata** dalla Francia? Doveva ben visitare?
Faccio la cura più spirituale, che corporale2; sarà poi come piacerà al Signore. Pregate per me[.]
Benedico tutte e singole le Figlie S. Paolo.
È bene che la P[rima] Maestra veda le Pie Discepole; gioverà a stabilire la vita in Gesù Cristo Maestro.

DEV.MO M. ALBERIONE

60
61 JMJP

Dal Treno, 9-8-1941a


Vi ho consigliato parecchie volte1 di chiedere al Signore un grado più intimo di preghiera e maggior semplicità spirituale di vita. Ora pare mio dovere destinare a questo fine speciale un buon corso di Esercizi SS2. Ho da comunicare ciò che vuole il Signore per la Sua gloria e per il vostro profitto spirituale.
Sarà bene che mi diciate quale è il corso in cui interverranno specialmente le Suore che devono poi guidare e consigliare le Sorelle; sianvi anche alcune Pie Discepole e qualche Pastorina, {specialmente però Figlie}. Mi pare che ora per lo spirito parecchie sono ferme, e altre pestano solo il terreno; e lavorano! ma non camminano... Ora bisogna andare alla Divina Unione, svelte e liete.
Saràb possibile? In Autunno? In Primavera? Deo gratias!c

M. ALBERIONE

61
62 JMJPa

[Roma,] 1-1-1942

Buona Prima Maestra,

La grazia che attendete1 è grande; perciò dobbiamo meritarla con molte preghiere e mortificazioni interne ed esterne, di tutti noi.
Io confido che la P.a Sig.a Maestra venga a Roma dopo [aver] ottenute le carte che si desiderano: ora questo è il maggior interesse della Congregazione. Intanto la P.a Maestra prepara la domanda al S. Padre, poiché spetta a Lei farla; e sia firmata dalle consigliere.
Si può restare ad Alba il tempo conveniente: vedere che nella visita la parte economica corrisponda con la relazione e che non vi sia antagonismo (come io credo che non ci sia) tra i tre apostolatib.
Naturalmente ciò non dipende solo da una parte, ma da entrambi, anzi da trec.
In ogni benedizione.
I nomi interni nond guastano, sono le cose esterne che possono venire male spiegate che guastano.
Io prego, ben sapendo che se la Chiesa vi dà il bacio, voi progredirete nella fedele corrispondenza alla grazia.
Benedico tutte: faccio auguri; invocatemi la Misericordia.

DEV.MO M. ALBERIONE

62
63 GDPH

Roma, 17-8-1942

Sig.a Prima Maestra,

Comprendo quanto sia delicato e difficile mantenere le Figlie di S. Paolo nella loro via; e scrivo questa lettera onde la Prima Maestra sia agevolata nel suo compito, ed assicuri alla Congregazione la Divina Benedizione nel compimento della volontà di Dio1.
Le Figlie di S. Paolo hanno come principale missione l'apostolato delle edizioni; quindi questo è dovere generale, cui tutti i tre gruppi, Figlie, Discepole, Pastorine, devono partecipare in qualche misura e in qualche modo. Ma il gruppo delle Figlie S. Paolo l'hanno come unico apostolato; non ammettono né asili, né servizi ai seminari, né altra mansione di Azione Cattolica ad es., se non eccezionalmente e momentaneamente.
Esse devono far i corsi di religione, come stabilito nelle Costituzioni; non diano esami pubblici; troppo si è sbagliato, ed ora vedo che l'errore e la tentazione si allargano sempre più. L'esame di Teologia e il libro di prova per l'apostolato sono la vostra patente a scrivere, se ottengono risultato soddisfacente.
Esami pubblici devono invece sostenere alcune delle sole Pastorine; come la parte degli oggetti religiosi sta per le Discepole.
Prego leggere queste norme al Consiglio; esse devono essere portate nel Direttorio.
Io prego che il Signore vi tenga nella Divina Sua volontà santissima, che è sorgente di tanti meriti e benedizioni.

DEV.MO BENEDICENTE SAC. ALBERIONE

63
64 [JMJP]

[Roma,] S. Tecla 1942a


Auguri, preghiere! invocatemi la Divina Misericordia.
Penso che sarebbe oggi un bell'omaggio a S. Tecla, ed un bel passo nel progresso della Congregazione, ed anche ottima chiusa per gli Esercizi SS. questo:
1) Avvisare ed istruire bene perché il Centro Oggetti Religiosi provveda tutto quanto le Figlie desiderano;
2) Avvisare le Figlie tutte perché si rivolgano solo e sempre negli acquisti ordinari a tale Centro.
Sarà un bel regalo di S. Tecla e della Prima Maestra alle Figlie tutte, nei tre apostolati.
Il Divino Maestro sia in ogni passo luce, conforto, santificazione[.]
Benedico[.]

DEV.MO M. SAC. ALBERIONE

64
65 [JMJP]

[Roma,] 19-3-1943a


Nella Messa di stamattina ho pregato S. Giuseppe che circondi la Prima Sig.a Maestra di numerose e docili Figlieb; e che le nuove professe - temporanee o perpetue - vivano la loro vita religiosa liete e generose, sapendo che un grande premio le attende.

M. ALBERIONE

65
66 JMJP

[Roma,] S. Giuseppe 1944a


Deo gratias! conto in modo speciale su le preghiere delle Sofferentib Figlie S. Paolo. Anno di dolori ed anno di conforti per tutte1. Anche stamane le nuove Professe hanno consolato tanto il cuore della Prima Maestra. E così possano circondarla in paradiso! festa eterna. Ho celebrato la S. Messa per tutte.
Benedico.

DEVOT.MO M. ALBERIONE

66
67 JMJP

[Roma,] 11-8-1945

Buona Prima Maestra,

Mi dicono che la salute è migliorata; ne ringrazio tanto il Signore anche per il bene che ne deriverà alle Figlie, specie a Roma.
Torno da gli Esercizi SS.; domani le vedrò per la S. Messa e meditazione.
Per Grottaferrata1 non sappiamo che decidere; desideriamo decidaa la Prima Maestra: se si fa secondo io avevo suggerito dicono che la casa è troppo vicina alla strada; se invece si raddoppia nella parte retrostante (cioè dove sta la veranda) andrebbero via le più belle piante della villa. Che facciamo?
Ho visto diverse case: tutte hanno parlato dei libri. Le ho trovate tutte buone, ma diverse hanno bisogno per almeno un anno di vitto e riposo abbondanti: dopo tutti i guai passati!
La chiesa Regina Apostolorum ha bisogno di tante preghiere: spero che le Figlie inferme abbiano letta la mia circolarina2; e che amino tanto la nostra bella Regina e Madre.
Sto quasi persuadendomi che la P.a Maestra non aveva del tutto torto consigliandomi i bagni3... per ora, però, a Roma abbondano i bagni di sudore.
A tutte e ciascuna benedizione larga!
Ringrazio tanto del graditissimo omaggio «Stelline»4. Avanti! Sempre adagino, ma con costanza, M.C. Calabresi.

DEVOT.MO M. ALBERIONE

67
68 JMJPa

[Roma, dicembre 1945]b


Se la casa delle scrittrici sarà ordinata presto ne avranno bene tutte, mi pare. Il Signore ci guidi.

P.M.

68
69 JMJPa

[Roma,] 25-12-1945

Rev.ma Sig.a Prima Maestra,

Deo gratias!b Gesù Bambino vi metta sul capo la sua manina; e vi infonda nell'anima luce, conforto e gioia.
La prima culla che Gesù trovò su la terra fu il Cuorec immacolato di Maria: quello è stato il primo presepio: cuored puro, cuore pio, cuore umile, cuore generoso. Sia così il vostro cuore: e saràe un bel presepio a Gesù.
Benedico.

DEVOT.MO M. ALBERIONE

69
70 JMJP

[Roma,] 22-9-1946

Buona Prima Maestra,

Santa Teclaa ha quest'anno preso il suo degno posto. In Alba fu messa tra i Santi1 più divoti di S. Paolo; così insegna a noi, specialmente alle Figlie S. Paolo, come studiare, imitare, pregare l'Apostolo; come esercitare l'apostolato. Tre preghiere e tre auguri:
1) Intensificare il reclutamento e la formazione delle aspiranti alla vita paolina.
2) L'unione di spirito e di cuore di tutte le Figlie, specialmente dell'estero, con la loro Prima Maestra.
3) Cooperazione di tutte per la chiesa Regina Apostolorum; che è pur la chiesa delle vocazioni.
Chiedo e spero carità di preghiere.

DEVOT.MO M. ALBERIONE

70
71 JMJP

[Roma,] 24-12-1946

Buona Prima Maestra,

La Regina e Madre nostra oggi ci porge il Bambino Gesù, compiendo il suo apostolato. Lo deponga tra le tue braccia; lo metta nel cuore; non lasciarlo più: portalo ogni giorno con maggior amore.
Benedico tanto ed invoco preghiere[.]

DEVOT.MO SAC. ALBERIONE

71
72 JMJP

[Roma, 18 gennaio 1947]a

La buona Mamma è andata a riunirsi al Papà1. Meriti assieme; premio assieme. Potessimo imitarli bene nelle loro molte virtù: avremmo pure la ricompensa assieme.
Celebriamo le Messe Gregoriane: e facciamo i suffragi che sappiamo, ma tanto di cuore.
Io sto meditando innanzi a queste tombe aperte; una quantità di lezioni ci dà il Signore.
«Il Signore faccia come vuole». Vorrei non mettergli ostacoli.
A tutta la Famiglia condoglianze e saluti[.]

bDEVOT.MO M. ALBERIONE

72
73 JMJPa

Roma, 22-9-1947

Buona Prima Maestra,

Qui celebro un triduo di sante Messe per onore di S. Tecla1. Interceda presso S. Paolo, del quale era così devota; perché‚ acquistiamo il suo spirito, impariamo la sua alta dottrina, possiamo quest'anno veder approvato il culto al Divino Maestro2. Questa grazia l'attendo con desiderio vivo quanto il tempio della Regina Apostolorum.
Benedico la Prima Maestra e le sue Figlie! Oggi preghiamo la Vergine del Rosario di Pompei.

DEVOT.MO M. ALBERIONE

73
74 JMJP

Roma, Maternità di M[aria 1947]a

Sig.a Prima Maestra,

Deo gratiasb!
Penso sarebbe bene fermarsi ancora l'intera settimana a Grottaferrata: e fare ancora la cura dell'uva; lasciando le altre cose nelle mani del Signore.
Io mi assento per poco; al ritorno, in caso, farò con M. Ignazia una corsa a Grottaf[errata]: si parlerà anche della collina. Intanto: Rosari e fiducia.
Una visita ad Albano1 fa sempre del bene.
Spero di trovare, poi, tutte migliorate o guarite. Preghino anche per i molti miei bisogni e per la Chiesa2.
In ogni benedizionec.

M. ALBERIONE

74
75 [JMJP]

[Roma,] 1948

Molto benea.

Vivere in Gesù Cristo[.] Gesù Maestro sia la luce per la mente; sia conforto e gioia intima.
Sia sempre più sentita la continuata sua presenza nell'anima: che parla, che conforta, che santifica.
Benedico1

M. ALBERIONE

75
76 JMJPa

[Roma,] 4-4-1948b

La vita è grande dono:

«Vi ringrazio di avermi creato». La vita soprannaturale è più grande dono: «...e fatto cristiano...» nel battesimo, ricevuto nella Chiesa della S. Madonna del Salice1.
Ringrazio delle preghiere, doni, auguri; che si riversino su la Prima Maestra e su ciascuna delle Figlie S. Paolo.

SAC. ALBERIONE

76
77 JMJP

[Roma,] S. Tecla 1948a1

L'Apostolato dell'esempio di S. Tecla ebbe frutti meravigliosi: «ardore fidei et vitae sanctitate».
L'esempio di fedeb viva e vita santa converte i peccatori, infervora i tiepidi, santifica i buoni.
Questo: perché potente presso Dio e presso gli uomini. La vita santa ha frutto propiziatorio, soddisfattorio, meritorio. Essa parla al prossimo efficacemente: è predica che parte dalla vita e va alla vita.
Grande gioia in morte e grande gloria in cielo avrà chi condusse vita esemplare su la terra.
Auguri e benedizioni.

SAC. ALBERIONE

77
78 JMJP

[Roma,] 14-1-1949

B[uon]a M[aestr]a Tecla,

rispondo molto tardia.
Sempre: «Gloria di Dio e pace degli uomini», di mira, in ogni cosa.
Lasciamoci da una parte guidare da Gesù, anche nelle piccole cose; dall'altra parte, fiducia solo, sempre, in tutto nel Signore-Gesù. Egli ordinerà ogni cosa nella sua carità e sapienza1.
Benedicendo tanto il nuovo anno: perché sia pieno!

DEVOT.MO SAC. ALBERIONE

78
79 JMJP

[Roma,] S. Giuseppe 1949a

Prima Sig.a Maestra,

Meritate il premio della bontà paolina.
S. Giuseppe custodisca tutte le case e vi conduca buone e molte vocazioni.

SAC. ALBERIONE

79
80 [JMJP]

Tokyoa, 1949b

Molto benec

Benedico.
Proposito completo. Mette in posizione di dar gloria a Dio ed ottenere grazia1.

M. ALBERIONE

80
81 [JMJP]

Tokyo, 30-5-1949

Sempre ricordare il paradiso; sempre intimità con Gesù-Ostia; sempre sotto il manto di Maria SS.; sempre seguendo S. Paolo Ap[ostolo].
Benedico.

M. ALBERIONE

81
82 JMJPa

Massa M[artana], 22-9-1949


B[uona] Prima Maestra,

Domani la S. Messa a S. Tecla per la Prima Maestra. Crescendo la Famiglia delle Figlie S. P[aolo] aumenta il lavoro, il bene, ogni bisogno: mettiamo più fiducia nel Signore.
Sempre più sapienza celeste, sempre più unione a Gesù Maestro, sempre più zelo: in tutte le Figlie... E così alla corona celeste si aggiungonob nuove perle e nuovo splendore.
Benedico. Pregate per me.

M. ALBERIONE

82
83 [JMJP]

[Roma,] 24-10-1949

Prima Maestra,

Sarebbe possibile che una Figlia S. Paolo, per esempio M. Luigina1, facesse quest'anno la scuola alle Suore Pastorelle a Genzano per prepararle alle patenti? Da Albano andrebbe al lunedì a Genzano...
Deo gratias.

M. ALBERIONE

83
84 JMJP

[Roma,] 4-3-1950


Una nostra casa ha preso accordo per aprire a Parma una libreria.
Io vedrei meglio diversamente. Cioè: che le Figlie S. Paolo prendano la nostra libreria di Piacenza di dove ogni giorno (oppure tre giorni per settimana) afarebbero pure a Parma. La Società S. Paolo rileverebbe da le Figlie S.P. la libreria di Modenab.

M. ALBERIONE

84
85 JMJPa

Roma, 16-4-19501


Prego il Signore che conceda la grazia di eleggere superiore di virtù, di istruzione, di bontà, di pietà, di osservanza religiosa, di apostolato.
Prego la Prima Maestra perché2:
1) Le Professe temporanee dei cinque anni ne passino uno in Casa di formazione.
2) Che ogni Superiora dopo il triennio (prima di venir designata superiora in altra casa), passi di nuovo un anno come suddita, cioè come semplice suora.
3) Che ogni Superiora dopo il secondo triennio di superiorato (tre anni in una casa e tre anni in un'altra) non venga subito eletta superiora in una terza casa; ma passi almeno due anni come suora semplice e suddita; per una maggior formazione.

SAC. ALBERIONE

85
86 [JMJP]

[Roma,] 1950a


Penso che anche il Signor Maestro1 approvi questi pensieri2: essere buoni figli di Dio, essere buoni con tutti, essere buoni con noi.
Ringrazio e prego.
Quest'anno la penitenza sarà la chiesa Regina Ap[ostolorum] con tutto il servizio da fare a questa Madreb che poi ci accoglierà in paradiso, sebbene così poveretti.

M. ALBERIONE


Gesùc Maestro, la Regina Ap[ostolorum] e San Paolo benedicano questi ottimi propositi3 come li benedice il Primo Maestro. Ogni giorno la luce divina ci fa meglio comprendere ched solo, sempre, in tutto dobbiamo cercare Dio, essere di Dio; contare su Dio; come piccoli figlioli del Buon Padre Celeste.

M. ALBERIONE

86
87 [JMJP]

[Roma,] maggio [1950]a

Sempre e soprattutto fiducia1! I motivi per avere questa confidenza sono tanti; ancor di più in maggio. Riposare su la Provvidenza prima per le grazie spirituali, specialmente per il vero amor di Dio; poi per le grazie di ordine temporale.
Per le Figlie e per l'apostolato sempre confidare e aver rettitudine di intenzione.
Benedico.

M. ALBERIONE

È utile quello che scrissi per il cambio delle Maestre.
87
88 JMJPa

Massa M[artana], 6-7-1950b

B[uon]a Prima Maestrac,

Vive grazie; preghiere.
Le Figlie S. Paolo non pensino a nuove spese (come quella proposta per Brescia) sino a che non abbiano ridotto a zero ogni loro debito (Alba, Roma ecc.) verso la P. Società S. Paolo.
Credo anche che dovrebbero anticipare come prestito alla P. Società S. Paolo i dieci milioni per il film su la Madonna. Credo che lo faranno e saranno rimborsate; e benedette da la S. Madonna.
Auguri, saluti, preghiere.

DEVOT.MO M. ALBERIONE


Sono sempre [del]d parere che M. Teresa farebbe ancora qualche utile prestito a Torino: si capisce, nel modo possibile.
Io sono ridotto al modo di non poter più operare e vivere, che con debiti: sono stato eccessivamente largo con tutti e con tutte.
88
89 [JMJP]

[Roma,] S. Tecla 1950a1


Il nome di S. Tecla è per tutti un insegnamento, un ricordo di virtù eroiche ed una protezione celeste.
Auguro e prego, per quest'anno specialmente, che le Figlie S. Paolo prendano amore e più devozione all'Apostolo. Facciano tre cose, seguendo l'esempio di attaccamento di S. Tecla a S. Paolo:
1) Leggere bene la vita di S. Paolo e stampare le sue lettere per diffonderle,
2) Imitare in S. Paolo la fede e lo zelo: quello zelo che è forte, generoso, intraprendente,
3) Più fiducia e più preghiera a San Paolo: è Lui il Padre che deve tenerci nella via giusta: eroicità di fede, di speranza, carità; come pure di prudenza, giustizia, fortezza, [temperanza]b.
Auguri, preghiere, benedizione.

SAC. ALBERIONE

89
90 JMJP

Roma, 16 9 1951a


Il B. Pio X, sotto il cui pontificato siamo nati, ci conservi lo spirito nativo. Dirò la S. Messa a S. Tecla per tale intenzione.
Auguri.

Sac. benedicente

M. ALBERIONE

90
91 JMJP

Roma, 22-9-1952a


Santa Tecla custodisca la Prima Maestra con tutte le Figlie San Paolo! il Primo Maestro celebra domani la Messa con tale intenzione.
«Che conoscano, imitino, preghino S. Paolo, e lo seguano nell'apostolato secondo lo spirito e la fedeltà di Santa Tecla». Ogni benedizione! con augurio di molte consolazioni da tutte.

SAC. ALBERIONE

91
92 JMJP

[Roma,] Pasqua 1953a

Alla Prima Maestra, a M.a Ignazia, a tutte le Figlie S. Paolo1:
- viva riconoscenza per tutto,
- preghiere per la santificazione,
- fiducia nel lavoro di redazione,
- augurio di fedeltà alle Costituzioni nella loro ultima redazione e definitiva approvazione2.

SAC. ALBERIONE

92
93 JMJP

Roma, 22-9-1953

Per la Prima Maestra,

Auguri e preghiere per Santa Tecla! con una Messa celebrata per la Prima Maestra e tutte le Figlie di San Paolo.
S. Tecla ha utilizzato per il cielo tutte le ore ed i giorni dei suoi novant'anni di vita: ottenga alla Prima Maestra dal Signore la grazia di vita lunga, serena, piena di meriti.
Tutte le Figlie di S. Paolo, in ossequio alle direttive della Prima Maestra, quest'anno si dedicano alla propaganda collettiva1: sia a mezzo delle librerie e centri cinematografici, come nelle visite alle parrocchie d'Italia secondo è stato scritto e detto a voce.
Interceda ancora presso S. Paolo, perché tutti e tutte possiamo esercitare la carità paziente e benigna2, come l'Apostolo l'ha descritta ed inculcata in tante maniere nelle sue lettere, dandocene anche l'esempio.

«La solennità annuale di S. Tecla porti letizia, l'esempio della sua fede sia di esempio».
«L'ardore della fede di S. Tecla e la santità della sua vita guadagnò molte anime a Gesù Cristo». (Dalla liturgia).

SAC. G. ALBERIONE

93
94 [JMJP]

[Roma,] 2-12-1954


A me pare che, come avete fatto e come fatea anche adesso, vada benissimo. Si può sempre fare di più e meglio; ma mi pare che per la scienza è abbastanza per adesso in ordine ai vostri uffici futuri.

Occorreb, invece, più fede e più umiltà con una somma umiltà nelle studenti. Ma la Regina Apost[olorum] è tanto buona con chi la prega con fiducia. Benedizione.

SAC. ALBERIONE

94
95 JMJP

[Roma, 1954]a

Prima Maestra,

Penso cosìb:
Invece di spendere quindici milioni per accomodare una singola casa, (che tuttavia ne avrebbe bisogno forse, ma che potrà sistemarsi diversamente) direi: comperare quindici giardinettec1 per la propaganda collettiva... e nello stesso tempo formare delle buone autiste (forse alcune delle novizie. Possono già imparare?).
Benedico questa nuova forma di propaganda collettiva. Penso sia questo un ossequio alla Regina Apostolorum degno delle Figlie S. Paolo nell'anno suo.

P.M.

95
96 JMJP

[Roma, settembre 1955]a

Accompagno con la preghiera il vostro viaggio.
Faccio prenotare l'aereo per i primi di settembre.
Va bene che a Londra prendano la libreria1 le Figlie S.P. Il Signore ci mandi vocazioni.
A Londra acquistino pure quel terreno2 di cui mi parli. Preghiere e benedizioni.

M. ALBERIONE

96
97 JMJP

[Roma,] S. Tecla 1956

Auguri e preghiere.
Nella santa ricorrenza ancora una volta ringrazio di quanto fatto in carità per la malattia e suffragi a D. Federico Muzzarelli1.
La santa Messa è per la Prima Maestra e per le sue intenzioni; come è stata la novena.
Per tutta la Congregazione chiedo:
amore, onore, docilità, cooperazione affettuosa alla Prima Maestra.
E cada la benedizione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo [e] discenda su ciascuna2!

SAC. G. ALBERIONE

97
98 JMJP

[Roma,] Natale 1956

Vive grazie, ricambio cordiale, preghiere continuate.
Che nel 1957 possiamo meglio conoscer come S. Paolo è stato il più profondo interprete, il più fedele imitatore, il più laborioso apostolo di Gesù Cristo Divino Maestro! E che siamo trovati nel gran giorno della retribuzione veri Figli e vere Figlie di San Paolo Ap[ostolo]!
Ogni benedizione su tutte e su ognuna.

M. ALBERIONEa

98
99 JMJP

[Roma,] S. Tecla, 1957a


L'augurio e la preghiera: che quotidianamente la Sig.ra Prima Maestra sentab tutteb a sé unite le Figlie S. Paolo: con un'unione di bpensiero, di vita, di cuore, di apostolato.
Attraverso alla Prima Maestra staranno unite al Signore, cammineranno bene verso il paradiso; dove l'unione sarà consumata ed eterna.

SAC. ALBERIONE

99
100 JMJP

Roma, Pasqua 1959

Alla Prima Maestra, a Maestra Ignazia ed a tutte le Figlie di San Paolo.
Vive grazie per le preghiere e per i doni pasquali.
Pregheremo secondo le intenzioni del Papa Giovanni XXIII, che interessano tutta la cristianità, e cioè:
- per il Sinodo Diocesano di Roma;
- per l'aggiornamento del Codice;
- per il Concilio Ecumenico.
Ogni benedizione su ciascuna e su tutte. Auguro una Pasqua ricca di frutti spirituali.
Sempre avanti in serenità, in fede, in umiltà.

SAC. G. ALBERIONE

100
101 [JMJP]

[Roma,] 4-6-1959


Penso che la M[aestr]a Tecla si trovi nella buona via, dove può guadagnarsi un bel paradiso. È la via di Dio!
Non dobbiamo dubitare del Signore: Egli è Padre per chi si affida serenamente alla sua cura.
Vi sono delle gallerie oscure; ma poi Gesù si mostrerà di nuovo con la sua luce, il suo conforto.
Lasciamo un po' che Gesù faccia di noi ciò che Glia piace... basta che sia Lui contento.
Io metto il nome della P[rima] Maestra ogni mattina nel calice... e La benedico ogni sera... Segno dell'amore di Gesù per noi è la sua croce.
Coraggio! poi... paradiso. Avanti! Invoco preghiere.

DEV.MO M. ALBERIONE

101
102 JMJP

[Roma,] 23-9-1959a

R.a Prima Maestra,

Ogni benedizione.
Prego per la salute e per tutte.
Siano tutte buone e liete!

SAC. G. ALBERIONE

102
103 JMJP

Roma, 16-10-1959

Ho celebrato la novena di Messe per il buon viaggio1 della Prima Maestra.
**sta lavorando per quanto le ho parlato.
La nostra vita è tutta un viaggio verso la Patria Celeste; ed ogni passo è meritorio.
Ogni benedizione.

M. ALBERIONE

103
104 [JMJP]

[Roma, 1959]a

Alla Prima Maestrab,

Sono contento e riconoscente al Signore per la grazia di visitare le Figlie S. Paolo.
Fiducia e calma.
Vedo tanta buona volontà qui a Roma.
Saluto e benedico le Figlie S. Paolo che visitate. Abbiano spirito soprannaturale.
Soprattutto sicurezza e tranquillità che il Signore è con loro. Sempre in vista il Paradiso.

SAC. G. ALBERIONE

104
105 [JMJP] [Roma, Pasqua 1960]a

Sempre prego per la Prima Maestra e per le Figlie S. Paolo.
Vive grazie.
Ogni benedizione.

SAC. G. ALBERIONE

105
106 JMJPa

Roma, 14-9-1960

Buona Prima Maestra,

Benedico il viaggio e le Sorelle che vi sono in Spagna. È un viaggio faticoso ma di carità per tutte: saranno liete ed aiutate.
La Congregazione va bene e piace al Signore: la Prima Maestra l'ha guidata bene con la carità, la preghiera e l'esempio. Ora occorre dire al Signore: «Da me nulla posso, ma con Dio posso tutto»; quindi serena fiducia.
Vi è un bisogno tra le Figlie S. Paolo, in questo momento: di umiltà1. Ed in questi prossimi giorni parleremo di più su tale virtù.
Eleggiamo Maria come Madre, Maestra e Regina dell'Istituto; Maria farà tutto e tanto bene.
Pregherò di più in questo tempo. Se vi è un po' dib buio staremo in serenità anche al buio; ma in amore e fede, farà bene il Signore.
Ogni benedizione[.]

SAC. G. ALBERIONE

106
107 [JMJP]

[Roma, 1960]a

Presentiamo al Signore Crocifisso la nostra nullità perché Egli, per i suoi meriti, tutto riempia con la sua grazia.
Vi è tanto da amare e confidare e ringraziare. Sono riconoscente alla Prima Maestra per tante cose.
Benedico ognuna delle Figlie S. P[aolo] con la P[rima] M[aestr]a e la P[rima] M[aestr]a con tutte le Figlie S. P[aolo], chiedendo per me un Miserere. Deo gratias!

SAC. ALBERIONE

107
108 JMJP

Roma, S. Giuseppe, 1961a

Il caro S. Giuseppe ci ottenga, dal suo Figlio Putativo Gesù, la grazia di gustare la sacra liturgia di questo tempo; e di godere gli abbondanti frutti di una santa Pasqua.
Grazie. Auguri e preghiere.

SAC. G. ALBERIONE

108
109 JMJPa

[Roma,] 1962: Anno della Carità

Ringrazio per i doni di poveri a chi è più povero: «dabitur vobis».
Il guadagno sarà vostro.
Ogni benedizioneb.
Fiducia!

SAC. G. ALBERIONE

109
110 JMJPa

[Roma,] 21-2-1962

Buona Prima Maestra,

Non sapevo dove scrivere.
Ringrazio intanto, del buon viaggio sinora fatto, il Signore che accompagna con la sua grazia.
È utile che alcune imparino la lingua inglese: se vi è in casa, a Roma, qualche suora di lingua inglese è meglio che andare fuori. Vi è anche la lezione di lingua inglese per radio in Italia.
Se viene dall'estero qualche suora un po' capace potrebbero imparare diverse.
Sono in pensiero per la debolezza di salute1, che si riflette sopra tutto. Ma è prudenza continuare il viaggio? Almeno fermarsi un po' a lungo in casa e luogo di buon clima, di serenità, di fiducia. Riposare, ora sul petto adorabile di Gesù; ora tra le braccia di Maria; in sereno abbandono, senza neppure pregare; lasciando che Gesù ispiri: noi in Lui, Lui in noi.
Ogni benedizione. Il Padre nostro, che è nei cieli, ci vuole bene.
Desidero frequenti notizie.
Solo, sempre, in tutto: fiducia.

M. ALBERIONE

110
111 JMJP

Boston, 20-8-1962a

Deo gratias! per tutto.
Qui tutto bene; in attesa della Prima Maestra.
Le sante parole1 della Prima Maestra siano scritte nel cuore delle Figlie S. P[aolo].
Ogni benedizione.

SAC. G. ALBERIONE

111
112 JMJP

[Roma, 1962]a

Prego leggere e correggere e rimandare:

Dopo molto pregato e pensato e fatte esperienze:
Le Figlie S. Paolo seguono la loro via nella vita comune ed apostolato proprio secondo le Costituzioni (art. 2)1, escludendo servizib stabili ad estranei, compresi Vescovi, Nunzi, centri catechistici diocesani, ed altre iniziative di edizioni (non comprese nelle Costituzioni). Così man mano che si presentano le occasioni saranno ritirate nelle loro case e nell'apostolato proprio.
Per la redazione: rileggere l'articolo 257 delle Costituzioni.

SAC. G. ALBERIONE

112
113 JMJP

[Roma,] 15-4-1963a

Alleluja!
Vive grazie = preghiere.
Avete progredito.
Avanti! sino all'eterno gaudio.
Benedizione.

M. ALBERIONE

113
114 JMJP

[Roma,] 20-6-1963a

Alla buona Prima Maestra,

Con tanta devozione: tutti e tutte si prega per la sua salute.
Ora è il tempo di maggiori meriti.
Io in modo speciale nella Messa: ho fiducia in Giovanni XXIII.
Le Figlie S. Paolo hanno sempre servito devotamente la Chiesa.
Ogni benedizione.

M. ALBERIONE

114
115 JMJPa

Vivere in fiducia delle grazie della vocazione!
La docilità delle Figlie S. Paolo alla Prima Maestra spiega il loro rapido sviluppo ed il successo del loro apostolato; mentre un'azione intensa dello Spirito Santo si nota nella Congregazione ed in tante anime.
Auguri.

M. ALBERIONE

115

1 Ms. Su foglio intestato Pia Società S. Paolo - per l'Apostolato della Stampa - ALBA-TORINO-ROMA (con rispettivi indirizzi e telefono per Alba). (23,5 x 15). Scrittura regolare e nitida.

a Pur indirizzata alla comunità, il contenuto è rivolto in modo particolare a MT.

1 Abbreviazione di Jesus, Maria, Joseph, Paulus. E la sigla che don Alberione suggeriva di mettere in ogni scritto come sintesi di uno spirito proprio.

2 Questa lettera accompagna il sorgere della prima comunità paolina per la diffusione: Salerno. Il momento fu vissuto ad Alba con particolare intensità: «Tre giorni dopo la prima vestizione religiosa delle FSP, il 1° novembre 1928, dopo la funzione vespertina,prima di cena, il Primo Maestro chiamò di nuovo in chiesa le Figlie, espose il SS. Sacramento, consegnò il Vangelo a cinque Suore in partenza, fece una bella predichina e concluse con la Benedizione solenne. Con quella funzione aveva dato inizio all'apertura delle Case filiali" (Storia delle Case, Salerno. Arch. gen. FSP).

3 Non abbiamo i nomi dei padroni della casa. Ci risulta soltanto che le Suore affittarono due locali a pian terreno di via Garibaldi, 19 (cf ibid).

4 Mons. Carlo Gregorio Grasso. Cf ALBERIONE, Lettera a Mons. Grasso, 3 novembre 1928 (cf ibid).

5 Pensiamo si tratti di una presentazione del Vescovo di Alba, poiché le FSP non erano ancora erette in Congregazione religiosa.

2 Ms. Su foglio intestato come nella lettera precedente (23,5 x 15), scritto sulle due facciate. Nella seconda è segnata con un tratto orizzontale la distinzione degli argomenti. Scrittura chiara e corsiva.

a «Figlie».

1 Da Salerno MT si porta a Bari dove, nel frattempo, erano giunte tre sorelle. Con loro dà il via alla comunità paolina in quella città. Dopo una breve sosta a Roma, parte per Verona (cf Storia delle Case).

2 È Vita Pastorale, il periodico molto usato per presentare ai Vescovi e Parroci la PSSP e le FSP con il loro apostolato specifico.

3 Ms. Su carta intestata (15x23,5). L'A. non tiene conto dell'intestazione e scrive per traverso nel foglio. Scrittura diritta, e chiara nella prima facciata, più grande e corsiva nella seconda. Nella prima facciata gli argomenti sono numerati progressivamente da 1° a 9°, nella seconda sono separati da un trattino a metà riga.

a Om: la data. Poiché è detto «parto per Bari», si presume che la lettera sia stata scritta tra il 24 o il 25 aprile, perché da Bari scriverà il 27 aprile.

b Scrittura corsiva.

c Canc: due parole illegg.

d La frase è aggiunta in due brevi linee dopo il punto, ed evidenziata da un trattino verticale.

1 L'apostolato-stampa non è questua, ma divulgazione della dottrina cristiana: lo si deve compiere con intelligenza e continuità.

2 Mons. Giuseppe Manzini (1866-1956) e stato Vicario generale della diocesi di Verona e poi direttore di Verona Fedele, il settimanale diocesano.

3 La ditta Nebiolo forniva alla PSSP le macchine da stampa.

4 Bacio a Gesù: riproduzione stampata del volto del Crocifisso, sotto cui era scritto: "Dai un bacio a Gesù in riparazione dei peccati".

5 Primo chiaro accenno in questo epistolario alle due Congregazioni femminili: FSP e PDDM. Vi leggiamo pure la difficoltà reale vissuta fin d'allora da MT a guidare come "una" le "due" famiglie, pensate e nate per essere autonome. Negli Appunti di Maestra Tecla leggiamo: "Per le Figlie di S. Paolo, al principio il Vescovo di Alba disse al Primo Maestro che approvava la PSSP, le Suore no. Per le PD è stata una gran pena, quando dalla Congregazione ci hanno unite: noi si sapeva che eravamo due rami, ma gli altri non capivano" (MERLO T., Quaderno 1, Arch. Gen. FSP).

6 Oltre i Bollettini Parrocchiali si stampavano foglietti di quattro pagine di indole generale, i Bollettini. Al principio di una casa le suore li portavano nelle famiglie per conoscere le zone e farsi conoscere; in seguito li offrivano a chi non acquistava il libro.

4 Ms. Su foglio a righe (13,5 X 21), scritto sulle due facciate. Scrittura chiara, ma affrettata.

a Canc: «bibliot»

b Riporta dopo la firma e canc: «PS. Accluso assegno di L. 270».

1 Queste precauzioni per le FSP saranno sempre vive nel Fondatore.

5 Ms. Su foglio semplice di notes (15 x 15). Scritto su una sola facciata. Scrittura chiara e nitida.

a Canc: «di».

1 La casa di Cagliari fu aperta il 5-2-1929. Ad accogliere le tre sorelle provenienti da Alba si era recata da Roma MT (cf Storia delle Case, Cagliari).

6 Ms. Su carta intestata (15x23,5). Nell'intestazione oltre PSSP, Alba, vi compaiono sei filiali: Torino-Verona-Roma-Bari-Salerno-Cagliari coi rispettivi indirizzi. La lettera raggiunge MT a Bari. 28 .

1 Ad Alba M. Brigida Perron (1899-1977), membro del Consiglio, sostituiva MT quando questa si assentava.

7 Ms. Su cartolina illustrata raffigurante Daniele nella fossa dei leoni. Al centro, sopra lo spazio bianco per il testo e l'indirizzo, vi è la scritta: «CARTOLINA BlBLICA» parzialmente coperta dai francobolli di 5 e 25 centesimi. Sul bordo sinistro, il cartoncino reca stampato in piccolo: «PAROLA DEL SIGNORE ILLUSTRATA: Una grande Collezione di cartoline bibliche, allo scopo di illustrare, diffondere, popolarizzare e difendere la Sacra Bibbia». La cartolina è indirizzata a: «Ven.da M.a Tecla - Pia Società S. Paolo - Via Grotta Perfetta, 6 - Roma 142». Sotto l'indirizzo vi è il tip: «Alba - Scuola Tip. Ed.».

a Corr: sulla «b».

b Ms: «aii».

1 I superiori delle due comunità: il M. Timoteo Giaccardo (1896-1948) e M. Amalia Peyrolo (1899-1980).

8 Ms. Su foglio da lettera rigato (11x18). Scrittura chiara, ma affrettata.

1 Con vagone ferroviario si provvedeva da Alba per le case-filiali il necessario: letti, materassi, coperte e biancheria; ma soprattutto libri e fogli per la propaganda. La casa di Udine fu aperta il 17-9-1929.

2 Il can. Vocca Paolo (1885-1970) all'inizio si prese particolare cura della comunità paolina di Salerno (cf Storia delle Case, Salerno).

9 Ms. Su carta da lettera (18 x 11), scritta nelle prime tre facciate. Scrittura chiara che diventa affrettata man mano che avanza.

a Canc: «che partano».

b Si trova in margine, al fondo della pagina, scritto diritto e a caratteri grandi.

1 Le FSP e le PD. Già con Lettera del 18 dicembre 1928 al Card. Prefetto della SCR don Alberione chiedeva udienza "onde esporre, come credo mio dovere, alcune cose; a maggior gloria di Dio" (Arch. SCRIS A 83). Il Verbale di Consiglio del 10-3-1929 in occasione dell'avvenuta approvazione annota: "Il Sig. Teologo legge l'atto della nostra approvazione, dice di stampar le Regole e mandarle ai Vescovi delle città ove sonvi le Case-Figlie; di preparare i registri per le professioni (...). Per le Pie Discepole parlerà nuovamente alla Congregazione dei religiosi per la loro approvazione. Curar tra noi e loro la buona armonia e una buona intesa nel fare i lavori".

2 Sr. Scolastica Rivata era la responsabile delle Pie Discepole.

3 M. Edvige Soldano (1897-1983), membro del Consiglio, inizia il compito di visitatrice che espleterà per molti anni.

4 La libreria gestita dalle FSP in Roma era in via Giulia, 208.

10 Ms. Su carta intestata di Alba (13x19). Sulla destra, in forma longitudinale, sono riportate le sei Case-filiali col rispettivo indirizzo (cf L 6). Scritta sulle due facciate con scrittura diritta e decisa.

a «buone».

b «facio».

c «prego».

d Si trova in seconda pagina, nel margine in alto a sinistra, racchiuso da una linea poco diritta.

1 Questo orientamento è il cuore della spiritualità alberioniana (cf AS, Alba 1933, p. 99ss).

11 Ms. Su carta intestata (23,5x15), scritta sulle due facciate. Scrittura chiara e decisa.

a Corr: su «dia».

1 Più tardi farà pregare: "O Gesù Vita, che la mia presenza ovunque porti grazia e consolazione" [cf RA, luglio-agosto (1951) 1].

2 Don Alberione riconosce di aver gravato le Case con le cambiali; ciò nonostante diventeranno più numerose e onerose negli anni successivi. Nella circolare del ventun marzo 1930, MT - dopo aver riportato alla lettera il testo di Don Alberione - così scriveva: "Quindi fatevi coraggio! Non vi mancheranno i mezzi per soddisfare gli impegni, e, ciò che è più, farete tanto bene alle anime vostre e a quelle del prossimo".

3 Nel Patto o Segreto di riuscita del tempo, si pregava così: "...facendoci imparare il quattro per uno, dandoci di santità il dieci per uno, di abilità al lavoro il cinque per uno, di beni materiali il sei per uno" [cf Segreto di riuscita (Roma 1979) 11].

4 Allude a se stesso.

12 Ms. Scritta su cartolina postale, affrancata con cent. 30. Sulla prima facciata, l'intestazione: PSSP - per l'Apostolato Stampa - Alba e le sei filiali. E indirizzata a MT a Bari; scrittura chiara e decisa. La seconda facciata è tutta corrispondenza.

a Canc: «ad Alb».

b Si trova in alto sulla destra, chiuso tra due linee a squadra.

1 La propaganda in Alba, iniziata nell'anno precedente, viene organizzata meglio (cf Cl, S. Tecla 1930).

13 Ms. Su carta intestata come L 10 (13x19), scritta sulle due facciate. Scrittura chiara e regolare. L'ultimo pensiero, messo dopo la firma, non è introdotto da segni particolari .

a ; Significa: «si è provveduto».

1 M. Margherita Binello (1898-1976), membro del Consiglio, era la responsabile delle spedizioni alle Case.

2 A MT che gli ha sottoposto il lavoro spirituale per la quaresima, confida gli orientamenti per Casa-madre.

3 La frequente insistenza sugli Esercizi spirituali è un bisogno dei membri, ma riflette anche la costante attenzione di don Alberione al magistero pontificio: il 20 dicembre 1929 il papa Pio Xl aveva emanato l'Enciclica Mens nostra sugli Esercizi spirituali. È interessante al riguardo una lettera (non risulta se spedita o meno) del 12-1-1930, indirizzata a un benefattore di Torino (Sig. Finello) per chiedere aiuti finanziari: "...Vorremmo una casa propria degli Esercizi Spirituali... Opera grande e tanto più bella in quanto il Papa, proprio in questi giorni, insiste in una Enciclica apposita per gli Esercizi SS. e consiglia di preferenza quelli in locali appositi". (Arch. Gen. FSP B4).

14 Ms. Su carta intestata (11 x 18), scritta sulle due facciate con scrittura chiara e sicura.

a Corr: I'ultima sillaba.

b È chiuso tra due linee.

1 La casa a Reggio Emilia venne aperta il 20-10-1929.

2 Metafora per dire: "ha bisogno di lavorare di più".

3 Mons. Giuseppe Nogara (1872-1955).

15 Ms. Su carta intestata (11x18), scritta solo su una facciata. Scrittura chiara e piana all'inizio, più preoccupata verso la fine. Gli argomenti sono separati da un asterisco fatto con cura nel mezzo della riga.

1 Cf L 3, n. 6°.

2 Don Alberione insisteva nel dire che gli Esercizi spirituali cominciano con la conclusione perché allora inizia la pratica dei propositi.

16 Ms. Su cartolina che riproduce Gesù nel Cenacolo del Dolci. Riempie anche buona parte dello spazio destinato all'indirizzo. Scrittura chiara e piana.

a Om: la data; poiché nella lettera precedente chiedeva preghiere «perché le FSP abbiano sempre più lo spirito dell'Apostolo», collochiamo qui questi auguri.

17 Ms. Su foglio di quaderno (15x21), scritta su una sola facciata con scrittura diritta e chiara.

a Om: la data. L'abbiamo inserita qui per l'accenno agli Esercizi spirituali di cui nella nota, e per lo stretto legame con le lettere successive.

b «di».

1 Suggerimento che in don Alberione diventa prassi ordinaria.

2 Mons. Orazio Mazzella (1860-1939).

3 Si tratta del corso di Esercizi di un mese attestato da una lettera di don Giaccardo a M. Edvige Soldano con data 2 novembre 1930. Il testo dice: "I1 sig. Teologo sta facendo un mese di Esercizi spirituali per sé: si raccomanda che tutti preghino per lui". Stando alla L 20, il corso dovette iniziare verso la metà di ottobre.

4 L'istituzione delle biblioteche risale al 1919 [cf UCBS 5 (1919) 2].

18 Ms. Su carta intestata come alla L. 10 (13x 19), scritta sulle due facciate. Scrittura chiara, ma affrettata.

a «facio».

1 Allude ai colloqui con la Maestra.

19 Ms. Su carta intestata (13 x 19), scritta sulle due facciate. Scrittura chiara, ma affrettata alla fine.

a Canc: «qui».

1 Il mettersi di fronte alla morte per fare scelte giuste, alcune volte richiamato (L.L 11,25, 9...) è di chiaro influsso ignaziano (cf S. IGNAZIO, Esercizi spirituali, n. 186).

2 Sollecita la nomina di una nuova superiora.

20 Ms. Su carta intestata come la precedente (13 x 19). Lo scritto riempie le due facciate. Scrittura chiara, faticata verso la fine.

a Canc: «che».

b Canc: parole illeggibili.

1 Card. G.B. Nasalli Rocca di Corneliano (1872-1952).

2 Mons. Eduardo Brettoni (1864-1915).

3 Segretario per gli Istituti Religiosi femminili e per le Scuole.

4 Mons. Elia Dalla Costa (1872-1961).

21 Ms. Su carta ordinaria da lettera (11 x 18), scritta sulle due facciate. La scrittura è sempre leggibile e chiara, anche se affrettata.

a Corr: «Autorità».

1 Questo suggerimento si è realizzato solo nel 1982 quando la libreria è stata trasferita in via S. Gaudenzio, 6 ed e stata rinnovata.

22 Ms. Su carta intestata (23,5 x 15). Scritta solo sulla prima facciata. Scrittura chiara.

a Corr: sul «5»,

b Parola macchiata.

1 Allude alla circolare scritta da Alba il 4-6-1931 in seguito allo scontro tra il Fascismo e la S. Sede.

2 Mons. Angelo Paino (1870-1967).

23 Ms. Su carta intestata (23 x 14,5), scritta solo sulla prima facciata. Scrittura chiara, ma affrettata. Sul margine, al terzo capoverso, è scritto da MT il nome di tre Case: Bari-Palermo-Salerno.

a «Cilo».

24 Ms. Su carta intestata (23x 14,5). Scrittura piccola, nitida, piana.

a Corr: ¨«il».

b Abbiamo sostituito il «punto» con la «virgola».

24a Ms. Su un ritaglio di notes (11 x 13), senza data e senza firma. E come un appunto di pro-memoria. In un primo momento l'avevamo escluso dalla raccolta. Esaminando successivamente il contenuto, la carta, I'inchiostro, sembra che si possa collocare prima dell'apertura delle case all'estero. In questo caso è un appunto che riveste una notevole importanza. L'abbiamo collocato perciò nel 1931, quando partirono le prime suore per il Brasile.

a Sottolineato due volte.

b Canc: «che».

1 Le Figlie di san Paolo iniziarono la loro presenza nelle Nazioni indicate negli anni seguenti: Brasile (21-10-1931); Stati Uniti (28-6-1932); Francia (17-6-1935); Cina (gennaio 1937, per pochi mesi); Spagna (25-8-1946); Giappone (6-8-1948); Portogallo (2-10-1950); India (18.8.1951); Irlanda: non ancora presenti.

25 Ms. Su foglio grande (32,5x21), scritto su una sola facciata. Scrittura chiara che diventa via via faticata. Gli argomenti sono separati da un trattino di linea nel mezzo; il penultimo ha la lunghezza della riga.

a Corr: «R»

b Aggiunge: «Discepole».

1 I1 1° febbraio 1932 avvenne la Divisione tra la Pia Società S. Paolo e le Figlie di San Paolo (Doc. Arch. gen. FSP). Il fatto viene considerato da don Alberione un punto di partenza per le FSP in vista di un grande progresso.

2 Allude al primo corso di studi superiori.

3 La lettera per ora non è stata rintracciata.

26 Ms. Su carta intestata con l'indirizzo di Roma, via Grottaperfeta, 58 e della libreria, via Giulia, 208 (25,5 x 15), scritta sulle due facciate. Scrittura chiara ma affaticata. Gli argomenti sono separati da una breve linea al centro.

a Corr: iniziale.

b Canc: accento.

1 L'inventario dei libri, il primo che hanno fatto le FSP. Nella circolare del 6-12-1931, MT ha spiegato che cosa sia e come va fatto.

2 Allude alla sistemazione della posizione delle FSP e PSSP di cui tratta nella L 25.

27 Ms. Su carta intestata di Roma (23,5 x 15). Scritta su una facciata. Scrittura abbastanza chiara.

a Corr: sulla «a».

b Inizia con la minuscola.

c Canc: «Poi».

d Tutto il pensiero è redatto in una grafia diversa: I'abbiamo evidenziato con il corsivo.

1 I126-2-1926 don Giaccardo iniziò a pubblicare il settimanale La voce di Roma per le diocesi di S. Paolo, Volterra, Rieti, Avezzano e Montefiascone. La Voce di Roma con le sue edizioni fece nascere nella mente di don Alberione il disegno di una grande catena di settimanali diocesani (cf ROLFO, Don Alberione, Alba 1974, p. 224). In seguito le FSP di Roma provvedevano alla redazione e alla stampa dei settimanali diocesani, quelle nelle diocesi erano interessate alla diffusione. L'iniziativa si trascinò fino al 1937 quando fu lasciata cadere.

28 Ms. Su carta a righe con l'intestazione di Alba (11x18,5), scritta su una facciata. Scrittura chiara e regolare.

a Canc: sillaba illeggibile.

1 Cf VP, agosto (1931) 229.

29 Ms. Su carta intestata (22,5 x 14). Scrittura minuta, ma chiara. Ogni capoverso è introdotto da un trattino.

a Corr: su «Rev».

1 Don Tito Armani (1899-1980) superiore della PSSP a Roma.

2 La nostra relazione fu inviata alla SCR il 7-5-1932 (cf Arch. Vicariato. Pos. 240).

3 P. Domenico Tavani FMC, consultore presso la SCR.

30 Ms. Riempie il retro di una «cartolina postale» che rappresenta la Conversione di S. Paolo del Camuccini. Riporta il messaggio: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Sulla sinistra è scritto: «La Parola di Dio illustrata». N. 30 - Pia Società San Paolo - Alba. Scrittura chiara e decisa.

a La data è in fondo, sotto la firma.

31 Ms. Su «cartolina postale» (cf L 30) che riproduce l'lncredulità di S. Tommaso del Guercino. Scritta su tutta la facciata. Scrittura chiara. Gli argomenti sono introdotti da un trattino.

a Om: la data. La collochiamo qui, perché al quarto capoverso chiede a MT di visitare il M. Giaccardo e dargliene notizia; e nella L 32 dell' ll-3-1933 la ringrazia di questo servizio.

b Significa: dare l'abito religioso.

1 Card. Maurilio Fossati (1876-1965).

32 Ms. Su carta intestata (22 x 14), scritta sulla prima facciata.

a Da questo punto fino alla fine, scritto nel margine di sinistra.

1 La costituzione del consiglio locale, secondo l'art. 245 delle Costituzioni allora vigenti.

2 Sono gli "Esercizi non finiti" fatti a Roma dal 5 marzo al 13 marzo 1933: "Fine: Per ottenere l'umiltà e l'unione con Dio" (MERLO T., Taccuino n. 2. Arch. Gen. FSP).

33 Ms. Su carta intestata (22x 14), scritta sulle due facciate. Scrittura chiara. Il secondo e il terzo capoverso sono introdotti da un trattino.

a Canc: «mettere».

b «di invitare le FSP».

c Corr: «lo».

d Canc: «uno».

1 Seconda lettera dello stesso giorno.

2 Risposta alla richiesta fattagli se tenere o meno pensione per i pellegrini durante l'Anno Santo del 1933.

34 Ms. Su carta intestata (22x 14). Scritta su una facciata. Col secondo capoverso sono trattati tre argomenti diversi separati da un breve trattino. L'ultimo pensiero è scritto nel margine di sinistra.

a «compito»

b Piccole macchie.

1 Borse di studio, somma di denaro il cui interesse serviva a mantenere fino a studi compiuti un alunno della PSSP, che aspirava a diventare sacerdote. L'UCBS e VP ne parlano con insistenza.

35 Ms Su carta intestata (22 x 14). Scritta su due facciate. Scrittura nervosa, anche se ben leggibile.

a Corr: su un precedente: «1».

b Canc: «Si».

c Aggiunte con inchiostro rosso.

36 Ms. Su carta intestata (22x14). Scritta sulle due facciate. Scrittura affrettata, ma ben leggibile.

1 Cf ALBERIONE, Circolare del 22-11-1933 (Arch. Gen. FSP).

2 La stampa della Bibbia aveva tenuto occupate le tipografie di Alba fin dal 1930. Era stata stampata in varie edizioni e lingue: italiana, latino-italiana, francese, spagnola, inglese [cf VP dicembre (1931) 480].

37 Ms. Su carta intestata (20x 14). Scritta su una sola facciata, con scrittua chiara e nervosa.

a Corr: un precedente «1».

b Di fianco nel margine di sinistra.

1 C'è la consapevolezza che FSP e PD hanno vocazione e carisma propri, nonostante l'unificazione canonica.

38 Ms. Su carta intestata (22x14). Scrittura più grande del solito e linee più distanziate. Scritta su una sola facciata. Scrittura chiara, affrettata.

1 Il timbro diverso delle due comunità, causato dalla distanza e da pochi scambi di personale, andrebbe attenuato.

39 Ms. Su carta intestata (22x14). Riempie la prima facciata. Scrittura chiara e ampia. L'anno «1933» è posto in calce da MT

40 Ms. Su carta semplice (14,5x22), scritta su una sola facciata. Scrittura chiara, nervosa.

a Canc: «molti».

b Corr: «cattolici».

41 Ms. Su cartolina postale, intestata; PSSP - per l'Apostolato della Stampa, Alba. Il primo capoverso è in scrittura corsiva.

1 L'Ora di adorazione.

42 Ms. Su carta intestata: Unione Cooperatori Apostolato Stampa (22x24). Scritta su una sola facciata, grafia chiara. In alto sulla destra, in diagonale è scritto «Roma M. Tecla».

a Si trova sopra l'intestazione.

1 Invito a MT a visitare le Case sull'Adriatico.

2 Alla fine di un anno e all'inizio del successivo, le FSP offrivano in propaganda - assieme al Bollettino -, anche il Calendario che la SSP stampava e le FSP di Alba confezionavano.

43 Ms. Su carta intestata (23x15). È uno scritto sofferto come si nota dalla grafia e dalle cancellature.

a Posto a sinistra, all'altezza della destinataria.

b «Figlie».

c Canc: parola illegg.

d Frase cancellata che riportiamo nel testo a motivo della sua importanza.

e Canc: «si».

f Canc: «Ma ora».

g MT cancella «cambiali» e scrive con inchiostro diverso «tratte».

h Canc: «prest».

i Canc: parola illegg.

l Canc: «Ora».

m Canc: «non».

n Canc: «Trov Cercate».

1 Le Giuseppine erano benefattrici che cedevano i loro beni all'Istituto e ricevevano in cambio ospitalità e assistenza.

44 Ms. Su una sguardia di notes mal strappata (6,5x12,5). Scrittura piuttosto irregolare.

a Om: la data, ma certamente non è dopo il 1936 come si può ricavare dal contenuto, dall'inchiostro e dalla grafia molto simili alle lettere precedenti.

b Corr: «molto».

c Canc: «d».

d Canc: «alla».

45 Ms. Sul retro di un ritaglio di carta da lettera già usata (12x18,5). Scrittura affrettata, ma chiara.

a Om: la data. La collochiamo qui per gli agganci alla L 43.

b Canc: «1».

c Corr: iniziale.

1 Cf Costituzioni (ed. 1932), art. 302ss.

46 Ms. Su un ritaglio (13,5x13,5), scritto su una sola facciata. Scrittura chiara e piana. Il testo è diviso da una lineetta nel mezzo.

a «Buone Figlie»: pur indicando il destinatario col plurale, la lettera è rivolta a MT.

b Canc: parola illegg.

1 Richiama: "Quaerite primum regnum Dei et justitiam eius: et haec omnia adijcentur vobis" (Mt 6,33) della cambiale di don Alberione e di don Giaccardo.

47 Ms. Su cartoncino intestato (13,5x10,5), scritto su una sola facciata. L'ultimo pensiero è riportato sul margine di sinistra. Scrittura chiara.

1 Allude al passaggio di alcune FSP alla nuova Congregazione delle Suore di Gesù Buon Pastore.

2 MT dall'11 novembre 1936 aveva stabilito in Roma la sua residenza.

3 M. Filippina Badanelli, convalescente di TBC polmonare. Il posto a Roma è stato fatto. È deceduta il 19 giugno 1938.

4 Card. Luigi Lavitrano (1874-1950).

48 Ms. Su cartolina illustrata che riproduce la Regina degli Apostoli come nel quadro che si trova in Alba. Nel retro, sulla sinistra, c'è l'intestazione: PSSP - Congreg. Religiosa per l'Apostolato Stampa. In fondo questo messaggio: «La Chiesa cattolica è tutta un'immensa istituzione così di fede come di carità: chi fa carità comprende il cuore di Gesù e il cuore della Chiesa, corpo mistico di Gesù». Sac. Alberione. La scrittura, in tutta la larghezza della cartolina, è curata e piana.

a Om: la data, ma il testo viene stampato su Cl, ottobre (1937) 1.

49 Ms. Su cartolina illustrata della Regina degli Apostoli. In basso, spostato verso destra, il messaggio: «Chi benefica l'apostolo, avrà il premio dell'apostolo; procuratevi dunque questo premio aiutando l'apostolo». Sac. Alberione. Scrittura chiara.

a Sbaffi d'inchiostro sulle parole.

1 Persona non identificata.

50 Ms. Su cartolina illustrata della Regina degli Apostoli. Scrittura chiara e regolare.

a È riportato nel margine di sinistra.

1 Altra idea di fondazione? A questo punto si può almeno sottolineare l'incontro che un anno dopo egli ebbe con M. Gemma Giannini e l'impegno con cui seguì il nascere e lo svilupparsi delle Suore di S. Gemma [cf GRATILLI, Don Alberione. Madre G. Giannini, in Madre Gemma (Lucca 1985) 9ss].

2 Persona non identificata.

51 Ms. Su carta intestata (22,5x14), scritta su due colonne, ciascuna di cm. 10. I primi due capoversi sono preceduti da un trattino. Scrittura chiara e piana.

1 Si richiama forse "al monastero di anime oranti" della lettera precedente (L 50)? Oppure alla fondazione delle suore Pastorelle?

2 Risposta al resoconto spirituale che MT gli ha sottoposto dopo gli Esercizi fatti a Palermo dal 5 al 13 ottobre 1937 "per ottenere più Fede, più Speranza, più Carità e dolore dei peccati. Più unione con Dio" (MERLO T., Taccuino n. 3, p. 49. Arch. Gen. FSP B3).

52 Ms. Su cartolina illustrata che raffigura Gesù che resuscita il figlio della vedova di Naim. Nel retro il messaggio: «Meravigliati tutti esclamavano: Dio ha visitato il suo popolo» (Lc 7,16). Al centro vi è lo stemma paolino.

53 Ms. Su carta semplice (11x15) e scritta su una sola facciata. Scrittura leggibile, ma irregolare.

a Om: la data che ricaviamo dalla risposta di MT (cf nota).

b Corr: tutta la parola.

1 Di questo ruolo affidato a MT don Alberione aveva già parlato chiaramente nella circolare di Natale 1938 [cf CI, nov.-dic. (1938) 1]. MT risponde al biglietto esponendo con semplicità e disponibilità la reale situazione della Congregazione. Riportiamo integralmente il testo. Non sappiamo se si tratti della minuta di una lettera o di una comunicazione (più probabile) fatta in consiglio alla presenza di don Alberione:
"Deo gratias! Vanno molto bene tre Apostolati, cosi si fa maggior bene alle anime. Per me sono disposta a tutto, costasse anche la vita, purché la Volontà di Dio si compia.
Mi pare di mancare se non vi esponessi quanto segue:
1° Se si continua cosi, come si e incominciate, ci sono troppe cose che dividono, e si sente ancora di tanto in tanto parlare di divisioni. Le divisioni non uniscono.
2° Non una Famiglia con tre Apostolati si fa ora, ma vi sono tre Sezioni cosi distaccate, che tra poco c'è pericolo che diventino tre Congregazioni. Avrei esempi da portare.
3° Già adesso, per conservare la pace e la carità, solo il Signore sa quanta fatica ci vuole. Cosa che possiamo fare noi, ma non si potrà pretendere dagli altri.
4° Sarà bene mettere le cose per iscritto, ben chiare e dire come si deve fare in pratica.
5° In quanto al lavoro non ne ho. Le Superiore degli Apostolati scrivono in media una e qualcuna due volte al mese. Mi pare che ognuna faccia per conto suo. A me pare di essere persin fuori della Congregazione e mi fa tanta pena. Di tutto fate quel conto che credete bene. Cosi sono più tranquilla ora che ho esposto il mio povero parere" (Roma, 13-6-'39).
La formulazione della Congregazione unica con "tre sezioni" sembra un suggerimento più canonico che carismatico, come si può intuire - a nostro avviso - dalla relazione di don Federico Muzzarelli al M. Giaccardo (cf MUZZARELLI, Memoria, 18-5-1940. Arch. Gen. FSP).

54 Ms. Su carta intestata (22x14), ma scritta su metà di cm. 10. È una pagina tormentata e sofferta. Tuttavia si legge bene.

a Canc: sillaba illegg.

b Canc: «gruppi» e scrive sopra «apostolati».

c Canc: «r».

d Aggiunge: «e consigliere».

1 La risposta alla comunicazione di MT (cf L 53, nota).

55 Ms. Su carta intestata (22x14). Al centro dell'intestazione è lo stemma paolino. Scrittura chiara e piana.

1 Il ms è tagliato sulla sinistra e ha due pieghe: deduciamo che MT lo abbia rifilalo e ripiegato per metterlo nel taccuino dell'esame di coscienza.

56 Ms. Due biglietti che si completano: Il primo su carta semplice (11x14), con scrittura grande e decisa. Il secondo su carta intestata (15x14), con scrittura meno grande della precedente, ma anch'essa decisa.

a Ambedue i biglietti sono senza data. Sr. A. Baldi le ha ricostruite con approssimazione ricordando l'inizio delle lezioni di disegno.

1 Due suore andavano a scuola dal prof. Mario Barberis, e altre due dal prof. G.B. Conti.

57 Ms. Su carta intestata (22,5x14,5), scritta su una facciata in due colonne. Scrittura minuta, ma ben leggibile. Nella prima colonna gli argomenti sono separati da un trattino nel mezzo della riga; nella seconda il trattino è al capoverso.

a Corr: su «o».

1 Mons. E. Pasetto FM Capp., Segretario della SCR (1871-1954).

58 Ms. Su cartoncino intestato (14x11). Scrittura chiara.

a Om: la data. Inchiostro e scrittura somigliano molto a quelli della lettera che segue (L 59), per cui l'abbiamo collocata qui.

1 I contenuti delle Lettere 58 e 59 si completano: MT sente desiderio di vita nascosta e teme di essere la causa delle tante difficoltà della Congregazione e di privarla delle grazie del Signore: sentimento frequente in lei. Finora non si è trovata altra documentazione al riguardo.

59 Ms. Su carta intestata (22,5x14,5), in due colonne. L'inchiostro è denso, ma si legge bene. Il secondo argomento è introdotto con un trattino all'inizio del capoverso.

1 Padre Angelico d'Alessandria FM Capp., nominato dalla SCR nel gennaio 1941 Visitatore Apostolico della Congregazione delle FSP [cf CI, maggio-giugno (1941) 1].

2 Allusione non chiara: pensiamo si riferisca alla lettera precedente.

60 Ms. Su un foglietto di notes (11x6,5). Scrittura minuta e chiara.

a Corr: su «gra».

1 Chiara allusione alla raccomandazione del S. Padre Pio XII per tutta la Famiglia Paolina in occasione dell'Udienza concessa a don Alberione e a don Giaccardo il 12 luglio 1941: "Coltivate la vita interiore" [cf CI, luglio (1941) 1].

2 Per alcuni anni don Alberione andava a Napoli pochi giorni, ospite delle FSP, e ogni mattina veniva accompagnato a Castellamare di Stabia per la cura delle acque termali.

61 Ms. Su foglio dello stesso blocco della lettera precedente (11x6,5). Scrittura minuta, ma regolare e ben leggibile. Manca la destinazione. Si capisce però che è a MT.

a È posta in fondo.

b Corr: su «ra».

c Corr: «gratias».

1 Il testo viene reso noto a tutte le FSP con una circolare della Prima Maestra in data 11 ottobre 1941.

2 Don Alberione vuole concretizzare per le suore la raccomandazione del S. Padre: "Coltivare la vita interiore", e lo fa con un corso di Esercizi spirituali, tenuto nell'ottobre dello stesso anno (cf ALBERIONE, Esercizi spirituali, ottobre 1941, Roma).

62 Ms. Su carta intestata (22x14), in due colonne di cm. 9,5 ciascuna. Scrittura chiara.

a Riportata due volte: sopra l'intestazione e a destra della stessa.

b Ripete parentesi chiusa.

c Scritto nel margine centrale, tra le due colonne.

d Canc: parola illeggibile.

1 Si va verso l'Approvazione Pontificia. La domanda è inoltrata da M. Tecla alla SCR il 5 gennaio 1942.

63 Ds. Su carta intestata di Roma (23,5x29,5). Stile scarno dell'esperto. Don Alberione aggiunge di suo pugno il motto «GDPH», la data e la firma preceduta dal «Dev.mo benedicente».

1 Con probabilità il redattore è D. Federico Muzzarelli PSSP, procuratore generale presso la S. Sede. Egli seguiva la pratica dell'Approvazione Pontificia delle FSP.

64 Ms. Su ritaglio di carta semplice (14,5x23), scritto su una facciata. Grafia chiara e affaticata.

a In alto, nel mezzo della riga, quasi come destinazione.

65 Ms. Breve scritto su un ritaglio di carta (14,5x8,5). La scrittura è chiara e calma.

a Posta a sinistra, insolitamente.

b Corr: «Figlie».

66 Ms. Su un ritaglio di carta marmoreggiata, tagliata a mano (10x17,5). Scrittura chiara e calma.

a In fondo, sotto la firma, sulla sinistra.

b Corr: con la maiuscola.

1 Siamo in tempo di guerra (1940-1945): MT, oltre che patire con la comunità di Roma le strettezze, le paure e i disagi dell'ora, non ha nessuna notizia delle Suore lontane da Roma.

67 Ms. Su carta intestata (15x11,5). Scritta su due facciate. Grafia calma e chiara.

a Corr: iniziale.

1 Si vuole ingrandire la casa di Grottaferrata per sistemarvi scrittrici e studenti.

2 Scritta il 4 luglio 1945: "Date le vostre sofferenze fisiche e morali alla Madre Addolorata per la chiesa Regina Apostolorum di Roma".

3 Don Alberione accusa i dolori artritici.

4 Libretto per bambini scritto da Sr. M.C. Calabresi FSP.

68 Ms. Su un ritaglio di carta (10,5x15). Scrittura ben evidenziata, volitiva. La firma porta solo le iniziali.

a Posto in alto, nel mezzo.

b Om: la data. La collochiamo qui perché in questo tempo si lavorava per ultimare la casa della redazione a Grottaferrata.

69 Ms. Su cartoncino intestato (15x11,5). Scritto su una sola facciata. Grafia calma e chiara.

a Totalmente a sinistra sopra l'intestazione.

b Di seguito alla destinataria.

c Corr: con la maiuscola.

d Iniziale maiuscola.

e Corr: «sarà».

70 Ms. Su carta intestata (15x11,5). Scrittura chiara e piana. L'ultima riga e la firma sono forzate per farle stare nello spazio.

a Nella riga della destinataria.

1 La Gloria di S. Paolo, realizzata con marmo bianco di Carrara, è stata collocata sopra l'altare maggiore della chiesa di S. Paolo in Alba nel 1945. Fu benedetta il 7 dicembre dello stesso anno. Attorno all'Apostolo vi figurano: S. Timoteo, S. Tecla, S. Luca, S.G. Crisostomo, Mons. F. Re e don Alberione [cf UCAS, gennaio-febbraio (1946) 101].

71 Ms. Su foglio intestato (11,5x9). Scrittura chiara, calma, spaziosa. Biglietto soffuso di fiduciosa intimità: è stato ritagliato da MT in fondo e a destra, poi piegato per farlo stare nel taccuino dell'esame di coscienza.

72 Ms. Su un ritaglio di carta intestata (11,5x17). Scrittura chiara anche se faticata.

a Om: la data. L'abbiamo ricavata dal ricordino funebre di Vincenza Merlo.

b Corr: iniziale.

1 Merlo Ettore, deceduto il 9 marzo 1941.

73 Ms. Su carta semplice (11x17,5). Scrittura calma e chiara. Gli argomenti sono separati da trattini.

a È posta a sinistra, in diagonale, sottolineata.

1 Le FSP provvedevano per tempo a impegnare don Alberione per Messe secondo l'intenzione di MT.

2 L'approvazione della Festa del Divin Maestro è avvenuta soltanto più tardi. La prima Messa con liturgia propria è stata celebrata da don Alberione, nel Santuario Regina Apostolorum di Roma, l'11 gennaio 1959.

74 Ms. Su foglio di carta semplice (14,5x9,5). Scrittura piana e chiara. Come data mette «Maternità di M.» cioè: 11 ottobre.

a Sr. N. Spada, che ha trascorso con MT i giorni a Grottaferrata, aggiunge l'anno: 1947.

b Corr: su «gratias».

c Corr: su «benedizione».

1 Ad Albano si lavorava per costruire la prima casa per le malate.

2 Si riferisce alla chiesa Regina Apostolorum di Roma.

75 Ms. Su foglio di notes tagliato in alto a mano. D. Alberione scrive sullo stesso foglio usato da M. Tecla, nello spazio libero. MT ha scritto con biro blu. La scrittura di D. Alberione è grande, decisa e molto chiara. Nel ms lo spazio è espresso da un asterisco fatto da D. Alberione.

a Nel margine in alto.

1 Il proposito di M. Tecla: "Volontà di Dio in tutto e sopra tutto. - Fiducia piena in Gesù e nella S. Madonna. - Pratica: prendere ogni cosa con serenità, diffidando sempre di me, ma confidando in Dio".

76 Ms. Su cartolina postale con intestazione Istituto Missionario PSSP - Via Grottaperfetta, 58 - Roma - Cosa Generalizia (10,5x14,5). Scrittura ampia e chiara. I due argomenti son separati da due brevi linee al centro, di cui la superiore è volutamente un po' più larga.

a In alto nel mezzo.

b In fondo sulla sinistra, sopra la firma.

1 Il testo è impreciso. Il piccolo Giacomo Alberione - di appena un giorno - è stato battezzato nella chiesa di S. Lorenzo, cappellania della parrocchia di S. Maria in Salice di Fossano. Nella chiesa di S. Lorenzo, ora divenuta parrocchia, si conserva il Registro dei Battesimi del tempo, da cui è stato ricavato l'atto di Battesimo debitamente firmato dall'allora Cappellano D.G. Ferrero. Forse D. Alberione usa chiesa per parrocchia.

77 Ms. Dietro una fotografia del quadro Regina Apostolorum (9,5x13,5). Scrittura chiara e curata.

a Sigla e data sono separate da due brevi linee.

b Corr: «fede».

1 Il testo è stampato su RA, ottobre (1948) 1.

78 Ms. Su carta intestata (15x12). Scrittura chiara e serena.

a Di seguito al nome.

1 Biglietto in risposta al resoconto spirituale. Seguendo questi saltuari consigli, ci accorgiamo del cammino che MT fa verso Dio.

79 Ms. Dietro un'immagine che raffigura la Madonna del SS. Sacramento. Scrittura chiara e serena.

a Sotto la firma.

80 Ms. Sul retro del foglio di notes su cui MT nel 1949 ha scritto il proposito e don Alberione l'approvazione. In questa pagina don Alberione scrive con inchiostro blu, mentre MT usa inchiostro nero. Scrittura grande, affaticata, ma ben leggibile.

a Scritto da MT con matita dolce.

b Scritto da MT con biro.

c Nel margine in alto.

1 Ecco il proposito che don Alberione approva:
«Proposito: Sempre Volontà di Dio soprattutto. Sempre Vivere la Comunione. Sempre Fiducia grande in Gesù e Maria SS.
Ricordare: Io nulla. Dio tutto. In ogni pensiero, affetto, parola, opera, solo Gloria a Dio e pace agli uomini.
Pratica: Sentirmi piccola, niente da attirare Dio e innalzarmi con la fiducia da arrivare a Lui.
Tutto in Maria, per Maria, da Maria, con Maria SS.» (Arch. Gen. FSP B3).

81 Ms. Dietro un'immagine raffigurante la Madonna che regge sulle braccia il Figlio deposto dalla croce. Sotto la figura MT ha scritto: «Ecco l'opera tua... Sono i tuoi peccati... Gesù e Maria misericordia!». La scrittura del Primo Maestro è chiara e volitiva. MT scrive in alto, sulla destra, il proprio nome, e sul fondo la data.

82 Ms. Su un ritaglio di carta (11x14). Scrittura chiara e curata.

a In alto a sinistra, in diagonale e sottolineato.

b Corr: su penultima sillaba.

83 Ms. Su carta intestata Santuario Regina degli Apostoli - PSSP - Via Grottaperfetta, 58 - Roma (20x14). Scrittura chiara.

1 A M. Luigina Borrano si sono poi aggiunte altre FSP per aiutare le Pastorelle nella preparazione agli esami di abilitazione magistrale.

84 Ms. Su carta molto sottile intestata PSSP - Casa Generalizia (15x11,5). Scrittura irregolare, ma ben leggibile.

a Corr: «farebbero».

b Le parole «ria di Modena» e la firma sono scritte nel margine di sinistra.

85 Ds. Su carta intestata (23x14), con firma autografa. Manca il destinatario.

a Posta in alto, sulla destra.

1 Lo stile è di don Federico Muzzarelli (cf L 63, nota 1).

2 Le norme che seguono sono state fatte conoscere alle Superiore delle Case con una circolare di MT "riservata alle Maestre" l'8-5-1950; in seguito sono entrate nelle Costituzioni (ed. 1953) agli articoli 229 e 282/1.

86 Ms. Su due fogli (dello stesso notes che combaciano perfettamente anche nella rifilatura a mano in alto. Sul primo foglio don Alberione scrive dopo la presentazione di MT, sotto la firma; nel secondo benedice gli «ottimi propositi». L'inchiostro usato nei due biglietti è lo stesso; anche la scrittura ha lo stesso timbro affaticato ma chiaro.

a Scritto da MT con matita dolce sul secondo foglio, quello del proposito.

b Iniziale maiuscola.

c Corr: iniziale.

d Scritto sopra e inserito nel testo con segno particolare.

1 Il Signor Maestro (don Timoteo Giaccardo) era deceduto il 24-1-1948.

2 Ecco lo scritto di MT che accompagna il «foglietto del lavoro» spirituale:
«Rev.do Padre,
Non so dire tante cose, ma cerco di lavorare per essere sempre più di Dio. Dei difetti ne ho tanti! Ella mi conosce, spero.
Ho piena fiducia nelle sue parole. Se vede o sa qualcosa che non va bene, me lo dica per amor di Dio. Voglio farmi santa nonostante tutte le mie cattiverie. Unisco un foglietto del lavoro che intendo fare quest'anno spirituale, veda se va bene e lo benedica. Se non va lo corregga. Deo gratias!

M. Tecla»

3 Gli «ottimi propositi» di MT:
«Programma di lavoro 1950
1° Togliere ciò che a Dio non piace: pensieri di terra, attaccamento all'io.
2° Imitare Gesù e la SS. Vergine Maria specialmente nelle virtù di famiglia: umiltà - carità - pazienza - compatimento [,] ecc.
3° Unione con Dio. Grande fiducia in Gesù e Maria SS.
Il lavoro quotidiano lo divido così:
1° I miei pensieri sono di Dio o di terra?
2° Ho imitato Gesù nella sua pazienza? (o altra virtù).
3° Ho fiducia piena nell'aiuto di Dio e della S. Madonna? Mi fido di Dio completamente?» (Arch. Gen. FSP Bm).

87 Ms. Sullo stesso foglio rigato su cui scrive MT (13x16,5). Scrittura chiara. L'ultimo pensiero è in scrittura corsiva in verticale, nel margine di destra.

a Om: l'anno. Lo ricaviamo dal riferimento alla L. 85 che tratta «del cambio delle Maestre».

1 Riportiamo integralmente la lettera di MT:
«I.M.I.P.

Ritiro - Maggio 1950
R.do Primo Maestro,
Chiedo la grande carità, ci dica sempre tutto, ci corregga, se faccio qualcosa che non va, sia come il Padre che corregge la sua figliuola. Lei lo sa, sono nelle sue mani, disponga come un fazzoletto. Ho sempre tanta paura di non fare bene e di portare le Figlie San [Paolo]... traverso... Quando sta un po' senza dirmi nulla, non sto più tranquilla.
Non so se questo sia buono, ma voglio che sappia tutto. Mi accorgo che sto diventando molto cattiva.
Mi chieda misericordia! Deo gratias! La povera
Sr. Tecla»
(Arch. Gen. FSP Bm).

88 Ms. Su carta rigata semplice (11x15), scritta sulle due facciate. Grafia chiara, ma sofferta. Ciò che segue alla firma è in scrittura diritta, più spaziata e non tiene conto delle righe.

a A sinistra in diagonale.

b L'anno è a modo di denominatore del giorno e del mese.

c Sbavato.

d Corr: «d».

89 Ms. Su carta da lettera semplice (27x18,5), scritta su una sola facciata. Righe distanziate. Scrittura attenta e chiara.

a La data è posta in fondo, sotto la firma.

b Ripete «prudenza», ma una mano diversa corregge «temperanza».

1 Il testo è stato stampato su RA, ottobre (1950) 1.

90 Ms. Dietro un'immagine raffigurante il B. Pio X. Scritto spaziato e ben leggibile.

a In fondo, dopo la firma.

91 Ms. Su cartolina postale intestata Istituto Missionario PSSP (10,5x14,5). Scrittura calma e curata. Solo le ultime due righe sono affrettate.

a In fondo, dopo la firma.

92 Ms. Su un ritaglio di carta intestata (11x14,5). Scrittura chiara e curata.

a In fondo sulla sinistra.

1 Il testo è stato stampato su RA, aprile (1953) 1.

2 L'approvazione definitiva è stata concessa il 15 marzo 1953.

93 Ds. Su carta intestata (23x15), con lo stile e con i caratteri dattilografici delle lettere 63 e 85. La destinataria e la firma sono autografe di don Alberione. Un asterisco manoscritto separa i due ultimi capoversi.

1 Cf RA, luglio-agosto (1953) 2.

2 Cf 1Cor 13,4ss; art. 175 delle Costituzioni (ed. 1953).

94 Ms. Su ritaglio di carta (13x7). Scrittura chiara. I due argomenti sono separati da due brevi linee.

a Corr: «fa».

b Corr: iniziale.

95 Ms. Su carta di notes mal rifilata (14,5x10). Scrittura piuttosto stanca, ma ben leggibile. La firma è con le sole iniziali.

a Om: la data: la ricaviamo dal riferimento all'Anno Mariano.

b Nella stessa riga della destinataria.

c Corr: iniziale.

1 La giardinetta era una piccola auto, di buona capacita per i pacchi. Serviva bene per la propaganda.

96 Ms. Dietro l'immagine del Divin Maestro del Mezzana. Scrittura piuttosto irregolare: ma si legge bene.

a Om: la data. La ricostruiamo con l'aiuto di Sr. R. Visco, allora superiora della comunità di Londra.

1 La libreria è passata alle FSP nel settembre 1955.

2 Il terreno è stato acquistato nel novembre 1955; è quello su cui sorge l'attuale casa.

97 Ms. Su cartolina della Regina Apostolorum: a destra l'indirizzo, a sinistra il testo. Ma dev'essere arrivata a destinazione in busta. Scrittura minuta, curata. Gli argomenti sono separati da brevi linee.

1 Don Federico Muzzarelli è deceduto il 21 giugno 1956 nella clinica Regina Apostolorum di Albano.

2 Singolare questo modo di benedire per iscritto!

98 Ms. Su cartolina illustrata riproducente l'Epifania di A.G. Santagata. È scritta solo sulla sinistra. Scrittura chiara, ma un po' tremante.

a Corr: l'ultima sillaba.

99 Ms. Retro di un'immagine che riproduce in disegno: la cupola di san Pietro, una colomba con l'olivo della pace e la scritta: Ut unum sint.

a Nel Ms la data è in calce.

b Corregge ricalcando alcune lettere.

100 Ds. Su carta intestata (22x14). Firma autografa.

101 Ms. Su carta semplice (11x14,5). Scrittura chiara e serena. La firma è nel margine di sinistra. Sulla sinistra, in alto, è scritta la data da MT.

a Corr: con maiuscola.

102 Ms. Scritta dietro un'immagine. Scrittura minuta, faticata.

a La data è scritta in fondo da MT.

103 Ms. Dietro un'immagine. Scrittura piccola, faticata. La data è in fondo, sotto la firma.

1 MT parte per le Americhe il 13 settembre 1959 assieme a M. Lucia Ricci, superiora generale delle PD.

104 Ms. Dietro un'immagine su cui è stampato: «IMIP - Dopo che a Gesù Redentore e alla sua augusta Madre Maria, Giovanni XXIII affida a S. Giuseppe Protettore della Chiesa universale il Concilio Ecumenico Vaticano II. - La Famiglia Paolina offre, per le mani di S. Giuseppe e in unione con le intenzioni del Papa, le sue preghiere al Signore per un felice esito». - Segue un asterisco e poi il testo continua: «S. Giuseppe, provvedete! - S. Giuseppe, pensateci voi!». Sotto un filetto è ancora stampato: «Auguri, ringraziamenti, santa letizia. Sac. Alberione». Lo scritto riempie gli spazi vuoti. Scrittura piccola, ma si legge bene.

a Om: la data: la collochiamo qui per l'accenno al Concilio e per l'aggancio con la L 100.

b Posta in fondo all'immagine e sottolineata.

105 Ms. Dietro a un'immagine su cui è stampato il ds di Pasqua 1959 (cf L 100).

a Con cura l'autore corregge a penna l'anno.

106 Ms. Su foglio di notes (12x15). Scrittura minuta, chiara, un po' tremante.

a A sinistra in diagonale.

b Canc: segno illeggibile.

1 Don Alberione terrà due meditazioni alle FSP sull'umiltà: una il 23-9-1960; l'altra il 28-9-1960 (cf ALBERIONE, Meditazioni, 1960. Arch. Gen. FSP).

107 Ms. Dietro un'immagine sulla quale è stampato: «IMIP - S. Giuseppe Padre putativo di Gesù Cristo - S. Giuseppe Sposo di Maria Vergine - S. Giuseppe Protettore della Chiesa Universale - S. Giuseppe Patrono degli Agonizzanti - S. Giuseppe Modello e Amico dei Lavoratori - S. Giuseppe Santo grande, umile, silenzioso - S. Giuseppe Speranza dei poveri, afflitti, traviati». Dopo un asterisco stampato, si continua con carattere più piccolo: «Diamo grazie a Dio. - Pasqua: vita nuova in Gesù Cristo Maestro. - Auguri. sac. G. Alberione». Il manoscritto riempie con scrittura minuta gli spazi lasciati vuoti.

a Om: la data. La collochiamo qui perché continua il pensiero della L 106 in cui si dice: «...Da me nulla posso»; e la presente comincia: «Presentiamo al Signore Crocifisso la nostra nullità».

108 Ms. Scritto su un'immagine. Calligrafia attenta e serena.

a In fondo dopo la firma.

109 Ms. Su un'immagine nel mezzo della quale sono stampati i Caratteri della Carità (1Cor 13,4-8), e riprodotto con clichet: «JMJP - Auguri e preghiere - 1962: Anno della Carità. Sac. G. Alberione».

a Sopra lo stampato.

b Le ultime righe e la firma autografa sono sotto lo stampato.

110 Ms. Foglio con l'intestazione della Casa Generalizia PSSP (10x18,5), scritto in linea verticale. Grafia molto minuta e attenta.

a Riportata due volte: una a sinistra in diagonale e l'altra sopra l'intestazione.

1 La Prima Maestra si trovava nelle Isole Filippine. Venne colpita dalla malattia dalla quale non si riprenderà più, anche se avrà brevi e lievi miglioramenti.

111 Ms. Dietro un'immagine. Scrittura piccola, ma leggibile.

a È scritta in fondo da MT.

1 Con probabilità si riferisce alla circolare del 28-6-1962.

112 Ms. Sul retro di un cartoncino intestato (13,5x10). Scrittura attenta e riflessa.

a Om: la data. La mettiamo a questo punto perché nel 1962 si sono iniziate le pratiche per ritirare le FSP da alcuni uffici catechistici.

b Canc: «anche le Autor».

1 Gli articoli citati si riferiscono alle Costituzioni del 1953.

113 Ms. Dietro un'immagine. Scrittura chiara, distanziata e un po' tremante.

a È posta in alto da M. Ignazia Balla.

114 Ms. Dietro un'immagine che raffigura in pittura: l'anima in carcere legata a una catena, consolata dall'angelo e illuminata dalla luce della fede.

a In basso con la grafia di MT.

115 Ms. Dietro un'immagine su cui è stampato in grande l'Atto di speranza. Scrittura tremante di età avanzata.

a Om: la data. La mettiamo qui come conclusione all'Epistolario e consegna di un programma ad ogni Figlia di San Paolo.